LO SPOSO
E
LA SPOSA
Il Nuovo Testamento non afferma in modo chiaro che Gesù era sposato, ma nemmeno che non lo era. Effettivamente il Vangelo contiene numerose specifiche allusioni al suo avvenuto matrimonio e d’altra parte le regole dinastiche lo imponevano. Non soltanto l’erede della stirpe dei Davide era obbligato per la legge a sposarsi ma doveva anche generare almeno due figli maschi. Ciò rappresentava un passo fondamentale nel progresso dell’erede della dinastia dall’iniziazione alla piena appartenenza alla Comunità. Come abbiamo visto le regole del matrimonio dinastico erano molte e rigide. Uno fra i libri più coloriti del Vecchio Testamento è il Cantico dei Cantici , una serie di rime di amore fra uno sposo regale e la sua sposa. Il Cantico di Salomone identifica la simbolica pozione nuziale con l’unguento aromatico chiamato spigonardo, un unguento prezioso che veniva usato anche per ungere i corpi dei morti regali. Lo stesso unguento costoso venne usato da Maria di Betania per ungere il capo di Gesù in casa di Lazzaro. e un altro episodio simile avvenne qualche tempo prima quando una donna unse i piedi di Gesù e poi li asciugò con i propri capelli. Anche quella donna si chiamava Maria. Maria di Betania non soltanto unse il capo di Gesù in casa di Simone, ma gli unse anche i piedi e poi li asciugò con i suoi capelli nel marzo del 33 d.C. Due anni e mezzo prima , nel 30 d.C. aveva compiuto lo stesso rito di unzione tre mesi dopo le nozze di Cana. Compiere il rito con lo spigonardo era uno specifico privilegio di una sposa messianica e avveniva unicamente durante le cerimonie del Primo e Secondo Matrimonio .

Soltanto come moglie di Gesù a tutti gli effetti e come sacerdotessa Maria avrebbe potuto ungergli il capo e i piedi con il sacro unguento.
Esattamente come gli uomini che venivano designati ad occupare varie cariche prendendo i nomi dei loro antenati – come Isacco, Giacobbe e Giuseppe – così le donne venivano denominate secondo la loro genealogia e il loro rango: Rachele, Rebecca,Sara, e così via.
Le mogli dei discendenti di Davide avevano il nome di Miriam (Maria)
Perciò la madre di Gesù si chiamava Maria e per lo stesso motivo la moglie di Gesù si chiamava Maria.
All’epoca di Qunram, le Miriam, Marie, facevano parte di un ordine spirituale nella comunità ascetica dei Terapeuti.
Mentre i “Mosè” guidavano gli uomini nelle funzioni liturgiche, le “Miriam” guidavano le donne.
Queste donne compivano il rito del Secondo Matrimonio soltanto quando erano in cinta di tre mesi. A quel punto la donna cessava di essere una almah e diventava una futura madre.
Durante i lunghi periodi di separazione dettati dalle regole matrimoniali, la moglie diventava sorella, in senso religioso, e il compito era quello di accudire il padre,
La differenza tra le Marte e le Marie era che le prime avevano diritto di possedere dei beni le seconde no. Nella comunità le “sorelle” erano considerate “vedove”, un gradino sotto le almah. poi quando si sposavano salivano al rango “di madri”
Quindi chi era esattamente Maria di Betania, la donna che unse due volte Gesù con lo spigonardo secondo la tradizione messianica?
Effettivamente non fu mai “Maria di Betania.” Nella Bibbia lei e Marta vengono indicate soltanto come sorelle di Lazzaro di Betania.
Il nome completo di Maria era Sorella Miriam di Magdala, meglio nota come Maria Maddalena.
I Vangeli ufficiali contengono pochi riferimenti alla stretta intimità tra Gesù e Maria Maddalena.
Nel Vangelo di Filippo invece il rapporto tra loro viene discusso apertamente.
“..e la compagna del Salvatore è Maria Maddalena.
Ma Cristo l’amava più di tutti i suoi discepoli. e soleva baciarla spesso sulla bocca. Gli altri discepoli ne erano offesi ed esprimevano disapprovazione. Gli dicevano “ perchè la ami più di tutti noi?”
Il Salvatore rispondeva loro: “ perchè non vi amo come lei? Grande è il mistero del matrimonio, giacchè senza di esso il mondo non sarebbe esistito. Ora l’esistenza del mondo dipende dall’uomo e l’esistenza dell’uomo dal matrimonio.”
Riguardo la cerimonia nuziale di Canaa questa non era il Matrimonio ma il sacro pasto che precedeva il fidanzamento. L’usanza voleva che vi fosse un “padrone di casa” ufficiale che aveva la funzione di direttore di mensa. Dopo di lui venivano lo sposo e sua madre.
Nessun invitato avrebbe potuto ordinare di mescere l’acqua che era diventata vino: quindi Gesù e lo sposo erano la stessa persona.
Questo banchetto ebbe luogo tre mesi prima che Maria ungesse per la prima volta i piedi di Gesù. E secondo le regole soltanto come sposa di Gesù , Maria sarebbe autorizzata a compiere quell’atto Se lo avesse fatto prima come almah fidanzata , sarebbe stata classificata come una peccatrice e considerata una donna menomata.
Dalle ricerche storiche fatte sui rotoli del Mar Mortosi può dedurre che Maria sia nata nel 3 d.C. e quando sposò Gesù per la prima volta nel 30 d.C. ne aveva 27.
Essendo rimasta in cinta nel dicembre del 32 d.C., Maria dette alla luce sua figlia Tamar nel 33 d.C., all’epoca del suo Secondo Matrimonio.
Durante i primi anni 40 d.C. Pietro, era il braccio destro di Gesù e come tale sarebbe dovuto diventare il tutore di Maria Maddalena durante gli anni della sua separazione ( vedovanza simbolica) ma Pietro aveva una cattiva opinione delle donne e non era disposto a stare agli ordini di una sacerdotessa.
Anche Paolo, molti anni dopo, fu nettamente contrario al coinvolgimento delle donne nella divulgazione della religione.
Così esclusero nettamente Maria dal nuovo movimento cristiano e per garantire il suo totale allontanamento, la dichiararono pubblicamente “eretica” in quanto amica di Elena-Salomè, consorte di Simone Zelota, il Mago, fondatore del movimento esoterico gnostico a Cipro.
A quel tempo Maria era a Marsiglia, dove la lingua ufficiale era il greco ed è per questo che il linguaggio di Gesù e degli apostoli e di tutto il giudaismo ellenico era fortemente influenzato dal greco.
Secondo la tradizione gnostica Maria Maddalena veniva associata alla Saggezza (Sophia)rappresentata dal sole, la luna, e un’aureola di stelle.
Si riteneva che la gnosi femminile di Sophia fosse lo Spirito Santo, rappresentato perciò sulla terra dalla Maddalena, che fuggì in esilio portando in seno il figlio di Gesù.
Giovanni , nella Rivelazione, descrive Maria e suo figlio , della sua persecuzione, della sua fuga in esilio e della caccia al “resto del suo seme” da parte dei romani.
Oltre a Maria tra gli emigrati in Gallia nel 44 d.C. c’erano Marta e la sorella Marcella, l’apostolo Filippo e sua moglie Maria Iacopa,e Maria Salomè.
Sbarcarono in Provenza a Ratis, noto oggi come Les Saintes Maries de la Mer.
Il culto più attivo della Maddalena si insediò a Rennes-le-Chateau, ma anche altrove sorsero molti santuari dedicati a Saint Marie de la Madeleine, fra cui il luogo della sua sepoltura a Saint-Maximin-la-Sainte-Baume dove i monaci dell’ordine di San Cassiano vegliarono sul suo sepolcro e tomba di alabastro dall’inizio del ‘400.
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In fondo, ancora oggi, che sta volando nello spazio, l’uomo moderno ha gli stessi pregiudizi e credenze dell’antichità allorchè, per mettere in risalto la figura del Re o della Suprema Guida spirituale e/o materiale di un popolo o di una nazione, si usava fare ascendere le origini di questi regnanti alla divinità degli Dei, ciò per ben distinguerli e sollevarli dalla umanità del popolo sottostante.
Basti pensare a Cesare che, attraverso Enea, collegava le sue origini alla dea Venere. O Alessandro Magno che diceva di discendere dalla dea Teti, senza parlare dei faraoni e tanti altri.
Quindi penso che tu abbia messo il dito su un argomento antico ed attuale contemporaneamente con la storia delle Marie, della unzione e del matrimonio con Gesù, tutte cose che qualora fossero accettate e riconosciute sarebbero la scoperta di una nuda, eterna e semplice realtà, e cioè che la Divinità, il contatto ed il pensiero del Signore, l’Amore e la Spiritualità si trovano in ciascun ed ogni essere umano che abita su questo pianeta, e non sono quindi unico ed esclusivo appannaggio dei regnanti.
Sarebbe la fine di tutte le guerre. Ed il Messia stà in ogni essere umano, anche se nessuno se ne è accorto.
Sei sempre una grande ispiratrice.
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Grazie.
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