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* Habemus Papam

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Ebbene in soli due giorni, con un conclave breve – come lo stesso Vaticano aveva annunciato – hanno eletto il nuovo Papa che ha già compiuto due atti importanti: si è chiamato Francesco e ha chiesto la benedizione del popolo, su di lui. Il nome è un richiamo a S. Francesco d’Assisi e, secondo alcuni media latinoamericani, anche a San Francisco Xavier, uno dei fondatori dell’ordine dei Gesuiti al quale Bergoglio appartiene.

E’ un Papa nero, nel senso che è gesuita, il primo papa gesuita della storia.

E’ certamente una svolta importante per la chiesa ed è anche un segno della svolta epocale che la Natura sta annunciando con fatti concreti citati solo di sfuggita e spesso non compresi.

Il cielo e la terra stanno cambiando a ritmi ultraceleri, svelando verità finora nascoste.

Una nuova coscienza umana sta emergendo e svelando il suo significato universale.
La coscienza è la comunione diretta tra ogni essere umano e gli infiniti universi e, soprattutto con la Fonte della Vita che li anima tutti.

Le dimissioni di Benedetto XVI e la rapida elezione di Francesco I dimostrano che la chiesa è consapevole della fine dei tempi che, secondo molte profezie, è anche la fine del papato.

Comunque non è la fine del mondo, anzi, è l’inizio di una nuova era di pace e di prosperità alla quale tutti possiamo contribuire.

Stanno cambiando tante cose in poco tempo e siamo solo all’inizio di un mutamento grandioso che si profila morbido e forse privo di conflitti, un mutamento che ci dona la coscienza dell’immortalità e di cui noi, italiani, e in particolare noi romani, siamo i protagonisti principali.”

Giuliana Conforto

<http://www.giulianaconforto.it/?page_id=10>


Prossimo Seminario a Roma, il 17 marzo 2013, sull’Arte della Memoria
<http://www.giulianaconforto.it/?page_id=16&lang=it#roma-17-febbraio-2013-seminario-sullarte-della-memoria>

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* Sulla natura umana

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Un nuovo studio pubblicato sul giornale “Nature” dimostra che gli umani sono per natura generosi, cooperativi e pacifici. Questo studio si aggiunge alle innumerevoli prove contro l’idea errata che la popolazione ha rispetto al fatto che la corruzione sia un tratto della natura umana.

Attraverso dei giochi economici, gli scienziati hanno osservato in dieci esperimenti, che nelle decisioni più istintive e veloci da prendere, risulta una maggiore cooperazione e generosità; mentre nelle più lente, si segnala una diminuzione nella cooperazione e nella generosità. La conclusione è che la reazione spontanea è di essere gentili, generosi e cooperativi, e solo dopo un esame più approfondito gli esseri umani diventano avidi o violenti.

Dallo studio:

Per spiegare questi risultati, sosteniamo che la cooperazione abbia un carattere intuitivo perché è sviluppata nella vita quotidiana, in cui generalmente risulta essere vantaggiosa. Abbiamo dunque convalidato le previsioni generate da questo meccanismo proposto. I nostri risultati dimostrano un’evidenza convergente: l’intuizione sostiene la cooperazione nei dilemmi sociali, la riflessione invece può minare a questi impulsi di cooperazione. “

Di questi tempi ogni studio scientifico dovrebbe essere sempre preso con molta cautela, perché siamo indubbiamente in un’epoca in cui la scienza ha uno stile sovietico, dove gli enti statali e aziendali si servono della comunità scientifica per proiettare una particolare visione del mondo nella coscienza comune. Questo è il motivo per il quale è importante sempre cercare le fonti di finanziamento e informarsi sui diversi modi di fare ricerca. Tuttavia, questo studio particolare è solo una delle numerose proposte avanzate dalla comunità scientifica negli ultimi decenni, che afferma con sicurezza che la corruzione non ha niente a che vedere con la natura umana, come invece sostiene la concezione popolare.

La prima volta che è stato portato questo problema alla comunità scientifica è stato nel 1986, quando gli scienziati di tutto il mondo si sono riuniti per discutere le prove psicologiche e biologiche, dimostrando che la natura umana non è una scusa per un comportamento violento.

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I risultati rilasciati in seguito sono conosciuti come “La Dichiarazione di Siviglia“.

Questa Dichiarazione si fonda su 5 proposizioni:

1. “E’ scientificamente scorretto dire che abbiamo ereditato la tendenza a scatenare guerre dai nostri antenati animali.”
2. “E’ scientificamente scorretto dire che la guerra o qualsiasi altro comportamento violento è geneticamente programmato nella natura umana.”
3. “E’ scientificamente scorretto dire che nel corso dell’evoluzione umana vi è stata una selezione del comportamento aggressivo più che per altri tipi di comportamento.”
4. “E’ scientificamente scorretto dire che gli esseri umani hanno un ‘cervello violento’.”
5. “E’ scientificamente scorretto dire che la guerra è causata dall’’istinto’ o da qualsiasi motivazione simile.”

Dalla Dichiarazione di Siviglia ci sono stati molti altri studi che hanno riconfermato le proposte avanzate. Proprio recentemente un nuovo studio, condotto da un biologo di nome Frans de Waal, ha dimostrato che gli animali sono per naturainclini alla cooperazione, quando si trovano nelle giuste circostanze.

Come si rileva nell’articolo “Human Nature a Self Fulfilling Prophecy”, le azioni che la gente compie oggi, e le azioni che sono state effettuate nel corso della storia, sono il risultato di fattori ambientali, così come i traumi psicologici e la manipolazione non possono essere associati alla “natura umana”.

Associare la violenza che vediamo intorno a noi alla natura umana, equivale a non ammettere che c’è un problema, impedendo così che ogni progresso sia effettuato verso la pace. Se si pensa che gli esseri umani sono creature pericolose e violente, allora alcuni di noi si sentiranno in dovere di giustificare il comportamento malevolo considerando come causa la natura umana, invece di condannare tale comportamento, come dovremmo.
Se attualmente condannassimo questo comportamento invece di trovare giustificazioni  vuote, si ridurrebbe senza dubbio drasticamente il livello di violenza su questo pianeta.

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Individualmente, e come specie, potremo andare tanto lontano quanto ci porterà la nostra immaginazione.

Siamo capaci di fare tutto ciò che immaginiamo, e se tutto ciò che immaginiamo è amore, pace e fratellanza, allora questo è ciò che riusciremo ad ottenere.

Il futuro dipende da ciò che immaginiamo. Tutti insieme. Perchè il pensiero crea e più è condiviso più è possibile che diventi realtà.

 

Fonte: trueactivist.com

http://lospiritodeltempo.wordpress.com/

 

 

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* Rinascita

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Il mio augurio per il 2013 a tutti quelli che lo vogliono è di rinascere.
Dal 21/12/2012 si sta diffondendo nel mondo e in Italia, in particolare, un profondo senso di rinascita.

E’ successo qualcosa infatti durante il solstizio d’inverno 2012, un fenomeno annunciato, ma non compreso prima e quindi inatteso.

Un evento straordinario ha coinvolto non il centro della galassia, bensì il Cuore della Terra, il CRISTALLO che è nel Suo Centro.

Ero in Germania la notte tra il 20 e il 21 dicembre e poi, come previsto, il 22 ho partecipato al convegno “Coraggio per il Futuro” (Mut zur Zukunft!) a Monaco di Baviera. Anche in Germania c’è un crescente interesse per il rinnovamento profondo del pianeta, “la renovatio mundi” come la chiamava Giordano Bruno.

E’ stato molto bello sentire l’intesa che c’è tra tutti quelli che la vogliono; c’è stato un lungo applauso a scena aperta quando ho invitato a sentirsi “cittadini del mondo” partecipi della sua e, soprattutto, della propria evoluzione.

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Non c’è stata la fine del mondo come era ovvio: c’è stata la fine dei tempi secondo me, cioè l’inizio della RIVELAZIONE che da ora in poi procederà a ritmi sempre più accelerati, della MUTAZIONE della materia che compone tutto il sistema solare e quindi anche i nostri corpi e cervelli, cioè i nostri modi di pensare, sentire e sognare.
E’ la nascita della VOLONTA’ e della collaborazione tra gli uomini. E’ la vera ricchezza grazie alla quale possiamo finalmente realizzare in pratica ciò che vogliamo, senza chiedere i mutui alle banche né combattere contro qualcuno, E’ l’utopia, la prosperità, il benessere di tutti e del tutto, il ritorno all’età dell’oro.
Oggi puoi scegliere se rimanere nel ruolo di semplice spettatore o di passare a quello di attore protagonista dell‘EVENTO da sempre annunciato: la RINASCITA del genere umano. Sarà sempre più rapida, ma non sarà facile. Sono richiesti coraggio, professionalità e intelligenza, oltre l’ingrediente essenziale: l’Amore per la Vita, la COSCIENZA che la VITA è “l’unica Forza che anima infiniti mondi” come scrive Giordano Bruno, è l‘EROS che anima gli universi ed è anche la VERITA’ che tanti ancora cercano di nascondere: il ruolo regale della VITA che svela la nostra umana e individuale immortalità.
Questo mondo è una matrix, una realtà cibernetica basata su valori virtuali che diventano reali perché gli uomini li reputano tali. Tra i presunti “valori” il denaro che non nasce in natura e che tutti considerano come il problema principale. Non è così, secondo me. Il problema principale è la sessualità vilipesa, controllata e slegata dalle emozioni, la non parità tra le due forze nucleari che l’essere umano sente come eros e tanatos.

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L’augurio per tutti rimane quello già detto:

la RINASCITA.

Giuliana Conforto

Giuliana Conforto terrà due seminari  in gennaio 2013, uno a Roma, domenica 20, e l’altro a Milano, domenica 27.

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* Giornata mondiale della famiglia


Padre
Non è tempo di cambiare
Rilassati, prendila con calma
sei ancora giovane, questa è la tua colpa
Hai ancora molte cose da conoscere
trovare una ragazza, sistemarti,
se vuoi puoi sposarti
Guarda me, sono vecchio,
ma sono felice
una volta ero come sei tu ora,
e so che non è facile
Rimanere calmi quando hai trovato
qualcosa che va
ma prendi il tuo tempo, pensa a lungo
Perché, pensa a tutto quello che hai avuto.
Per te sarà ancora qui il domani,
ma forse non i tuoi sogni.
Figlio
Come posso provare a spiegare,
quando lo faccio, si volge altrove di nuovo
È sempre la stessa vecchia storia
Dal momento in cui potevo parlare,
mi fu ordinato di ascoltare
Ora c’è una strada e so
che devo andarmene
So che devo andare
Padre
non è tempo di cambiare
Siediti, prendila con calma
sei ancora giovane, questa è la tua colpa
Ci sono ancora molte cose da affrontare
trovare una ragazza, sistemati,
Se vuoi puoi sposarti
Guarda me sono vecchio,
ma sono felice
Figlio
tutte le volte che piansi,
tenendo tutto dentro di me.
È dura, ma è anche dura
ignorare tutto
Se avevano ragione, ero d’accordo,
ma sono loro che tu conosci, non me
Ora c’è una strada e io so
che devo andarmene
So che devo andare.

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* Le tredici fate

LA FESTA DELLE TREDICI FATE

Alla festa erano invitate le tredici fate.

La prima entrò, portò la tempesta di vento e disse:

Ho visto la viltà e le oppongo lo sdegno.”

La seconda fata portò con sé pioggia e disse:

Ho visto la violenza e le oppongo il potere”.

La terza fata portò neve e disse:

Ho visto la confusione e le oppongo risate”.

La quarta fata portò gelo e disse:

Ho visto la menzogna e le oppongo la forza di trasformazione”.

La quinta fata portò ghiaccio e disse:

Ho visto il tradimento e gli oppongo l’ispirazione”.

La sesta fata entrò, portò pietre e disse:

Ho visto l’odio e gli oppongo il sapere”.

La settima fata spalancò la porta, portò con sé i raggi della luna e disse:

Ho visto la stupidità e le oppongo la responsabilità”.

Entrò l’ottava fata, portò la luce del sole e disse:

Ho visto la distruzione e le oppongo il piacere”.

Con una risata leggera la nona fata aprì la porta e parlò:

Ho visto la durezza e e le oppongo il fluire delle acque”.

La decima fata fece irruzione attraverso la porta e parlò:

Ho visto la paura e porto con me la danza”.

L’undicesima fata entrò e disse:

Ho visto l’invidia e le oppongo la tenerezza”.

La dodicesima fata entrò e parlò:

Ho visto la malattia e le oppongo la musica”.

Infine entrò la tredicesima fata e tutte si sedettero a un grande tavolo a forma di triangolo.

Ho visto la sottomissione, ovunque “ disse la tredicesima fata alle sue sorelle. “

E ora è tempo di contrapporle la libertà”.

( Luisa Francia : “ Le tredici lune”)

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* I 33 nomi di Dio

I trentarè nomi di Dio

Tentativo di un diario senza data e senza pronome personale”.

1. Mare al mattino

2. Rumore dalla
sorgente nelle
rocce sulle pareti di
pietra

3. Vento di mare
a notte
su un’isola

4. Ape

5. Volo triangolare
dei cigni

6. Agnello appena nato
bell’ariete
pecora.

7. Il tenero muso
della vacca
il muso selvaggio
del toro

8. Il muso
paziente
del bue

9. La fiamma rossa
nel focolare.

10. Il cammello
zoppo
che attraversò
la grande città
affollata
andando verso la morte.

11. L’erba
L’odore dell’erba.

12. (disegno suo, come tanti asterischi, stelline)

13. La buona terra
La sabbia e
la cenere

14. L’airone che ha
atteso tutta
la notte, intirizzito,
e che trova
di che placare la sua
fame all’aurora

15. Il piccolo pesce
che agonizza nella gola dell’
airone

16. La mano
che entra in
contatto
con le cose

17. La pelle – tutta la superficie del corpo

18. Lo sguardo
e quello che guarda

19. Le nove porte
della
percezione

20. Il torso
umano

21. Il suono di una viola o di un lauto indigeno

22. Un sorso
di una bevanda
fredda
o calda

23. Il pane


24. I fiori
che spuntano
dalla terra
a primavera

25. Sonno in un letto

26. Un cieco che canta
e un bambino invalido

27. Cavallo che
corre
libero

28. La donna
– dei –
cani

29. I cammelli
che si abbeverano
con i loro piccoli
nel difficile wadi

30. Sole nascente
sopra un lago
ancora mezzo
ghiacciato

31. Il lampo
silenzioso
Il tuono
fragoroso

32. Il silenzio
fra due amici

33. La voce che viene
da est,
entra dall’orecchio
destro
e insegna un canto.

*

Marguerite Yourcenar

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* il mio blog è a impatto zero

co2 neutral

Volete eliminare l’anidride carbonica prodotta nel mondo?

C’è un modo piccolo piccolo che però moltiplicato per il numero dei blog che vorranno partecipare a questa cosa sarà grande grande.
Tra un pò questo blog sarà “carbon neutral”, cioè grazie alla sua esistenza e la pubblicazione di questo post dei volontari pianteranno gratis un albero.
Come fa 1 albero a neutralizzare la produzione di CO2 del blog?
Il Dr. Alexander Wissner-Gross, attivista ambientale e fisico di Harvard, afferma che un sito web produce una media di circa 0,02 g di CO2 per ogni visita.
Assumendo 15.000 pagine visite al mese, questo si traduce in 3,6 kg di CO2 l’anno.                                                        Questa produzione è legata soprattutto al funzionamento dei server.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) calcola che un albero assorba ogni anno in media circa 10kg di CO2. Noi consideriamo prudentemente 5kg l’anno per ogni albero.

Se volete partecipare anche voi seguite le istruzioni a quest’indirizzo:

http://www.doveconviene.it/co2neutral,

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* Salviamo la foresta amazzonica

Riusciremo a salvare la foresta amazzonica?

Quasi 2.000 indigeni hanno fatto un’entrata trionfale a La Paz alla fine di una marcia di due mesi partita il 15 agosto dalla foresta Amazzonica: protestano contro il piano del governo di costruire un’autostrada nella loro terra, che è anche una riserva ecologica.

L’autostrada lunga 300 km taglierebbe in due il territorio TIPNIS (Territorio Indigeno e Parco Nazionale Isiboro Sécure), famoso per i suoi enormi alberi, fauna selvatica e acqua purissima.

La natura incontaminata e il significato culturale del TIPNIS gli hanno valso la nomina di area doppiamente protetta, sia come parco nazionale che come riserva degli indigeni.

L’autostrada è finanziata dal Brasile e collegherebbe il Brasile con i porti del Pacifico.

Ma distruggerebbe queste comunità e la foresta e aprirebbe questa terra incontaminata al disboscamento, alle esplorazioni di petrolio e di minerali, e alle attività industriali e agricole in larga scala.

Uno studio recente dimostra che se l’autostrada fosse portata a compimento, il 64% del parco sarebbe disboscato entro il 2030.

Circa un terzo del territorio della Colombia, per un’estensione di quasi 400mila chilometri quadrati, è compreso nella Foresta Amazzonica, l’immensa area di vegetazione pluviale che circonda il bacino del Rio delle Amazzoni. 

Dalla relazione che fu scritta dal cappellano della spedizione Gaspar de Carvajal il 22 aprile del 1542, sul diario del suo viaggio in Amazzonia, si nota che gli spagnoli incontrarono una tribù di donne guerriere.

Francisco de Orellana chiamò il fiume Rio delle Amazzoni, perché le donne guerriere gli ricordarono le antiche Amazzoni dell’Asia e dell’Africa, descritte da Erodoto e Diodoro Siculo, nella mitologia greca.

Il “polmone della terra”, preziosissimo per la vita sul nostro pianeta per la quantità di ossigeno prodotta, è anche la principale riserva ecologica del mondo per il patrimonio di biodiversità che racchiude. La foresta amazzonica è anche il termometro naturale del nostro Pianeta.

Si stima che nella regione vivano circa 2,5 milioni di specie di insetti, 3.000 specie di pesci, 1.294 specie di uccelli (si pensa che un quinto di tutti gli uccelli viva nella foresta amazzonica), 427 specie di mammiferi, 427 specie di anfibi e 378 specie di rettili e sono state classificate almeno 40.000 specie di piante.

La diversità delle specie di piante è la più alta sulla Terra e alcuni esperti valutano che 1 km² possa contenere più di 75.000 tipi diversi d’albero. 1 km² di foresta amazzonica può arrivare a 90.790 tonnellate di piante.

Dalle numerosissime piante che forniscono centinaia di prodotti utilizzati per l’alimentazione, la medicina e la cosmetica, alle grandi quantità d’acqua trattenute nel sottosuolo, fino alla fertilità del terreno.

La foresta amazzonica è un fornitore indispensabile di servizi ecologici non solo per i 30 milioni di persone che la abitano, ma anche per il resto del mondo: contribuisce a stabilizzare il clima locale e globale, è ricchissima di biodiversità e risorse naturali ed è importante anche dal punto di vista socio-economico.

E poi, rame, ferro, alluminio, oro, manganese, stagno, nichel, solo per citarne alcuni. Il sottosuolo dell’Amazzonia è molto ricco e rappresenta una delle maggiori riserve minerarie del mondo.

Da alcuni anni, inoltre, sono stati scoperti grandi giacimenti e riserve di petrolio e gas naturale, soprattutto in Ecuador e Perù.

La perdita delle foreste amazzoniche avrebbe conseguenze devastanti, a livello locale e globale, per la scomparsa di rare specie di piante che potrebbero avere un ruolo importante in medicina e nella ricerca scientifica, nel minacciare gli habitat di animali rari e in pericolo, nell’impoverire le comunità locali che sono legate alla foresta per i mezzi di sussistenza, nel rilascio di grandi quantità di carbonio nell’atmosfera e nel diminuire gradualmente le funzioni ecologiche dell’Amazzonia quali la regolazione delle piogge e del clima.
Ancora una volta la protezione della terra, da cui tutti dipendiamo, e i diritti delle popolazioni indigene sono sacrificati dai governi con la giustificazione dello sviluppo e della crescita economica

favorendo i profitti delle multinazionali, scegliendo le attività minerarie e la deforestazione anziché la conservazione dei beni naturali che il pianeta ci offre.

Nel futuro che tutti noi vogliamo, l’ambiente e le vite delle persone vengono prima del profitto.

Il Presidente Evo Morales ora ha l’opportunità di mettersi dalla parte della sua gente, salvare l’Amazzonia e ripensare a cosa lo sviluppo significhi per l’America Latina in termini concreti.

E noi nel concreto cosa possiamo fare se non perseguire l’obiettivo di una vita più a nostra misura rivalutando la qualità al posto della quantità.

Ognuno di noi può contribuire a fare la differenza!

Fonti:

http://www.wwf.it

http://www.liquida.it

Wikipedia

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* il futuro sarà migliore

Prendimi per mano,
dimmi che cambiera’
che il treno si e’ fermato ma ripartira’
fammi giocare ancora sopra i campi se ce n’e’.
dimmi che mi terrai con te.
fammi vedere il mare prima che cambi il suo colore
dimmi che posso vederti pescare.


prendimi per mano,
dimmi che cambiera’
che si potra’ dormire col cuore in pace
dimmi che potro’giocare ancora
che posso continuare
a mettere briciole sul balcone


e faro’ come mi hai insegnato:
avro’ fiducia in quelli che verranno
e chi ha distrutto e chi ha rubato
sara’ lontano, sara’ disarmato


quando saro’ grande
lo so che cambiera’
avro’ un lavoro che mi piacera’
ed una casa che e’ sempre rivolta verso il sole
luce che mi fa bene al cuore
e sara’ piu’ bello anche il mio futuro amore


e faro’ come mi hai insegnato
combatti sempre chi ti porta via
la pace, l’aria e la speranza

vedrai il futuro sara’ migliore

Fabio Concato