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* La buona notizia del venerdì: in Cina si paga con le bottiglie di plastica

Pechino la metropolitana si paga con le bottiglie di plastica

La metropolitana di Pechino consente ai passeggeri di viaggiare gratis in cambio di bottiglie di plastica. In questo modo i passeggeri possono contribuire a perservare l’ambiente e al contempo risparmiare i soldi del viaggio.

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Nel mezzo di trasporto, momentaneamente la linea 10, sono state installate quattro macchine di “reverse vending” atte a raccogliere i recipienti di plastica, secondo quanto riporta il sito China.org.cn.
Per ogni bottiglia il passeggero riceverà tra i 0,5 e gli 0,15 dollari, che significa che con 15 bottiglie ci si può muovere liberamente per una qualsiasi delle 8 linee e 105 stazioni della metropolitana della capitale cinese.
Le bottiglie vengono raccolte in modo automatico e dopo inviate a un impianto di riciclaggio. Il servizio è ancora in fase di rodaggio e dovrebbe essere esteso a tutte le fermate della metropolitana di Pechino.
Le autorità stanno valutando anche la possibilità di estendere questo servizio alle fermate degli autobus e ad altri mezzi di trasporto.

Fonte  & Photo Credits Territorio Zero via http://www.correodelorinoco.gob.ve |

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* La buona notizia del venerdi: in Uruguay il presidente ” Pepe “

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si é parlato dello sviluppo sostenibile. Di tirare fuori le immense masse dalle povertá. Che cosa svolazza nella nostra testa? Il modello di sviluppo e di consumo, che é l’attuale delle societá ricche? Mi faccio questa domanda: che cosa succederebbe al pianeta se gli indú in proporzione avessero la stessa quantità di auto per famiglia che hanno i tedeschi? Quanto ossigeno resterebbe per poter respirare? Piú chiaramente: possiede il Mondo oggi gli elementi materiali per rendere possibile che 7 o 8 miliardi di persone possano sostenere lo stesso grado di consumo e sperpero che hanno le piú opulente societá occidentali? Sará possibile tutto ció?

…Veniamo alla luce per essere felici. Perché la vita é corta e se ne va via rapidamente. E nessun bene vale come la vita, questo é elementare. Ma se la vita mi scappa via, lavorando e lavorando per consumare un plus e la societá di consumo é il motore, perché, in definitiva, se si paralizza il consumo, si ferma l’economia, e se si ferma l’economia, appare il fantasma del ristagno per ognuno di noi. Ma questo iper consumo é lo stesso che sta aggredendo il pianeta.

..lo sviluppo non puó essere contrario alla felicitá. Deve essere a favore della felicitá umana; dell’amore sulla Terra, delle relazioni umane, dell’attenzione ai figli, dell’avere amici, dell’avere il giusto, l’elementare. Precisamente. Perché é questo il tesoro piú importante che abbiamo: la felicitá! Quando lottiamo per il medio ambiente, dobbiamo ricordare che il primo elemento del medio ambiente si chiama felicitá umana!”

 dal discorso al summit Rio+20 luglio 2012

José Alberto Mujica Cordano detto “Pepe” è presidente della Repubblica dell’Uruguay dal 1° marzo 2010.

Mujica dona il 90% dello stipendio presidenziale per aiuto sociale e vive con 1.250 dollari al mese; «Questi soldi, anche se sono pochi, mi devono bastare perché la maggior parte degli uruguaiani vive con molto meno».

il Presidente, d’origine piemontese di parte  materna, come un umile contadino nella piccola fattoria di Rincòn del Cerro, nella periferia di Montevideo, dove abita con  sua moglie Lucia Topolansky, senatrice della Repubblica; la coppia nella loro auto,un vecchio maggiolino dell’87, che percorrono la città con l’unica scorta della sua cagnolina Manuela.

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Con leggerezza si sorvola sulla sua storia personale o i connotati politici dell’uomo che in passato si è impegnato nella lotta armata rivoluzionaria ed è stato tra i principali dirigenti del Movimento di Liberazione Nazionale Tupamaros; il militante che è stato ferito in scontri armati e vissuto quasi 15 anni nelle carceri della dittatura militare, tra il 1972 e il 1985 in condizioni particolarmente dure-due anni in isolamento in um pozzo-, essendo componente del gruppo denominato degli “ostaggi” che la dittatura avrebbe fucilato nel caso la loro organizzazione avesse ripreso le azioni armate.

La legge sulla depenalizzazione dell’aborto promulgata dal presidente José Mujica e approvata dal parlamento uruguaiano il 17 ottobre 2012, arriva dopo forti compromessi politici, comunque sia, la nuova norma è rivoluzionaria nel panorama latinoamericano-dove si registra secondo la OMS, il tasso di aborti più alto del mondo-, se ricordiamo ad esempio che Dilma Roussef, ai tempi in cui era candidata presidenziale, aveva dovuto abiurare al suo precedente sostegno alla legalizzazione dell’aborto. O se pensiamo alle condizioni allarmanti dell’Argentina, dove le complicazioni dovute ad aborti clandestini sono la prima causa di morte materna ( su questo tema la Presidente Cristina Kirchner ha già dichiarato la sua opposizione).

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Il Presidente Mujica si è impegnato personalmente soprattutto in un’altra crociata, molto più rischiosa: quella di regolamentare la commercializzazione e il consumo di marijuana sotto il controllo dello Stato.In tal senso il Governo ha presentato al Parlamento nel maggio del 2012 un disegno di legge che verrà poi approvato entro la fine dello stesso anno.

Tuttavia, non è esclusivamente per questi temi che “il Pepe” è diventato subito popolare nei paesi vicini; il nuovo indirizzo nella politica estere uruguaiana, in ampia sintonia con i soci maggiori, Brasile e Argentina, nel Mercosur, assumendo un ruolo attivo in Unasur, avvicinandosi a Hugo Chavez, e mettendo fine alle aperture del suo predecessore e compagno di partito T. Vazquez verso un accordo di libero commercio con gli Stati Uniti, ha situato il presidente Mujica sotto i riflettori dello scenario regionale.

I successi dei governi del Fronte Amplio sono storici: l’Uruguay registra il tasso di disoccupazione minore della sua storia (6,3%), ormai di carattere strutturale, esibisce un record di persone occupate (60% della PEA), un incremento costante delle esportazioni e delle riserve del tesoro, un deficit contenuto, così come l‘inflazione (8%). D’altra parte si evidenzia una diminuzione molto significativa del numero delle persone indigenti e dell’indice di povertà, che è calato dal 31,9% del 2004 al 14% alla fine del 2011.

Simultaneamente e specialmente durante il Governo Mujica, sono stati potenziati i programmi di assistenza sociale, di cui oggi fruisce il 43,6% della popolazione, mentre prima raggiungeva solo il 15,4%.

Parlando di Josè Mujica non si può non ricordare il suo discorso fatto nel giugno 2012  durante l’assemblea ONU alla conferenza mondiale sullo sviluppo sostenibile “Rio+20”, un vero manifesto per la ricerca della felicità, contro l’iperconsumo; una sola frase per ricordarlo:

Povero non è colui che ha poco, ma chi ha indefinitamente bisogno di molto”.

 http://www.globalproject.info/it/mondi/uruguay-pepe-mujica-il-presidente-che-il-mondo-vorrebbe/13898

Altre buone notizie:

” Grazie, EUMETSAT!”

” Le spiagge più belle d’Italia “

” Al Campidoglio si beve solo l’acqua… del Sindaco”

” Donare i nostri libri all’isola di Lampedusa”

“Novità sulla chimica dell’amore

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* Notizie astrali

La Terra ruota attorno al Sole compiendo un’orbita ellittica e, per questa ragione, la sua distanza dal Sole non è sempre la stessa ma varia attraverso due punti che sono il perielio (punto più vicino) e l’afelio (punto più lontano). Questa scoperta è dovuta a Keplero (1571-1630) che dimostrò con la sua Seconda Legge,  come la velocità della Terra varia in base alla vicinanza dal Sole.


Il 5 luglio scorso è stato
il giorno più lontano dal Sole e per questo la Terra compie la rotazione più lenta. 
Ci sono tre considerazioni da fare, la prima riguarda la lentezza del moto che è dovuta alla resistenza con cui si attrae all’orbita solare (al contrario del perielio dove la velocità determina la sua fuga dall’attrazione verso il sole). La seconda considerazione è nel fatto che si trova ai limiti del bordo verso l’universo, quindi siamo in piena apertura verso l’esterno. La terza considerazione è relativa alla sua curvatura, infatti procediamo verso un rientro nell’orbita e il moto espansivo che ci ha portato verso l’afelio, diventa un moto restrittivo che ci riporta nel perielio. Queste condizioni permettono di avere in questi giorni (non dimentichiamo la presenza del canale percettivo 2013) una buona predisposizione verso intuizioni e ispirazioni con il carattere della novità. Intuizioni che possono rivelare quesiti o dubbi con cui abbiamo convissuto fino ad oggi.

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Giove entra nella costellazione del Cancro.

Giove è il pianeta che tutti aspettano, come il sole dopo una stagione di pioggia o il caldo dopo l’inverno. E’ sempre segno di tangibile speranza, armonia, espansione e benessere. Aiuta a realizzare le nostre aspirazioni ma prima di tutto, alimenta la nostra positività.
I nostri amici del Cancro hanno sempre un grande bisogno di percepire la positività per la loro dolcezza lunatica che li rende sensibili alle variazioni emotive al punto da perdere consapevolezza di questi andamenti. Giove in un certo modo stabilizza gli umori e porta con se il seme di un piccolo sogno.
La luna nuova sarà quindi molto importante perchè gode di questo influsso.

Per tutti, Giove nella costellazione del Cancro riporta valore alla tradizione, recuperando quindi gli aspetti positivi, messi un po’ da parte dall’influsso del suo passaggio in Gemelli che aveva cercato espansione nel mentale e nel campo intellettuale, inventivo.

Adesso l’attenzione ritorna sull’ecologia, la naturalità, la sfera intuitiva (non dimentichiamo che siamo appena entrati nel canale della percezione).

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Durante il mese di luglio agisce il canale della percezione che sicuramente agirà sulla nostra sensibilità che sia rivolta all’intuito o al sogno, inteso come quella strada che elabora le soluzioni migliori. Ognuno avrà il suo punto di percezione migliore rispetto a queste due strade e non serve neppure saperlo prima o deciderlo. Aprendoci alla percezione e lavorando con questo canale, naturalmente si apriranno e mostreranno le nostre migliori predisposizioni. Cosa significa questo?
Che possiamo avere molte più intuizioni oppure ricordare meglio i nostri sogni e i suoi messaggi simbolici.

Sull’intuizione parleremo nei prossimi giorni, sui sogni può essere un’ottima abitudine quella di segnarli su un quaderno (durante questo periodo possiamo ricevere particolari istruzioni che poi andremo ad eseguire nei prossimi mesi). Il consiglio è di tenere vicino a dove si dorme il quaderno, per non perdere traccia di aspetti importanti che possono sfuggire.

Uno dei sogni più ricorrenti è quello riferito al Mare

Del resto il mare rappresenta la culla della percezione, sarà molto probabile ricevere il suo messaggio simbolico all’interno dei nostri sogni.
Il mare nella simbologia oggettiva è rappresentativo di quel movimento vitale che è in grado di sostenerci e nutrirci ma anche di quei moti emozionali che si scatenano in veri e propri uragani, portando via spazio alla serenità, riportando dal profondo degli oceani i nostri pensieri più segreti anche a noi stessi.

“ho sognato il mare agitato, avevo paura perchè sapevo che avrebbe ucciso tutte le persone che abitavano vicino ma non potevo fare niente ed ero disperato. Mi sono svegliato con il cuore che batteva forte “

“C’eravamo io e mia madre che passeggiavamo per le vie del centro del paese dove abitiamo e mi sono accorta che si vedeva il mare , cosi ho detto a mia madre di andare a casa per prendere il costume e farci un bagno (…) ci siamo accorte che il mare era un’onda enorme che stava travolgendo tutto e ci avrebbe portato via così abbiamo cercato un palazzo alto per cercare la salvezza “ (chi sogna abita vicino a Cuneo)

“Avevo sette(1) conchiglie nella mano e stavo camminando su della sabbia bianca, dove si vedevano tante ossa di persona, era una cosa terribile ma nel sogno non avevo paura o schifo. Ho lanciato le conchiglie nell’aria e ho visto arrivare un’onda enorme. Ho pensato che mi restava poco e dopo sarei morta”.

Il mare, le emozioni forti, violente, scatenano paura. Nei sogni la simbologia oggettiva acquista un significato particolare se è dono di un collettivo che si muove argomentando nel medesimo modo. Questo rappresenta una particolarità che trascende il personale, cioè gli eventi del sognatore (che siano di sentore profetico o di vicende che vive nel presente) e va verso una percezione più ampia quasi come se fosse l’ascolto di un movimento collettivo che non per forza deve essere interpretato nell’ottica di un disastro come potrebbe essere uno tzunami.

Tutte interferenze che vengono ripetute nella nostra mente fino a realizzare uno stato di realtà verificato. E’ possibile che questo avvenga?
O forse è più concreto dire che l’interferenza rende accettabile una realtà che con lucidità nessuno ammetterebbe?

Fonte:

Guida Astroenergetica 2013
www.astroenergia.com 

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* La buona notizia del venerdì: L’UNESCO ha deciso: l’Etna è patrimonio dell’umanità.

L’UNESCO ha deciso:

l’Etna è patrimonio dell’umanità.

«L’ Etna nevoso, colonna del cielo
d’acuto gelo perenne nutrice;
mugghiano dai suoi recessi
fonti purissime d’orrido fuoco,
fiumi nel giorno riservano
corrente fulva di fumo
e nella notte ròtola
rocce portando alla discesa
profonda del mare, con fragore».

Così Pindaro in una delle sue Odi descriveva l’Etna più di 2500 anni fa.

Oggi ben poco è cambiato, e un grande poeta avrebbe di fronte a se lo stesso spettacolo. Questo vulcano, uno dei più attivi sul continente europeo, ha affascinato uomini d’arte, scienziati e viaggiatori con la propria altezza, la neve in cima, il ruggente suono delle eruzioni che spezzano l’armonia della soleggiata Sicilia.

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Oggi il turismo dell’isola passa anche per l’Etna con spedizioni di vulcanologi e turisti che scalano le pendici per studiarne i segreti gli uni, e per farsi fotografare immersi in un paesaggio lunare gli altri.

Per l’importanza storica, culturale e scientifica, l’Etna è stato inserito dall’UNESCO nella lista dei patrimoni dell’umanità il 21 giugno 2013.

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Con questa decisione, che riempie di orgoglio i Siciliani in primis ma anche tutti noi italiani e gli estimatori stranieri, si spera di dare un segnale forte alle istituzioni per puntare fortemente sul turismo e sulla ricerca scientifica, investendo ingenti quantità di denaro a supporto di progetti di valorizzazione, perlomeno in controtendenza ai recenti sviluppi.

L’Etna è quindi il 45esimo bene inserito nella lista UNESCO riferita al nostro paese, e ancora oggi deteniamo il primato nel mondo per la quantità di siti tutelati dall’organizzazione internazionale.

Allora forza e coraggio: il mondo in costante cambiamento si aspetta da noi grandi cose.

Fonte: italiaiocisono.com

Altre buone notizie:

IL DELFINO CURIOSO NEL FIUME CORNO STA BENE

Il mare biorisanato da un batterio

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* Donne nello Spazio

Oggi cade il 50° anniversario da quando, nel lontano 1963, il cosmonauta sovietico Valentina Tereshkova – solo due anni dopo Yuri Gagarin – ha effettuato il giro della Terra 48 volte durante i 3 giorni di permanenza a bordo della navicella Vostok 6.

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La Tereshkova è la prima donna che ha partecipato ad una missione spaziale. Vi ha condotto esperimenti scientifici per conoscere gli effetti dell’assenza di gravità sul corpo umano, ha scattato numerose fotografie, e ha pilotato manualmente la navicella. 

La Vostok-6 faceva parte di una missione spaziale congiunta con Vostok-5, una navicella decollata appena due giorni prima con a bordo il cosmonauta sovietico Valery Bykovsky. Vostok-5 e Vostok-6 volarono ad un raggio di 5 chilometri (3 miglia) e comunicavano via radio.

Valentina Tereshkova era un’operaia tessile e superò la selezione – lasciando a terra le altre 4 contendenti, selezionate su un campione di 400 volontarie – soprattutto perché era un’abile paracadutista. All’epoca, infatti, le navicelle spaziali non erano molto sicure in fase di atterraggio. La Vostok non consentiva, al contrario della Soyuz attuale, di arrivare a bordo e quindi il cosmonauta doveva lanciarsi col paracadute a un’altezza di 7 chilometri. A quella quota l’intero seggiolino con il cosmonauta veniva sparato fuori e poi iniziava la discesa.

Lei, nei giorni scorsi, ha detto che vorrebbe tanto andare a morire su Marte, come egualmente ha affermato Buzz Aldrin, l’astronauta americano che ha posato il piede sulla Luna per secondo. Insomma non c’è più l’Unione Sovietica e il comunismo, forse non c’è più neppure il capitalismo, come lo si conosceva ai tempi della Guerra fredda, ma in tutti i popoli sopravvive, fin dai tempi di Ulisse, la voglia di viaggiare e di conoscere.

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Senza l’avventura temeraria di Valentina oggi le donne sarebbero un po’ più indietro. Per questo, giustamente, Karen Nyberg ha registrato, dalla Stazione internazionale Iss, un filmato di poco più di un minuto, un breve e sentito tributo alla sua illustre collega che sfidò lo spazio e il destino 50 anni fa.

Oggi, solo 57 delle 534 persone che hanno volato nello spazio sono donne. Ci sono voluti 20 anni per vedere la seconda donna coinvolta in una missione spaziale: si tratta di Sally Ride, la prima donna americana nello spazio, e da quel momento più di 40 donne hanno volato in orbita come astronauti della NASA (attualmente sono 12 le donne in forze alla NASA).

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Sopra le nostre teste, fra i 355 e i 400 chilometri dal suolo, in questo momento orbitano due stazioni spaziali: una cinese, Tiangong 1, e una Internazionale, la Iss.

All’interno, per i prossimi dieci giorni, due astronaute: la cinese Wang Yaping con i suoi due compagni di volo nella TIangong e nell’altra l’americana Karen Nyberg con i suoi 5 compagni, fra cui l’italiano Luca Parmitano.

Fonte:www.universetoday.com/102956/cosmonaut-valentina-tereshkova-1st-woman-in-space-50-years-ago-ready-for-mars/#more-102956.

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* La buona notizia del venerdì: I benefici delle piste ciclabili a New York

* Qui New York City

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Davanti alle piste ciclabili i negozi guadagnano il 49% in più. Ma il guadagno si misura anche in termini di salute, soddisfazione e rispetto per l’ambiente

Quanto si guadagna dalle piste ciclabili?

A quantificare i benefici prodotti da una rete ciclabile efficiente è il Dipartimento dei Trasporti di New York City che ha condotto un’approfondita indagine per valutare quali cambiamenti siano avvenuti lungo le arterie nelle quali sono state create delle piste ciclabili. Il primo dato che salta all’occhio è la crescita del 49% del giro d’affari dei negozi posti in prossimità delle bike lane.

Già perché molto spesso il vero problema per chi va a fare acquisti in auto è quello di dove sistemare la propria auto, problema che non si pone con le bici. Arrivi, vincoli la bici al palo più vicino, entri, compri e vai! In Italia, molto spesso, simili iniziative vengono osteggiate dai negozianti i quali, con scarsa lungimiranza, preferiscono che le automobili possano arrivare fin sulla porta del loro negozio.

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A New York qualcuno ha capito che il guadagno è su tutta la linea e ora anche i numeri lo confermano. Anche la sicurezza aumenta: la condizione “anomala” della condivisione della sede stradale con i ciclisti (anche se questi sono in sede propria) aumenta l’attenzione di chi guida un autoveicolo e così la diminuzione degli incidenti è del 35% o addirittura del 58% a seconda delle vie testate. Il 74% delle persone intervistate dimostra di preferire la nuova configurazione della strada.

Sulla Hoty Avenue, nel Queens, in prossimità del RFK Bridge, dopo la creazione di una pista ciclabile i tempo di scorrimento sono migliorati del 51%, il volume del traffico ciclistico è aumentato del 37% e gli incidenti sono diminuiti del 21%.

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A Brooklyn, sulla Church Avenue, una delle due file adibite al parcheggio è stata riservata al traffico ciclistico. Risultato? Nelle ore di punta la velocità del traffico è aumentata del 21%. Gli amministratori delle Smart City italiane prendano nota.

Fonte: New York City Dot

Antenati al Central Park

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Altre buone notizie:

La lettera

Orto Giardino condiviso

Accade ad Amburgo

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* Vivi la vita

QUESTA E’ LA TUA VITA

Fai quello che ti piace.

E fallo spesso.

Se non ti piace qualcosa, cambiala.

SE NON TI PIACE IL TUO LAVORO LASCIALO.

Se non hai abbastanza tempo, smettila di guardare la TV.

Se stai cercando l’amore della tua vita, fermati.

Ti stanno aspettando per quando

INCOMINCI A FARE LE COSE CHE AMI.

Smettila di analizzare.

Tutte le emozioni sono belle, apprezzale fino in fondo.

LA VITA E’ SEMPLICE..

Apri la tua mente, apri le braccia, e il tuo cuore alle nuove esperienze e alle persone nuove.

Siamo uniti nelle nostre differenze.

Condividiamo con il nostro prossimo le emozioni e i nostri sogni.

VIAGGIA SPESSO,

perderti ti aiuterà a trovare te stesso.

Certe opportunità capitano una volta sola, coglile.

La vita è le persone che incontri, e le cose che fai con loro.

ESCI ED INCOMINCIA A CREARE

LA VITA E’ ADESSO.

VIVI IL TUO SOGNO

E CONDIVIDI LA TUA PASSIONE.

( dal web )

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* Le piante comunicano tra loro

Ecco Come le Piante si Parlano tra di Loro per Aiutarsi a Crescere

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Avere un vicino con cui fare “due chiacchiere” può migliorare moltissimo la germinazione in alcune piante!

Questo è quello che un gruppo di ricercatori di biomedicina hanno scoperto e pubblicato recentemente nel giornale scientifico “BMC Ecology“. Anche quando viene bloccato ogni contatto di comunicazione conosciuto, come il contatto, o la possibilità di scambiarsi segnali di luce o chimici, le piante usate (dei peperoncini), hanno comunque trovato il modo di comunicare con le vicine piante di basilico, crescendo così molto meglio. Questo suggerisce che forse sotto potrebbe esserci qualcosa di ancora sconosciuto. I ricercatori propongono la possibilità di comunicazione tramite vibrazioni nanomeccaniche a livello cellulare.

Monica Gagliano e Michael Renton, dell’Università della Western Australia, hanno tentato di far crescere delle piante di peperoncino in presenza ed in assenza di altre piante di peperoncino o di basilico. Nell’assenza di una pianta vicina, le percentuali di germinazione della pianta erano molto basse, ma quando c’erano delle piante vicine con cui erano in grado di comunicare liberamente, il numero di semi formati aumentava notevolmente.
I ricercatori hanno poi bloccato la comunicazione tra le piante con un telo nero di plastica, che non permetteva ne la comunicazione attraverso luce ne segnali chimici. Ma i peperoncini continuavano a germinare come se potessero comunicare lo stesso con le piantine di basilico. Una risposta parziale è stata trovata nel caso di piante di peperoncino pienamente cresciute a cui è stata bloccata la comunicazione conosciuta con i semi.

Impostazione dell’esperimento

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Dr. Gagliano spiega i risultati dicendo: “I nostri dati mostrano che le piante sono in grado di influenzare positivamente la crescita dei semi, per via di un qualche meccanismo ancora sconosciuto. Cattivi vicini, come il finocchio, bloccano la germinazione del peperoncino allo stesso modo in cui il basilico la aiuta. Pensiamo che la risposta possa trovarsi in segnali acustici generati usando oscillazioni nanomecaniche all’interno delle cellule, che permettono una rapida comunicazione tra le piante vicine.”

non si può non comunicare

Fonte:

Fai clic per accedere a 1472-6785-13-19.pdf

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* Le meteoriti cadute sulla terra in 4300 anni

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Sono 34.513 le meteoriti cadute sulla Terra in 4.300 anni

Ora sappiamo più o meno tutto del meteorite caduto in Russia.

Ma una domanda ancora potrebbe non essere stata esaudita ed è:

“Quante meteoriti più o meno simili a quella russa sono cadute sulla Terra in tempi storici?”

Certo è difficile dirlo, perché molte sono precipitate negli oceani e nessuno è stato testimone, altre sono precipitate senza che nessuno se ne accorgesse.

Ma di quelle che si ha una testimonianza è stata realizzata una mappa, creata da Javier de la Torre che ha utilizzato i dati della Meteorological Society, che ha raccolto nel tempo tutte le testimonianze di caduta di meteoriti.

Il risultato della mappa è sbalorditivo, tant’è che a causa del numero di meteoriti cadute i confini del mondo scompaiono sotto i punti stessi delle meteoriti

(vedi e ingrandisci mappa in apertura. Le macchie più o meno grandi indicano le dimensioni).

Dal lavoro di de la Torre risulta che gli oggetti caduti dal cielo a partire dal 2300 avanti Cristo sono almeno 34.513 che vuol dire circa 8-9 all’anno. Un numero che andrebbe moltiplicato per 4 pensando alle aree oceaniche che sono escluse da questo rapporto. Questo valore confermerebbe il dato che è stato calcolato da molto tempo che vuole che sulla Terra ogni anno precipitino almeno 50.000 tonnellate dimaterialeproveniente dallo spazio, anche se una gran parte brucia al contatto con l’atmosfera.

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In Italia (vedi disegno qui a fianco), sono una quarantina gli oggetti catalogati, i quali sembrano aver preferito impattare al nord piuttosto che al sud. Va sottolineato che questa mappatura riguarda oggetti piccoli e non grandi asteroidi che in tempi storici (per nostra fortuna) non ne sono precipitati.

Fonte: http://blog.focus.it/effetto-terra

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* Il bosone di Piggies

Il bosone di Piggies

Rovio, la software house di Angry Birds e Bad Piggies, ha stretto un accordo con il Cern di Ginevra. Obiettivo: insegnare la fisica

Gli Angry Birds sono ovunque: su Marte insieme a Curiosity con l’aggiornamento Red Planet di Angry Birds Space; sulla Stazione Spaziale Internazionale per il lancio del gioco base; nel mondo di Guerre Stellari con il nuovo capitolo in arrivo a novembre; e ora anche al CERN.

Se la scoperta del  Bosone di Higgs non vi ha particolarmente appassionato (anche perché pochi sembrano aver capito di cosa si tratti), non potrete far finta di niente sapendo che gli Angry Birds sono entrati al  Cern di Ginevra, l’organizzazione europea per la ricerca nucleare. E’ una partnership annunciata e presentata in pompa magna alla 64esima Buchmesse, la  Fiera del Libro di Francoforte. A firmarla Peter Vesterbacka, amministratore delegato di  Rovio, l’azienda finlandese che ha inventato e pubblica i giochi della serie e i loro vari spinoff (come il recente  Bad Piggies) e il direttore generale del Cern, Rolf Heuer.

l motivo? Portare la  fisica delle particelle più vicino ai ragazzi. Un’idea non troppo balzana per dei videogiochi che proprio della riproduzione virtuale delle leggi che governano la fisica hanno fatto il loro principale punto di forza.

In tutti i giochi di Rovio il peso specifico degli oggetti, la loro densità, elasticità e resistenza, l’attrazione gravitazionale e la velocità che viene impressa dal giocatore, attraverso l’interazione intuitiva, rendono ogni partita imprevedibile ma permettono anche di familiarizzare con le leggi della fisica in modo divertente.

La collaborazione prevede la creazione di risorse educative che sfruttino i personaggi creati da Rovio. Saranno loro a spiegare cosa accade quando due particelle si scontrano fra di loro provocando un’esplosione di energia. In questo caso le due particelle sono appunto i  perfidi maialini e i  coraggiosi uccellini.

Si parte da un progetto dedicato ai bambini dai tre agli otto anni, sulla base del programma scolastico finlandese, ma l’obiettivo è raggiungere il maggior numero possibile di ragazzi con una sola idea in testa: la fisica quantica può essere terribilmente divertente.

Fonte: http://daily.wired.it/news/scienza