Angela Ruiz Robles è nata in Galizia nel 1895.
Insegnante e scrittrice appassionata, ha inventato uno strumento per la lettura dei libri che avrebbe potuto ampliare le conoscenze di studentesse, studenti e alleggerire, allo stesso tempo, le loro cartelle.
Lo chiamò “Enciclopedia Mecánica” e lo brevettò nel 1949.
Il congegno era dotato di tecnologia meccanica, elettrica e pneumatica. Aveva uno schermo di vetro a ingrandimento e una luce per poter essere letto al buio.
I bambini avrebbero potuto attivare diversi argomenti attraverso dei pulsanti e avere la possibilità di illuminare il testo, aumentare la dimensione del carattere, scriverci e disegnarci sopra.
Il dispositivo si apriva come un libro tradizionale, sul lato sinistro era posizionato un alfabeto automatico che permetteva di formare parole e frasi. Sul lato destro si trovavano gli argomenti disposti su bobine intercambiabili e indipendenti.
Era di piccole dimensioni, costruito con materiali leggeri e fornito di una valigetta che avrebbe permesso a uno studente di portarlo a scuola insieme alle bobine necessarie per le materie del giorno. Includeva inchiostri luminosi e una lente d’ingrandimento. Era interattivo, accessibile, pratico e logico e avrebbe potuto aiutare anche i bambini con difficoltà di apprendimento.
Lo scopo di Angela Ruiz Robles era semplice: “rendere più facile l’insegnamento, far ottenere la massima conoscenza con il minimo sforzo”.
Il suo lavoro fu premiato e acclamato, ma, sfortunatamente, l’ “Enciclopedia Mecánica” non trovò i fondi necessari al suo sviluppo e oggi il suo prototipo è in mostra al Museo nazionale della scienza e della tecnlogia della città galiziana di La Coruña.
La studiosa è morta nel 1975 e la sua opera ha ottenuto solo un riconoscimento postumo.
Il 28 marzo 2016, giorno in cui avrebbe compiuto 121 anni, Google e ha dedicato un doodle.
Quarant’anni dopo la sua morte, il Consiglio comunale di Madrid ha approvato l’intitolazione di una strada cittadina per celebrare il suo contributo all’istruzione e all’innovazione.
La sua invenzione ha preceduto di quasi cinquant’anni quella dell’ eBook (libro elettronico), che ha avuto origine intorno alla fine degli anni novanta, in seguito all’affermazione dei siti di vendita on-line che iniziarono ad offrire, oltre alla versione cartacea, anche una trasposizione digitalizzata dei libri in uscita.
Per approfondire: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie”, Ledizioni, Milano 2023
Per curiosità: I brevetti in Italia.
In Italia oggi un inventrice su 7 è donna 8 e siamo sopra alla media europea) Con il 14,3 % di inventrici, l’Italia si posiziona al 16°posto in Europa, leggermente al di sopra della media degli altri paesi europei.
Le università italiane e gli altri istituti di ricerca pubblica mostrano una quota maggiore di donne inventrici rispetto alla media europea (28%) . E c’è il record della Sardegna!




Bello! Chi lo avrebbe mai detto, non per l’invenzione al femminile, ma per la precocità dell’idea. Scienziate nel tempo è un bellissimo libro
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Donna geniale 🥰 finalmente riconosciuta!!!! La voglia di insegnare semplificando porta grandi risultati nel tempo ☺️👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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