«Vola piccolo gabbiano,
vola
sin dove si fondono cielo e mare
e vento e onde cantano e piangono l’accordo della nostalgia,
vola su questa meste quiete,
dove il mare giace silente,
sino a quanto di te la volontà e la speme
sconfiggeranno lo spazio infinito.
Vola piccolo gabbiano,
da colei che più di tutte ho amato
Leggero come un uccello è l’animo mio se presto saremo uniti».
Questi brevi versi e poi Giordano Bruno viene arso sul rogo il 17 febbraio 1600.
“A volte ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo cambiare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco.”
“Non so quando, ma so che in tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare
arti e scienze, porre i semi della nuova cultura che fiorirà, inattesa,
improvvisa, proprio quando il potere si illuderà di avere vinto.”
“Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, ad una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo…l’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui, in questo mondo.”
Leggi anche: “17 febbraio Giordano Bruno”
Grazie Laura, un bacione e buon inizio settimana, ❤
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L’ignoranza è la madre dei sensi beati.
(Giordano Bruno)
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