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* L’età rende irascibili le stelle

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Gli anziani non sono sempre una compagnia facile. Invecchiando si può diventare brontoloni e un po’ irascibili.

Ma quando a invecchiare sono le stelle, averci a che fare può diventare davvero impossibile. Per i pianeti che orbitano attorno ad esse, si intende.

Lo dimostra una survey, una ricognizione su 142 stelle della nostra galassia effettuata da Kevin Schlaufman e colleghi del Massachusetts Institute of Technology.

I ricercatori volevano capire perché gli esopianeti della classe “hot Jupiter” (pianeti gassosi simili a Giove, ma che orbitano vicinissimi alla loro stella ), trovati in grandi quantità negli ultimi anni attorno a stelle simili al Sole, siano così rari attorno a una categorie di stelle anziane chiamate subgiganti.

Una ipotesi è che quelle stelle fossero molto più grandi del Sole quando erano giovani, e che la loro gravità impedisse la formazione di pianeti nelle immediate vicinanze. Non convinti, Schlaufman e i suoi colleghi hanno studiato 142 subgiganti per cercare di capire che massa avessero quando erano più giovani. Per farlo, hanno studiato la loro posizione e ricostruito a ritroso il loro possibile percorso all’interno della Galassia.600px-NGC290

Le stelle infatti tendono a nascere a nidiate all’interno di ammassi, e poi disperdersi orbitando attorno al centro della galassia. Le stelle di grande massa invecchiano più in fretta, e quindi le “sorelle” sono ancora abbastanza vicine tra loro quando raggiungono gli ultimi stadi di vita. Lo studio ha scoperto invece che le subgiganti sono più disperse rispetto alle altre stelle. Il che vuol dire che sono più vecchie di quanto si pensasse, perché stelle nate assieme hanno avuto più tempo per allontanarsi le une dalle altre. Per avere avuto una vita così lunga, però, non potevano essere tanto massicce , ma piuttosto simili al Sole.

E le stelle simili al Sole formano spesso pianeti “Hot jupiter”.

Probabilmente, allora, anche le subgiganti li avevano in passato, finché invecchiando e gonfiandosi non hanno aumentato la loro attrazione gravitazionale, che ha fatto letteralmente a pezzi i poveri pianeti.

Lo studio è stato accettato per la pubblicazione su The Astrophysical Journal.
di Nicola Nosengo (INAF)

http://unastellaperamica.wordpress.com

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* La buona notizia del venerdì: L’UNESCO ha deciso: l’Etna è patrimonio dell’umanità.

L’UNESCO ha deciso:

l’Etna è patrimonio dell’umanità.

«L’ Etna nevoso, colonna del cielo
d’acuto gelo perenne nutrice;
mugghiano dai suoi recessi
fonti purissime d’orrido fuoco,
fiumi nel giorno riservano
corrente fulva di fumo
e nella notte ròtola
rocce portando alla discesa
profonda del mare, con fragore».

Così Pindaro in una delle sue Odi descriveva l’Etna più di 2500 anni fa.

Oggi ben poco è cambiato, e un grande poeta avrebbe di fronte a se lo stesso spettacolo. Questo vulcano, uno dei più attivi sul continente europeo, ha affascinato uomini d’arte, scienziati e viaggiatori con la propria altezza, la neve in cima, il ruggente suono delle eruzioni che spezzano l’armonia della soleggiata Sicilia.

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Oggi il turismo dell’isola passa anche per l’Etna con spedizioni di vulcanologi e turisti che scalano le pendici per studiarne i segreti gli uni, e per farsi fotografare immersi in un paesaggio lunare gli altri.

Per l’importanza storica, culturale e scientifica, l’Etna è stato inserito dall’UNESCO nella lista dei patrimoni dell’umanità il 21 giugno 2013.

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Con questa decisione, che riempie di orgoglio i Siciliani in primis ma anche tutti noi italiani e gli estimatori stranieri, si spera di dare un segnale forte alle istituzioni per puntare fortemente sul turismo e sulla ricerca scientifica, investendo ingenti quantità di denaro a supporto di progetti di valorizzazione, perlomeno in controtendenza ai recenti sviluppi.

L’Etna è quindi il 45esimo bene inserito nella lista UNESCO riferita al nostro paese, e ancora oggi deteniamo il primato nel mondo per la quantità di siti tutelati dall’organizzazione internazionale.

Allora forza e coraggio: il mondo in costante cambiamento si aspetta da noi grandi cose.

Fonte: italiaiocisono.com

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IL DELFINO CURIOSO NEL FIUME CORNO STA BENE

Il mare biorisanato da un batterio

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* 23 giugno, la superluna rosa, la luna piena della fragola

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La luna piena di questo mese,quella che risplenderà in cielo il 23 giugno, sarà una superluna ‘rosa’,la luna più grande del 2013.

Quel giorno il nostro satellite naturale sarà nel punto più vicino alla Terra di tutto l’anno, il cosiddetto perigeo. La luna si troverà infatti a soli 356.991 km di distanza da noi.

Nel percorrere la sua orbita attorno alla Terra la luna si trova in un momento dell’anno nel punto più lontano rispetto al nostro pianeta (apogeo) e in quello più vicino. In quest’ultimo caso si parla di “luna al Perigeo”.

Ed è quello che accadrà questo mese, anche se in realtà un perigeo ed un apogeo hanno luogo ogni mese.

Solitamente la distanza media Terra-Luna è di circa 384.400 km. Sebbene quella di quest’anno sarà davvero una luna da guardare con attenzione, non si tratta del record assoluto.

Una superluna ancora più vicina è stata osservata il 19 marzo 2011, quando il nostro satellite si trovava a circa 356.577 km di distanza da noi. Ma l’ultimo perigeo significativo fu nel 1993, quando la distanza tra noi e la Luna fu di soli 357.210 chilometri.

Quello del 23 giugno sarà comunque un evento da segnare sul calendario, visto che la prossima volta che la Luna raggiungerà simili ‘dimensioni’ sarà tra più di un anno, il 10 agosto 2014, quando sarà solo di 5 km più vicina alla Terra.

Andrà meglio nel 2015 quando il 28 settembre la Luna sarà lontana da noi “solo” 356.877 km ma per ammirarla ancora più da vicino sarà necessario aspettare fino al 14 novembre 2016 quando la Luna disterà dalla Terra solo 356.509 km.

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Luna piena, tra passato e presente

Sin dai tempi antichi, infatti, la luna piena ha attirato a sé le curiosità di molti uomini che, ad essa, rivolgevano le proprie speranze, ma anche i propri calcoli.

Tra questi, come non pensare ai nativi americani che vivevano a stretto contatto con la natura e le cui vite erano rigorosamente legate ai cicli lunari?

È proprio a quelle tribù che si devono dei nomi specifici, che variavano a seconda delle stagioni o del mese ai quali erano associati. Sebbene con alcune variazioni, gli stessi nomi sono utilizzati da diverse tribù, come quelle degli Algonquin del New England, ad esempio. Ma anche i coloni europei seguirono le proprie usanze e crearono alcuni nomi.

Ecco un elenco di tutti i nomi associati alla luna piena, strettamente connessi alle date e agli orari, anche per il 2013. Un modo per ammirare nel presente quel che accadeva anche in passato.

26 gennaio – Luna piena del Lupo: nei freddi paesaggi innevati del pieno inverno, i branchi di lupi ululavano fuori dai villaggi indiani. Era conosciuta, questa, come la Vecchia Luna o la Luna dopo Yule. In alcune tribù questa era la Luna piena della Neve, strettamente legata al periodo invernale.

25 febbraio – Luna Piena della Neve: era ed è la luna piena del mese durante il quale le nevi più pesanti cadono e ammantano i paesaggi invernali. La caccia diventa molto difficile e, quindi, per alcune tribù questa era anche definita la Luna Piena della Fame.

27 marzo – Luna Piena del Verme: nel mese di marzo, il terreno si ammorbidisce e i lombrichi e gli altri vermi si riaffacciano in superficie, invitando il ritorno dei pettirossi ai loro succulenti pasti. Le tribù più settentrionali definivano tale periodo come la Luna piena del Corvo, quando il gracchiare dei corvi segnava la fine dell’inverno, o anche Luna piena della Crosta, perché il manto nevoso si congela di notte e si riscalda di giorno. Nel 2013, questa luna piena è coincisa con il periodo Pasquale, ovvero la prima della stagione primaverile. E, la prima domenica dopo la luna pasquale è la Domenica di Pasqua.

25 aprile – Luna Piena Rosa: Il Phlox selvatico è uno dei primi fiori di primavera. Altri nomi erano ad associati alla luna di questo mese, come Luna Piena dell’Erba Germogliante, la Luna Uovo e, tra le tribù costiere, la la Luna Piena del Pesce, che coincideva con la riproduzione dei pesci.

25 maggio – Luna Piena del Fiore: I fiori, a maggio, sono ormai abbondanti ovunque. E’ questa la Luna Piena della Semina o la Luna del Latte. La luna potrebbe subire in questo periodo una penombra, che si tradurrà in una eclissi appena visibile.

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23 giugno – Luna Piena della Fragola:

gli europei la chiamarono Luna Rosa. Era ed è la luna che giunge al perigeo alle 07:00 del mattino, ad una distanza di 356.991mila chilometri dalla Terra. Sarà questa la luna piena più intensa del 2013. Si attendono maree notevoli in coincidenza del fenomeno.

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22 luglio – Luna Piena del Corno: era la luna concomitante con lo spuntare delle corna dei cervi giovani. È stata definita anche la Luna Piena del Tuono, visto che il mese oltreoceano ospita diversi temporali estivi.

20 agosto – Luna Piena dello Sturgeon: è un enorme pesce dei Grandi Laghi e di altri importanti corsi d’acqua, il pesce Sturgeon. Qualche tribù la chiamava Luna Piena Rossa perché quando la luna sorge appare rossastra attraverso la foschia afosa.

19 settembre – Luna Piena del Raccolto: tradizionalmente, questa luna piena si verifica in prossimità dell’equinozio d’autunno. La luna del raccolto arriva solitamente a settembre, ma in media una o due volte ogni decennio cadrà ai primi di ottobre. Al culmine del raccolto, gli agricoltori possono lavorare durante la notte alla luce di questa luna.

18 ottobre – Luna Piena dei Cacciatori: con le foglie che cadono e i cervi ingrassati dopo la stagione calda, è questo il momento di cacciare. Con i campi ormai incolti, infatti, i cacciatori possono avanzare sopra le stoppie e vedere più facilmente le volpi, così come gli altri animali. Solitamente considerati un banchetto di ringraziamento dopo il raccolto.

17 novembre – Luna Piena del Castoro: a questo punto dell’anno, ahinoi, negli Stati Uniti è il momento di impostare le trappole per i castori, prima che le paludi si congelino. Un’altra interpretazione suggerisce che la Luna Piena del Castoro sia così denominata perché questi animali sono attivi nella loro preparazione per l’inverno.

17 dicembre – Luna Piena Fredda: questa luna è stata chiamata anche la Luna prima di Yule. Dicembre è anche il mese del freddo invernale che impone la sua morsa. A volte, questa luna è stata indicata come la Luna Piena delle Lunghe Notti o con l’espressione Lunga Notte, molto appropriata se si considera che le notti invernali sono davvero lunghe e la luna impera sopra l’orizzonte per diverso tempo. Questa particolare luna piena rimane alta nel cielo di notte ed è diametralmente opposta al Sole che rimane più basso.

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* La buona notizia del venerdì: Amici animali nuove leggi

Amici animali

 

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I nostri amici a quattro zampe saranno liberi di andarsene a spasso in spiaggia quest’estate.

Ma non solo, anche nei bar, nelle biblioteche e in qualunque altro luogo pubblico o aperto al pubblico, senza alcuna autorizzazione prevetiva e nessun divieto potrà più fermare il loro libero passeggiare.

Grazie al nuovo regolamento-tipo, presentato ieri dall’AnciAssociazione nazionale comuni italiani, di cui è presidente Alessandro Cattaneo — e dalla Fiadaa — Federazione italiana diritti animali e ambiente i comuni italiani avranno uno strumento per tutelare i diritti degli animali da compagnia.

Il regolamento elenca doveri e responsabilità dei proprietari di cani e gatti— ad esempio, la custodia, il controllo della riproduzione, le precauzioni contro danni a terzi o aggressioni — e alcuni significativi divieti: «Come quello di legare gli animali alla catena, di venderli a minorenni, di detenerli se si sono riportate condanne, o è stato accolto il patteggiamento, per maltrattamento o uccisione, di lasciarli cronicamente soli, di condurli al guinzaglio da qualsiasi mezzo di locomozione, di utilizzarli per l’accattonaggio, di offrirli in omaggio o in premio».

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L’iniziativa dà seguito ad un percorso di collaborazione iniziato l’anno scorso con la presentazione di ordinanze-tipo per il libero accesso degli animali a spiagge e luoghi pubblici, ma è più ambiziosa, perché il regolamento-tipo, pensato come esempio per l’applicazione al maggior numero possibile di casi concreti, affronta tutte le principali questioni attinenti alla convivenza uomo-animale nelle città e, per la prima volta, si occupa di tutti gli animali, dal gatto, all’iguana, all’elefante obbligato a “lavorare” sotto il tendone del circo.

Questo regolamento rovescia completamente l’impostazione adottata finora: si parte non dai divieti, ma dall’idea che – in linea generale, con motivate eccezioni – l’animale domestico possa accompagnare il proprietario dovunque, senza ledere i diritti di nessuno. L’intento è quello di migliorare la qualità della vita di tutti: i cittadini e i loro piccoli amici”.

«È tutelato il libero accesso degli animali domestici sulle spiagge, nei luoghi pubblici, nei luoghi aperti al pubblico (compresi case di riposo, ospedali, cimiteri) e sui mezzi di trasporto pubblico».

Il regolamento ribalta la tradizionale prospettiva proibizionista e punta a migliorare la qualità della vita di tutti, proprietari di animali o meno.

Secondo il testo proposto, il regolamento riconosce “la valenza sociale” del rapporto tra esseri umani e animali d’affezione ed opera perché il rispetto verso i nostri amici a quattro zampe sia promosso anche nel sistema educativo, a partire dalla scuola dell’infanzia ed elementare..

Qualora il detentore, “per seri e comprovati motivi”, non sia più in grado di tenere l’animale, è previsto che ne dia comunicazione all’Asl e al Comune affinché le strutture pubbliche o private convenzionate possano gestire l’accoglienza. Il regolamento, inoltre, riconosce e promuove, quale strumento alternativo per la lotta al fenomeno del randagismo, la figura del “cane di quartiere” o, più propriamente, del “cane libero accudito”.

«Il nostro auspicio è che possa essere adottato, o utilizzato come modello, nel maggior numero possibile di Comuni. Questo regolamento rovescia completamente l’impostazione adottata finora: si parte non dai divieti, ma dall’idea che in linea generale, salvo motivate eccezioni, l’animale domestico possa accompagnare il proprietario dovunque, senza ledere i diritti di nessuno».

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Per coloro che non rispetteranno i nuovi diritti degli animali — nei comuni dove verrà adottato il regolamento e per le violazioni non punite già dalla legge — sono previste sanzioni amministrative da 150 a 500 euro e, nei casi previsti, la confisca degli animali.

Fonti:

http://infosannio.wordpress.com

http://www.anci.it/…/Ordinanza%20tipo%20Animal%20frie…

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* Il risveglio dell’Anima Mundi

Il risveglio dell’Anima Mundi è il grande avvenimento che stiamo vivendo.

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La consapevolezza dei cittadini della Terra che essi appartengono alla stessa famiglia e riconoscono tutti gli stessi valori della Civiltà.

Questi valori sono semplici e facili da capire per tutti.

Essi sono il ripristino della Misura in tutte le manifestazioni delle attività umane, la riduzione degli eccessi in modo che tutti siano liberi di esprimere la propria dignità dell’essere un elemento importante del creato.

Da questa riduzione degli eccessi deriva il rispetto per sè stessi e quella per il proprio simile ed il rispetto per la natura circostante, senza alcuna forma di violenza.

Senza il rispetto per sè stessi non ci possono essere gli altri due e nè l’assenza di violenza. Questi valori ripudiano le contrapposizioni e vivono degli insegnamenti di Civiltà fondati sulle inclusioni e sulla Misura.

Il risveglio dell’Anima Mundi è anche la consapevolezza di prendere in mano il proprio destino, secondo la propria coscienza, e riconoscere gli eterni valori dell’umanità che è in ogni singola persona, quale nuova Stella Polare verso la quale dirigere i propri passi sulla perduta strada della Civiltà.

Questa nuova Anima Mundi non attende e nè dipende dal fare o non fare dei propri governanti.

Questa nuova Anima Mundi indica lei stessa ai propri governanti quello che si deve o non si deve fare, e quando.

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I nostri governanti hanno ampiamente dimostrato di non avere idee. Essi inoltre sono bloccati da una contrapposizione selvaggia adatta più ai comportamenti delle scimmie che a quelle degli uomini sapiens. Ed hanno paura di “riformare” lo status quo per non perdere i loro tanti privilegi. Pertanto il cambiamento potrà avvenire solo con il diretto intervento dell’Anima Mundi.

Mentre l’umanità intera è minacciata dal vacillare di una incombente catastrofe dovuta ai tanti pregiudizi, diventati poi dei paradigmi, rivelatisi solo dei sogni o illusioni, è arrivato il momento di agire concretamente mostrando tutta la potenza dell’Anima Mundi. 

Uniamoci il  prossimo 21 Giugno per  una manifestazione planetaria in tutte le città e paesi della Terra ed alla quale parteciperanno tutti i cittadini del mondo di buona volontà che credono nei valori dell’Anima Mundi. Sarà una passeggiata pacifica, reale o metaforica, aperta a tutti, senza distinzione di età, sesso, ceto sociale e religione, ove tutti si sentono attratti dal condividere un comune destino e tutti possono portare il loro contributo, piccolo o grande che sia.

Il solstizio d’estate del 21 Giugno è particolarmente adatto a marcare il risveglio millenario dell’Anima Mundi perchè la Terra inizia a percorrere la sua parte di orbita che la porterà verso il solstizio invernale del 22 dicembre che segna l’inizio dell’anno astronomico che, forse solo per una ennesima coincidenza, tanta attesa ha ispirato nell’Anima Mundi.

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Questa Anima Mundi quindi procederà con pacifiche manifestazioni di solstizio in solstizio indicando ai propri governanti il da farsi per i successivi 6 mesi.

E’ solo un primo passo sul cammino delle mille miglia diretto verso la Civiltà perduta dove il credo nel più grande monoteismo della storia dell’uomo, il credo nel Dio Danaro, non vi ha dimora, essendo enormemente ridimensionato secondo gli insegnamenti della Civiltà.

La restaurazione della Civiltà è nelle nostre mani. Nessuno verrà a sollevarci dalla barbarie dell’Inciviltà se noi tutti non ci rimbocchiamo le maniche e diventiamo i padroni di noi stessi ed i fautori del nostro destino.

……………..

Dal blog ” Pensieri dell’uomo “

Noi siamo l’Anima Mundi.
Con la nostra Volontà costruiamo la Civiltà.
Con la nostra Mente creiamo le condizioni per procedere nell’Evoluzione.
Con i nostri ideali determiniamo il percorso delle idee.
Con il nostro pensiero comunichiamo attraverso l’Etere il nostro impegno ad affermare i nostri valori.
I valori dell’Umanità.
Noi siamo l’Anima Mundi.

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Solstizio d’estate

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* Donne nello Spazio

Oggi cade il 50° anniversario da quando, nel lontano 1963, il cosmonauta sovietico Valentina Tereshkova – solo due anni dopo Yuri Gagarin – ha effettuato il giro della Terra 48 volte durante i 3 giorni di permanenza a bordo della navicella Vostok 6.

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La Tereshkova è la prima donna che ha partecipato ad una missione spaziale. Vi ha condotto esperimenti scientifici per conoscere gli effetti dell’assenza di gravità sul corpo umano, ha scattato numerose fotografie, e ha pilotato manualmente la navicella. 

La Vostok-6 faceva parte di una missione spaziale congiunta con Vostok-5, una navicella decollata appena due giorni prima con a bordo il cosmonauta sovietico Valery Bykovsky. Vostok-5 e Vostok-6 volarono ad un raggio di 5 chilometri (3 miglia) e comunicavano via radio.

Valentina Tereshkova era un’operaia tessile e superò la selezione – lasciando a terra le altre 4 contendenti, selezionate su un campione di 400 volontarie – soprattutto perché era un’abile paracadutista. All’epoca, infatti, le navicelle spaziali non erano molto sicure in fase di atterraggio. La Vostok non consentiva, al contrario della Soyuz attuale, di arrivare a bordo e quindi il cosmonauta doveva lanciarsi col paracadute a un’altezza di 7 chilometri. A quella quota l’intero seggiolino con il cosmonauta veniva sparato fuori e poi iniziava la discesa.

Lei, nei giorni scorsi, ha detto che vorrebbe tanto andare a morire su Marte, come egualmente ha affermato Buzz Aldrin, l’astronauta americano che ha posato il piede sulla Luna per secondo. Insomma non c’è più l’Unione Sovietica e il comunismo, forse non c’è più neppure il capitalismo, come lo si conosceva ai tempi della Guerra fredda, ma in tutti i popoli sopravvive, fin dai tempi di Ulisse, la voglia di viaggiare e di conoscere.

Sally Ride Communicating with Ground Control

Senza l’avventura temeraria di Valentina oggi le donne sarebbero un po’ più indietro. Per questo, giustamente, Karen Nyberg ha registrato, dalla Stazione internazionale Iss, un filmato di poco più di un minuto, un breve e sentito tributo alla sua illustre collega che sfidò lo spazio e il destino 50 anni fa.

Oggi, solo 57 delle 534 persone che hanno volato nello spazio sono donne. Ci sono voluti 20 anni per vedere la seconda donna coinvolta in una missione spaziale: si tratta di Sally Ride, la prima donna americana nello spazio, e da quel momento più di 40 donne hanno volato in orbita come astronauti della NASA (attualmente sono 12 le donne in forze alla NASA).

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Sopra le nostre teste, fra i 355 e i 400 chilometri dal suolo, in questo momento orbitano due stazioni spaziali: una cinese, Tiangong 1, e una Internazionale, la Iss.

All’interno, per i prossimi dieci giorni, due astronaute: la cinese Wang Yaping con i suoi due compagni di volo nella TIangong e nell’altra l’americana Karen Nyberg con i suoi 5 compagni, fra cui l’italiano Luca Parmitano.

Fonte:www.universetoday.com/102956/cosmonaut-valentina-tereshkova-1st-woman-in-space-50-years-ago-ready-for-mars/#more-102956.

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* La buona notizia del venerdì: I benefici delle piste ciclabili a New York

* Qui New York City

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Davanti alle piste ciclabili i negozi guadagnano il 49% in più. Ma il guadagno si misura anche in termini di salute, soddisfazione e rispetto per l’ambiente

Quanto si guadagna dalle piste ciclabili?

A quantificare i benefici prodotti da una rete ciclabile efficiente è il Dipartimento dei Trasporti di New York City che ha condotto un’approfondita indagine per valutare quali cambiamenti siano avvenuti lungo le arterie nelle quali sono state create delle piste ciclabili. Il primo dato che salta all’occhio è la crescita del 49% del giro d’affari dei negozi posti in prossimità delle bike lane.

Già perché molto spesso il vero problema per chi va a fare acquisti in auto è quello di dove sistemare la propria auto, problema che non si pone con le bici. Arrivi, vincoli la bici al palo più vicino, entri, compri e vai! In Italia, molto spesso, simili iniziative vengono osteggiate dai negozianti i quali, con scarsa lungimiranza, preferiscono che le automobili possano arrivare fin sulla porta del loro negozio.

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A New York qualcuno ha capito che il guadagno è su tutta la linea e ora anche i numeri lo confermano. Anche la sicurezza aumenta: la condizione “anomala” della condivisione della sede stradale con i ciclisti (anche se questi sono in sede propria) aumenta l’attenzione di chi guida un autoveicolo e così la diminuzione degli incidenti è del 35% o addirittura del 58% a seconda delle vie testate. Il 74% delle persone intervistate dimostra di preferire la nuova configurazione della strada.

Sulla Hoty Avenue, nel Queens, in prossimità del RFK Bridge, dopo la creazione di una pista ciclabile i tempo di scorrimento sono migliorati del 51%, il volume del traffico ciclistico è aumentato del 37% e gli incidenti sono diminuiti del 21%.

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A Brooklyn, sulla Church Avenue, una delle due file adibite al parcheggio è stata riservata al traffico ciclistico. Risultato? Nelle ore di punta la velocità del traffico è aumentata del 21%. Gli amministratori delle Smart City italiane prendano nota.

Fonte: New York City Dot

Antenati al Central Park

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Altre buone notizie:

La lettera

Orto Giardino condiviso

Accade ad Amburgo

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* Noi nell’ universo

Quanto è grande il nostro universo!

Sappiamo che l’universo è grande, ma è difficile avere un’idea di quanto lo sia. Specie perché parliamo di trilioni di miliardi di km, e per la mente umana è già difficile arrivare a farsi un’idea di quanto può essere grande l’Oceano Pacifico o il nostro pianeta. Noi però siamo bravi con le associazioni, e cominciamo ad avere una comprensione migliore delle distanze quando invece di paragonarle a semplici numeri, li paragoniamo ad altre cose a cui siamo abituati.

Ecco una serie di  rappresentazioni che mostrano quando è grande davvero il nostro universo!

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Terra – 12.715 km in diametro

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Sistema Solare (escludendo Nube di Oort) – 1921 Unità Astronomiche

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Via Lattea – 120.000 anni luce in diametro

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Gruppo Stellare Locale, qui nelle vicinanze del Sole – 65 anni luce in diametro

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Universo osservabile: diametro – 93 miliardi di anni luce.

Quello a cui oggi assistiamo è il graduale emergere di un’ immagine dell’universo che ci presenta una problematica particolare, perchè richiede l’accettazione di una nuova dimensione della realtà. Questa “ quarta dimensione” può essere definita una parola elusiva, ma allo stesso tempo rivelatrice; “ Interpenetrazione”. L’implicazione che l’universo ed i nostri esseri nella loro totalità si interpenetrano.L’era delle individualità quasi assolute, isolate ed irriducibili… sta scomparendo.”

Dane Rudhyar – The Sun is also a Star

http://en.wikipedia.org/wiki/Observable_universe#Large-scale_structure

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* La buona notizia del venerdì

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Garage Sale Kids

Si è svolta a Roma, lo scorso 5 maggio, le seconda edizione dell’iniziativa Garage Sale Kids ideata per promuovere e diffondere la cultura del riuso e per stimolare famiglie e bambini ad avvicinarsi alla green education e a stili di vita differenti. Nuovi modelli di vivere e convivere che nascono e si sviluppano gradualmente spinti non solo dal contesto socio-economico attuale, ma anche dall’esigenza e dalla volontà di rapportarsi in maniera alternativa alla quotidianità, ponendo maggiore attenzione e rispetto verso gli altri e verso ciò che ci circonda, l’ambiente.

Garage Sale Kids mira a tutto questo, ma non solo. È un’iniziativa che diventa in pochi momenti l’incontro tra l’utile, la socialità e il divertimento in una cornice colorata e carica di voglia d’interscambio ed d’interazione tra la gente. Si apre il sipario e gli schiamazzi dei bambini sono il lasciapassare per sciogliere e dissolvere i formalismi degli adulti; d’improvviso escono fuori i sorrisi, la distensione si marca sui visi ed ecco la formula vincente e attraente dell’evento. Uno straordinario mix di aree e di angolini in cui i bambini apprendono giocando e i grandi si mettono in relazione per condividere esperienze intorno a ciò che è utile e ciò che può servire nella propria quotidianità.

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Garage Sale Kids è un luogo di scambio, è un altro modo di creare aggregazione, è un luogo che getta i semi per un nuovo tipo di dialogo tra gente accomunata dal desiderio di mettere qualcosa a fattor comune. È anche l’incontro della creatività e dell’originalità non fine a se stessa ma posta al servizio del risparmio, del riuso intelligente, del ritorno alla semplicità. Rappresenta una maniera di fare rete e allo stesso tempo di creare una comunità capace di facilitare le interazioni tra le persone e costruire modus videndi diversi.

Un’iniziativa che diventa spazio di educazione, di didattica e di scoperta e così sporcandosi le mani con la terra e le piante di un vivaio o con la vernice ed i colori di un laboratorio si impara a conoscere meglio la natura, si impara a ri-creare e a ri-utilizzare intelligentemente e a barattare.

A poco prezzo vengono fuori interessanti compravendite di vestiti, scarpe, passeggini, fasciatoii, giocatoli e giochi. Si condividono conoscenze culturali e artistiche, competenze tecniche e professionali con l’obiettivo di creare una piazza delle buone pratiche, quelle ecosostenibili, divenute necessarie per le persone e per l’ambiente della nostra era.

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Nel Garage Sale Kids si fa in fretta a fare amicizia, a comprendere ed imparare, a dare e a ricevere con l’obiettivo comune di generare consapevolezza, di consumare eticamente e di trarre beneficio, utilità concreta e immediata dallo scambio, dal confronto e dall’incontro. In questa agorà di socializzazione, c’è lo spazio per l’arte, per la cultura, per la solidarietà e per varie attività ricreative. Si crea quella coesione sociale che meriteremmo di praticare e di estendere più genericamente in ogni momento del nostro tempo moderno. C’è il tempo per sorridere e per respirare, c’e il tempo per avere tempo, per ricostituire la socialità, per comporre un angolo di mondo più umanizzato in cui delle energie armoniche e delle potenzialità individuali convergono verso il bene collettivo e diventano humus fruttuoso per un vivere migliore.

Fonte: il cambiamento

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* Giornata mondiale dell’ambiente

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Il World Environment Day (WED), organizzato dall’UNEP, è la giornata che in tutto il mondo celebra le azioni positive rivolte all’ambiente. Viene celebrato ogni anno il 5 giugno.

Il motto per quest’anno è “ Think.Eat.Save – Reduce Your Foodprint ”.

Ogni anno viene selezionata dall’Onu una tematica di rilievo e viene scelta una città che possa rappresentare simbolicamente l’epicentro delle iniziative.
Il tema dell’anno 2006 è stato ‘Deserto e desertificazione‘, e significativamente la città “capitale” del WED è stata Algeri.
Lo slogan scelto per la Giornata Mondiale per l’Ambiente del 2007 è in inglese ‘Melting ice – a Hot Topic’? Capitale, la città di Tromsoe in Norvegia.
Nel 2008 il tema è stato ‘Kick the Habit! Towards a Low Carbon Economy’. Capitale: Wellington, Nuova Zelanda.
Nel 2009 è: ‘Your Planet Needs You-UNite to Combat Climate Change’. Quell’anno il paese ospitante è stato il Messico, segnale di un ruolo crescente del Sudamerica nella lotta al cambiamento climatico, inclusa la partecipazione delle vaste terre forestali nel mercato dei carbon credit. Il Messico è anche uno dei partner principali nella campagna Unep “Billion Tree Campaign”.

Nel 2010 lo slogan è “molte specie, un pianeta, un futuro“. Il tema scelto è la biodiversità. Il centro delle attività è il Ruanda.

Nel 2011anno internazionale delle foreste – l’UNEP ha pensato di dedicare la ricorrenza al tema della difesa dei polmoni del pianeta. Le foreste ricoprono il 31% delle terre emerse; quelle primarie costituiscono il 36% del totale delle aree boschive mondiali.

Nel 2012 la città è Rio De Janeiro e il tema è particolarmente tempistico: “Economia verde: ti include?“. In un momento in cui tutta Europa boccheggia per la crisi del debito, l’intento è quello di coinvolgere gli abitanti del pianeta a fare la loro parte nel passaggio ad un’economia più “amica” dell’ambiente. Dunque la sfida della giornata mondiale 2012 è quella di far sentire ogni cittadino partecipe della necessità un nuovo stimolo verde in tutti i settori, dall’agricoltura all’industria, al commercio. “Occorre sfatare il mito che ci sia un conflitto fra benessere economico e salute dell’ambiente – continua a ripetere il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon – con politiche intelligenti e investimenti giusti, i paesi possono tutelare il loro ambiente, far crescere le loro economie, creare posti di lavoro decenti e accelerare il progresso sociale”.

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Quest’anno le celebrazioni ufficiali si terranno in Mongolia, un paese che sta vivendo una forte crescita economica spesso a spese proprio dell’ambiente. Il motto è chiaro: pensa, mangia, preserva. Insomma il messaggio è: pensate prima di mangiare perché anche da questo dipende la tutela dell’ambiente.
L’obiettivo è quello di suscitare consapevolezza e misure immediate per ridurre lo spreco di cibo e la perdita di tutta la catena di approvvigionamento alimentare
Anno dopo anno, “l’obiettivo della Giornata ONU per l’Ambiente è di dare un volto umano alle questioni ambientali – ha scritto l’ufficio ONU Italia in un comunicato esemplare per chiarezza e sintesi – facendo sì che le persone diventino agenti attivi dello sviluppo equo e sostenibile; accrescere la consapevolezza che le comunità sono di importanza fondamentale per il cambiamento dell’atteggiamento riguardo le questioni ambientali; promuovere partnership che garantiranno a tutte le nazioni e popolazioni un futuro sicuro e prospero”.
La Giornata Mondiale per l’Ambiente coinvolge le persone in attività come manifestazioni nelle strade, parate di biciclette, concerti all’aria aperta, saggi e concorsi per l’ideazione di poster nelle scuole, piantagioni di alberi.

“100.000 alberi per la Terra!”:

Questo lo slogan della campagna ambientale che Treedom ha lanciato per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Obiettivo: piantare 100mila alberi all’interno dei già avviati progetti di riforestazione nel sud del Mondo.

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Più di tutte le donne, non è forse la terra la sultana meglio abbigliata, con le spille d’oro del sole, gli anelli d’argento della luna, le collane di perle delle stelle e lo strascico di seta dell’ombra sotto i suoi piedi scalzi?

E tutti i frutti e tutti i fiori sono mazzetti che adornano il suo seno.

Dassina, poetessa Tuareg (1895-1930)

Fonti:
http://www.lifegate.it/
http://tempolibero.blogosfere.it
http://www.treedom.net