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* blog affidabile !

Il Blog Affidabile

CITO QUI – SECONDO LE REGOLE – I MIEI 5 MERITEVOLI

“Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le
5 regole del Premio “Il Blog Affidabile” disponibili a questa pagina:
//www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile
Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio“.

GRAZIE,My full research perchè hai deciso di citarmi per ‘meriti sul campo’.

Perchè il mio blog

Quando, da piccola ho scoperto che le stelle in cielo c’erano anche se io non le vedevo di giorno, ho capito che dietro l’ apparenza c’è sempre qualcosa altro.E tutto intorno a noi ha un senso ed un significato che guida ogni percorso di vita. Basta cercare e tutto l’universo si offre per soddisfare la mia felice curiosità.
Mi sento parte del gruppo umanità. Una delle prerogative dell’essere umano è la comunicazione, a molti livelli. Quale mezzo migliore del web per condividere le mie “ scoperte ” ed allargare il mio campo di indagine? Condividere è arricchirsi!

Queste, quindi sono le mie citazioni:

Pensieri dell’uomo: L’ umanità di oggi vista con una profonda conoscenza della saggezza antica.

Occhi di terra e cielo: Pensare positivo, curiosità introspettive , poesia e letture, e il desiderio di un mondo nuovo, dove il femminino ha il suo spazio.

Unpodichimica: un modo creativo ed efficace di fare cultura nella scuola

Visionealchemica: “Visita Inferiora Terrae Rectificandoque Invenies Occultum Lapidem” In ogni briciola di verità ognuno troverà la Sua verità.”

Parolesemplici:un blog interculturale che raccoglie i racconti, i pensieri, le immagini e i suoni di persone di tutto il mondo.

espress451: Un richiamo quotidiano e puntuale alla cultura nelle sue molteplici espressioni

Pif’s On Eagle’s Wings:I valori universali dei nativi americani per vivere l’oggi.

BUON LAVORO A TUTTI ( ed anche ai tanti non citati e altrettanto validi)

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* 6 giugno 2012: Venus Verticordia

Giunge una nuvola che velerà il Sole. Ma nascosto dietro la nuvola di immanenza è l’Amore, e sulla Terra è amore, e nel cielo è amore; e questo l’amore che rinnova tutte le cose, deve essere rivelato. Ecco il proposito alla base di tutti gli atti di questo grande Signore della Sapienza.”

Venere è per la Terra ciò che il sé Superiore è per l’uomo.”

Alice.A.Bailey “Psicologia Esoterica”

Venere ha la funzione di trasformare la conoscenza in saggezza. Essa collega armoniosamente le facoltà mentali inferiori a quelle superiori attraverso il ritmo relazionale caratteristico del suo segno, i Gemelli. Il suo punto focale nell’organismo è il Centro Ajna- il Terzo Occhio- l’Occhio del Toro, il Corno dell’Unicorno…

Questo è la sede della saggezza e la lente attraverso cui l’essere umano evoluto percepisce il mondo.

E l’energia di Venere che promuove la diplomazia e crea i Giusti Rapporti Umani tra tutte le genti e le nazioni. La grande forza di Venere consiste nella sua capacità di creare rapporti armoniosi all’interno delle coppie di opposti, favorendo così la manifestazione creativa a tutti i livelli.

Quando Venere opera attraverso la coscienza dell’individuo evoluto il concetto e la funzione dell’amore assumono una connotazione nuova. Questo nuovo concetto dell’amore conferisce alla persona la capacità di coordinare la propria Realtà in modo che produca atti coesivi di buona volontà e promuova giusti rapporti umani.

Così la vita si polarizza maggiormente in senso mentale, diventa più sensibile alle cause che agli effetti, all’essenza piuttosto che alla forma.

Venere in Gemelli risveglia la comprensione delle scopo spirituale alla base di qualsiasi rapporto.I rapporti diametralmente opposti , anziché annullarsi o prevalere uno sull’altro,possono unirsi in un tutto armonioso, capace di attività creativa ed amore.

Venere é la protagonista dei turbamenti in atto .

I pianeti sono i ripetitori delle energie cosmiche che agiscono sul nostro piccolo universo. Il loro compito principale è creare armonia tra le energie del cielo e quelle della terra.

Gli esseri umani come le piante, gli animali, i minerali fanno parte dell’organismo Terra. Ricevono le energie, le metabolizzano, le esprimono attraverso il creare e l’agire per se stessi e come gruppo.

Venere si troverà proprio davanti al Sole con la sua luce messa a fuoco sulla Terra, il 6 giugno prossimo.

Venere riflette l’energia della Divinità femminile, è luminosa e piena di luce, specialmente perché dovrà riflettere la nuova energia dal Sole alla Terra.

Venere su un piano inconscio simboleggia la Luce che irradia l’Io più profondo, il subconscio e la mente interiore, e illuminandola produce un effetto “raro” per la coscienza umana: illuminandola l’uomo si rende conto di cose che prima di allora riteneva inesistenti perché nascoste nella “cecità” della ragione.

Il transito di Venere si verifica secondo uno schema che si ripete ogni 243 anni, con coppie di transiti che avvengono a otto anni di distanza l’uno dall’altro e separati da vuoti di 121,5 anni e 105,5 anni. Il prossimo sarà nel 2117.

Il transito di Venere sul Sole è un evento raro, simbologicamente legato all’evoluzione dell’umanità e del pianeta che ospita gli esseri viventi. Ogni transito di Venere sul Sole in passato corrisponde all’arrivo di una maggiore consapevolezza verso certi temi, e verso certe realtà, non solo a livello razionale e scientifico, ma anche a quello spirituale.

Ad ogni passaggio della Venere sul Sole l’Uomo ripete un gesto leggendario, quello di cogliere la “mela ” dall’albero dell’Eden, non la mela del peccato ma quella della conoscenza.

E prima avremo un’eclissi lunare il 4 giugno 2012.

La Luna è legata al Karma biologico dell’umanità, racchiude il passato, i primi schemi emotivi e comportamentali che hanno contribuito all’evoluzione della civiltà. Le radici sono un bagaglio di esperienze che vanno continuamente rinnovate, alcune sono obsolete, altre si arricchiscono di nuovi valori.

Agire sul passato lasciando ciò che non è più necessario è rigenerarsi per costruire il futuro.

L’energia è potente, travolge cose e animi, sconvolge l’ordine precostituito delle credenze, delle convinzioni, fa uscire allo scoperto l’arroganza dei poteri, la superficialità delle competenze, l’indifferenza verso i problemi esistenziali, gli inganni sbandierati come verità, le disuguaglianze imposte.

Le spinte alla restaurazione dell’armonia sono prorompenti adesso, i segnali sono forti e chiari, l’equilibrio deve essere ristabilito. Tutto e tutti sono coinvolti, e a volte gli avvenimenti appaiono come catastrofi. È dal caos che nasce la nuova creazione.

E’ uno dei momenti magici dell’opportunità di cambiamento dal buio alla luce.

Si può rimanere attoniti a guardare e subire.

È come se avessi il naso appiccicato al quadro. Vedi macchie di colore, singoli dettagli. Quello che ti sfugge è il complesso della composizione, i suoi contorni, la cornice, la collocazione sulla parete, e di che parete si tratta, in quale stanza di quale casa. Servirebbe qualcuno che ti prendesse per le spalle e ti aiutasse a fare qualche passo indietro, per recuperare la giusta prospettiva delle cose.”

Roberto Alajmo

Si può togliersi il velo dagli occhi e riscoprire i valori dell’essere umano e cacciare le scimmie urlatrici per sempre. Lo scopo di questo transito è di progredire, di andare avanti verso il compimento della nostra evoluzione.

Il cielo ci fa sapere che sta per accadere qualcosa di eclatante e di illuminante per l’intera umanità e per l’esistenza stessa del pianeta terra. E non ammette rifiuti!

Che tu sei qui ,

che esistono la vita e l’individuo,

che il potente spettacolo continua,

e che tu puoi contribuirvi con un tuo verso.

Walt Whitman

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* Pycatrix, l’ obiettivo del Saggio

Pycatrix

Grande influenza sul pensiero ermetico rinascimentale ebbe Picatrix (in arabo Gāyat-al-hakīm), opera tradotta in Spagna nel X secolo in latino. Non ebbe edizioni a stampa, ma conobbe una notevole diffusione manoscritta nei secoli XV-XVI.

Picatrix (Gāyat-al-hakīm) è un trattato arabo di magia astrologica attribuito a Maslama al-Magrîti, scritto in Egitto fra il 1047 e il 1051, tradotto in seguito in latino e spagnolo.

Alcune parti di questo libro sono conservate presso la Biblioteca dell’Arsenale a Parigi. L’opera fu tradotta “de arabico in hispanicum” nel 1256 sotto il regno di Alfonso X di Castiglia, detto el Sabio.

Il Picatrix latino ebbe un enorme diffusione durante tutto il Rinascimento.

Il testo ebbe notevole successo negli ambienti esoterici e in particolar modo quando Cornelio Agrippa, Pico della Mirandola e Marsilio Ficino, iniziarono a studiarlo e a trarvi materialmente dei benefici.  

Si parla anche della potenza delle immagini e dei sigilli qui attribuiti ad Ermete Trismegisto.

Il libro è suddiviso in quattro parti e tratta delle cosiddette simpatie fra le piante, le pietre, gli animali, i pianeti  e sul modo di utilizzare questi elementi per scopi magici.

Contiene anche consigli pratici di magia, formule, elenchi di immagini basilari per costruire talismani, corrispondenze tra pietre, animali e piante, pianeti, segni dello zodiaco e parti del corpo umano, insegna la possibilità di predire eventi futuri e indica quali sono i momenti migliori per farlo, in armonia con le posizioni dei pianeti.

Per avere in casa una luce che brilli come argento: prendere una lucertola nera o verde, tagliatele la coda, seccatela e allora si troverà un liquido simile all’argento vivo. Imbevete di questo liquido uno stoppino posto in una lucerna di vetro o di ferro ed accendere la lampada. Tutto prenderà ben presto a brillare di un colore argentato.”

In sintesi il Picatrix insegna come è possibile vaticinare su eventi futuri illustrando anche quali siano i momenti propizi, in armonia con le posizioni planetarie, per avvicinarsi a tale opera.

ll Picatrix, nella sua globalità, era diviso in quattro libri distinti:

– il primo libro, che trattava dei ” cieli e degli effetti che causano con le immagini di loro fatte”;

– il secondo libro, ” Delle figure dei cieli generalmente e del movimento generale della sfera e dei loro effetti in questo mondo;

– il terzo libro ” Delle proprietà dei pianeti e dei segni e delle loro figure e forme fatte nei loro colori e come uno può parlare con gli alcoolici dei pianeti e di molti altri funzionamenti magici;

– il quarto libro,” Delle proprietà degli alcoolici e di quelle cose che sono necessarie da osservare in questa arte più eccellente e di come possono essere convocate con le immagini, i suffumigatori ed altre cose.

Considerato un libro per soli addetti ai lavori, il Picatrix conteneva una vasta gamma di incantesimi, formule rituali, indicazioni su come divinare; quest’ultima categoria era molto importante, e nel libro viene spiegata la funzione degli astri, con il loro legame con il futuro,

Non è un caso che un grande indovino come Nostradamus abbia preso ispirazione proprio dal Picatrix per stendere le sue quartine. Esattamente nel Libro II abbiamo i capitoli dedicati al cosmo:

Capitolo 1. Come è possibile imparare questa scienza
Capitolo 2. Delle figure dei cieli e dei loro segreti
Capitolo 3. Degli impianti dei pianeti, del sole e della luna
Capitolo 4. Del movimento generale della sfera e delle stelle fisse, oltre al Capitolo 10, Delle pietre adatte per ogni pianeta e della fabbricazione delle figure di loro e delle figure dei pianeti.

Un libro che metteva in relazione l’uomo e il cosmo, con la sua energia e i suoi spiriti ; un libro ermetico, nel quale l’essere uomo è al centro dell’universo stesso, ed è capace di forgiare il suo destino semplicemente integrandosi con i suoi misteri, con la natura che lo circonda e con gli astri.

Fonti:

http://alamuth.wordpress.com

http://www.antrodiulisse.eu

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* Le tredici fate

LA FESTA DELLE TREDICI FATE

Alla festa erano invitate le tredici fate.

La prima entrò, portò la tempesta di vento e disse:

Ho visto la viltà e le oppongo lo sdegno.”

La seconda fata portò con sé pioggia e disse:

Ho visto la violenza e le oppongo il potere”.

La terza fata portò neve e disse:

Ho visto la confusione e le oppongo risate”.

La quarta fata portò gelo e disse:

Ho visto la menzogna e le oppongo la forza di trasformazione”.

La quinta fata portò ghiaccio e disse:

Ho visto il tradimento e gli oppongo l’ispirazione”.

La sesta fata entrò, portò pietre e disse:

Ho visto l’odio e gli oppongo il sapere”.

La settima fata spalancò la porta, portò con sé i raggi della luna e disse:

Ho visto la stupidità e le oppongo la responsabilità”.

Entrò l’ottava fata, portò la luce del sole e disse:

Ho visto la distruzione e le oppongo il piacere”.

Con una risata leggera la nona fata aprì la porta e parlò:

Ho visto la durezza e e le oppongo il fluire delle acque”.

La decima fata fece irruzione attraverso la porta e parlò:

Ho visto la paura e porto con me la danza”.

L’undicesima fata entrò e disse:

Ho visto l’invidia e le oppongo la tenerezza”.

La dodicesima fata entrò e parlò:

Ho visto la malattia e le oppongo la musica”.

Infine entrò la tredicesima fata e tutte si sedettero a un grande tavolo a forma di triangolo.

Ho visto la sottomissione, ovunque “ disse la tredicesima fata alle sue sorelle. “

E ora è tempo di contrapporle la libertà”.

( Luisa Francia : “ Le tredici lune”)

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* L’ Eclisse anulare di Sole del 20 maggio 2012

Accadrà il prossimo 20 maggio dalle ore 22’53”alle ore 4’49”

Non sarà visibile in Italia. Le aree favorite saranno l’Asia, la regione del Pacifico e parte del nord America. L’eclissi maggiore sarà visibile alle coordinate 49.1N 176.3E, nell’Oceano Pacifico settentrionale al largo delle Isole Aleutine alle ore 23:53 UTC.

Dopo il perigeo dei giorni scorsi, la Luna tra 10 giorni avrà attraversato metà della sua orbita, arrivando all’apogeo, ossia il punto più distante dal nostro pianeta. Quando un’eclissi avviene poche ore dopo questo momento, il suo disco apparente appare troppo lontano per poter coprire quello solare, per cui si viene a formare l’eclissi anulare, chiamata anche anello di fuoco.

Il termine ‘anulare’ deriva dalla parola latina ‘anulus’, che vuol dire anello, e si riferisce al fatto che il Sole sembrerà divenire un anello nel cielo. Questo tipo di eclissi è considerato tuttavia meno importante rispetto alle eclissi totali, dove la luce lascia il posto all’oscurità e a variazioni meteorologiche, oltre a permettere la visione delle protuberanze solari e della corona, ma è pur sempre un fenomeno per cui vale la pena attenderne gli sviluppi.
(Fonte: meteoweb.eu)

Il 20 maggio è una data ciclica nel calendario Maya; è il giorno in cui si allineeranno le Pleiadi, il Sole e la Terra. L’eclissi di Sole è stata profetizzata proprio dai Maya ed avrà luogo sullo zenith della piramide di Chichén Itzá, eretta di onore di Kukulkan, una divinità venerata dai Maya, del quale gli stessi attendevano il ritorno ed il dono di pace e serenità.

Anche Nostradamus, molto tempo dopo, sembra aver previsto una eclisse di Sole proprio in questa data.

Infine, l’eclissi è stata annunciata dal crop circle (cerchio nel grano)  apparso il 9 agosto 2005 nell’Oxfordshire che indicava dettagliatamente un’eclissi anulare di Sole e l’allineamento celeste del prossimo 20 maggio 2012.

Il detto degli  antichi popoli recitava “Come in alto, così in basso”. e sostenevano una correlazione tra le eclissi e gli avvenimenti catastrofici. Effettivamente si riscontrano delle variazioni dell’equilibrio terrestre nel corso di questi fenomeni, come una diminuzione di temperatura ed una variazione di pressione.

L’eclisse comincerà in Cina all’alba del 21, quando in Italia sarà la tarda serata di domenica. Si sposterà poi sul Giappone fino a rendersi visibile sul confine tra Oregon e California

L’eclissi potrebbe essere ancora più spettacolare se si tiene conto che il Sole si sta avvicinando al picco del suo ciclo di attività, previsto per l’inizio del 2013. “Sarà interessante osservare come l’avanzata dell’ombra della Luna coprirà le macchie solari, per poi scoprirle man mano che si allontanerà dal disco del Sole”, spiega Anthony Cooke, astronomo del Griffith Observatory di Los Angeles.
Cooke aggiunge che per gli astronomi l’eclissi sarà probabilmente un’utile occasione di studio. “I radiotelescopi che si trovano vicino alla zona d’ombra effettueranno osservazioni mentre la Luna passerà sulle macchie solari e su altre fonti di disturbi radio provenienti dal Sole”.

Le eclissi sono sempre indicative di crescita e di evoluzione.
Anche se la loro durata come fenomeno celeste è breve, l’energia potenziante in un determinato ambito della nostra vita  agisce qualche settimana prima del fenomeno e fino a sei mesi dopo.
L’influenza di una eclissi è molto forte per chi stia compiendo gli anni in una data vicina.
Ma tutti siamo sensibili alla loro influenza perché l’eclissi avviene in un settore del nostro cielo natale e la sua energia ci spingerà a qualche  un cambiamento, a qualche scelta, nell’ambito della casa astrologica dove appare.
Le eclissi solari, rappresentano sempre un inizio, una nuova strada , un cambiamento da affrontare con spirito di rinnovamento interiore.
Le eclissi lunari sono invece indicative di una situazione che sta volgendo al termine.

Quando nel Cosmo appaiono insolite configurazioni si creano canali ulteriori di energie di Evoluzione per l’umanità.

Leggi anche:”Eclissi di luna e sole”

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* La fine del mondo? non ci sarà!

Il 2012?

E’ solo l’anno in cui finisce un ciclo e ne inizia un altro

E’ stato il team di archeologi dell’Università di Boston, coordinato dall’archeologo William Saturno e di cui fa parte anche l’italiano Franco Rossi, a rinvenire il più antico calendario Maya scoperto sino a questo momento, risalente a 1200 anni fa e ritrovato in un tempio in Guatemala. a Xultun. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science, apparirà anche sul National Geographic.

E’ stata riportata alla luce la stanza di uno scriba, incaricato di archiviare e custodire tutti i documenti della comunità Maya, all’interno della quale sono raffigurati molti dipinti preziosissimi per conoscere più a fondo il popolo del Centro-America, che studiava l’universo per trovare armonia tra i diversi avvenimenti del cielo e i rituali sacri.
Molti degli affreschi risultano danneggiati, ma sono ancora ben visibili delle figure umane e alcune annotazioni riguardanti i diversi cicli astronomici.

Si tratterebbe del più antico conteggio dei giorni sinora rappresentato nella civiltà Maya e, per di più, riportato in un luogo diverso da un libro.
Non è stato facile decifrare le centinaia di numeri in geroglifico, anche per il loro stato di conservazione. Per farlo, i ricercatori hanno considerato le forti analogie tra quelle stringhe di barre e punti e i geroglifici di un famoso manoscritto Maya datato qualche secolo più tardi: il Codice di Dresden
.

Nella serie di tabulazioni compaiono due cifre interessanti. La prima corrisponde all’anno 813 d.C, probabile riferimento, secondo gli archeologi, all’inizio del crollo della civiltà Maya. La seconda indicherebbe il numero di giorni che compongono un calendario di lungo computo, comprensivo di tutte le ciclicità astronomiche care ai Maya

Sono tre le pareti rimaste intatte, e quelle a est e a nord, in particolare, sono ricoperte da sottilissimi glifi rossi e bianchi, unici nel loro genere. Secondo quanto riportano i ricercatori su Science, sembrano descrivere le varie ciclicità astronomiche con cui i Maya tenevano il conto dei giorni: vi figurerebbero anche le fasi lunari, il calendario cerimoniale (260 giorni), il calendario solare (365 giorni), il ciclo di Venere (584 giorni) e quello di Marte (780 giorni).

I ricercatori affermano inoltre che, “nonostante la credenza popolare, non vi è alcun segno nei calendari Maya che il mondo finisca nel 2012: in quella data termina solo uno dei cicli del calendario “. 


Per rendere le cose più semplici, “
E’ come il contachilometri di una macchina, che si azzera e ricomincia daccapo: così il calendario Maya termina per poi ricominciare“, precisa l’astronomo americano Anthony Aveni, della Colgate University.


E conclude Saturno: “
I simboli scritti dai Maya riflettono una certa visione del mondo. I Maya predissero che il mondo sarebbe continuato, ossia che anche a 7.000 anni da oggi i cicli si sarebbero ripetuti sempre nello stesso modo “.

Quindi, niente scuse, il futuro dipende da noi…

PEDALARE!

Fonti.

http://www.funweek.it/

http://daily.wired.it/news/scienza

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* La perpetua primavera

La fantasia è una perpetua primavera.

Johann Friedrich von Schiller

Io sono il cervello sinistro: Sono uno scienziato.
Un matematico. Amo il “famigliare” il conosciuto.
Ragiono per categorie. Sono accurato, preciso.
Lineare. Analitico. Strategico. Pratico.
Sempre al controllo. Un maestro di parole e lingue.
Realistico. Io calcolo le equazioni e gioco con i numeri.
Io sono l’ordine. Io sono la logica.
So esattamente chi io sia.
Io sono il cervello destro: Io sono la creatività.
lo spirito libero. Io sono la passione.
Il desiderio, la bramosità. La sensualità.
Sono il suono della risata ruggente. Sono il gusto.
Sono la sensazione della sabbia sotto i piedi nudi.
Sono il movimento. Il colore vivido.
Sono lo spasmo di dipingere una tela vuota.
Sono l’immaginazione infinita. L’arte. La Poesia.
I sensi. Il Sesto senso.
Sono qualsiasi cosa che io voglia essere.
*

La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell’acqua scura di quella conchiglia d’argento che chiamiamo luna. Non può essere interrogata: regna per diritto divino”.

Oscar Wilde

leggi anche:*  La primavera in cielo

* Equinozio di primavera

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Nessun luogo è lontano

Può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici?
Se desideri essere accanto a qualcuno che ami, non ci sei forse già?”
 

 

Rae, cara!
Grazie per avermi invitato per il tuo compleanno!
La tua casa è distante mille miglia dalla mia, e io sono uno che si mette in viaggio solo quando ne vale la pena. Ebbene, ne val proprio la pena, se si tratta di prender parte alla tua festa.
Non vedo l’ora di essere da te!
Il mio viaggio è cominciato dentro il cuore di un piccolo uccello, un colibrì che conoscemmo insieme, io e te, tanto tempo fa. Lo trovai cordiale come sempre, anche stavolta. E tuttavia – quando gli dissi che la piccola Rae stava crescendo e che io stavo andando alla festa per il suo compleanno con un regalo lui rimase perplesso.
Per un pezzo badammo a volare in silenzio, e alla fine lui mi disse: “Ci capisco ben poco, in quel che dici, ma men che mai capisco come mai tu ci vada, a questa festa”.
“Ma sicuro che vado, alla festa” dissi io. “Cos’è che ti riesce tanto difficile da capire?”
Lui non rispose niente, lì per lì, ma quando arrivammo alla casa del gufo, mi disse: può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici? Se tu desideri essere da Rae, non ci sei forse già?”.
“La piccola Rae sta crescendo, e io vado alla festa per il suo compleanno con un regalo” dissi al gufo.
Mi parve strano di re vado, è vero, dopo quanto mi aveva detto il colibrì, ma lo stesso mi espressi in quel modo, perché Gufo mi capisse.
Lui pure restò zitto per un pezzo, seguitando a volare.
Un silenzio tutt’altro che ostile.
Ma quando mi ebbe condotto sano e salvo a casa dell’aquila, così mi parlò: “Ci capisco ben poco in quel che dici, ma men che mai capisco perché chiami piccola, la tua amica”.
Ma sicuro che è piccola” dissi “dal momento che non è ancora grande. Cos’è che ti riesce tanto duro da capire?”
Gufo allora mi guardò, coi suoi occhi profondi color ambra, mi sorrise e mi disse: “Pensaci su”.
“La piccola Rae sta crescendo, e io vado alla festa per il suo compleanno con un regalo” dissi all’aquila. Mi faceva un po’ specie, veramente, dire vado e dire piccola, dopo quanto mi avevano detto Colibrì e Gufo, ma lo stesso mi espressi a quel modo, affinché Aquila potesse capirmi.
Insieme volammo, al di sopra delle vette, a gara con i venti di montagna. Alla fine lei mi disse: “Ci capisco ben pooc in quel che dici, ma men che mai capisco la parola compleanno”.
“Ma sicuro: compleanno” dissi io. “S’intende festeggiare il giorno in cui ebbe inizio la vita di Rae, e prima del quale lei non c’era. Cosa c’è di tanto difficile da capire, in questo?”
Aquila allora incurvò le ali e dopo una picchiata rapidissima, atterrò con dolcezza, su una roccia, nel deserto. “Ci sarebbe stato un tempo anteriore alla nascita di Rae? Non pensi piuttosto che la vita di Rae sia cominciata prima ancora che il tempo esistesse?”
“La piccola Rae sta crescendo, e io vado alla festa per il suo compleanno con un regalo” così dissi anche a Falco.“La piccola Rae sta crescendo, e io vado alla festa per il suo compleanno con un regalo” così dissi anche a Falco. Mi suonava un po’ strano tuttavia dire vado, dire piccola e compleanno, dopo quanto avevo udito da Colibrì, da Gufo e Aquila, tuttavia così mi espressi perché Falco mi capisse.
Sorvolammo veloci il deserto, e alla fine lui mi disse: “Sai capisco ben poco di ciò che mi dici, ma meno di tutto mi spiego quel tuo sta crescendo”.
“Ma sicuro che Rae sta crescendo” dissi io “Adesso è più vicina all’età adulta, e un anno più lontana dall’infanzia.
Cosa c’è di tanto arduo da capire, quanto a questo?
Falco alfine atterrò su una spiaggia solitaria.
“Un anno più lontana dall’infanzia? Non mi sembra che questo sia crescere!”
Si sollevò di nuovo in volo e, di lì a poco, scomparve.
Il gabbiano, lo so, era molto saggio.
Volando insieme a lui, riflettei bene prima di parlare e scelsi con cura le parole, dimodoché capisse che qualcosa pur avevo imparato.
“Gabbiano” gli dissi alla fine “perché mi porti in volo da Rae, quando sai che in realtà io già sono con lei?
Di là dal mare, di là dai monti, finalmente il gabbiano calò e si posò sopra il tetto di casa tua.
“Perché l’importante mi disse che tu sappia la verità.
Finché non la sai – finché non la capisce veramente – puoi soltanto afferrarne qualche stralcio, o brandello, e non senza un aiuto dall’esterno: da macchine, uomini, uccelli.  Ma ricordati” disse “che l’essere ignota non impedisce alla verità d’essere vera”.
Ciò detto disparve.
E’ venuto il momento di aprire il regalo.
I regali di latta e lustrini si sciupano subito, e via. Io invece ho un regalo migliore, per te.
E’ un anello da mettere al dito. E brilla di una luce tutta sua.
Nessuno può portartelo via; non può essere distrutto. Tu sei l’unica al mondo che riesca a vedere l’anello che io ti dono, come io ero l’unico in grado di vederlo quand’era mio.
Questo anello ti dà un nuovo potere.
Messo al dito, potrai levarti in volo con tutti gli uccelli dell’aria – vedere attraverso i loro occhi dorati – palpare il vento che sfiora le loro vellutate piume – e potrai quindi conoscere la gioia di sollevarti lassù, in alto, al di sopra del mondo e di tutte le sue pene. Potrai restarci quanto ti parrà, su nel cielo, al di là della notte, e oltre l’alba. E quando avrai voglia di tornar giù di nuovo, vedrai, tutte le tue domande avranno risposta e tutte le tue ansie si saranno dileguate.
Al pari di ogni cosa che non può toccarsi con mano o vedersi con gli occhi, il tuo dono si fa più potente via via che lo usi.
Dapprincipio l’impiegherai solo quando sei fuori di casa, all’aperto, guardando l’uccello insieme al quale voli.
Ma poi, più in là, se l’adoperi ben bene, funzionerà anche con quegli uccelli che non vedi; finché t’accorgerai che non ti occorre né l’anello né l’uccello per volare al di sopra delle nubi, nel sereno.
E quando arriverà per te quel giorno, tu dovrai a tua volta donare il tuo dono a qualcuno che sai ne farà buon uso; costui potrà apprendere, allora, che le uniche cose che contano sono quelle fatte di verità e di gioia, e non di latta e lustrini.
Rae questo è l’ultimo anniversario che festeggio con te in modo speciale.
Dai nostri amici uccelli ho imparato quanto segue.
Non posso venire da te, perché già ti sono accanto.
Tu non sei piccola, perché già sei cresciuta: sei grande e giochi con il tempo e la vita – come tutti facciamo – per il gusto di vivere.
Tu non hai compleanno, perché sei sempre vissuta; non sei mai nata, e mai morirai.
Non sei figlia di coloro che tu chiami papà e mamma, bensì loro compagna d’avventure, in viaggio alla scoperta delle cose del mondo, per capirle.
Ogni regalo che ti fa un amico è un augurio di felicità: così pure questo anello.
Vola libera e felice, al di là dei compleanni, in un tempo senza fine, nel persempre.
Di tanto in tanto noi c’incontreremo – quando ci piacerà – nel bel mezzo dell’unica festa che non può mai finire.

 

Richard Bach

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*Fiocchi di neve

Sul cielo imbronciato
è dipinto un puntino,
ma bianco e vivace
che corre e sfarfalla;
un altro puntino
pia bianco del latte,
appare e scompare
svoletta, sfarfalla.
D’un tratto, nel cielo
farfalle incantate
pia bianche del latte
si muovono a schiera:
A di piume cadenti
s’è l’aria adornata;
e ricopre la terra
una gran nevicata!

(Anonimo)

I fiocchi di neve sono cristalli esagonali di ghiaccio e non ce ne è uno uguale all’altro!

Per saperne di più:http://www.link2universe.net/index.php?s=fiocchi+di+neve

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* cosmicomiche

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Quando ero piccola mi affascinavano i cieli stellati.
Mi domandavo chi erano tutti quei punti luce che guardavano verso la terra. Erano sicuramente vivi e volevano dirci qualcosa.
Ad ognuno una cosa diversa, perchè ognuno è diverso.


Ma ciò che più mi incuriosiva era dove andassero di giorno, dato che nel cielo, di giorno non si vedeva nessuno di loro.
Così immaginavo di perdermi tra tutti quei globi luminosi che mi apparivano vibranti di colori. E quando tornavo sulla terra era come se fossi inghiottita da uno zoom.
E pensavo…
” mica male queste scarpe…voglio tornare in quel negozio e comprare anche quelle altre che mi piacevano…”
Questo è un esempio di  stare con i piedi per terra .
Mentre l’opposto,quello di prima, è stare con la testa tra le nuvole.
E qui , dato che sono sempre io, viene spontaneo affermare come sopra così sotto .
Un’altra curiosità avevo, da bambina ..
( Eh! Sì, ero una bambina “ molto riflessiva” diceva la mia maestra…)
Quando io sono al Polo Nord, ben piantata in verticale sulla terra, c’è qualcun altro che, ben piantato sulla terra in verticale, sta al Polo Sud.
A parte il fatto che mi chiedevo come mai quello al polo sud, dato che stava sotto, al sud, non cadesse nello spazio…
Ma…

Chi, quando, dove e come aveva deciso quale fosse il Sud e il Nord?
E quindi il Sotto e il Sopra? E la Destra e la Sinistra ? E che la terra girasse in questo senso e non in quell’altro?


Più tardi ho letto un libro sull’argomento, che consiglio e che ho trovato molto divertente.
Le cosmicomiche “ di Italo Calvino.
Il protagonista  Qfwfq è privo di una vera identità, sembra che sia sempre esistito, non viene mai descritto con una fisionomia precisa, non si sa da dove venga, per quale motivo sia lì, ma diventa in ogni circostanza il testimone e protagonista indiscusso dell’ evento narrato.

“In quel periodo, Qfwfq cadeva. Ma non era una caduta così come la intendiamo noi adesso, innanzi tutto perché non c’era nessun punto di riferimento e quindi non si sapeva se si cadeva o si era fermi, oppure se si stava salendo. In ogni modo l’impressione era di cadere.”

Poi l’universo diventa un non luogo a misura di essere umano, un posto familiare dove abitano madri, padri, nonne, zii, cugini gemelli, signore del piano di sopra e così via…

“All’inizio di tutto, Qfwfq stava concentrato in un punto insieme a tutte le altre persone esistenti. Anzi, non insieme ma sovrapposti, tutti nello stesso punto: ogni punto di una persona coincideva con gli altri punti di tutte le altre persone. La situazione non favoriva la socievolezza perché alla fine ci si riduceva solo al “buongiorno” e “buonasera”, e si legavano amicizie solo con un ristretto numero di conoscenti.
E proprio in quel momento il punto che conteneva tutti s’espanse, catapultò tutti ai quattro angoli dell’universo e dissolse la signora Ph(i)Nko in luce e calore, proprio lei che in un impeto d’amore generale aveva dato il via al tempo, allo spazio, all’universo e alla gravitazione universale.”

Un posto che non ha un inizio e una fine, ma rassicurante e amichevole.
Ci sono altri posti dove altri esseri scambiano messaggi da una lontananza inimmaginabile di anni luce, il che dimostra che ci sono e ci vedono.

“ Una notte, osservando il cielo, Qfwfq notò un cartello in una galassia lontana. Questo cartello diceva “TI HO VISTO”. Facendo un rapido calcolo, si accorse che si riferiva ad un pessimo episodio che aveva compiuto duecento milioni di anni fa. Non sapendo cosa dire, espose un cartello difensivo con la scritta “E CON CIO’”?. Nei giorni seguenti continuarono ad apparire questi cartelli, e Qfwfq rimase sempre sulle difensive.
Si accorse, però, che ora molte persone nell’universo avevano una pessima idea di lui. Si ricordò allora di un episodio in cui era stato veramente se stesso, e voleva vedere le reazioni della galassia a questo proposito. Attese il giorno giusto, ma si accorse che quasi nessuno lo aveva notato o lo aveva collegato al rincrescioso episodio precedente.
Decise allora di costruire due cartelli, uno che attirava l’attenzione sui fatti positivi che compiva e un altro che la distoglieva nei momenti in cui non voleva essere visto. Spesso, però, li usava in modo errato, e l’universo lo vedeva sempre nei momenti sbagliati.
Fu sollevato sapendo che ad una certa distanza le galassie lontane non sarebbero più state in grado di vederlo.”

Insomma un modo di vedere l’universo con tutti i suoi  misteri e gli interrogativi che per ora non hanno risposta attraverso una ottica fiduciosa che tutto ha un senso.
E’ una interpretazione molto personale della realtà.
Ma cosa ho mai detto… Realtà ?
Quale Realtà?  La mia visione del mondo? O la tua? O la sua?
Se io chiedo ad un gruppo di persone che hanno vissuto la stessa esperienza, nello stesso momento e nello stesso luogo, ognuno di loro mi darà una versione diversa. Secondo il suo punto di vista.
Secondo i suoni che ha percepito.
Secondo la sua emozione del momento.
Esiste una Realtà Oggettiva? Esiste una Realtà condivisa che è il risultato delle esperienze di tutta l’umanità ed è la base dello sviluppo della Civiltà .
Questa Realtà condivisa è ciò che tutti credono che sia in quanto la loro visione è determinata da un modo di pensare comune, una credenza secondo la quale le cose stanno proprio così …e solo così.
E sono proprio le credenze che hanno contribuito allo sviluppo della  la civiltà!
Sarebbe molto, ma molto lungo elencarle e studiare l’effetto che hanno ottenuto sull’andamento del pensiero  e …

…to be continued!