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seconda stella a destra, questo è il cammino…

Mi chiamo Elenin e sono una cometa

” Pallidi fantasmi del cielo, vagano le comete nella notte buia del deserto siderale. Talvolta il Sole ne afferra qualcuna con la sua forza di attrazione. Appare allora ai nostri telescopi un tenue fiorellino lontano che brilla nel firmamento spiegando l’argenteo strascico.

Benvenuta nei nostri territori, ospite fugace.Qualcuno forse ti guarda con diffidenza e vorrebbe imputare a te la responsabilità delle avventure umane., ma io ti credo innocente. Sei tenue, diafana fatta di luce; forse in alcune grandi anfore si potrebbero racchiudere, compressi e liquefatti i gas che fluttuano nella raggera della tua chioma e della tua coda. Non può venire male da te.

Vorrei sapere qualcosa di te, celeste pellegrina dei cieli, e delle tue sorelle.La tua storia per esempio. Da dove vieni? Dove vai? Chi ti ha ordinato un lungo vagabondaggio nello spazio come all’inseguimento di una meta che sempre fugge davanti a te? Cosa hai visto nei millenari pellegrinaggi? Ora come una celeste libellula voli intorno al rogo ardente del Sole; ma non ti brucerai mai le ali, potrai fuggire ancora attraverso l’infinito. Fra pochi giorni ti vedremo come uno spettro lontano, ti dileguerai nel mistero della notte senza fine.”

Così inizia un vecchio libro di astronomia della nonna nel quale si parla di comete.

Ma anticamente le comete erano considerate come effimeri fenomeni celesti, o si credeva che fossero anime di grandi uomini ascese come beati al Cielo.

Secondo Aristotele, “il maestro di color che sanno”, come lo chiama Dante nella Divina Commedia, le comete erano esalazioni della Terra, che venendo in contatto con l’alta atmosfera prendevano fuoco, originando splendide code.

Ma quasi sempre la loro comparsa era considerata come un presagio nefasto e provocava terrore. Antichi pittori davano forme mostruose alle apparizioni: teste umane mozzate, croci insanguinate, spade fiammeggianti, draghi minacciosi.

Un testo cinese del ’600 a.C. descriveva i guai che provocavano: secondo loro le balene morivano al suo passaggio, se passava nella costellazione dell’Orsa Maggiore invece morivano i soldati. Se malauguratamente la cometa transitava vicino alla Stella Polare l’imperatore perdeva il suo trono.

arazzo

Nella cometa del 1528 il medico Antonio Parè vide un mostro celeste contornato da una folla di orribili facce umane . Perfino il matematico Bernoulli affermava che se il corpo di una cometa non è un segno visibile della collera di Dio la coda tuttavia poteva esserlo.E il matematico Maupertuis riteneva che una cometa avrebbe potuto ardere ed incenerire tutto il genere umano.

L’astronomo Pingrè temeva che una cometa portasse via la Luna, e persino Lambert, che aveva esplorato il mistero della Via Lattea, supponeva che le enormi teste delle comete avrebbero potuto strappare la terra dalla sua orbita e trasportarla negli abissi dello spazio.

Effettivamente le teste delle comete hanno dimensioni enormi: si calcolava che molte centinania di pianeti potevano essere contenuti in quella famosa cometa del 1811.

Le code poi, hanno lunghezze immense: quella della cometa di Donati si sarebbe potuta avvolgere circa duecento volte intorno alla Terra.

cometa-del-1811

Fra i tanti pensatori che si espressero sulle comete, Seneca affermava che le comete si muovono regolarmente secondo le vie prescritte dalla natura.E così avviene:alcune seguono un’orbita chiusa intorno al Sole , allontanandosi e avvicinandosi, e tornano periodicamente a visitarci, anche dopo migliaia di anni.

La cometa del 1843 aveva una coda lunga 320 kilometri ad una velocità di 2200 chilometri al secondo.Si pensava che fosse la maggiore velocità misurata nell’universo.

La cometa del 1860 volò a oltre 500 chilometri al secondo , un periodo probabile di 88 secoli, 44 all’andata e altrettanti al ritorno.

Laplace scrisse che un urto della terra con una cometa avrebbe provocato adirittura un cambiamento nella posizione dell’asse terrestre …ci sarebbe stato un nuovo diluvio e i segni della civiltà sarebbero spariti per sempre…

Ancora nei primi anni di questo secolo l’asrtonomo Guglielmo Meyer ammetteva la possibilità di pericolose conseguenze ” il Sole si oscurerà, lampi giuzzeranno dal cielo nero e pietre roventi piomberanno sulla terra …i monti precipiteranno nelle valli e le calde onde saliranno alte come montagne…”

Sappiamo oggi che un fenomeno del genere è altamente improbabile, anche se i catastrofisti sono fertili di immaginazione.

Come per la cometa del 1910. I calcoli avvertivano che nella notte del 19 maggio la Terra sarebbe stata avvvolta dalla coda di questa figlia errante del Sole. Si diffuse così un vero panico perchè si venne a sapere che la coda conteneva probabilmente gas velenosi.

Inutilmente seri ed illustri scienziati smentirono tale notizia. Un industriale americano si rifugiò con la famiglia in un sotterraneo corazzato munito di cento bombole di ossigeno per sfuggire alla morte. Nell’ Europa centrale alcune persone si tolsero la vita per il timore dell’imminente fine del mondo. Tutti attendevano con ansia il fatale momento. E non accadde proprio niente.

Quando Newton mise a punto le tecniche matematiche necessarie a calcolare le traiettorie delle comete nel Sistema Solare, Halley si accorse della estrema somiglianza dei percorsi di tre comete, apparse nel 1682, 1607 e 1531. Egli capì che non erano affatto tre comete diverse, ma una sola cometa che ripassava ogni 76 anni. Preannunciò il suo ritorno per il 1758, che si verificò puntualmente,

Questa cometa, che a buon diritto è stata chiamata cometa di Halley, torna ancora periodicamente a farci visita, e il suo prossimo passaggio è previsto per il 2062.

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Il 2011 è un anno importante anche per chi osserva il cielo alla ricerca di presagi: in autunno, infatti, dovrebbe palesarsi la cosiddetta Cometa di Nostradamus.

Il celebre veggente ha predetto che al suo passaggio ci saranno cambiamenti epocali: molti ritengono che parlasse della cometa Elenin, in transito vicino alla Terra proprio a ottobre. Per osservarla meglio, sono stati organizzati numerosi campeggi di astrologi in tutto il mondo

La cometa Elenin si sta rapidamente avvicinando alla zona piu’ interna del Sistema Solare ed e’ gia’ una celebrita’ su Internet, dove si rincorrono voci di tutti i tipi (tra le quali il fatto che dietro la cometa si nasconda un UFO),  infondate secondo gli astronomi, su effetti negativi che il suo passaggio potrebbe provocare sulla Terra.

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La cometa, conosciuta anche con il nome in codice C/2010 X1, fu rilevata per la prima volta il 10 Dicembre 2010 da Leonid Elenin, osservatore situato a Lyubertsy in Russia,

Al tempo della scoperta, la cometa si trovava a circa 647 milioni di km dalla Terra.

Il 4 Maggio era ad una distanza di circa 274 milioni di km., e dovrebbe arrivare alla massima luminosità poco prima del suo incontro più vicino con la Terra il 16 Ottobre 2011. Passa quindi nella costellazione del Cancro, poi nel Leone e nella Vergine. Nel punto più vicino, sarà solo 35 milioni di km da noi.

“Questo intrepido piccolo viaggiatore proviene da molto fuori dalla regione planetaria del nostro Sistema Solare. Dopo una breve visita da noi, si comincerà a dirigere nuovamente verso le zone più esterne e non tornerà da noi se non tra migliaia di anni. Questo è piuttosto affascinante.” Yeomans, capo del programma NEO della NASA presso il Jet Propulsion Laboratory.

I vecchi e le comete sono sempre stati venerati per una stessa ragione:
hanno la barba lunga e la pretesa di predire gli avvenimenti”.
Johnatan Swift, Opere

Possiamo considerare la nostra vita come una cometa che vaga nello spazio in balia delle forze di altre stelle…

siamo prede delle credenze e delle superstizioni dei catastrofisti del nostro tempo …o siamo noi gli artefici e della causa e del nostro percorso nell’ eternità?

fonti:

Gordon Francis Ferri

http//tuttidentro.wordpress.com

http://www.Link2Universe.net

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Non siamo soli, anzi

Arrivano le Geminidi

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Domani 15 giugno l’eclissi di Luna più lunga

Eclisse totale di Luna mercoledì 15 giugno, la più lunga degli ultimi undici anni.

L’ombra della Terra oscurerà completamente il nostro satellite per un’ora e 40 minuti: era dal luglio 2000 che l’eclisse non durava così a lungo, undici anni fa si prolungò per altri sette minuti.

Questa volta il fenomeno sarà visibile anche dall’Italia.

In tutto la durata dell’evento sarà di circa 100 minuti:  per la prossima eclissi bisognerà attendere fino al 28 settembre 2015.

 In gran parte dei cieli di tutto il mondo, sarà possibile osservare, senza il bisogno di altri strumenti fuorchè i propri occhi, l’eclissi totale di luna.

Per una durata totale di 100 minuti, la Terra si troverà tra il Sole e la Luna, proiettando la sua ombra sul nostro unico satellite.

Le eclissi di Luna possono verificarsi solo al plenilunio, ossia quando Sole, Terra e Luna sono perfettamente allineati e la Luna risplende in tutto il suo splendore: non si verificano però ad ogni plenilunio, perchè l’orbita della Luna intorno alla Terra è leggermente inclinata (di circa 5°) rispetto l’eclittica (il piano dell’orbita terrestre intorno al Sole),

Le eclissi totali di Luna hanno luogo soltanto quando, al plenilunio, la Luna si trova in prossimità di uno dei suoi nodi, i punti in cui la sua orbita interseca il piano dell’eclittica; ne derica che tali eclissi ricorrono con un periodo regolare di poco più di 18 anni.

Il nostro satellite apparirà, per la maggior parte del tempo, di un colore rosso e decisamente fioco durante la fase di totalità: ma tale colore potrebbe subire delle variazioni. Tale variazione è dovuto al tipo di luce che proviene dal Sole e “rimbalza” dalla Terra.

Durante le eclissi totali la Luna, infatti, non cessa del tutto di inviare luce. La luce solare che attraversa l’atmosfera terrestre, viene principalmente deviata, per rifrazione, dalla Terra e raggiunge il satellite conferendo ad esso una colorazione mutevole: essa va dal rosso cupo rameico fino al rosso arancio passando per altre tonalità fra le quali il bruno e l’azzurro – verde scuro. Questi colori che si vedono provenire dalla Luna sono dovuti anche alla particolare zona terrestre che riflette i raggi e che potrebbe essere ricca di acque (oceani) e di foreste, con conseguente cromatismo dominante.

Quanto rossa diventerà la Luna ? E’ la domanda che ci si fa ogni volta accade questo fenomeno. Teoricamente la Luna dovrebbe scomparire nell’ombra della Terra, ma l’atmosfera del nostro pianeta diffonde nello spazio i raggi del Sole, e la Luna si trova quindi immersa in una luce soffusa e rossastra.

Questa volta diventerà probabilmente, ma non sicuramente, molto rossa per due motivi.

Il primo è che la totalità inizia poco dopo il sorgere della Luna e quindi questa rimane bassa e più facilmente in queste condizioni è di colore rosso, lo vediamo anche in condizioni normali tante volte nella nostra esperienza comune e senza bisogno di eclissi.

Il secondo è che in questo momento ben tre vulcani stanno eruttando lava, lapilli e soprattutto alte colonne di fumo e polvere: in Islanda, in Sud America e ora anche in Etiopia. Potrebbero aver caricato gli strati alti dell’atmosfera di polvere e quindi la colorazione della Luna piena potrebbe essere per questo già più rossa del normale.

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gira gira la luna, la terra  e il sole… eclisse!

la luna piena di maggio

l’iris, la Luna e il toro

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ogni essere umano è un cosmo

Akenathon:

..”Il cielo è per gli dei e gli dei sono stelle del cielo
ognuna è un sole che brucia nell’eternità del tempo
ognuna è un dio che dona luce e vita
la nostra stella è Aton
ma il destino di ogni iniziato è compenetrarsi con l’universo quando è ancora in vita
perchè è in vita che il nostro spirito cresce e si alimenta”…
scoprirai i segreti che faranno di te un essere giusto, un portatore di luce
come luce sarà l’oro del viso che vestirai quando un giorno abbandonerai il tuo corpo
perchè luce è l’oro di ogni spirito che nasce dalla materia…
ogni uomo è come un cosmo”…..

C’è una signora che piange e si chiede perché le è successo…L’amica che la accompagna le dice che ha Saturno nella casa della salute, e non si scappa, quando c’è Saturno qualcosa di brutto ti succede, lei se ne intende, è consulente astrologica…

 Ma può essere mai che un pianeta sia lì per farmi stare male?

 Un pianeta contribuisce all’evoluzione, trasmette Energia specializzata quando e quanto serve, secondo le necessità del singolo e del Disegno Universale dell’Evoluzione.

L‘Energia tutto pervade e tutto genera: il suo scopo è risvegliare la Coscienza delle Cause in ogni essere manifesto.

Il suo sistema è Amore verso ogni sua creatura e passa attraverso i pianeti.

Il Disegno è la Carta del Cielo del singolo, la sua Dichiarazione di intenti per ogni incarnazione, lo scopo di questa vita e le esperienze che vuole fare per perseguirlo.

Tutto si muove e muta, secondo l’essere umano il Cielo è sempre lì e i pianeti sono compagni di viaggio nell’evoluzione.

Forniscono l’energia adatta a spingerlo verso lo scopo ed a sostenerlo nella scelta delle esperienze,in questa vita e in ogni vita del Karma.

L’esperienza è una mia scelta, la faccio per conoscere sempre più me stessa, le mie risorse, i miei desideri più profondi, il mio approccio con la realtà esterna e con il prossimo.

Io e solo io sono responsabile delle scelte che determinano le mie esperienze.

Mi lascio guidare dall’Energia e nell‘Energia trovo ogni mezzo per stare bene, nel corpo e nello spirito.

Tutankamon:
mi diede una veste…era fatta di stelle… e si raccomandò di conservarla con cura…
era la testimonianza di una sapienza remota che affermò
sarà nei secoli a venire la semenza di un tempo nuovo…

fonti:

” Io sono te e tu sei me ” pubblicato su Lulu.com
www.animazen.it/

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non siamo soli…altrochè!

Questa sequenza mostra il piano della via Lattea e dintorni visto a differenti redshift, quindi varie distanze.

Credit: 2MASS/IPAC/Caltech

Non molti anni fa era un impresa riuscire a vedere in dettaglio regioni di altre galassie, chi l’avrebbe mai detto che sarebbe riusciti oggi a non solo guardare verso le profondità più grandi dell’universo, ma mapparlo in dettaglio? Tutto questo è oggi stato possibile grazie ad un indagine enorme per cui sono serviti ben 10 anni di impegno da astronomi di tutto il globo.

Quest’indagine è la 2MASS Redshift Survey (2MRS) e ha fornito la più completa mappa tridimensionale che taglia attraverso la polvere e ci mostra tutto il piano galattico fino a 380 milioni di anni luce di distanza comprendendo ben 500 milioni di stelle e riuscendo a individuare e mostrare ben 1.5 milioni di galassie.

Una cosa che rende questa ricerca impressionante è il fatto che è finalmente riuscita a mostrarci quello che fino ad ora è rimasto nascosto dietro il piano della nostra Via Lattea.

Dai tempi in cui gli astronomi hanno per la prima volta misurato il nostro movimento relativamente al resto dell’Universo, realizzando che non può essere spiegato dall’attrazione gravitazionale della materia visibile, riuscire a capire le meccaniche di questo universo è stato un continuo puzzle che aspetta solo il successivo pezzo da poter aggiungere al quadro finale.
Rimane comunque una formidabile barriera per via dell’enorme quantità di stelle che producono un “rumore” di fondo. Vicino al centro della galassia, questo rumore è estremamente alto e blocca il 100% della luce che passa da dietro di essa, mentre lontano dal centro galattico il rumore è minimo ed il velo della Via Lattea è penetrabile con una visione a infrarossi.

Ma forse la funzione più importante è riuscire a fornire per la prima volta, all’umanità una “grande foto panoramica” del contesto in cui ci troviamo, permettendoci di analizzare ed interpretare molti dati che riguardano gli ammassi galattici, la struttura su grande scala dell’Universo e la densità di materia presente in esso.” ha spiegato Thomas Jarrett, membro del team scientifico dietro il progetto. “Quindi la motivazione primaria di questo lavoro, con la costruzione di mappe “stradali” qualitative dell’universo locale, è di fornire una grande rete di informazioni per lo studio delle connessioni fisiche tra il nostro Universo Locale (la Via Lattea, il Gruppo locale, il Super-Ammasso Locale, il Grande Muro, etc) con il distante universo dove le galassie ed i filamenti si sono formati per la prima volta.

Il meglio deve ancora venire.”

altrochè!

leggi anche:

non siamo soli…anzi!

fonti:

http://link2universe.wordpress.com

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Coincidenze

Io credo alle coincidenze.

Vogliono sempre comunicare qualcosa .

A chi sa cogliere. E anche a chi non se ne accorge.

Ed il messaggio passa.

Celebrazioni recenti ravvicinate nelle quali si parla dell’Uomo e dei suoi Valori.

A vari livelli di attenzione e punti di vista.

L’Uomo come creatura di un Essere Supremo, Onniscente,Onnipresente, Onnicomprensivo, che abita la Terra e viene alternativamente punito, salvato, premiato, e ciò nonostante si fa una ragione del periodo che sta sulla Terra chiamandolo “Vita”

Punito per aver cercato di capire, condannato a lavorare per sopravvivere, a soffrire per adattarsi alla Natura Matrigna, e salvato dallo stesso Creatore che gli dà il premio di aspirare al Regno dei Cieli.

Eppure questo Uomo procede nella storia infinità delle civiltà perchè dentro di sé è alimentato dalla scintilla sempre vitale che distingue tutte le creature viventi. Una scintilla di Amore.

E costruisce le sue passioni, i suoi valori, i suoi obbiettivi, tanto da farsi crocifiggere per difenderli.

Questo Uomo si confronta come gruppo Umanità ed esalta la sua qualità di essere umano dandosi delle regole che siano universali.

La Carta Manden ( Mali 1222)si rivolge ai “quattro angoli del mondo” con sette affermazioni:

  • « ogni vita è una vita »

  • « il torto richiede una riparazione »

  • « aiutatevi reciprocamente »

  • « veglia sulla patria »

  • « combatti la servitù e la fame »

  • « che cessino i tormenti della guerra »

  • « chiunque è libero di dire, di fare e di vedere »

Concetto di dignità umana, diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale; riconoscimento come persona e all’uguaglianza di fronte alla legge; la libertà di movimento e di emigrazione; all’asilo; alla nazionalità; alla proprietà; alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; alla libertà di associazione, di opinione e di espressione; alla sicurezza sociale;a un livello adeguato di vita e di educazione. a lavorare in condizioni giuste e favorevoli e alla libertà sindacale.

(Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, siglata a New York nel 1948)

E doveri nel rispettare i diritti dell’altro.

Questo Uomo riconosce nel diritto di lavorare la sua dignità e la sua libertà di scelta.

 ” Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.

Dr. Marc Haven

Questo Uomo ribadisce i suoi valori universali nella Costituzione di ogni paese.

Art.1.L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art.2 .La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art.3.Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana … (continua…)

Questo Uomo, quando si assume un compito, lo porta avanti con tutto il suo impegno, con tutta la sua volontà, con tutto se stesso.

Al di là delle diversità di opinione, di cultura, di religione, di usanze, di ceto sociale, di sesso, di età…dove serve per affermare la verità. Nel grande rispetto di ogni essereumano. A modo suo, secondo il suo ruolo, con dignità e fermezza.

Allora la scintilla di questo Uomo si accende tanto da essere notata in ogni parte del mondo.

Perchè questo è il compito di questo Uomo, far brillare la sua scintilla per ricordare a tutta l’umanità l’essenza dell’essere umano, la sua causa ed il suo significato.

E non lo ha detto già qualcuno circa 2000 anni fa?

Io credo alle coincidenze.

Vogliono sempre comunicare qualcosa .

A chi sa cogliere. E anche a chi non se ne accorge.

Ed il messaggio passa.

Tutto va avanti, siamo passati dall‘Era dei Pesci a quella dell‘Acquario, appena appena ora..

Ci vuole tempo per mettere tutto in pratica… dopotutto c’è tutta l’eternità!

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For Japan in Second Life

*tesoromio* for Japan in Second Life

While making the spring summer collection, I want to participate in the fundraiser in Second Life for Japan.
So I did a special edition jacket, and put one of my necklaces.

Is a little thing, but I think that every linden count.

Pacific Crisis Fundraiser in Second Life has a beautiful mall, where a lot of designers donate their products.
PCF Mall in Second Life

Project Fur Japan is organizing an event. Here is the blog
Project Fur Japan
As residents and designers we can do something to help.
Thanks for reading
hugs

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Conoscere il bel paese

Una straordinaria possibilità

per conoscere il nostro paese

e far crescere la cultura

XIX EDIZIONE GIORNATA FAI DI PRIMAVERA

SABATO 26 E DOMENICA 27 MARZO 2011

19° edizione Giornata FAI di Primavera

Apertura straordinaria di 660 beni in tutte le Regioni e un percorso dedicato ai 150 anni dell’unità d’Italia.

Scopri l’Italia e sostieni il FAI. Visita a contributo libero.

Siamo tutti fratelli d’Italia, quest’anno ancora più del solito. E siamo tutti pronti a ritrovarci in centinaia e centinaia di luoghi particolari, molti dei quali inaccessibili nel resto dell’anno e aperti eccezionalmente per la Giornata FAI di Primavera, un appuntamento giunto alla 19ª edizione che ha mobilitato fino a oggi più di 6 milioni di persone.
Sarà una straordinaria festa di piazza dal carattere e dall’atmosfera unici, una mobilitazione popolare che si lega come nessun’altra al patrimonio artistico, alla cultura, alla natura, all’identità del nostro Paese.
E alla nostra storia, proprio mentre si celebra il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia: per festeggiarlo il FAI ha preparato un percorso speciale di “150 luoghi per 150 anni” e la manifestazione è stata inserita nelle celebrazioni ufficiali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La 19ª Giornata FAI di Primavera, sostenuta anche quest’anno da Wind, si svolge sabato 26 e domenica 27 marzo in 260 località in tutte le Regioni, con l’apertura di 660 beni. E’ l’Italia intera che si mette in mostra, in luoghi meravigliosi e inconsueti, pronta ad accogliere centinaia di migliaia di persone. E in questa giornata speciale il FAI non solo apre l’Italia più segreta, ma vuole avvicinare e coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini, affinché partecipino in prima persona alla difesa e alla condivisione delle nostre ricchezze, sempre più minacciate dalla crisi economica e dall’indifferenza.
Tutte le visite sono a contributo libero e sarà possibile iscriversi al FAI in ciascun bene aperto: sostenere il FAI è infatti un gesto decisivo, il modo più diretto ed efficace per schierarsi in difesa del nostro patrimonio artistico e paesaggistico, per manifestare il nostro orgoglio nazionale, per diventare “azionisti della nostra cultura”.

Per saperne di più e aderire alle iniziative: http://www.giornatafai.it

 



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Kannon, dea della compassione

Disse Budda :

Uomo devoto, se l’insieme delle numerose infinite miriadi di esseri che in questo momento stanno soffrendo udisse il nome del bodhisattva Guanshìyin e invocasse il suo nome sarebbero liberi da ogni sofferenza”

Guanshìyin è il volto che nel buddismo ha preso il bodhisattva della compassione Avalokitesvara.
E’ conosciuta anche come Quan Shi Yin, KuanYin, Quan’Am (Vietnam), Kannon (Giappone) e Kanin (Bali).

Insieme al Buddhismo, il culto di Guānyīn fu introdotto in Cina agli inizi del I secolo d.C., e raggiunse il Giappone attraverso la Corea subito dopo essersi stabilito nel Paese alla metà del VII secolo.Le rappresentazioni del bodhisattva in Cina prima della dinastia Song erano maschili; immagini successive mostravano attributi di entrambi i sessi e ciò in accordo con il venticinquesimo capitolo del Sutra del Loto dove Avalokiteśvara ha il potere di assumere ogni forma o sesso al fine di alleviare le sofferenze degli esseri senzienti:

Se essi [gli esseri viventi] hanno bisogno di un monaco o di una monaca, di un credente laico o di una credente laica per essere salvati, egli [Guānshìyīn] diviene immediatamente un monaco o una monaca, un credente laico o una credente laica e predica la dottrina.”

I buddisti la venerano come bodhisattva della pietà e per i taoisti è la Dea della misericordia, madre della guarigione, Colei che ascolta i lamenti del mondo.

Kwan significa percepire e Yin significa suono dell’universo.
Così il nome della Dea si può interpretare come
colei che ascolta i suoni del mondo.
Come Bodhisattva della pietà, Kwan Yin percepisce il dolore di tutti gli esseri del mondo.

La sua personalità risuona fortemente con Maria, la Madonna cristiana, e con la Dea tibetana Tara.I giapponesi convertiti al Cristianesimo e perseguitati durante il periodo Tokugawa, venerarono la Vergine Maria di nascosto attraverso le immagini di Kannon.

Una leggenda orientale racconta, addirittura, che un uomo già inginocchiato sotto la spada del boia può causare la caduta e il frantumarsi a terra della lama del suo giustiziere con un solo lamento indirizzato di cuore al Bodhisattva Kwan Yin.

In alcuni luoghi è venerata anche come Signora dei Mari del Sud o come salvatrice dei marinai e dei pescatori. Alcuni credono che sia un personaggio vissuto realmente, la principessa cinese MiaoShan

Kwan Yin è dea vergine, protegge le donne, suggerisce la vita religiosa in alternativa all’unione coniugale, ma è anche colei che assegna i bambini a coloro che li desiderano (sente le loro preghiere) ed è venerata soprattutto come dispensatrice di misericordia e tenera protettrice.

La sua energia è l’amore incondizionato, archetipo di energia materna. Il suo amore è per tutta l’umanità, in ogni angolo della terra, unisce in un unico abbraccio di compassione, infonde speranza e coraggio, esalta il senso di appartenenza ad una dimensione superiore nella quale ritrovarsi e rigenerarsi.


Una leggenda taoista

narra che Kwan Yin era la figlia di un padre ambizioso e prepotente, che per aumentare la sua posizione sociale l’aveva destinata ad un matrimonio con un ricco signore. Lei voleva dedicare la sua vita alla ricerca dell’illuminazione.Così si rifugiò in un monastero per diventare monaca, ma il padre infuriato la raggiunse ordinando ai monaci di destinarla a umili lavori.Un lavoro duro che lei svolgeva comunque con amore mostrando la sua sensibilità, gentilezza, compassione tanto da farsi amare da tutti.Il padre non le dette tregua e per sfogare la sua ira fece incendiare il monastero.Ma lei riuscì a salvare tutti solo con la forza delle sue mani.Il padre la fece allora imprigionare e uccidere.Per la sua condotta esemplare in vita diventò una divinità. Mentre stava per varcare le porte del cielo fu colpita da un lamento proveniente dalla terra.Pensò che non poteva abbandonare chi soffriva e decise di tornare sulla terra ad allievare i dolori e le sofferenze degli esseri umani.

Statua di Kannon (nome giapponese del bodhisattva Guānyīn) collocata a Tazawako, Akita.

Con i suoi 35 metri di altezza è la statua di Kannon più alta del Giappone.

Il pollice e l’indice della sua mano destra sono nel “gesto della comprensione” (ciñcihnamudrā) ovvero stringono un oggetto minuto come un granello di verità, simbolo della comprensione delle verità sottili;

la sinistra è invece nel karaṇamudrā, il “gesto di minaccia” per respingere i demoni mentre sorregge un vaso (kalaśa) contenente il nettare dell’immortalità (amṛta) che rappresenta il nirvāṇa.

Il momento di chiamare Kwan Yin

è quando ci si sente soli e prossimi al naufragio delle proprie risorse interiori. Il suo nome ripetuto come un mantra è fonte di grande conforto. Lei è rimasta sulla terra per sostenere gli esseri umani nei momenti più difficili di sofferenza, quando ogni speranza viene a morire, quando sembra che tutto sia finito. Ci ricorda che tutti gli esseri viventi nel mondo sono parte di un gruppo che chiamiamo umanità e che la sofferenza di uno mette in collegamento tutti.

E tutti insieme possiamo contribuire a rinascere e a credere nel futuro.

Meditare davanti all’immagine di Kwan Yin è mandare un messaggio d’amore che vale più di mille proclami.

Un messaggio d’amore che avvolge tutta la terra. Da qui fino a Tokyo.


Bodhisattva nel buddismo tibetano: un Bodhisattva è colui che si è motivato dalla compassione e cerca l’illuminazione non solo per sé ma anche per tutti …(sanscrito boodhisatva, il destinato all’Illuminazione). Nella concezione religiosa del buddhismo Mahāyāna, essere misericordioso, colui che ha raggiunto il penultimo grado della perfezione e ritarda a entrare nel nirvana per aiutare gli altri sulla via della salvezza.

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Non solo mimose

Mi piacciono le mimose soprattutto sui loro alberi.  Non mi piacciono i fiori recisi.

Mi piacciono tutte le ricorrenze che riguardano l’Essere. Non mi piace che si celebri un Essere per volta.

Mi piace ricordare chi siamo tutti i giorni. Non mi piace solo un giorno e poi più niente per tutto l’anno.

Mi piace festeggiare Essere tutti insieme nel gruppo Umanità!

L’albero della Mimosa

La Mimosa (Acacia dealbata) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Mimosaceae (Fabaceae secondo la classificazione APG). con foglie pennate di colore verde opaco e frutti a legume, nome comune di alcune varietà di acacia coltivate a scopo ornamentale per le caratteristiche infiorescenze a capolini gialli e vellutati.

La mimosa è un albero ornamentale che a miti temperature si sviluppa molto velocemente, il fiore dalle palline morbide a grappoli gialle è molto delicato e di breve durata, il suo profumo è inconfondibile, proprio al fiore è dovuta la notorietà della mimosa. È una pianta originaria dell’isola di Tasmania in Australia e per le sue meravigliose caratteristiche come pianta ornamentale ha avuto un facile sviluppo in Europa a partire dal XIX secolo dove oggi prospera quasi spontanea.

Nelle sue terre di origine arriva a svilupparsi fino a 30 metri di altezza, mentre da noi non supera i 12 metri. In Italia è molto sviluppata lungo la Riviera ligure in Toscana e in tutto il meridione, ma anche sulle coste dei laghi del nord. È una pianta molto delicata che desidera terreni freschi, ben drenati, tendenzialmente acidi soprattutto per una buona fioritura. Cresce preferibilmente in aree con clima temperato, teme inverni molto rigidi per lungo tempo sotto lo zero che possono provocarne la morte.

Il significato della mimosa per la festa delle donne

La mimosa è simbolo di innocenza, di libertà e nello stesso tempo il suo delicato nasconde forza e vitalità.

L’origine è tutta italiana, quando la partigiana Teresa Mattei decise nel primo dopoguerra di associare un fiore bello, diffuso (poco costoso quindi) e già in fioritura nei giorni intorno all’8 marzo e la scelta ricadde sulla mimosa, come simbolo per la festa della donna.
Si contrappose vincente alla proposta di Luigi Longo (segretario all’epoca del PCI, noto antifascista) che voleva proporre come simbolo per la festa della donna delle violette.
L’idea di trovare un fiore veniva a sua volta dal garofano rosso, simbolo della festa dei lavoratori.
La tradizione della mimosa per l’8 marzo nasce in Italia e resta un simbolo tipicamente solo italiano. l suo dono significa anche che il mondo sarebbe grigio, triste, povero senza la creatività e vitalità femminili.
In Inghilterra, nel secolo scorso, le ragazze meno carine erano solite infilare un fiore d’acacia nell’occhiello della giacca, della camicetta oppure fra i capelli per esibire la loro ideologia.
Diverso significato veniva attribuito alla mimosa dagli indiani d’America; in base ad una vecchia usanza un ramoscello d’acacia era donato da ogni giovane alla ragazza che gli aveva infuocato il cuore.
Il loro aspetto delicato nasconde forza e vitalità; per questo è simbolo di forza e femminilità

La Mimosa nei sogni non è un’immagine così rara.

Dato che nella nostra cultura è associata all’ 8 marzo, festa della donna, il suo essere presente nei pensieri ed nell’immaginazione collettiva, fa sì che compaia facilmente anche nei sogni.
La mimosa, con la sua fioritura precoce, è un anticipo di primavera e la primavera è l’inizio di un nuovo ciclo naturale che nel sogno rimanda ad una nuova fase della vita.
Preparare dei mazzetti di mimosa è partecipare attivamente di questo cambiamento, favorirlo, esserne consapevoli.
Anche Il colore giallo intenso della mimosa nei sogni va considerato, sia per le sue specifiche qualità simboliche, che per il suo associarsi al 3° chackra, ruota di energia legata alla espressione di se’. Alla capacità e possibilità di avere il proprio spazio nel mondo e di realizzarsi.
Sognare la mimosa può essere, allora, un modo per prendere coscienza di se’ e per accedere al proprio potenziale, oltre a mettere in evidenza i doni della femminilità.
Un segnale di successo e di realizzazione dei propri obiettivi.
Uno stratagemma usato dall‘inconscio per “catturare l’attenzione” del sognatore con la bellezza e la grazia della mimosa nei sogni e riconnetterlo al proprio potere personale.

Come conservare al meglio la Mimosa

La mimosa è un fiore molto delicato ed ha purtroppo vita breve. Basta però un piccolo trucco per allungare la vita a questo fiore così primaverile e profumato. Utilizzando una forbice, eliminate tutte le foglie che si sino rovinate e quelle che crescono in basso: Queste infatti marciscono rapidamente perché a contatto con l’acqua del vaso. Riempite il vasetto con dell’acqua tiepida in modo da far fiorire i capolini non ancora aperti e a rendere più soffici quelli già sbocciati. Inoltre tenere il vasetto lontano da fonte di calore altrimenti l’aria secca peggiorerebbe l’aspetto della mimosa.

Altri significati della mimosa

Mimosa: innocenza. pudore, libertà, autonomia, libertà.
Mimosa gialla: stima
Mimosa Rosa: Apprezzamento per la sensibilità della persona.

La Mimosa in cucina

I fiori della mimosa, sono un ottimo ingrediente per fare delle frittelle deliziose, basta aggiungerli e mescolarli ad una pastella fatta con farina, sale, lievito di birra e dopo aver formato delle parti con un cucchiaio, friggerli in olio bollente.

E per fare questa torta
http://ricette.giallozafferano.it/Torta-mimosa.html

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