Hidden Star
Samuel Loyd (1841 – 1911) è stato uno scacchista, compositore di scacchi e creatore di enigmi matematici statunitense.
Come compositore di problemi di scacchi ha raggiunto un livello tale da venir considerato come un’ icona in questo campo. Oltre ad una notevole originalità, i suoi problemi hanno a volte degli spunti umoristici, oppure la soluzione si svolge come una divertente storiella.
Loyd è famoso anche per aver inventato il popolare gioco del quindici e pubblicò un libro con centinaia di configurazioni originali, corredato da una storia fantasiosa sulle origini del tangram, famoso rompicapo.
La Cyclopedia of Puzzles, è una raccolta che contiene 5000 suoi problemi e rompicapi.
Il gioco della stella nascosta, ( hidden star) è uno dei suoi giochi matematici.
In questa immagine c’è una stella nascosta.
Sei capace di vederla?
Nel disegno si trova una stella a cinque punte.
La stella in realtà non è nascosta, è sotto i tuoi occhi. Concentrati sulla figura ed osservala con la mente libera e ricettiva. Alcune persone impiegano pochi minuti, altri alcune ore, per altri ancora è necessario qualche giorno, ma alla fine tutti trovano la stella.
Di solito è un’illuminazione improvvisa dopo un periodo più o meno lungo di ricerche senza successo. Da quel momento in poi la stella sarà tua e nessuno potrà più toglierla. Ogni volta che guarderai questo disegno la vedrai subito, con estrema chiarezza, per sempre.
Perciò quando avrai trovato la stella non ripassarla a penna, così potrai proporre questo gioco ai tuoi amici. E, mi raccomando, resisti alla tentazione di rivelare loro la soluzione.
Questo è il segreto della matematica: un problema che all’inizio sembra difficile e forse impossibile, dopo aver ricevuto l’illuminazione, diventa facilissimo si ricorda per tutta la vita.
Ma è importante non scoraggiarsi mai, non irritarsi e soprattutto arrivarci da soli.
E non può essere lo stesso atteggiamento con il quale affronti la vita?
A volte non ci si accorge di adagiarsi nella routine.
A volte un’esperienza ci appare come un problema insolvibile.
A volte un’esperienza può trasformare la fine in un inizio.
Si tratta di riconoscere chi siamo veramente e dove vogliamo andare.
Non ci sono fallimenti ma soltanto risultati.
Dipende quanto si è disposti a cambiare il punto di vista.
E tutto l’universo è lì per aiutarci.
Basta guardarsi intorno e trovare i segni.
Che ci sono.
