Il nuovo telescopio spaziale della Nasa si chiamerà Nancy Grace Roman, come l’astronoma considerata la “mamma” del telescopio spaziale Hubble.
Il telescopio spaziale JWT avrà il compito di cercare i pianeti che si trovano in altri sistemi solari e di investigare i misteri astronomici, come l’energia oscura che occuperebbe il 70% dell’universo e la cui esistenza è stata ipotizzata per spiegare l’espansione dell’universo.
C’è lei, Nancy Grace Roman, astrofisica del Goddard Space Flight Center della NASA dietro le meraviglie del #JWST.
Il telescopio da 10 miliardi di dollari, il più grande e potente osservatorio extraterrestre mai costruito dall’umanità.
Da quando JWST è stato lanciato, era il giorno di Natale del 2021, lei e il suo team hanno lavorato senza sosta per preparare l’osservatorio a fornire scoperte rivoluzionarie sulle prime galassie dell’universo, sugli esopianeti vicini e molto altro.
“Dammi un telescopio e ci faró qualcosa di buono” ha sempre detto.
Non fa mistero dell’importanza per lei della genealogia femminile nella scienza, di avere cioè madri nella sua professione.
Nancy Grace Roman (1925-2018) è stata la prima donna a ricoprire una posizione dirigenziale alla NASA e ha sviluppato i concetti alla base del telescopio spaziale Hubble, il primo dei grandi osservatori spaziali della Nasa.
All’età di undici anni, Nancy aveva già mostrato interesse per l’astronomia formandone un club tra i suoi compagni di classe in Nevada. Lei e i suoi compagni di classe si riunivano una volta alla settimana per conoscere dal vero le costellazioni studiate sui libri.
Come la maggior parte delle donne nelle scienze a metà del ventesimo secolo, Nancy si è trovata di fronte ai problemi legati al predominio maschile nella scienza e nella tecnologia e ai ruoli percepiti come appropriati per le donne in quel periodo di tempo.
In quel periodo era scoraggiata dalla maggior parte delle persone a dedicarsi all’astronomia In un’intervista Nancy ricordò di aver chiesto al suo consulente scolastico se poteva seguire l’algebra al secondo anno invece che il latino: “Mi guardò dall’alto in basso e mi derise, “Che tipo di donna avrebbe preferito la matematica al posto del latino?”, questo è stato il tipo di accoglienza che ho ottenuto durante la maggior parte del mio cammino”.
E’ stata una delle pochissime donne della NASA e l’unica donna con una posizione dirigenziale. Ha frequentato corsi chiamati “Women in Management” in Michigan e alla Pennsylvania State University per conoscere le questioni riguardanti l’essere una donna in una posizione manageriale. Tuttavia, Nancy ha dichiarato in un’intervista del 1980 che i corsi erano insoddisfacenti e affrontavano gli interessi delle donne piuttosto che i problemi delle donne.
Nel corso della sua carriera, è stata anche un’attiva relatrice ed educatrice pubblica e una sostenitrice del ruolo delle donne nella scienza.nell’American Association of University Women.
Ci ha lasciato per raggiungere le sue origini nell’universo il 26 dicembre 2018 a causa di una lunga malattia.
Fonti.
Dedicato a una donna il nuovo telescopio spaziale della Nasa – Spazio & Astronomia – ANSA.it
In verde ciò che conosciamo, in azzurro ciò che sappiamo di non conoscere, il resto è non sappiamo ciò che non sappiamo!
Tanto per puntualizzare questa è la nostra infinitesimamente piccola conoscenza




Grazie, sempre avvincenti le tue storie
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