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* Pour faire un poème dadaiste


Pour faire un poème dadaïste


Prenez un journal.
Prenez des ciseaux.
Choisissez dans ce journal un article ayant la longueur que vous comptez donner à votre poème.
Découpez l’article.
Découpez ensuite avec soin chacun des mots qui forment cet article et mettez-les dans un sac.
Agitez doucement.
Sortez ensuite chaque coupure l’une après l’autre dans l’ordre où elles ont quitté le sac.
Copiez consciencieusement.
Le poème vous ressemblera.
Et vous voici un écrivain infiniment original et d’une sensibilité charmante, encore qu’incomprise du vulgaire.

Per fare una poesia dadaista.

Prendete un giornale.

Prendete delle forbici.

Scegliete un articolo del giornale che abbia la lunghezza che darete alla vostra poesia.

Ritagliate l’articolo.

Ritagliate quindi con cura ogni parola che compone l’articolo e mettetela in un sacchetto.

Agitate dolcemente.

Tirate fuori una per volta le parole ritagliate.

Copiatele esattamente nell’ordine in cui l’avete estratte dal sacchetto.

La poesia vi somiglierà.

Ed eccovi uno scrittore assolutamente originale e di una sensibilità affascinante, anche se incompreso dalla gente comune.

Manifeste sur l’amour faible et l’amour amer. – 1921.

Tristan Tzara, Sept Manifestes Dada


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* Giornata mondiale della risata

Se piangi, piangerai da solo.
Se ridi, il mondo riderà con te”

Ella Wheeler Wilcox – (1883)

Si celebra tutti gli anni la prima domenica di maggio, la Giornata Mondiale della Risata, nata nel 1998 da un’idea di Madan Kataria, fondatore dello Yoga della risata.

Un evento che vuole idealmente unire il mondo per una giornata, una festa di pace e solidarietà nel mondo, amicizia e fratellanza la cui prima celebrazione è avvenuta a Mumbai in India.

Oggi il Movimento dello Yoga della Risata può contare su oltre 8000 Club in tutto il mondo.

La giornata mondiale che è celebrata in India, negli U.S.A., in Germania, Danimarca, Norvegia, Taiwan, Israele, Iran, Singapore e in tanti altri Paesi.

Ridere può unire le nazioni e portare la pace.

 “ Ridere fa buon sangue “, dice un vecchio proverbio.

La risata è un vero e proprio farmaco, ridere infatti provoca il rilascio di endorfine nel cervello migliorando la circolazione, la respirazione e regolarizzando il battito cardiaco e la pressione.

Dosaggio: una somministrazione di quindici minuti al giorno.

Effetti: miglioramento della circolazione del sangue e prevenzione delle malattie cardiovascolari. Controindicazioni: nessuna.

Una medicina che va bene per tutti, grandi e piccoli, uomini e donne.

La terapia del sorriso non è una novità: tutti ormai conoscono la storia di Patch Adams, il medico americano con il naso da clown che prima ha intuito, poi trasformato in cura il potere benefico della risata.

Ridere fa dimagrire e rinforza gli addominali, e ,secondo alcuni studi, ridere per due ore davanti ad un film comico corrisponde a mezz’ora di ginnastica grazie al rilascio di endorfine nel cervello. Cosa dire della risata per superare la depressione? Possiamo anche fare corsi di risoterapia per ridurre lo stress.

Ad appoggiare la tesi che ridere fa bene c’è anche Corinne Cosseron che a Parigi ha fondato dieci anni fa la prima Università della Risata, l’École Française du Rire et du Bien-Òtre, con docenti psicanalista che insegnano l’arte del buon ridere.

Ed ancora Carlo Lazzari, medico e psicologo, sostiene che ogni sonorità di risata contribuisce a soddisfare ogni nostra esigenza.

E così una semplice risata con A, O, U diventa importante.

Per scacciare l’apatia e mostrarsi passionali e travolgenti, sarà la A ilsistema migliore; la risata tipica della persona positiva punta sulla O, usata spesso anche dai comici per rallegrare. Diversa la U che è indice di turbamento e di inquietudine.

Lo yoga della risata è un’antica pratica della tradizione indiana riportata in auge dal dottor Madan Kataria. Per tenere allenati, con armonica leggerezza, muscoli, cuore e mente .

Le prime testimonianze di questa pratica risalgono infatti a più di cinquemila anni fa.

Lo stesso yogi-poeta-filosofo Sri Aurobindo definiva la risata come una potente arma, di carattere più divino che umano, e credeva che l’umorismo fosse l’indispensabile chiave di volta dell’equilibrio interno al cosmo e all’individuo.

Il dottor Kataria, dopo i riscontri positivi dei primi esperimenti, ha deciso di (ri)dare vita all’Hasya Yoga, ovvero allo yoga della risata.

La pratica ha ottimi riscontri nella vita quotidiana: lo yoga della risata, se esercitato nel tempo, influisce beneficamente sulla nostra visione del mondo, la rivoluziona, la schiarisce (certe cose puoi capirle / soltanto ridendo direbbero i Diaframma).

Oggi esistono in giro per il mondo ben cinquemila associazioni dedicate allo yoga della risata.

Lo stesso Kataria presiede il Laughter Yoga International [Sito web dell’associazione Laughter Yoga International, circuito a cui aderisce  la maggior parte dei club della risata presenti in Italia.

Ridere è una potente emozione positiva che crea un’aura positiva attorno agli individui. Quando un gruppo di individui ride insieme, crea un’aura collettiva.

Le onde elettromagnetiche create da un gruppo che pratica la risata ogni giorno, si estenderanno su quell’area come una pellicola protettiva.

L’ideale sarebbe non limitare il buon umore a un solo giorno all’anno!


Un giorno senza sorriso è un giorno perso”.

Charlie Chaplin

Fonti:

www.cure-naturali.it/

wisesociety.it/

senzatitoloeparole.myblog.it

http://www.ansa.it


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* tieni attivo il cervello

tieni attivo il cervello

Fino a qualche tempo fa si pensava che solo il cervello dei bambini fosse in grado di cambiare e “plasmarsi” e che questa capacità tendesse a diminuire fino a scomparire in età adulta.

Quante volte, infatti, avrai sentito dire che è difficile imparare a suonare uno strumento quando si è grandi? O che un occhio pigro si può recuperare solo in una certa età dopo la quale è impossibile? Che si può diventare abili in uno sport solo se ci si esercita fin da bambini?

Il cervello plastico è l’abilità del cervello di cambiare imparando nuovi compiti, sviluppando nuove abilità di adattamento, “ricostruendosi” persino in casi gravi come quelli dei danni cerebrali.
Il tuo cervello, infatti, anche in questo momento mentre stai leggendo questo articolo, si sta modificando, sta cambiando le sue strutture per farti imparare e permetterti di adattarti all’ambiente.

Una ricerca molto recente invece ha sorpreso tutti, compresa la comunità neuroscientifica: il nostro cervello può cambiare e migliorare a qualsiasi età durante tutto il ciclo di vita!

Ma non è finita qui, c’è un’altra buona notizia: noi siamo in grado di orientare la plasticità, possiamo cioè decidere quando e come modificare il nostro cervello per renderlo più efficace.

Non male vero? Ma come fare?
Sensori attaccati al cervello? studiare 12 ore al giorno? Operazioni chirurgiche?
Niente di tutto ciò, il tutto è molto più semplice a farsi che a dirsi.

Basta infatti inserire alcune semplici abitudini nella propria routine quotidiana perchè il cervello rimanga sano e operativo con maggiore efficienza per tutto il resto della vita.
Nel caso non lo sapeste, il cervello è un organo davvero incredibile!

Vediamo allora quali sono queste abitudini: ne elencherò 7, l’ultima delle quali è il consiglio più prezioso che si possa dare.

1. Segui una dieta nutriente, basso contenuto di zuccheri e tante sostanze nutritive, tanta frutta, verdura e noci. Le ricerche infatti dimostrano che gli  acidi grassi essenziali come l’Omega3 mantengono il cervello in salute.
Un piccolo segreto: mangia tanti mirtilli, sono un cibo sorprendentemente ottimo per il cervello.

2. Focalizzati sulle cose da fare in sequenza, non in multitasking. In altra parole: fai una cosa per volta, una dopo l’altra, non 4 o 5 contemporaneamente!!
John Medina, autore di Brain Rules, ha calcolato che una persona che lavora in multitasking ha bisogno del 50% di tempo  in più e commette fino al 50% di errori in più rispetto a chi effettua le diverse operazioni in sequenza!

Altro piccolo consiglio: se stai guidando, guida e basta! meglio non parlare al telefono o cercare oggetti mentre si è alla guida.

3. Cerca di essere fisicamente attivo. Il nostro cervello non pretende che diventiamo atleti olimpici! Gli studi dimostrano che bastano 20 o 30 minuti di esercizio moderato come camminare tre volte a settimana e potremo avere tutto ciò che serve per far stare bene il nostro cervello.
E’ sufficiente persino qualche piccolo cambiamento nello stile di vita, come fare le scale anzichè prendere l’ascensore, andare a piedi a lavoro, ecc.

4. Partecipa alla vita sociale. Le persone socialmente attive tendono a mantenere il proprio cervello molto più attivo rispetto alle persone socialmente isolate.
Un consiglio? Chiama un vecchio amico e proponigli di vedervi per un caffè, parla con la zia che non vedi da anni, fai un salto al pub con gli amici.

5. Dormi bene e abbastanza a lungo. Se stai sveglio per 17 ore di fila le tue prestazioni equivalgono a quelle di una persona che ha un livello di alcol nel sangue pari allo 0,05%!
Un cervello che non dorme lavora di più ma realizza molto meno di un cervello riposato. Quindi trova il cuscino e il materasso che fanno per te e dormi quando senti di averne bisogno. E perchè no? anche un sonnellino pomeridiano non ha mai fatto male a nessuno!

6. Sfida te stesso mentalmente. Quando impari cose nuove o fai anche solo pensieri nuovi  il tuo cervello si ristruttura. Quanto più lo alleni, tanto meglio il cervello farà il suo lavoro. Una cosa davvero super che puoi fare per il tuo cervello è cominciare ad imparare una nuova lingua, iscriverti ad un corso di informatica, imparare a suonare un nuovo strumento musicale.

7. Mantieni un atteggiamento positivo… e ridi spesso, spessissimo!
L’attitudine nei confronti del mondo cambia ogni cosa, incluso il cervello. Le ricerche hanno mostrato che le persone che mantengono una visione positiva della vita affrontano meglio eventuali disturbi cerebrali, anche gravi. Quindi apprezza quello che hai e accetta ciò che arriva, lascia andare la rabbia e il risentimento e focalizzati sulle cose nella tua vita che ti regalano gioia.

Prendere provvedimenti adesso per il tuo cervello di domani facendo entrare a far parte della tua routine quotidiana queste 7 abitudini è davvero una scelta intelligente.  

Non solo, infatti, il cervello è  indispensabile anche per le più semplici azioni quotidiane, come respirare, ma starai in sua compagnia per tutta la vita, non puoi certo separartene: non è meglio mantenerlo sano ed efficiente, cominciando da oggi?

tieni attivo il cervello,

serve alla tua mente per creare la tua realtà


Fonte:http://psicologitaliani.wordpress.com

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* ll pensiero crea

” Al di là dei sogni”

 

 

Ora tu stai creando tutto un mondo tuo, secondo la tua immaginazione…

Perchè non si muove?

Si muoverà quando tu lo vorrai.

…………………………………………………………………………………………………..

ma chi sei tu in realtà:

il mio braccio, la mia gamba….

se perdessi ogni tua parte non saresti sempre tu?

Certo che sarei io…

Allora cosa è l’Io.

Non so il mio cervello, il mio cuore

ma il cervello è una parte del corpo, come le unghie…

Quale è la parte che ti rappresenta?

E’ una specie di voce nella mia testa, la parte che pensa, prova sensazioni che è consapevole della mia esistenza

Se sei consapevole di esistere allora esisti.

Per questo sei ancora qui.

……………………………………………………………………………………………………..

Cosa è che non sei pronto a vedere

………………………………………………………………………………………………………..

il tuo cervello è carne, marcisce e scompare

credi davvero di essere solo quello…..

tu vedi il tuo corpo perchè ti fa piacere vederlo

noi vediamo ciò che scegliamo di vedere

………………………………………………………………………………………………………

il pensiero è reale, la materia è illusione.

Dove è Dio in tutto ciò?

Dio è da qualche parte lassù e ci grida che ci ama e ci chiede perchè non riusciamo a sentirlo.

…………………………………………………………………………………………………..

” Non è la sostanza cerebrale che pensa. E’ tempo di riconoscere che il pensiero nasce nei centri del Fuoco. Esso è imponderabile e invisibile, e bisogna ammettere che una leva non è la stessa che una fornace. Molte sono ormai le verità che chiedono di essere riconosciute, ma per interpretarle correttamente bisogna prestare attenzione a quei centri.”

Agni Yoga

…………………………………………………………………………………………………..

Dal film ” Al di là dei sogni” del 1998 diretto da Vincent Ward

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* Un gatto non è ” solo un gatto”.

Un gatto non è “ solo un gatto”.  Un gatto è un Gatto!

Indipendenti e fieri, affettuosi, un po’ permalosi e con quell’atteggiamento di sentirsi speciali, i gatti danno l’impressione di essere sempre stati in un dato luogo, anche se ci sono appena arrivati. Si muovono all’interno di una loro personale dimensione del tempo. Si comportano come se il mondo degli umani fosse solo una fermata secondaria di un viaggio verso una meta probabilmente molto più affascinante.

Non sei tu a scegliere un gatto. Un vero gatto percepisce la tua energia, anzi la vede e valuta se tu potrai amarlo e sei affidabile. Allora ne vale la pena, sta con te.

Un gatto ha i suoi gusti e le sue preferenze.

I gatti non si legano all’uomo solo per ricevere cibo e riparo. Il rapporto tra i gatti ed i loro proprietari è simile ai legami tra gli esseri umani, in special modo quando ad adottare il gatto è una donna.

Uno studio, pubblicato sulla rivista Behavioural Processes, confermerebbe questo legame. Lo studio dell’università di Vienna ha analizzato con dei video il comportamento di 41 gatti, studiando le interazioni coni padroni, sottoponendo le osservazioni ad un’analisi statistica e determinando anche il carattere dell’animale con una serie di test. Il risultato principale è che le donne sono oggetto di fusa e miagolii tre volte più degli uomini.
«I gatti approcciano le padrone più frequentemente – conferma Manuela Wedl, uno degli autori della ricerca, al sito di Discovery Channel – saltando loro addosso ad esempio, più di quanto non facciano con i padroni maschi. Di sicuro il rapporto è più stretto tra le donne e il gatto, qualunque sia il sesso dell’animale».
Secondo Jon Day del Waltham Centre for Pet Nutrition, una delle firme dello studio, il cibo è usato per veicolare affetto.

Uno degli ambiti principali dove il gatto utilizza le sue tattiche, spiegano gli esperti, è quello del cibo: «Questo tipo di interazione – continua Wedl – è molto simile a quella che c’è tra un neonato e la mamma, e come in quel caso anche in questo è il cucciolo che comanda».

Nella fase in cui non può ancora esprimersi a parole, il bambino si rivolge infatti al caregiver attraverso la richiesta di cibo e così si viene a creare un legame indissolubile.


Il rapporto fra gatto e padrona però non si limita solo al cibo: la ricerca ha scoperto che l’animale riesce a influenzare il comportamento dei padroni con tutta una serie di gesti, che vanno dal semplice muovere la coda a tutta una serie di modi diversi di fare le fusa. I gatti sembrano anche ricambiare i favori dei padroni, che se sono bravi a capire e soddisfare le loro esigenze avranno in premio qualche coccola in più più tardi.

Gli scienziati sono convinti che i gatti abbiano dei mezzi di coercizione psicologica nei confronti dei padroni. La più sorprendente è stata pubblicata pochi mesi fa sulla rivista Current Biology, secondo cui i gatti riescono a modulare le fusa sulla stessa frequenza dei pianti dei bambini, rendendole irresistibili, se hanno qualche desiderio particolare.

«Un uomo e un gatto sviluppano una serie di complessi rituali – si legge nello studio – che prevedono la comprensione dei bisogni e delle inclinazioni reciproche».

Per il gatto, il rapporto fondamentale è quello con la madre. Si potrebbe dire che questo è valido per tutti i mammiferi. Ma i gatti, nel seguito della loro vita, non avranno un branco organizzato con le sue regole e non andranno a scuola. È dalla madre che ricevono cibo, affetto ed educazione. È la gatta che insegna come comportarsi, come cacciare, cosa mangiare e chi considerare amico. Insomma, i micini apprendono dalla madre quelle che saranno poi le loro “tradizioni culturali”.

Ed a questo rapporto primario, torna il gatto quando chiede qualcosa agli umani.

leggi anche:

Ogni grande  ha con sè un gatto

Gattologia

Il Tao dei gatti

Fonti:

http://www.ecoo.it

http://www.petsblog.it


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Nessun luogo è lontano

Può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici?
Se desideri essere accanto a qualcuno che ami, non ci sei forse già?”
 

 

Rae, cara!
Grazie per avermi invitato per il tuo compleanno!
La tua casa è distante mille miglia dalla mia, e io sono uno che si mette in viaggio solo quando ne vale la pena. Ebbene, ne val proprio la pena, se si tratta di prender parte alla tua festa.
Non vedo l’ora di essere da te!
Il mio viaggio è cominciato dentro il cuore di un piccolo uccello, un colibrì che conoscemmo insieme, io e te, tanto tempo fa. Lo trovai cordiale come sempre, anche stavolta. E tuttavia – quando gli dissi che la piccola Rae stava crescendo e che io stavo andando alla festa per il suo compleanno con un regalo lui rimase perplesso.
Per un pezzo badammo a volare in silenzio, e alla fine lui mi disse: “Ci capisco ben poco, in quel che dici, ma men che mai capisco come mai tu ci vada, a questa festa”.
“Ma sicuro che vado, alla festa” dissi io. “Cos’è che ti riesce tanto difficile da capire?”
Lui non rispose niente, lì per lì, ma quando arrivammo alla casa del gufo, mi disse: può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici? Se tu desideri essere da Rae, non ci sei forse già?”.
“La piccola Rae sta crescendo, e io vado alla festa per il suo compleanno con un regalo” dissi al gufo.
Mi parve strano di re vado, è vero, dopo quanto mi aveva detto il colibrì, ma lo stesso mi espressi in quel modo, perché Gufo mi capisse.
Lui pure restò zitto per un pezzo, seguitando a volare.
Un silenzio tutt’altro che ostile.
Ma quando mi ebbe condotto sano e salvo a casa dell’aquila, così mi parlò: “Ci capisco ben poco in quel che dici, ma men che mai capisco perché chiami piccola, la tua amica”.
Ma sicuro che è piccola” dissi “dal momento che non è ancora grande. Cos’è che ti riesce tanto duro da capire?”
Gufo allora mi guardò, coi suoi occhi profondi color ambra, mi sorrise e mi disse: “Pensaci su”.
“La piccola Rae sta crescendo, e io vado alla festa per il suo compleanno con un regalo” dissi all’aquila. Mi faceva un po’ specie, veramente, dire vado e dire piccola, dopo quanto mi avevano detto Colibrì e Gufo, ma lo stesso mi espressi a quel modo, affinché Aquila potesse capirmi.
Insieme volammo, al di sopra delle vette, a gara con i venti di montagna. Alla fine lei mi disse: “Ci capisco ben pooc in quel che dici, ma men che mai capisco la parola compleanno”.
“Ma sicuro: compleanno” dissi io. “S’intende festeggiare il giorno in cui ebbe inizio la vita di Rae, e prima del quale lei non c’era. Cosa c’è di tanto difficile da capire, in questo?”
Aquila allora incurvò le ali e dopo una picchiata rapidissima, atterrò con dolcezza, su una roccia, nel deserto. “Ci sarebbe stato un tempo anteriore alla nascita di Rae? Non pensi piuttosto che la vita di Rae sia cominciata prima ancora che il tempo esistesse?”
“La piccola Rae sta crescendo, e io vado alla festa per il suo compleanno con un regalo” così dissi anche a Falco.“La piccola Rae sta crescendo, e io vado alla festa per il suo compleanno con un regalo” così dissi anche a Falco. Mi suonava un po’ strano tuttavia dire vado, dire piccola e compleanno, dopo quanto avevo udito da Colibrì, da Gufo e Aquila, tuttavia così mi espressi perché Falco mi capisse.
Sorvolammo veloci il deserto, e alla fine lui mi disse: “Sai capisco ben poco di ciò che mi dici, ma meno di tutto mi spiego quel tuo sta crescendo”.
“Ma sicuro che Rae sta crescendo” dissi io “Adesso è più vicina all’età adulta, e un anno più lontana dall’infanzia.
Cosa c’è di tanto arduo da capire, quanto a questo?
Falco alfine atterrò su una spiaggia solitaria.
“Un anno più lontana dall’infanzia? Non mi sembra che questo sia crescere!”
Si sollevò di nuovo in volo e, di lì a poco, scomparve.
Il gabbiano, lo so, era molto saggio.
Volando insieme a lui, riflettei bene prima di parlare e scelsi con cura le parole, dimodoché capisse che qualcosa pur avevo imparato.
“Gabbiano” gli dissi alla fine “perché mi porti in volo da Rae, quando sai che in realtà io già sono con lei?
Di là dal mare, di là dai monti, finalmente il gabbiano calò e si posò sopra il tetto di casa tua.
“Perché l’importante mi disse che tu sappia la verità.
Finché non la sai – finché non la capisce veramente – puoi soltanto afferrarne qualche stralcio, o brandello, e non senza un aiuto dall’esterno: da macchine, uomini, uccelli.  Ma ricordati” disse “che l’essere ignota non impedisce alla verità d’essere vera”.
Ciò detto disparve.
E’ venuto il momento di aprire il regalo.
I regali di latta e lustrini si sciupano subito, e via. Io invece ho un regalo migliore, per te.
E’ un anello da mettere al dito. E brilla di una luce tutta sua.
Nessuno può portartelo via; non può essere distrutto. Tu sei l’unica al mondo che riesca a vedere l’anello che io ti dono, come io ero l’unico in grado di vederlo quand’era mio.
Questo anello ti dà un nuovo potere.
Messo al dito, potrai levarti in volo con tutti gli uccelli dell’aria – vedere attraverso i loro occhi dorati – palpare il vento che sfiora le loro vellutate piume – e potrai quindi conoscere la gioia di sollevarti lassù, in alto, al di sopra del mondo e di tutte le sue pene. Potrai restarci quanto ti parrà, su nel cielo, al di là della notte, e oltre l’alba. E quando avrai voglia di tornar giù di nuovo, vedrai, tutte le tue domande avranno risposta e tutte le tue ansie si saranno dileguate.
Al pari di ogni cosa che non può toccarsi con mano o vedersi con gli occhi, il tuo dono si fa più potente via via che lo usi.
Dapprincipio l’impiegherai solo quando sei fuori di casa, all’aperto, guardando l’uccello insieme al quale voli.
Ma poi, più in là, se l’adoperi ben bene, funzionerà anche con quegli uccelli che non vedi; finché t’accorgerai che non ti occorre né l’anello né l’uccello per volare al di sopra delle nubi, nel sereno.
E quando arriverà per te quel giorno, tu dovrai a tua volta donare il tuo dono a qualcuno che sai ne farà buon uso; costui potrà apprendere, allora, che le uniche cose che contano sono quelle fatte di verità e di gioia, e non di latta e lustrini.
Rae questo è l’ultimo anniversario che festeggio con te in modo speciale.
Dai nostri amici uccelli ho imparato quanto segue.
Non posso venire da te, perché già ti sono accanto.
Tu non sei piccola, perché già sei cresciuta: sei grande e giochi con il tempo e la vita – come tutti facciamo – per il gusto di vivere.
Tu non hai compleanno, perché sei sempre vissuta; non sei mai nata, e mai morirai.
Non sei figlia di coloro che tu chiami papà e mamma, bensì loro compagna d’avventure, in viaggio alla scoperta delle cose del mondo, per capirle.
Ogni regalo che ti fa un amico è un augurio di felicità: così pure questo anello.
Vola libera e felice, al di là dei compleanni, in un tempo senza fine, nel persempre.
Di tanto in tanto noi c’incontreremo – quando ci piacerà – nel bel mezzo dell’unica festa che non può mai finire.

 

Richard Bach

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* Valentine’s day è on line

San Valentino è diventato un appuntamento inesorabile.

Siamo bersagliati da miliardi di notizie di celebrazioni, di gadgets da acquistare o creare in fai da te, suggerimenti più originali che originali non si può, luoghi indispensabili da frequentare per entrare nell’atmosfera giusta, giusta per chi?, improbabili immagini di protagonisti vip e vorrei ma non posso… Insomma l’apparire sovrasta di gran lunga il sentimento.

Non sono rimasti immuni i giochi più frequentati sul web.

Lineage II http://www.lineage2.com/en/news/events/valentine-cakes.php

Lineage II investe uno degli avatar più singolari ( ma c’è qualche personaggio non emblematico in questi giochi?) di ambasciatore della ricorrenza che suggerisce addirittura una dolce per l’occasione.

Un dolce molto particolare i cui ingredienti si “conquistano”. E ovviamente si offre e si gusta on line. Consiglio di visitare il gioco e cliccare su ” read the cute tutorial comic”

La durata dell’evento è da Mercoledì 8 febbraio fino a Mercoledì 22 febbraio per giocare ed acquisire gli ingredienti per la torta.

Aion http://uk.aiononline.com/february-event

Aion ha una pagina che offre in vendita, dall’ 8 al 27 febbraio, couple/shirts, lui lei, di vari tipi con disegni di cuori che si completano se si sta vicini e slogan tipo “Love “, “This is my love” nonchè uno sconto favoloso del 50% sui vestiti da matrimonio e una vasta scelta( per avatar ovviamente)

Nota tecnica: sono offerte per chi è ad un livello 10 + nel gioco

Rift http://www.riftgame.com/en/news/articles/02032012_guiness_weddings.ph

Fino al 2 marzo 2012 si può partecipare su “ Rift ” al Guinness World Records® Title for Most Online Weddings dalle ore 9 a.m. del giorno 14 febbraio alle 9 a.m. del 15 febbraio.

Gli avatars che lo desiderano possono approfittare per unirsi in matrimonio, rigorosamente nella realtà virtuale del gioco. Non c’è differenza di sesso o di livello.

Ogni partecipante avrà in omaggio nel gioco il livello “Tier of Knots.”

 https://marketplace.secondlife.com/

Anche Second Life offre regali per ogni tasca dal ciondolo a cuore, alla parure di diamanti ( make her a queen) ai fiori e canditi, alla cena romantica con danza e addobbo rosso fuoco, all’orso dal cuore rosa che apre le zampe in un abbraccio, all’econimicissimo palloncino con la scritta ” I love you”!

L’ amore non ha confini…

e non ha prezzo!

Links

Lineage II http://www.lineage2.com/en/news/events/valentine-cakes.php

Aion http://uk.aiononline.com/february-event

Rifthttp://www.riftgame.com/en/news/articles/02032012_guiness_weddings.php 

https://marketplace.secondlife.com/

Leggi anche:” facciamo finta che”

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* I 33 nomi di Dio

I trentarè nomi di Dio

Tentativo di un diario senza data e senza pronome personale”.

1. Mare al mattino

2. Rumore dalla
sorgente nelle
rocce sulle pareti di
pietra

3. Vento di mare
a notte
su un’isola

4. Ape

5. Volo triangolare
dei cigni

6. Agnello appena nato
bell’ariete
pecora.

7. Il tenero muso
della vacca
il muso selvaggio
del toro

8. Il muso
paziente
del bue

9. La fiamma rossa
nel focolare.

10. Il cammello
zoppo
che attraversò
la grande città
affollata
andando verso la morte.

11. L’erba
L’odore dell’erba.

12. (disegno suo, come tanti asterischi, stelline)

13. La buona terra
La sabbia e
la cenere

14. L’airone che ha
atteso tutta
la notte, intirizzito,
e che trova
di che placare la sua
fame all’aurora

15. Il piccolo pesce
che agonizza nella gola dell’
airone

16. La mano
che entra in
contatto
con le cose

17. La pelle – tutta la superficie del corpo

18. Lo sguardo
e quello che guarda

19. Le nove porte
della
percezione

20. Il torso
umano

21. Il suono di una viola o di un lauto indigeno

22. Un sorso
di una bevanda
fredda
o calda

23. Il pane


24. I fiori
che spuntano
dalla terra
a primavera

25. Sonno in un letto

26. Un cieco che canta
e un bambino invalido

27. Cavallo che
corre
libero

28. La donna
– dei –
cani

29. I cammelli
che si abbeverano
con i loro piccoli
nel difficile wadi

30. Sole nascente
sopra un lago
ancora mezzo
ghiacciato

31. Il lampo
silenzioso
Il tuono
fragoroso

32. Il silenzio
fra due amici

33. La voce che viene
da est,
entra dall’orecchio
destro
e insegna un canto.

*

Marguerite Yourcenar

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* Il giorno della marmotta

La marmotta è un animale dal corpo tozzo e del peso di 5/6 Kg, misura circa 70 cm di lunghezza, dei quali 20 per la coda.

È un plantigrado dalle zampe possenti e dai lunghi artigli con il muso largo e corto. La testa è grossa e rotonda e la posizione degli occhi gli consente di avere un largo campo visivo, mentre le sue orecchie sono piccole e tonde, quasi completamente nascoste nella pelliccia. Le numerose vibrisse sono necessarie per la sua vita sotterranea e i denti incisivi sono molto sviluppati (per i suoi dentoni assomiglia infatti allo scoiattolo). La coda della marmotta è lunga, scura, pelosa e termina in un ciuffo nero. La pelliccia è folta e ruvida,  grigio-bruna sul dorso mentre la parte inferiore è di colore ruggine. La vita media della marmotta è di 15-18 anni.

La tradizione del Giorno della marmotta fu importata negli Stati Uniti dai popoli di lingua germanica emigrati in Pennsylvania a partire dai primi anni del’Ottocento.

Arrivati nel nuovo mondo, questi popoli mantennero le loro tradizioni legate alla meteorognostica, ovvero alla previsione non scientifica del tempo basata su segni e particolari eventi naturali.

Mentre in Europa la tradizione voleva si usassero i tassi o gli orsi, in Pennsylvania si affermò progressivamente una tradizione più pratica legata all’osservazione del comportamento di una marmotta.

Il primo Giorno della Marmotta venne osservato a Punxsutawne, in Pennsylvania, il 2 febbraio 1887.

La tradizione vuole che in questo giorno si debba osservare il rifugio di una marmotta. Se questa emerge e non riesce a vedere la sua ombra perché il tempo è nuvoloso, l’inverno finirà presto; se invece vede la sua ombra perché è una bella giornata, si spaventerà e tornerà di corsa nella sua tana, e l’inverno continuerà per altre sei settimane.

La tradizione statunitense deriva da una rima scozzese:

« If Candlemas Day is bright and clear, there’ll be two winters in the year. »

« Se alla festa della luce il cielo è limpido, ci saranno due inverni nell’anno. »

In effetti, una giornata di cielo limpido nell’inverno nordamericano è spesso associata a temperature molto basse.

Le radici del Giorno della marmotta sono sostanzialmente le stesse della festa dalla Candelora per i cattolici, che si celebra il 2 febbraio e che prevede la benedizione delle candele.

Molti detti popolari e proverbi sono legati alla Candelora, festività che cade nel bel mezzo dell’inverno quando le giornate iniziano ad allungarsi e fa meno freddo.

Quanno viè la Candelora
da l’inverno sémo fóra,
ma se piove o tira vènto,
ne l’inverno semo drénto.

Il rito viene celebrato anche dalla tradizione pagana e ha a sua volta assonanze con l’Imbolc, il momento che per i celti segnava il passaggio tra l’inverno e la primavera.

Washington, 31 gen. (Adnkronos) – Phil e’ una semplice marmotta e non un gigante della meteorologia: deve quindi godersi il suo letargo senza essere interrotta per assurde previsioni stagionali.

Cosi’ gli animalisti americani sono insorti quest’anno per chiedere di mandare in soffitta (o quantomeno di sostituire il roditore con un robot) la tradizionale festa del Giorno della Marmotta (Groundhog Day).

Ma quest’anno Phil non avra’ ancora diritto alla sua pensione come chiedono gli animalisti: il ‘barometro vivente’ sara’ chiamato nuovamente ad ‘esprimersi’ sul clima delle sei settimane successive: se, uscito all’aperto, non vedra’ la sua ombra perche’ il tempo e’ nuvoloso, allora l’inverno sara’ da considerare alle spalle, altrimenti ci saranno ancora sei settimane di freddo.

Niente robot, afferma Bill Deely, presidente dell’Inner Circle – una sorta di Consiglio direttivo del Groundhog Club – della cittadina di Punxsutawney, che come ogni anno si prepara ad indossare smoking e cilindro per l’occasione e a prelevare Phil dalla sua tana di fronte alla folla riunita all’alba per l’evento.

E come ogni anno la cittadina viene invasa da curiosi, turisti e giornalisti per la festa.

Naturalmente a certezza delle previsioni di Phil non viene contestata solo dagli animalisti: “Non e’ proprio un’idea brillante quella di basarsi sull’ombra di una marmotta come strumento di valutazione meteorologica per tutto il territorio americano”, osservano alcuni esperti della US National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

Lo scorso anno Phil non vide la sua ombra e non torno’ spaventato a rifugiarsi nella sua tana.

Segui’ una tempesta di neve, soprannominata la Bufera del Giorno della Marmotta.

Fonti.

http://www.everyeye.it

http://www.adnkronos.com

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* L’anno del Drago

Il 2012, anno del Drago,è iniziato il 23 gennaio 2012 e si chiuderà alla mezzanotte del 9 febbraio 2013.

In Cina, il Drago è il segno dell’Imperatore , elemento maschile Yang per eccellenza ed i suoi anni sono sotto influenze positive, quanto a salute e ricchezza.

L’Astrologia cinese si basa sul calendario lunare.

Il calendario lunare cinese risale al 2637 a.C. quando l’imperatore Huang Ti introdusse il primo ciclo del suo Zodiaco.L’unità di misura del suo sistema è un ciclo composto da 60 anni, suddiviso in cinque cicli di 12 anni.
Sono passati 4641 anni da quel giorno ma il primo ministro dell’imperatore Huang ha semplicemente attinto alla tradizione orale del popolo per costituire il calendario.

Il calendario lunare cinese appartiene alla storia della Cina. Il popolo cinese si basa su questo calendario parallelamente a quello gregoriano, più per motivi di festività e tradizione.

Ciascun anno è rappresentato da un segno zodiacale e viene battezzato con un nome composto da una radice celeste e un ramo terrestre. L’inizio di ogni mese avviene ad ogni fase di luna nuova. Il capodanno, o festa di primavera, dura quattro giorni e può verificarsi tra il 21 di gennaio e il 19 febbraio e rappresenta per il Paese, uno dei momenti più importanti dell’anno.

Esistono diverse leggende che spiegano la nascita dello zodiaco cinese, la più popolare narra che il Buddha chiamò a raccolta tutti gli animali della terra, promettendo, come premio per la loro fedeltà, di chiamare ogni anno del ciclo lunare con il nome di ciascuno dei primi 12 animali accorsi. Il topo, furbo e veloce di natura, arrivò per primo, saltando dalla groppa del diligente bue che così arrivò secondo, seguito dalla tigre e dal coniglio. Il drago arrivò quinto seguito dal suo fratello minore, il serpente. Il cavallo fu settimo e seguirono la capra, la scimmia, il gallo, il cane e per finire il fortunato maiale che arrivò appena in tempo per salutare anch’egli il Buddha.

Si narra infine che l’astuto topo avrebbe ingannato il gatto, comunicandogli la data sbagliata, e che per questo motivo, da allora, gatto e topo sono nemici.

I nati sotto il segno del drago hanno una grande energia e godono di ottima salute; sono persone determinate, tenaci ed intelligenti.

I loro difetti sono l’aggressività e la prepotenza e la difficoltà ad accettare la sconfitta.

Il drago ha più intesa con la scimmia e il topo.

Il serpente, fratello minore del drago, è il sesto animale dello zodiaco.

È considerato il più saggio e il più affascinante di tutti; è elegante ed ama le cose raffinate, questo suo lato lo porta ad evitare le persone superficiali e i discorsi futili.

Il serpente va d’accordo con il toro e con il gallo.

Per i taoisti il Drago era il Tao stesso, incarnato, cioè la Via, la forza onnipresente che si rivela a noi in un baleno per svanire immediatamente.

Animale fantastico, il Drago (di natura Yang) abitualmente vive nascosto negli abissi mari, nelle viscere della terra o nelle nubi vaganti (di natura Yin). Simboleggia quindi lo slancio spirituale, la potenza divina.

Lo yin viene associato alla luna, la parte femminile della natura, e così alla collina in ombra, a nord e a ovest, ad inverno e autunno, alla terra e alla fenice.

Lo yang corrisponde invece alle funzioni più attive; è associato al sole, parte maschile della natura, e alla collina soleggiata. Poi a est e sud, a primavera ed estate, al cielo e al drago.

È importante ricordare che Yin e Yang non hanno significato morale e non rappresentano bene e male. Sono gli opposti che compongono l’intero.

Sia per la tradizione orientale che per quella occidentale, il Drago (LONG) è il simbolo della Potenza Celeste, dell’Imperatore, dello Yang, dell’Essenza Maschile. Indomabile, portatore di ricchezza e prosperità, chi lo rispetta ne trae grande giovamento, ma è causa di sventura e disastri per chi non lo ascolta.

Nella tradizione orientale rappresenta, contemporaneamente, la possibilità e il pericolo, il risveglio e l’incoscienza, il sacro ed il profano. Porta conoscenza e sapere, irriga i campi con le piogge primaverili (il Drago Verde è legato alla Primavera dunque all’Energia del Legno) ma può anche sollevare il mare con un colpo di coda e provocare tempeste che distruggono le coste e affondano le navi di coloro che si fanno beffe dei suoi insegnamenti.

Un anno, dunque, quello del Drago, pieno di vivacità e contraddizioni Un anno che darà tanto ma che vuole ancor più in cambio.

Il Drago di quest’anno è un Drago Nero, un Drago d’Acqua, dunque Yin, più mite rispetto al Drago di Fuoco, Yang, ma pur sempre un Drago. Dovremo aspettarci un periodo elettrizzante su tutti i punti di vista, positivi e negativi; non ci sarà moderazione sia negli eventi climatici sia in quelli politico-sociali.

Sarà un anno ricco di mutamenti e chi non sarà pronto alla trasformazione, ne sarà travolto e spinto comunque al cambiamento.

Fonti:

195.176.180.15:82/meus/meusGEN/meuslive.php?projectid=63.

http://rainews.info/

http://www.arcobaleno.net