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I Giorni della Merla…Tutti sotto le coperte? o tutti al mare?

L’antica tradizione dei “Giorni della Merla,” è un periodo che, secondo la saggezza popolare, dovrebbe segnare i tre giorni più rigidi dell’intero anno: il 29, 30 e 31 gennaio.

Una leggenda, la più nota, narra che tanti anni fa una merla si vantava del suo piumaggio soffice e bianco come la neve.

Mentre Gennaio regalava temperature primaverili, la merla lo derideva per il fatto che l’inverno stesse finendo senza che ci fosse stato il grande gelo. Allora Gennaio si arrabbiò e decise di far arrivare un’ondata di gelo per gli ultimi giorni di gennaio prendendone in prestito uno da febbraio. Perchè allora Gennaio era di 28 giorni! Arrivò improvvisamente il gran freddo, e la merla bianca non poté far altro che rifugiarsi in un camino acceso.

Dopo i tre fatidici giorni, uscì dal camino sporca di cenere e il suo piumaggio bianco divenne inevitabilmente nero.

Altre leggende narrano che la merla non era sola ma con i suoi piccoli per proteggerli, così anch’essi diventati neri per sempre dopo il soggiorno tra la fuliggine del camino accogliente e caldo !

Un ‘altra poco nota riguarda il fatto che per far passare un cannone oltre il Po chiamato “la Merla”, si è aspettò che il fiume fosse ghiacciato proprio negli ultimi giorni di gennaio!

Un ‘altra ancora riporta di “una Nobile Signora di Caravaggio, nominata de Merli, la quale dovendo traghettare il Po per andare a marito, non lo poté fare se non in questi giorni, ne’ quali passò sovra il fiume gelato”.

Non si può non notare i riferimenti simbolici dell’avvicendarsi delle stagioni nel mutare del colore della merla.

Dal freddo inverno rappresentato dal bianco, come la neve che nasconde tutto cosa c’è sotto, si passa al tempo della terra nera fertile, pronta ad accogliere la primavera.

Ma è questo avviene solo dopo essere stati nel camino e al caldo dove è stato possibile seminare e custodire i germogli che cresceranno quando la Luce annuncerà la primavera e la rinascita.

Secondo i tempi della Natura, da sempre e per sempre.

La Natura sa quando è il momento.

In effetti non ti senti ancora nelle avvolgenti pieghe di una calda, morbida coperta, magari bianca come neve, mettendo a punto i propositi per il futuro? Aspetti di uscire allo scoperto quando sentirai il primo cinguettio dell’uccellino che ogni mattina vedi sul balcone?

Ma sì, voglio essere più saggia della merla!

E il profumo della primavera mi metterà le ali!

Love Laurin!

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Quando arriverà la primavera secondo Phil!

Il 2 febbraio, in Italia si celebra il Giorno della Candelora.

Un proverbio dice: “Se c’è sole a Candelora, dell’inverno semo fòra, ma se piove o tira vento, de l’inverno semo dentro“.

Invece, negli Stati Uniti è il Giorno della Marmotta. Una ricorrenza popolare che, come la nostra Candelora, può segnare la fine o la prosecuzione di un lungo inverno.

Il Giorno della Marmotta si celebra a Punxsutawney, in Pennsylvania, ed è stato reso celebre in tutto il mondo da un famoso film degli anni ’90 con Bill Murray e Andie McDowell. All’epoca il titolo in italiano era “Ricomincio da capo, per via della stessa giornata che si ripete all’infinito per il protagonista, fino a che non si accorge di essere artefice della propria vita. Mentre il titolo originale in inglese èGroundhog Day“, Giorno della Marmotta, appunto, poi adottato nella traduzione anche in Italia.

I membri dell’Inner Circle di Phil hanno interpellato la marmotta per scoprire quanto durerà ancora l’inverno. Secondo l’usanza se Phil vede la sua ombra, appena uscita dalla tana, l’inverno sarà ancora lungo, altrimenti mancherà poco all’arrivo della primavera.

Quest’anno, negli Stati Uniti la primavera arriva in anticipo.

Lo ha decretato Phil, la marmotta più famosa d’America, che come ogni 2 febbraio è uscita dalla tana alle 7.30 del mattino per dare il suo verdetto climatico.

La cerimonia del Giorno della Marmotta, ‘Groundhog Day’, si è svolta come di consueto a Punxsutawney, in Pennsylvania, dove si è riunita una piccola folla di curiosi e appassionati.

Phil è uscita dalla tana e non ha visto la sua ombra, il che vuol dire che l’inverno sta per finire.

(Una buona notizia per gli Stati Uniti se non fosse che le previsioni della marmotta in questi anni sono state corrette solo nel 40% dei casi. )

La cerimonia del Giorno della Marmotta, con il risveglio di Phil, si svolge da tradizione al Gobbler’s Knob, una piccola collina fuori dalla cittadina di Punxsutawney, nella contea di Jefferson. La cittadina si trova a circa 200 km dalle rive del Lago Erie e a 430 km dalla città di Philadelphia

Dal 1887, la marmotta Phil ha previsto una maggiore durata dell’inverno almeno più di 100 volte.

La tradizione del Giorno della Marmotta viene da una leggenda originaria della Germania, adattata da un gruppo di immigrati di lingua tedesca che arrivò in Pennsylvania tra il XVII e il XVIII secolo.

Deriva da una rima scozzese:«If Candlemas Day is bright and clear, there’ll be two winters in the year».

Se alla Candelora il cielo è limpido, ci saranno due inverni nell’anno».

In realtà, le origini del Groundhog Day possono essere fatte risalire ai primi cristiani in Europa. Essi credevano che il giorno della Candelora – il punto a metà strada tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera, ossia il 2 febbraio – le condizioni chiare e soleggiate coincidessero con un inverno rigido e freddo. Al contrario, i cieli nuvolosi annunciavano l’arrivo di temperature più calde.

E c’è anche il Giorno dell’Orso!!!