Prima di loro nessun gruppo di donne suonava jazz.
In un editoriale di Downbeat degli anni Trenta, si leggeva che “il vero jazz è una musica vigorosa fatta dagli uomini”.
Perché “le donne amano il violino, gli uomini praticano batteria e trombe”.
Ma loro , le International Sweethearts of Rhythm cambiano la storia.
L’“International” nel nome è stato attribuito alle diverse razze rappresentate nella band, tra cui latina, asiatica, caucasica, nera, indiana e portoricana.
Siamo nel 1937.
Loro sono un gruppo di 16 ragazzine di 14 anni di una scuola, la Piney Woods Country Life School nel Missisipi. il preside e fondatore della scuola, il dottor Laurence C. Jones, vuole fondare una band tutta al femminile a Piney Woods per raccogliere fondi per la scuola.
Passa poco tempo e già partono per un tour in tutto lo stato, per esibirsi e raccogliere fondi per la scuola. Lo scopo della band è sostenere la scuola, che istruisce bambini e bambine che vivono in povertà.
Nel 1939 la band esce dai confini del Missisipi.
Nel 1941, ormai cresciute, rompono i legami con la scuola, si trasferiscono in Virginia e reclutano professioniste che allargano la band. Si uniscono a loro musiciste già leggendarie come Ernestine TinyDavis.
Iniziano un tour memorabile. Viaggiano in un autobus camper. L’unico modo per avere sempre una sistemazione, in un periodo in cui le leggi razziste di Jim Crow potrebbero creare loro problemi di alloggio.
In un’epoca in cui i bianchi e i neri dell’America del Sud sono costretti a vivere una vita strettamente segreta, queste donne mangiano, dormono, lavorano e suonano insieme – le loro differenze razziali sono un punto di forza.
La pianista jazz e leader del gruppo Earl Hines ha definito le International Sweethearts of Rhythm “le prime pioniere della libertà”.
Le dirige la strepitosa trombettista e ballerina AnneMaeWilburn.
Ma l’orchestra tutta è piena di soliste fantastiche come la già citata trombettista bianca Ernestine ‘Tiny’ Davis, la cantante Helen Saine, la batterista Pauline Braddy, la contrabbassista Carline Ray.
Per tutti gli anni ’40 la band ha ospitato alcune delle migliori musiciste dell’epoca. Nonostante il livello di talento, i membri del gruppo si trovarono di fronte a discriminazioni di genere e razziali.
Durante la Seconda Guerra Mondiale vennero richieste dalle campagne letterarie dei soldati afroamericani d’oltreoceano, e nel 1945 il gruppo intraprese un tour europeo di sei mesi in Francia e Germania, diventando le prime donne nere a viaggiare con l’USO.
In molte epoche della storia del jazz le donne hanno contribuito come interpreti, compositrici, cantautrici e leader di gruppi. Eppure, quando si leggono i libri di storia, vengono ignorate.
Inoltre le musiciste donne non venivano registrate come professioniste e anche i cronisti dell’epoca hanno completamente ignorato le loro esibizioni
Esiste un film documentario del 1986 diretto da #GretaSchiller e #AndreaWeiss a loro dedicato: si intitola proprio così, International Sweethearts of Rhythm: America’s Hottest All-Girl Band.
Fonte:
bella storia! Grazie! Io ho co-fondato nel 1978 il primo gruppo punk di donne a Milano …le CLITO
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