Come ogni anno la Luce sta rinascendo in ognuno di noi. Se i propositi sono stati dettati dal Cuore matureranno seguendo il cammino del Sole fino a sbocciare in primavera.
Buon Yule!
Foto di Laurin
puoi tutto quello che vuoi ( whatever you want you can)
Come ogni anno la Luce sta rinascendo in ognuno di noi. Se i propositi sono stati dettati dal Cuore matureranno seguendo il cammino del Sole fino a sbocciare in primavera.
Buon Yule!
Foto di Laurin
Siamo alla fine dell’800 nel paesino di Jericho in Vermont (Stati Uniti) ed un giovane adolescente, Wilson Bentley, ama la neve e si appassiona sempre più ai fiocchi di neve.
Li scruta al microscopio, un regalo della madre, e prova a disegnarli per come li vede ma si sciolgono troppo presto così chiede ai propri genitori, una famiglia di contadini, di acquistare una macchina fotografica.
Nell’America del 1883 una macchina fotografica è un oggetto non solo costosissimo ma anche considerato uno strumento senza alcun utilizzo pratico rilevante, un lusso strano che in pochissimi potevano permettersi.
Per amore del figlio i genitori accettano la bizzarra richiesta del diciassettenne Wilson Bentley ed è così che, due anni dopo, il 15 gennaio 1885, fotografa il suo primo fiocco di neve.
Sei anni prima il Dr. Johann Heinrich Flögel in Germania era riuscito a fotografare un singolo fiocco di neve ma Wilson Bentley è stato il primo ad inventare una apparecchiatura microfotografica, collegando il banco ottico della macchina fotografica, ed a scoprire da autodidatta un metodo efficace per fotografare i fiocchi di neve lavorando al freddo.
Bentley raccoglieva la neve su un vassoio ricoperto di velluto, la divideva in singoli fiocchi di neve e posizionava i cristalli sul vetrino del microscopio usando un sottile strumento metallico e poi li fotografava.
La gente dubitava dell’autenticità dei suoi scatti ma nel tempo Wilson Bentley divenne famoso e i suoi sforzi vennero riconosciuti diventando noto a tutti come “The Snowflake Man”, “l’uomo dei fiocchi di neve”.
In circa quarant’anni Wilson Bentley nel suo laboratorio a Jericho ha fotografato oltre 5000 fiocchi di neve ed è stato il primo a sostenere la tesi che non esistono due fiocchi di neve perfettamente identici.
Durante la sua vita Wilson Bentley fotografò anche vari tipi di ghiaccio e le strutture che l’acqua forma in natura, incluse le nuvole e la nebbia
Fu il primo statunitense a riprendere le gocce di pioggia e uno dei primi fisici delle nuvole.
Wilson Snowflake Bentley è morto il 23 dicembre 1931 a causa di una polmonite che si era preso mentre scattava fotografie di fiocchi di neve durante una tormenta.
Il suo libro più famoso, Snow Crystals, pubblicato pochi giorni prima della sua morte, è ancora oggi in stampa e contiene oltre 2000 bellissime foto di cristalli di neve da lui fotografati e raccolte dalla American Meteorological Society che rivelano la meraviglia della diversità della natura nell’uniformità: non esistono due fiocchi di neve uguali ma partono tutti da una forma “base”, un cristallo esagonale di ghiaccio.
La sensibilità di Bentley e la sua ricerca della bellezza della natura racchiusa in questo universo invisibile ad occhio nudo, effimero e transitorio, è racchiusa nelle sue emozionanti parole, colme di amore per il creato:
“Al microscopio, ho scoperto che i fiocchi di neve sono un miracolo di bellezza; ed impazzivo all’idea che questa bellezza non potesse essere apprezzata da altri. Ogni cristallo è un disegno geometrico unico e nessuna forma è mai ripetuta. Quando un fiocco si scioglie, questa forma è persa per sempre. Così tanta bellezza spariva, senza lasciare nessuna traccia di essa.” – Wilson Bentley, 1925
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L’iniziativa è nata a Napoli nel 2015, fino a diventare il format con il quale è stata poi inventata la spesa sospesa, altra straordinaria catena della solidarietà.
Il punto di partenza della catena della solidarietà è sempre lo stesso: un piccolo gesto, però di grande potenza, con il quale ci ricordiamo degli altri.
È così nel caso del caffè sospeso, al quale poi sono seguiti tanti altri prodotti acquistati e lasciati a beneficio di chi viene dopo di noi: un pranzo, una pizza, un gelato, l’ingresso in uno stabilimento balneare.
E adesso a macchia d’olio, in tutta Italia, anche il giocattolo sospeso.
Come funziona il giocattolo sospeso?
Esistono una serie di negozi che vendono giocattoli, libri e prodotti per bambini, ai quali chiunque può rivolgersi per donare.
Poi i regali vengono raccolti dall’amministrazione comunale e distribuiti con la collaborazione della rete delle associazioni di volontariato che assistono le famiglie bisognose.
Si possono donare giocattoli e libri, specie durante le vacanze di Natale e in occasione della Befana, anche online, senza muoversi di casa.
Basta accedere alla piattaforma unpaniereperte, andare nella sezione dedicata ai giocattoli, e procedere con l’acquisto del dono scelto.
Si paga, si compra e si regala: e con un piccolo gesto un bambino sarà felice.
Giocattolo sospeso a Firenze
Un’altra città dive il format del giocattolo sospeso ha avuto un grande successo è Firenze, dove il motore dell’iniziativa sono due donne, Silvana e Laura Dreoni, titolari di un negozio nel quale si vendono giocattoli da quasi un secolo. Anche in questo caso la regia del giocattolo sospeso è nelle mani dell’amministrazione comunale che ha aperto una piattaforma (www.comune.fi.it/giocattolosospeso) dove i commercianti possono iscriversi e partecipare al progetto e i donatori possono conoscere i punti vendita ai quali rivolgersi per fare il loro regalo. I donatori hanno due possibilità: comprare il giocattolo, che poi i negozianti incartano e consegnano al comune, oppure lasciare dei soldi che sarà sempre l’amministrazione comunale a destinare, per l’acquisto di giocattoli da consegnare a istituti per l’assistenza dei poveri oppure a case-famiglia.
Giocattolo sospeso a Milano
I giocattoli, i libri (compreso il best seller della biografia del calciatore Zlatan Ibrahimovic con il suo autografo), le magliette di giocatori di calcio e di pallacanestro, sono state raccolte a cura della regione Lombardia. Della distribuzione se ne sono occupati i volontari della Croce Rossa e della Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori.
Giocattolo sospeso a Gorizia
L’amministrazione comunale di Gorizia ha adottato il format napoletano, aggiungendo alcuni dettagli in più per renderlo anche più facile per i donatori. Sono previsti dei buoni di cinque euro ciascuno che i consumatori possono acquistare e destinare al giocattolo sospeso. E nell’elenco dei negozi aderenti all’iniziativa non ci sono soltanto quelli che vendono giocattoli, ma anche librerie, salumerie, e persino qualche barbiere. Nel 2020 sono stati oltre 700 i bambini della città di Gorizia che hanno ricevuto il giocattolo sospeso.
Giocattoli sospesi in Basilicata
A Matera è stato aperto un vero e proprio sportello, presso gli uffici del comune, dove tutti possono lasciare giocattoli , nuovi e usati, per bambini di famiglie bisognose. L’unica condizione è che siano funzionanti. Lo sportello è aperto tutti i giorni, dalle 9.30 alle 13.
Giocattolo sospeso in Italia
Il giocattolo sospeso è una forma di solidarietà a rete diventata sempre più contagiosa. Ecco la lista dei comuni, dove l’iniziativa è attiva con ottimi risultati.
leggi anche: Riciclo giocattoli, dove si possono donare
Un’iniziativa solidale dei contadini polacchi per i migranti che superano il confine della Bielorussia come esempio per il significato del Natale
Natale non era ancora nell’aria quando il mese scorso i contadini polacchi hanno iniziato ad accendere nelle loro case delle luci verdi per aiutare i migranti stremati in arrivo dalla Bielorussia. Un simbolo che oggi, sotto la festività più rappresentativa dell’anno, assume un significato ancora più importante.
Era novembre quando al confine tra Bielorussia e Polonia i contadini dello stato polacco hanno iniziato ad accendere luci verdi per segnalare ristoro e accoglienza ai migranti stremati.
L’iniziativa ha subito suscitato grande clamore, un gesto di profonda umanità che non si vede tutti i giorni. Da novembre a oggi le temperature si sono fatte sempre più rigide e gli abitanti della Polonia che si trovano al limite del confine continuano con questa catena umanitaria per aiutare tutte quelle persone in fuga verso un futuro migliore.
,A dare il via all’iniziativa è stato l’avvocato Kamil Syller che, grazie ai social ha fatto girare il messaggio per spiegare ai migranti lungo la zona di frontiera che la luce significa aiuto.
Il cuore grande di tutte queste persone che si mettono in gioco per aiutare gli altri dovrebbe essere di monito per tutti noi, soprattutto durante questo periodo.
Non è sicuramente semplice aprire casa e mettersi a disposizione per aiutare chi non si conosce, soprattutto in una situazione come quella delle migrazioni dove spesso ci sono tensioni e paura.
Ciò che sono riusciti a fare i polacchi in questione è stato di superare pregiudizi e timori e offrire un supporto a coloro che non hanno più niente. Un esempio concreto e tangibile della bellezza dell’animo umano che purtroppo rischia di perdersi. In fin dei conti questo è il vero spirito della festa del Natale: la solidarietà e la generosità verso l’altro.
Ovviamente nessuno si aspetta che per Natale ogni famiglia apra casa propria ai più bisognosi, ma anche il minimo gesto di aiuto può cambiare la vita di chi è meno fortunato di noi.
Il significato del Natale nelle luci verdi dei contadini polacchi per i migranti (libreriamo.it)
C’è anche una pubblicità che recita ” E’ Natale e a Natale si può fare di più”
E gli altri giorni?
Si tratta di considerare l”altro” un essere umano che come te ha le tue stesse necessità ,e si mette in gioco, pericoloso, per ottenerle, e la maggior parte delle volte fallisce.
Banalmente si ripete ” sii tu il cambiamento che vuoi nel mondo” ma cominciare si può e non solo a Natale come dimostra questo gesto di solidarietà .
E che non sia un eccezione ma un esempio!

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