Si chiamava Enheduanna, ed era una signora di gran carattere e gran potere. Prima di Omero e di tutti i poeti a noi noti fu infatti lei a scrivere e firmare i primi inni agli dei, e anche a partecipare alla lotta politica per il potere.
Prima poetessa e scrittrice attestata nella storia dell’umanità (XXIV secolo a.C.) è nota sia da fonti successive che contemporanee. La sua più celebre opera è scritta in lingua sumerica e ha come titolo (come “incipit”) Nin-me-šar2-ra (Signora di tutti i “Me”,) opera più comunemente nota con il moderno titolo L’esaltazione di Inanna.
Enheduanna era figlia di Sargon di Akkad, suo padre la nominò gran sacerdotessa della dea Innanna per poter meglio controllare la città di Ur.
In seguito sarà nominata somma sacerdotessa del dio An per la città di Uruk.
La principessa divenne molto popolare quando iniziò a comporre inni per gli dèi di cui era sacerdotessa. Sembrerebbe inoltre che sia stata la prima a instaurare un rapporto personale con gli dèi che serviva, mediante dei dialoghi diretti, come riportati nelle sue opere.
Del Nin-me-šar2-ra,che si compone di 153 righe, conserviamo oltre cinquanta diverse testimonianze, frammenti di tavolette in cuneiforme.
Nell’opera viene narrato, in termini a volte oscuri, un drammatico evento della vita di la sua fuga dalla città di Ur ove ricopriva il ruolo di sacerdotessa del dio poliade della città, Nanna (accadico: Sîn; il dio Luna) e il suo esilio nella steppa. L’opera prende quindi la forma di invocazione, affinché gli dèi liberino dall’esilio la sacerdotessa, alludendo a un certo Lugalanne, probabile rivoltoso sumero contro il potere del padre di Enḫeduanna. L’inno si conclude con l’invocazione alla dea Inanna (sumerico; accadico: Iŝtar; dea figlia del dio Nanna) e infine con il ritorno vittorioso della dea, e della sua grande sacerdotessa, nel santuario di Ur.
Tale opera ebbe un profondo riconoscimento nella stessa letteratura religiosa sumerica, considerata in quell’ambito come uno dei dieci componimenti religiosi più notevoli, l’unico di cui peraltro conosciamo l’autore.
E’ stata fatta una traslitterazione del cuneiforme sumerico con traduzione del componimento,
Quando dicono che le donne in letteratura hanno sempre avuto un ruolo marginale, o che al massimo possono occuparsi di letteratura rosa, perché gli altri generi è meglio lasciarli ai maschi, ricordate loro che la letteratura è cominciata con una donna.
Che per giunta era molto meglio non fare arrabbiare, perché a sconfiggere i suoi nemici e vendicarsi ci metteva un attimo!
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