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Ecco che la Luna inizia il nuovo ciclo il 19 Maggio nel segno del Toro. Tanti invitati a celebrare l’ennesimo inizio!

Ecco che la Luna inizia il nuovo ciclo il 19 Maggio 2023 in Toro.

Di nuovo asse Toro Scorpione.

Di nuovo la spinta a nuovi inizi, ma concreti (Toro) che riguardano la sfera delle nostre priorità per la zona confort sulla Terra

Di nuovo l’invito a tirar fuori le nostre paure più profonde, superate con le prove del guerriero.(Scorpione) trasformandole in risorse dimenticate.

28 grado Toro fase 58 del terzo livello simbolo sabiano : una donna, nella età matura, vive un nuovo amore

Si riferisce alla capacità di ogni essere umano di crescere nella coscienza e nei sentimenti al di là dei limiti biologici.

Indica il superamento delle insicurezze e degli entusiasmi, effimeri a volte ,del periodo dell’apprendimento.

Figura femminile in quanto energia Ying ricettiva.

Ogni essere umano ha la capacità di elevarsi al di sopra dei limiti che sia la natura biologica sia il “normale “modello sociale di comportamento hanno tentato di imporgli.

A questo punto dell’evoluzione e del pianeta e della umanità apri liberamente la mente alla possibilità di sempre nuovi inizi .

Non solo a parole ma con un atteggiamento più maturo e consapevole nella scelta delle esperienze considerando nuove e infinite possibilità

Scendi dal treno del pregiudizio e dei conflitti, dove finora ha viaggiato inconsapevole, cercando un posto comodo dove sostare di vagone in vagone.

Che fosse il tuo.

Hai cercato di capire con chi stare, per ragionare, parlare, meditare, progettare, condividere il futuro.

Uno sguardo fuori dal finestrino aspettando la fermata giusta.

Che finora sono passati velocemente tanti posti che ti hanno ispirato e tanto velocemente sono sfuggiti al tuo interesse.

Ora ti sembra di essere ad un punto zero: un vuoto pieno di aspettative e contemporaneamente di timori.

Sai che ci sono due pianeti molto influenti in questo tempo Giove e Plutone a zero gradi dei rispettivi segni zodiacali. sotto questa Luna Nuova. Giove in Toro e Plutone in Acquario.

Si crea una formidabile energia cosmica intensificata dall’energia lunare.

Lo zero è considerato un grado Karmico dello Zodiaco. E indica sia l’arrivo che l’inizio.

Nello stato Zero sei tu nella tua vita in sintonia con l’universo. E hai la stessa volontà e lo stesso potere di Creare con la stessa energia.

Puoi vedere con più chiarezza e manifestare la tua nuova visione, puoi alimentare il fuoco creativo del tuo nucleo interiore.

Ecco tra le nuvole un raggio di Sole…

L’Universo non ti avrebbe mai mandato prima un segnale, quando non eri ancora pronta/o . Ora l’apprendimento è superato, è il bagaglio per il nuovo step

Fiducia in te e giù a Terra!

Ma è tutto uguale!!

No, è cambiato il tuo modo di approcciarti alla tua vita, sei in un’altra dimensione, ulteriore, adatta alle tue prossime esperienze.

Concentra la tua attenzione su particolari che non avevi mai considerato, parti da quelli e tutto si arricchirà di sfumature.

In ogni tua azione, in ogni relazione, in ogni progetto, esprimerai il tuo nuovo Sè. E il tutto uguale ti apparirà un diverso dove tutto è possibile.

Sei alle classi superiori ed è merito tuo!

Sorridi e sospira di Fiducia e Libertà! Amati, vivi, osa!

Love Laurin

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Luna Piena di Maggio ed Eclissi in Scorpione! Che c’entra Toro?

Ogni movimento dei pianeti in cielo ha un significato preciso per dirci dove siamo e dove stiamo andando.

Per tutti i livelli di coscienza e per tutti gusti indica le energie che sono a nostra disposizione per fare le scelte per il futuro.

Da eoni ed eoni!

E sono sempre indicazioni per migliorare le condizioni dell’esistenza di tutto ciò che è manifesto, nessuno escluso.

Questo 5 Maggio la Luna si fa piena e anche si nasconde in una eclisse penombrale non a caso nel segno zodiacale dello Scorpione.

Scorpione è il campo della battaglia tipica dell’evoluzione umana verso l’armonia tra materia e spirito.

L’Armonia è una conquista .

Superate le necessarie esperienze che ci sono apparse come ostacoli sul cammino siamo più consapevoli delle nostre capacità e più chiara la visione del futuro che vogliamo. Per ognuno! Per tutti!

Le energie scorpioniche hanno la funzione di mettere in discussione ciò che riguarda le conquiste della civilizzazione per formulare nuovi prodotti e sistemi sociali che potranno portare unità e beneficio all’umanità.

Scorpione è il veicolo perfetto per questa trasformazione e generazione di nuovi archetipi.

Il campo di battaglia sul quale il vecchio ordine e le nuove idee lottano per generare la rinascita in una forma espressiva diversa delle dinamiche dell’umanità a livello globale.

In termini di evoluzione umana una tale battaglia vinta conduce all’inversione della ruota , un avvenimento molto importante nello Scorpione.

Vuol dire essere pronti al primo passo verso una dimensione superiore.

Siamo pronti a questo passo? E sappiamo quale via scegliere senza essere accecati dalla frenesia del nuovo?

Un grande segreto della energia scorpionica è l’energia canalizzata .

La qualità dell’occhio dell’aquila, simbolo dello Scorpione, conferisce la capacità di concentrare la direzione del proposito , una volta che è chiaro, sul sentiero da percorrere. L’acqua di Scorpione fluisce senza soluzione di continuità lungo il percorso stabilito , andando risotutamente verso il suo delta, la corrente è stabile, la volontà decisa, la corrente emotiva è Amore.

Il crollo forzato dei vecchi schemi abitudinari emotivi, istintivi e non rigenerativi dell’esistenza avviene proprio in Scorpione e la conseguente liberazione potente dei nuovi archetipi che servono all’umanità.

La Luna è il deposito delle esperienze passate. Ci sono servite per arrivare fin qui.

Sappiamo valutarne gli insegnamenti ricevuti? Nell’universo nulla si elimina e tutto si trasforma..

Forse faremo fatica a cambiare o così ci sembrerà. Siamo alla fine di un ciclo. Personale e collettivo

Indirizziamo le energie che impieghiamo nell’opporci per dare vita al nuovo.

Questo è il momento di riflettere . Su chi siamo veramente su cosa vogliamo per procedere, quali cambiamenti vogliamo ottenere per noi e per tutti.

Approntiamo progetti costruttivi e realizzabili con entusiasmo ma saggezza

Prima di lanciarci verso il futuro che comunque verrà.

La Luna si oscura in eclissi totale nell’ombra della Terra.

I periodi più problematici della vita umana sono costellati da eclissi.

Sono tempi di allineamento. Il loro obbiettivo è ricordarci lo scopo del nostro essere qui. Quello che abbiamo scelto per questo giro di vita. Un piccolo momento di buio apparente per scoprire la volontà della nostra luce interiore lontano dagli abbagli ingannevoli delle correnti casuali.

Le eclissi di luna quest’anno sono due e si verificano tutte sull’asse Toro/Scorpione

Toro è il segno della vita terrestre,le risorse naturali, l’agricoltura, il lavoro, il cibo, le risorse personali, i valori, l’economia, i mercati, la finanza e tutto ciò da cui facciamo dipendere le nostre sicurezze.

Attraverso le energie di Venere Toro esprime l’arte di vivere ,che è la base per l’acquisizione dei beni materiali necessari per una soddisfacente esistenza. Predomina il desiderio di possedere sia cose belle che vivere esperienze che intensificano i piaceri fisici.

La stessa determinazione nel perseguire i propri obbiettivi è rivolta al bene comune, al territorio di appartenenza. Tutto è di tutti e va rispettato.

Sull’asse Toro /Scorpione si tratta di trovare un giusto e necessario equilibrio.

Grazie al Toro grazie al Toro sapremo attribuire il peso corretto alle cose, ai valori della vita, alla giusta priorità delle esperienze, lavorando soprattutto sulle risorse, sul valore che diamo ai possessi , su tutto ciò che conta veramente.

Proprio in Toro siamo chiamati a trasformare il nostro passato per poter consolidare un nuovo modo di essere e di vivere.

Le prime due, eclissi parziale di Sole e questa eclissi totale di Luna Piena.

Le energie di entrambi si fondono insieme come un ponte che ci sposta in uno stato di coscienza superiore. E’ una spinta a diventare più consapevoli di ciò che vogliamo chiarire e di ciò che ci ha bloccato.

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Questo è solo uno spunto per trovare un significato alla potente spinta a fare di questi giorni!

Tutte le energie planetarie sono comunque coinvolte sempre in ogni configurazione celeste e tutte sono rivolte a spingere l’umanità verso le mete previste dall’evoluzione. Non ci sono eventi scatenanti, tutto è in continuo movimento e trasformazione.

Del resto la Vita stessa è un evento straordinario !

Che ognuno sappia gestire queste eccezionali energie per trovare in sé la sua risoluzione.

Cominciamo da noi per cambiare il mondo! O no?

Fonte: Alan Oken “Astrologia centrata sull’anima” Edizioni Crisalide

Leggi anche:

Wesak L’iris,la Luna e il Toro

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La Luna Nuova, l’Eclissi di Sole, lo stagno e il torrente

Tutti a guardare o cercare di guardare l’eclissi ibrida solare del 20 Aprile scorso in Ariete e temere o entusiasmarsi per gli effetti di questa potente energia!

Molti a sottolineare anche la concomitanza della Luna Nuova in Ariete è stata una aggiunta considerevole di energia planetaria!

Ce ne è per tutti e per tutto!

E tu mi dirai : e allora?

Guardiamo un po’ che fa Luna!

Allora, la Luna ha iniziato il suo ciclo, Luna Nuova, il simbolo degli inizi, per ben due volte in Ariete, il segno iniziale del ciclo dello zodiaco .Una coincidenza?

Ovviamente no, niente per caso se consideri i messaggi del cielo.

Ovviamente qualsiasi metodo di interpretazione porta alle stesse conclusioni che le configurazioni planetarie sono messaggi chiari.

E mi ispirano immagini.

Due mi hanno colpito, e sono dei simboli sabiani, che ne propongono una per ogni grado dello Zodiaco, cioè 360.

Sono interessanti soprattutto nell’interpretazione delle fasi lunari.

Bene, te le propongo.

Ed ecco il simbolo sabiano del 29°grado di Ariete, dove si trovava la Luna il 20 Aprile

lo stagno di un’anatra e la sua giovane nidiata»,

Seguimi:

L’acqua dello stagno è un acqua tranquilla, lo stagno è un luogo protetto dove tu, come piccolo anatroccolo, puoi fare e disfare in tranquillità, imparare seguendo vari percorsi , anche tanti insieme, come in una classe scolastica, fare esperienze guidati da anche dallo stesso scopo, l’Anatra.

Ti prepari a un oltre che ti aspetta di essere esplorato per continuare il tuo cammino, e ti serve crescere in maturità e coscienza necessaria per raggiungere i tuoi obbiettivi.

Del resto la prima Luna Nuova in Ariete ti aveva fornito la spinta a costruire i tuoi propositi.

E la Luna continua il suo ciclo entrando di seguito in Toro ,secondo segno nel ciclo dello Zodiaco

E questa è l’immagine sabiana:

«un limpido torrente di montagna scorre costantemente verso valle».

Ecco La Luna è andata oltre, nel suo solito cammino.

Non ti senti forse di iniziare il prossimo viaggio facendoti trasportare dall’impeto di queste acque e dal loro scrosciare invitante?

Non senti questa energia di rinnovamento, carica di emozioni e limpida negli intenti che ti porge una visione più chiara del futuro?

Lascia dietro di te i detriti delle convinzioni negative saltando gli impedimenti che hanno frenato la tua esigenza di cambiare..

Tutto ti sta chiamando in una direzione nuova, lascia strade che non sono più tue, e scegli quelle che più si confanno alla nuova persona che sei.

E’ la voce della Luna che ti accompagna ad ogni tuo nuovo passo.

E solo tu hai il tuo modo di ascoltarla e viene dal Cuore.

Love Laurin

Ma ti ho parlato di tutti gli inizi in Ariete? E siamo solo ai primi … – Laurin42 (laura-carpi.com)

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25 Aprile La Festa della liberazione !

25 aprile 2023

Il 25 aprile celebra la fine della seconda guerra mondiale per molte nazioni, e soprattutto per l’Italia, nel 1945.
Una guerra determinata dalla presunzione di una nazione dell’essere “ della  miglior razza ”e dalla irrefrenabile ambizione al dominio che ha consumato una delle più deprecabili azioni umane, quella dell’olocausto.
Non ci sono razze che dividono, ci sono solo esseri umani che condividono l’esperienza dell’esistenza su questa terra.
Festa della liberazione: tutti gli oppressi hanno combattuto e combattono per ideali di libertà e vanno ricordati e festeggiati.
E vanno ribaditi  i valori che ispirano tali ideali e celebrati gli insegnamenti, perchè questi valori non vengano mai più disattesi.
Riviene spontanea quella tensione comune alla rinascita, alla riscoperta di risorse assopite, di capacità insospettate, una  energia comune tesa  a costruire nuovi schemi e proporsi prospettive per il futuro.
E’ inevitabile che si lavori fianco a fianco, che la condivisione è più produttiva e gratificante, che la chiarezza genera la fiducia, che si apprezza il piacere di essere gruppo, che la collaborazione arricchisce.
La somma delle parti è maggiore dell’intero!
Lo scopo diventa raggiungibile!
Non ci sono fallimenti ma solo risultati.
Milva canta :Bella Ciao
https://music.youtube.com/watch?v=hO-dMbCyBQQ&feature=share

*Pace ?… è una parola!

ttps://lauracarpi.com/2020/04/05/pace-e-una-parola/?preview_id=10846&preview_nonce=81cee705f5&preview=truehttps://lauracarpi.com/2020/04/05/pace-e-una-parola/

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Perchè siam donne: Sarah, una donna artista e la sua dichiarazione

Si chiama Beauty Revealed (“Bellezza Rivelata”), ed è un “auto-ritratto “del 1828 dell’artista americana Sarah Goodridge 

Questa miniatura, realizzata con acquerello su avorio, mostra i seni nudi dell’artista, circondati da un telo bianco e misura solo 6,7 x 8 centimetri

Sara aveva 40 anni quando completò la miniatura.

Sara donò il ritratto al senatore Daniel Webster, che era un soggetto frequente dei suoi dipinti e forse un suo amante, poco tempo dopo la morte di sua moglie. Si pensa che l’intento dell’artista fosse quello di convincere il senatore a sposare lei.

Purtroppo, Webster sposò un’altra, ma la sua famiglia conservò la miniatura dei seni di Sarah Goodridge per oltre 50 anni e nel 2006 venne donata al Metropolitan Museum of Art.
Tra milioni di opere ospitate nel Museo di New York, si può ammirare questo piccolo quadro dipinto in acquerello su un pezzo di avorio, grande in tutto meno di un terzo della foto digitale.

L’immagine non viene né dalla Gran Bretagna, dove la pittura in miniatura era molto popolare nel XVIII secolo né dalla Francia la patria della sensualità.

La miniatura fu dipinta nella Boston puritana del 1828……..

Sarah Goodridge era una prolifica artista di Boston, specializzata in ritratti e miniature. Sesta figlia di Ebenezer Goodridge e Beulah Childs mostrò già in tenera età una certa predisposizione al disegno.

Essendo all’epoca limitate le opportunità di istruzione per le donne, fu prevalentemente un’artista autodidatta. Frequentò la scuola del distretto locale e realizzò i suoi primi schizzi sulla gente attorno a lei su corteccia di betulla, non potendosi permettere l’acquisto di carta.

Ella ebbe un rapporto di lunga data con Daniel Webster, politico che dal 1827 fu senatore del Massachusetts. Negli anni, lei lo ritrasse almeno una dozzina di volte, raggiungendolo a Washington, D.C.

Da Boston Webster le mandò più di quaranta lettere tra il 1827 e il 1851, e si rivolse a lei con sempre maggiore affetto. Tuttavia, i due non si sposarono mai.

Viste le dimensioni dell’opera, si può supporre che fosse destinata soltanto agli occhi di Webster.

Nel 1820 Sarah andò a vivere con sua sorella Elizabeth a Boston ed iniziò a ricevere lezioni e a dipingere ritratti in miniatura di eccezionale qualità. I suoi lavori continuarono a migliorare e guadagnò dalle opere commissionate quel che bastava per sostenere se stessa e la sua famiglia per diversi decenni. .

Si ritirò dall’attività artistica nel 1851.

Sara ha voluto mettere in chiaro all’uomo che amava chi fosse: una donna artista.

Una donna artista che voleva essere e che non si è mai lasciata condizionare da quello degli altri, o la società volevano imporre su ciò che è bene per una donna artista fare e creare.

Quello che ha voluto rivelare in modo provocatorio al suo amante e’ il potere della sua arte che non essendo disgiunta dal suo essere è anche il suo potere di donna, in un periodo in cui gli artisti maschi dominavano il campo.

Sara ha saputo vivere della sua arte.

Sarah Goodridge – Wikipedia

Sarah Goodridge, l’artista che realizzò un ritratto dei propri seni e lo spedì a un senatore (fattistrani.it)

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La mente è un bene o è limitante?

E’ la mente che ci distingue dagli altri esseri viventi.
Per viventi intendo tutta la manifestazione, dal granello di sabbia, agli animali, ai vegetali, ai minerali, fino alle stelle, pianeti, soli e galassie, tutto ha una coscienza.
E con la mente noi usiamo il libero arbitrio, la capacità di scelta.
Ma la coscienza di noi stessi, degli altri, dell’ambiente, ce l’abbiamo?
E soprattutto abbiamo una visione del futuro che ci comprenda tutti?
E’ un obbiettivo che riguarda tutto il mondo.
Love
Laurin

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* La lingua degli astri è Musica e Canto scrive Giordano Bruno

 

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 La lingua degli astri è Musica e Canto scrive Giordano Bruno.

In Europa siamo divisi dalle diverse lingue e “uniti” da una moneta unica che dipende dal feo tiranno come lo chiamava Bruno.

È il tempo lineare “unico”, la base del debito crescente… Esiste davvero il “feo tiranno”? In natura non esiste; lo ha inventato una “conoscenza” che ignora il ruolo cruciale della coscienza, “conoscenza” che per paradosso, dipende dalla coscienza.

La coscienza è fatta di emozioni e sensazioni che uniscono i popoli nel crescente bisogno di un rinnovamento pacifico e profondo. Non serve un “nuovo paradigma” come dicono alcuni. Basta riconoscere i modi di comunicare della Natura Organica: sono movimenti e bisogni che gli esseri umani possono soddisfare con la coscienza della propria immortalità. Ci sono infatti crescenti indizi che l’universo osservato sia un ologramma e che lo sia anche il corpo fisico dell’essere umano.

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La vera identità, la COSCIENZA, è la VITA, la FORZA che anima il corpo, ma non è una proprietà del corpo.

Morire è come spogliarsi di un abito” afferma Giordano Bruno. 

“La morte è un dissolversi dei vincoli tra il corpo fisico, composto di atomi, e il corpo diafano e sostanziale, composto di vera LUCE…” 

È il vero Sé, l’Autore che non si vede. Chi Lo cerca però Lo sente come coscienza, essenziale per dare realtà alla… “realtà”.

Quale realtà? Finalmente quella che vogliamo e non più quella in preda alla follia che vediamo.

Credere solo a ciò che è visibile nello spazio e nel tempo è stupidità manifesta dice Bruno che spesso usa la poesia per esprimere la Magia Naturale connessa a tutte le cose, corpi e cervelli umani inclusi. Questi comunicano e operano secondo canoni perenni che hanno espresso bellezza, saggezza e armonia nel corso di tutta la storia, i canoni della REALTA’ REALE – l’Infinito Universo – che comprende infiniti mondi intelligenti e non è l’ologramma osservato da occhi, telescopi e sonde spaziali.

Musica e Canto sono un tributo a Giordano Bruno e un contributo utile alla sfida del “feo tiranno” – il tempo lineare unico – senza lotte o sterili manifestazioni. La consapevolezza di essere immersi in una realtà virtuale – una matrix – oggi si può coniugare con la coscienza di sempre, espressa da tutti i grandi saggi della storia.

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L’umanità cosciente della propria immortalità può testimoniare che il “tiranno” non esiste affatto e liberarsi con gioia, trasparenza e felicità da un inganno millenario del quale siamo in fondo tutti responsabili.

Un VENTO possente oggi soffia sulla superficie della terra e spinge le menti umane oltre le loro vecchie frontiere. Molti Lo sentono e sentono anche che “non c’è nazione, non c’è nessuno da uccidere e per cui morire, non c’è religione”, come cantava John Lennon.

Il VENTO è la coscienza – etica naturale – di cui i media non parlano ed è molto più diffusa della corruzione e della criminalità di cui invece parlano. La coscienza è legata alla volontà di realizzare il sogno, un mondo senza confini né limiti. Pure quelli delle risorse sono falsi, dovuti al credo nel “feo tiranno”.

La scienza riconosce le immani energie contenute nel “vuoto” che permea ogni corpo, ma… non le sa usare. L’umanità le ha sempre manifestate nell’arte, nella musica, nell’amore.

La volontà di contribuire a un’era di prosperità, si esprime in pratica e nei fatti in quel VENTO di rinnovamento che travolge tutti i limiti, svelando la loro falsità.

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Roma – la caput mundi che ha coltivato il motto antico “divide et impera” –

può essere il rovescio di ciò che ha finora rappresentato. 

ROMA può divenire AMOR e comunicare con il linguaggio universale: la MUSICA.

Oh AMORE, che mi fa discernere la verità superiore, 
apre le porte di diamante e nere,
consente al mio vero Sé di penetrare i miei occhi; 
Egli è nato per vedere, vivere e sostenere, Egli ha regno eterno.

L’AMORE mostra quanto di paradiso e di inferno 
c’è sulla Terra; rende le immagini apparenti reali, 
raccoglie le forze e, puntando dritto come una freccia, 
ferisce e riempie il cuore, svelando il vero Sé …

Causa, Uno e Principio eterno da cui l’Essere,
la Vita infinita e tutti i Moti dipendono,
l’AMORE è diffuso ovunque, ha lunghezza, larghezza
e profondità come dicono, è in terra e in cielo…

 

Giordano Bruno

(una parte del poema di Bruno dedicato all’Amore, inserito nei suoi libri,De la Causa, Principio et Uno e Gli Eroici Furori)

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L’eresia di Giordano Bruno riguarda la Coscienza dell’Uomo,

la Sua infinita potenza, schiava di un potere

che approfitta del Suo oblio e della Sua credulità

negli idoli falsi: dio , denaro, debito.

 

Giuliana Conforto ” L’Eresia di Giordano Bruno”  Noesis Edizioni

http://www.giulianaconforto.it/?p=2736

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E’ arrivato carnevale, chi sta bene e chi sta male…è sempre tempo di maschere …o no?

“Mi metterò una maschera da
pagliaccio,
per far credere a tutti che il sole è
di ghiaccio.
Mi metterò una maschera da
imperatore,
avrò un impero per un paio d’ore:
per voler mio dovranno levarsi la
maschera,
quelli che la portano ogni giorno
dell’anno…
E sarà il carnevale più divertente,
veder la faccia vera di tanta gente…”

(Gianni Rodari)
” Nel lungo tragitto della vita,  incontrerai tante maschere e pochi volti”
Luigi Pirandello
E tu la metti o la togli la maschera per carnevale?
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Perchè siam donne: le maestre vetraie di Murano oltre il pregiudizio comune che il mestiere del vetraio non sia adatto alle donne

Chiara Lee Taiarol e Mariana Oliboni, hanno fondato una fornace sradicando un pregiudizio comune: che il mestiere del vetraio non sia adatto alle donne. Succede a Murano! Una delle isole più affascinanti di Venezia !

A MuranoEl Cocal Glass Studio – il nome si ispira alla figura del gabbiano, detto appunto Cocàl in veneto – è un luogo d’arte e di coraggio, una fornace fondata da due amiche, Chiara Lee Taiarol e Mariana Oliboni, che in pieno lockdown hanno deciso di concretizzare un sogno.

A unirle è la passione per il vetro e la volontà di imprimere un nuovo corso all’arte vetraria muranese, risollevandola da una crisi profonda che ha portato, negli ultimi anni, alla chiusura di moltissime fornaci. “Amo il vetro da quando, a sei anni, visitai Murano. Ricordo che dissi a mia mamma: ‘questo è il lavoro più bello del mondo, se diventasse il mio giuro che non mi lamenterei mai!’. Ma il vero incontro con il vetro l’ho avuto a 22 anni, quando iniziai a lavorare in una vetreria in Australia. Ho viaggiato poi negli Stati Uniti, a Seattle, per apprendere tecniche e accumulare esperienza, e quando sono rientrata in Italia non è stato semplice trovare lavoro, anche a causa dei pregiudizi sulle donne in questo settore. La pandemia ha poi complicato ulteriormente le cose, quindi mi sono decisa a dare il via a questo progetto”, racconta Chiara.


Insieme a lei c’è Mariana, musicista. È sua l’idea di unire vetro e musica realizzando strumenti musicali che mescolano la tradizione secolare di un territorio ricco di storia con la modernità della musica elettronica. “La figura della donna in questo campo è vista in modo particolare: a Murano è molto difficile, per le donne, entrare nella realtà della fornace, che è vista come un luogo maschile, dove si usa la forza. Noi però crediamo fermamente che niente possa impedire ad una donna di seguire la propria vocazione e riteniamo che passione e dedizione siano sufficienti a realizzare qualsiasi tipo di progetto”, spiega. “È un lavoro non semplice, presuppone una grande tolleranza al calore e anche una grande motivazione. Spesso non viene tollerata l’idea di una donna che lavora in fornace. Per noi, però, più che la forza fisica sono importanti le idee”, prosegue Chiara.


Dal cortocircuito tra le passioni di Chiara e Mariana nascono oggetti di uso comune, come vasi e bicchieri, ma anche sculture, installazioni luminose e opere che “portano un po’ di divinità nelle nostre vite” come le “Veneri Preistoriche”, una serie di statuette dalle forme sinuose che rievocano la bellezza delle antiche divinità madri.

Qui, l’importante è seguire una ricerca libera e fluida. “Il vetro è una materia viva, spiega Chiara, “e nel lavorarlo ci mettiamo un pezzo del nostro cuore. Ci piacerebbe condividere questa passione con tante giovani donne e non solo”. Oggi, insieme a Chiara e Mariana, lavora anche una giovane stagista. “Bisogna credere in quello che si fa, nella propria passione. Non importa dove si arriverà, quello che conta è il percorso”.

A Murano, una fornace di sole donne fa rinascere l’arte vetraria muranese – The Wom

La lavorazione del vetro di Murano ha il suo pregio e la sua fama nella ricercatezza e nella rarità che sono caratteristiche del procedimento stesso. Per questo motivo non può essere realizzata da semplici artigiani, ma da veri e propri maestri del settore, con una lunga tradizione alle spalle

Una lavorazione che richiede delle tecniche particolari con molti passaggi e molto complesse.

La tecnica della soffiatura è probabilmente quella che ci è più famigliare in quanto è utilizzata per produrre gran parte delle opere di Murano.

Da secoli i maestri vetrai veneziani proteggono e tramandano l’arte della lavorazione del vetro che risale addirittura alle tecniche di lavorazione del vetro di epoca romana e bizantina. Sarà poi tra il 1400 e il 1800 che l’arte di trattare il vetro tipica di Murano si svilupperà e prenderà la forma che oggi conosciamo e apprezziamo.


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* 2 febbraio, il giorno dell’orso

” Il  2 febbraio è uno di quei giorni, dispiegati nel calendario, utili, in base alle credenze popolari, per trarre auspici per il futuro, per predire l’esito dei raccolti. In fondo, da un punto di vista tecnico-agricolo, è effettivamente importante che, in certe fasi dello sviluppo del grano e della vite, le condizioni meteorologiche siano favorevoli.”

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In alcuni luoghi viene chiamato “Giorno dell’orso“.

In questo particolare giorno, l’orso si sveglierebbe dal letargo e uscirebbe fuori dalla sua tana per vedere come e’ il tempo e valutare se sia o meno il caso di mettere il naso fuori: se il tempo è nuvoloso annuncia con tre salti l’arrivo della primavera, se viceversa il tempo è chiaro e soleggiato l’orso torna a dormire nella tana.
Un proverbio piemontese in questo senso recita:
se l’ouers fai secha soun ni, 
per caranto giouern a sort papì”
(“Se l’orso alla Candelora fa saltare la paglia (il giaciglio) si rientra nell’inverno”).
In altre regioni, viene utilizzato il lupo o il leone come protagonista simbolico di questo proverbio che esplora le dinamiche interne della terra, che proprio nel momento di maggior gelido, ricominciano a risvegliare gli elementi assopiti, e quindi al di sotto di una superficie brulla corrisponde una vita intensa.

Non è un caso se il termine febbraio derivi dal latino februus (“purificante”), associato al periodo annuale di purificazione e quindi di rinascita.
Un altro proverbio simile al primo, ma meridionale in questo caso, sostiene che se il due Febbraio il tempo è buono, l’orso ha la possibilità di farsi il pagliaio e quindi l’inverno continua.
L’orso era anche protagonista di alcuni riti rurali del mese di febbraio, collocati nel ciclo agreste/vegetativo: al termine di una caccia simulata, l’orso viene catturato e portato all’interno del paese dove viene fatto oggetto di dileggi e di scherzi. L’epilogo può variare dall'”uccisione” dell’orso alla sua liberazione/fuga e ritorno alla natura. La figura dell’orso è rivestita da qualcuno del luogo che non deve essere riconosciuto fino alla fine della rappresentazione rituale.
In tempi remoti  un montanaro/domatore andava in giro da un paese all’altro facendo ballare l’orso nelle piazze, celebrando il  ritorno della luce e della bella stagione, con la sconfitta delle forze del buio e del freddo. In seguito questo uso scomparve e in alcuni paesi, per mantenere la tradizione, l’orso fu sostituito da una persona appositamente mascherata che ripeteva la stessa pantomima.

Altre celebrazioni del “ giorno dell’orso” e altre usanze.

Nel periodo di Carnevale, un uomo veniva mascherato da orso e tirato con una catena o una corda per le strade, dove veniva schernito e bastonato.
Sempre nel periodo di carnevale, un personaggio mascherato da orso apriva la sfilata in costume, e in questa “rappresentazione” veniva mostrato pure il giaciglio asciutto dell’orso
Si celebra anche  la “festa dell’orso“: qualche giorno prima della ricorrenza, i cacciatori con il volto annerito, andavano alla ricerca dell’orso, che (un uomo travestito) veniva immancabilmente trovato la sera della vigilia. Cacciatori, “orso”, e domatore visitavano le stalle e le osterie con il pretesto di spaventare la gente (e le ragazze) si lasciavano andare a trasgressive bevute. Il giorno dopo, l’orso compariva in paese e, dopo aver fatto il giro della borgata, ballava con la ragazza più bella prima di scomparire per ritrasformarsi in uomo.
In Puglia, chi impersonificava l’orso girava per le vie del paese, fermandosi nelle piazze: lì, al suono di tamburi, si metteva a ballare la tarantella, tra i presenti disposti in cerchio che battevano le mani a tempo e lo punzecchiavano e colpivano con qualche sberla. A volte, a seconda del tempo, l’orso imitava o no l’atto del costruire il suo rifugio (u pagghiar’).
Questi riti riproponevano comunque una tradizione antica che celebrava la festa del ritorno della luce e della bella stagione, con la sconfitta delle forze del buio e del freddo.

Nello svolgimento di questi riti traspare la simbologia dell’orso (che con l’inverno va in letargo e si risveglia a primavera), interprete della forza primitiva della natura. L’orso può anche essere accostato alla figura dell'”uomo selvaggio”. In entrambe le raffigurazioni rappresenterebbe comunque il binomio natura – uomo.

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Ci saranno ancora sei settimane d’inverno o la primavera arriverà in anticipo?

Chiedetelo a Chuck, la marmotta dello Staten Island Zoo che come ogni anno farà la sua previsione.
L’appuntamento con Chuck è fissato per il 2 febbraio, il “Groundhog Day“, cioè il giorno della marmotta, una festa celebrata ogni anno sia negli Stati Uniti che in Canada, nel corso della quale si osserva il rifugio della marmotta prestando attenzione a quando farà capolino dalla sua tana. Se Chuck vedrà la sua ombra ci saranno altre sei settimane d’inverno, mentre se non la vedrà significa che la primavera arriverà presto. Chuck e la sua famiglia hanno predetto correttamente la fine dell’inverno 23 volte negli ultimi 30 anni.
A New York ogni anno per il giorno della marmotta il sindaco Bloomberg va a fare visita a Chuck allo zoo di Staten Island per leggere il responso. E’ ormai una tradizione consolidata!

Leggi anche: “ Il giorno della marmotta”

http://marisamoles.wordpress.com/2013/02/02/la-madonna-candelora-e-la-primavera-che-verra-tardi/

Fonti:
http://www.lucedistrega.net/documenti/feste-candelora.htm
http://www.nyc-site.com/newyork/nymag-eventi/3386-nel-giorno-della-marmotta