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* Il nostro viaggio è un vortice

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E’ tutto un vortice, dalla vita sul nostro pianeta ai movimenti dei corpi celesti nello spazio profondo.

Con questa chiave, l’artista DjSadhu ha realizzato un modello che riproduce (in maniera più artistica che scientifica) il movimento dei pianeti attorno al Sole.

Il sistema solare infatti non è una ‘giostra immobile’ che resta ferma ruotando su un perno. Il Sole infatti si sposta all’interno della nostra galassia. Il movimento di tutto il sistema somiglia quindi più a una spirale in un moto continuo nel quale i pianeti a volte inseguono o precedono la stella. Un modello replicato dal macro al micro. Dalle galassie ai fiori, fino al Dna:

 

Il nostro sistema solare è una spirale. Il vecchio modello eliocentrico del nostro sistema solare …i pianeti che girano intorno al sole non è solo sorpassato, ma anche sbagliato.

Il nostro sistema solare viaggia nello spazio a 70,000 Km all’ora. Nel video che state osservando invece il sole è come una cometa, che trascina i pianeti nella sua scia.

Non è forse una spirale? perché questo è importante? Perché il “ moto rotatorio “  e “ moto a spirale” sono due cose completamente differenti!

Spirali in natura. La Vita è una spirale, non una rotazione. Questo sistema solare è parte della Vita.

Nassim Haramein,ricercatore indipendente e Direttore della Fondazione “The Resonance Project”,è famoso per le sue ipotesi su spirali ed eliche (specie nei sistemi climatici dei pianeti), e inventa sempre nuove spiegazioni su come i pianeti orbitano intorno al Sole.Dice per esempio: “I pianeti non tornano mai sulle loro tracce. Semplicemente non lo fanno, altrimenti avremmo probabilmente ogni anno lo stesso set di informazioni, di nuovo e di nuovo, come un disco rotto. E probabilmente ci annoieremmo.”

Il chimico fisico italiano Giorgio Piccardi nei suoi studi e sperimentazioni ci propone inoltre, di osservare i pianeti e il Sole come un’unica unità.

Il tempo per definizione è astronomia, rotazione dei pianeti. Accogliamo quindi il suggerimento di Piccardi e iniziamo ad osservare i pianeti ed il loro moto in una nuova direzione o visione.

 

Sappiamo che il sole si muove, insieme a tutti gli organismi che sono legati ad essa, verso la costellazione di Ercole. Il suo moto è uniforme e rettilineo, la sua velocità (costante per noi): 19-20 Km / sec. Sappiamo anche che la Terra gira intorno al Sole ad una velocità approssimativa media di 30 km / sec. Dalla combinazione di questi due moti, uno rettilineo uniforme, gli altri circolari e uniforme in linea generale, il risultato è una traiettoria elicoidale. Questo è il movimento elicoidale della Terra nella galassia, di cui le stelle vicine. – – Piccardi 

Tim Cullen, geniale personaggio, ci propone di passare dal punto di vista 2D ad una visione 3D, osservando il movimento dei pianeti del sistema solare da l’asse “Z”.

Movimento spiraliforme o eliocadali dei pianeti mentre attraversano il sistema solare

“Il punto è che se il modello ad elica è giusto, ed il nostro Sistema Solare è un vortice che sta viaggiando, cambierà il modo in cui ci sentiamo riguardo al nostro viaggio. Per me personalmente, il modello eliocentrico è come un’inutile giostra in cui siamo sempre a capo, nello stesso punto, dopo ogni anno. Il modello ad elica da più la sensazione di progresso, crescita, di un viaggio nello spazio in cui non torniamo mai al punto di partenza.

NON siamo in una grande giostra. Siamo in un viaggio.”

Pensaci che stai viaggiando nello spazio!

fonti:

http://daltonsminima.altervista.org/2013/03/25/la-traiettoria-elicodale-del-sistema-solare-e-il-doppio-vortice-di-tim-cullen/

http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/dal-cosmo-al-dna-la-vita-e-un-vortice/114896/113299

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* Il mio nome è Lovejoy e prometto Amore e Gioia

L’anno scorso avevamo avuto un’autentica cometa di Natale, il corpo celeste Lovejoy R1, che aveva raggiunto il perielio (la distanza minima dal Sole) proprio il 25 dicembre.

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Anche in questo 2014 comunque non c’è da rimanere delusi: una cometa sarà infatti visibile a occhio nudo nella parte più settentrionale del cielo notturno per tutto il periodo delle feste, e si tratta di una parente di quella del 2013.

Il suo nome è Lovejoy C/2014 Q2, ed è la terza cometa natalizia identificata dall’astronomo dilettante Terry Lovejoy, di Brisbane (Australia) dopo la R1 dello scorso anno, e laLovejoy C/2011 W3, che a dicembre del 2011 si è tuffata nella corona solare emergendone intatta.

Negli ultimi giorni inoltre è diventata visibile ad occhio nudo, anche se l’osservazione è piuttosto difficile.

La coda della cometa Lovejoy è contraddistinta da un intenso bagliore verde, dovuto alla presenza di due gas, cianogeno e carbonio biatomico, che brillano nella lunghezza d’onda del verde quando le loro molecole sono ionizzate o eccitate.

Le prossime settimane saranno l’ultima occasione per ammirarne il colore, almeno fino al prossimo transito di Lovejoy nei cieli terrestri, previsto fra 8 mila anni.

Nel mondo antico l’osservazione della volta celeste e del moto degli astri era una delle attività principali dalla quale trarre auspici e presagi. I cieli erano carichi di significato e brulicavano di divinità.

Di fatto molte religioni arcaiche consideravano gli dei e le stelle come un tutt’uno. Basti pensare che nella più antica scrittura che sia mai stata decifrata, quella utilizzata dai Sumeri all’incirca nel 3500 a.C., il simbolo che rappresentava la divinità era un pittogramma a forma di stella stilizzata.

Oltre alla registrazione del moto degli astri c’erano anche altre ragioni che giustificavano l’osservazione dei cieli: gli dei rivelavano agli uomini la propria esistenza inviando periodicamente dei segnali. 

Le meteore ed i frammenti extraterrestri che precipitavano sul nostro pianeta venivano interpretati secondo questa chiave di lettura.

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Pare che il primo ad interpretare la stella cometa come un oggetto astronomico vero e proprio sia stato Origene, teologo alessandrino vissuto nel III secolo.

Nel suo Contra Celsus sostiene con fermezza la realtà astronomica dell’evento, che interpreta come la comparsa di una brillante cometa.

Presso i Babilonesi le comete erano considerate fonti di buono o cattivo auspicio, segno per l’avvento di re o imperatori, oppure causa di profondi cambiamenti politici, o carestie e pestilenze a seconda della loro posizione in cielo, luminosità e colore

Agli albori dell’impero romano, pochi avvenimenti politici di una certa rilevanza sfuggivano all’apparizione di una cometa, come quella che fece puntualmente la sua comparsa il primo giorno delle cerimonie funebri in onore di Giulio Cesare nel 44 a.C.

Qualche decennio dopo, un’altra magnifica apparizione celeste, probabilmente una cometa dalla scia molto pronunciata, condusse i Magi al luogo ove era nato Gesù.

Durante il regno di Nerone (54 – 68 d.C.) vennero avvistate non meno di 4 comete, la prima delle quali precedette di poco la morte del predecessore Claudio e continuò a brillare fino all’avvento di Nerone. Tant’è che quando apparve la seconda, nel 60 d.C., si credette che preannunciasse l’ascesa al potere di un nuovo imperatore. Come risposta a tale evento Nerone si affrettò ad esiliare un certo Rubellio, indicato quale suo probabile successore. Niente in confronto a quanto accadde nel 64 d.C. in concomitanza con la cometa che fece la sua comparsa in quell’anno. Nerone, dopo aver consultato l’astrologo di corte, rispose alla decisione del fato massacrando l’intera nobiltà.

 

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Una cometa Giotto dipinse nell’affresco “Adorazione dei Magi” nella Cappella degli Scrovegni a Padova e fu il primo a rappresentarla con la coda luminosa e non come stella normale.

L’astro chiomato sul quale maggiormente si è posta l’attenzione degli storici è stato la cometa di Halley. Innumerevoli studi hanno ricostruito i passaggi della cometa fino a circa 2500 anni fa basandosi su precise osservazioni del tempo.

La cometa di Halley apparve nei cieli del nostro emisfero, come riportato con precisione dalle cronache dell’epoca, nel mese di ottobre dell’anno 12 a.C. e fu molto luminosa e visibile per ben due mesi. È però da escludere che la cometa di Halley possa essere stata la “stella di Natale” come indicato da alcuni autori nel passato.

Il famoso astronomo polacco Keplero fu testimone, nello stesso periodo, di una spettacolare congiunzione tra Giove e Saturno avvenuta nella costellazione dei Pesci alcuni giorni prima del Natale del 1603. Facendo dei conti a ritroso l’astronomo si rese conto che un simile fenomeno era avvenuto anche nel 7 a.C. e poteva benissimo avere avuto un grande significato simbolico per i Magi.
Keplero si accorse che nel 7 a.C. l’evento fu rarissimo perché Giove e Saturno si erano avvicinati non una ma ben tre volte di seguito nella costellazione dei Pesci.

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In generale, per tutti gli essere umani le stelle hanno sempre avuto un significato molto speciale e sono viste come simbolo di speranza e di ideali.

 

Fonti:

http://www.viaggionelmistero.it/confini-conoscenza/antiche-civilta/presagi-dal-cielo-meteoriti-e-comete-segni-degli-dei

http://www.wired.it/scienza/spazio/2014/12/23/natale-cometa-lovejoy/

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* La luna di novembre

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Benvenuti nella Luna nuova di novembre, un momento che ho percepito subito fondamentale nelle premesse di quelle che saranno le prossime vicende. Come sempre parlo di attitudini, non di profezie e mi auguro che ogni persona che si avvicina a questo messaggio, possa cogliere una riflessione positiva per la sua vita e trovare destinazione più certa e di realizzazione.

Ho voluto intitolare questo momento con il noto romanzo di Pavese, ” La Luna e i falò”, per l’analogia che vorrei cogliere nel presentare questo momento energetico. L’invito è di cogliere quel ritorno verso le origini nella trasformazione di un cambiamento che è già in atto, pronto a maturare i frutti del lavoro che è stato condotto negli ultimi mesi. Uno stellium di pianeti si presenta nel segno dello scorpione, creando una concentrazione di energia che ci fa pensare a come siano occulti e profondi i movimenti di questo momento. Il novilunio è sempre l’occasione di un “ritorno”, di un nuovo inizio, un momento dove il seme di un progetto è rinforzato dalla forza occulta di un invisibile che è manifestazione forte di realizzazione, della possibilità di materializzare quello che è vestito di idea ma non di idealismo.

Bisogna anche ricordare che gli stellium sono energie focalizzate, laser e quindi fortemente destabilizzanti soprattutto quando le energie personali non siano abbastanza unitarie da permettere l’isolamento con cosa sta intorno oppure quando ci si trovi nel “Contest” del movimento planetario. In questo caso parliamo di tutto quello che è un ritornare, come pensieri, situazioni, transfert temporali, analogie e similitudini. Qualcosa ci rimanda verso i ricordi, qualcosa che cerca giustizia per noi e in noi. Avremo sufficiente energia per muovere la consapevolezza e trovare la direzione più adatta al nostro cammino?

Novilunio nel segno del Sagittario:
Sagittario è il terzo segno dei tre dell’elemento fuoco e il primo che ci introduce nella dimensione spirituale dell’esistenza, poiché qui l’uomo, armato di fiducia (Giove), e fede (Nettuno) si avventura nella ricerca del sapere e del senso spirituale della vita.
Il ciclo di lunazione in sagittario (novembre/dicembre), che si apre con questa luna nuova, risveglia il desiderio di esplorare il mondo, allargare i propri orizzonti interni ed esterni, oltrepassare i propri confini, specialmente se ci sentiamo intrappolati da qualcosa o qualcuno.
E’ un tempo adatto per abbracciare una ” fede” , oppure per interrogarsi su quale sia la nostra vera “vocazione” in questa vita, e se ancora non l’abbiamo fatto, individuarla e andare fino in fondo, fiduciosi nella bontà dell’universo, che sempre cospira per la nostra gioiosa auto-realizzazione.

Fonti:

Energia Maya

Il Cerchio della Luna

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* Eclisse solare 23 ottobre 2014, più energie in arrivo per fare la scelta giusta

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Gli appuntamenti con le eclissi rappresentano sempre delle occasioni di cambiamento, quelle solari per la presenza del novilunio sono occasioni sociali, dove è necessario comprendere la nuova direzione che con il solstizio invernale andrà a rappresentare un nuovo ciclo.

La presenza delle eclissi solari è infatti un appuntamento annuale anche se non sempre visibile ma comunque, grazie agli strumenti di oggi, sicuramente condivisibile da qualsiasi parte del mondo. In ogni caso l’energetica investe ogni creatura che abita questo pianeta e come ho sottolineato più volte, la consapevolezza aiuta a superare quella divisione con il naturale a cui ci ha sospinto la grande crescita tecnologica.

Siamo appena stati investiti da una valanga energetica che ha determinato molta confusione e stress ma che, per chi ha potuto/voluto approfittare di questo momento, ha rappresentato l’occasione di nutrimento per la comprensione e per portare nuove idee, relazioni, collaborazioni, basate anche sulla pulizia che si è potuta fare in questi ambiti nei mesi precedenti.

Effettivamente l’eclissi è una pulizia energetica, quella solare riguarda la personalità ma anche il sistema sociale. C’è qualcosa che si sta muovendo in questi ultimi tempi, sulle considerazioni riguardo l’organizzazione sociale, la politica, le istituzioni. Qualcosa che era strano da pensare prima, poi è diventato normale ma quale sarà l’evoluzione di questo? La direzione arriva da questa eclissi solare, dove la manifestazione di una forte connessione tra Sole-Venere-Mercurio-Luna ci guida nell’urgenza del realizzare, non più del capire per la presenza di un sestile con Marte che stimola positivamente questa grande congiunzione.

Siamo in un tempo di rinnovamento esteriore, di costruzione, di chiamata all’azione. Resistendo a questa chiamata non faremo altro che amplificare quel senso di insoddisfazione, di perdita, di blocco e questo succede quando non integriamo l’energia attraverso la comprensione dell’esperienza e restiamo disconnessi dalla continuità di quello che è il nostro percorso.

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E’ necessario ritrovare energia per muoversi, comprendere che questa occasione si presenta come un momento di grande crescita esteriore: la testa del Drago sopra l’ eclissi indica questo momento come di grande determinazione per l’umanità e in fondo alcuni eventi politici, lasciano immaginare che ci sia questo fermento.

Il valore di quello che possiamo portare in questa fase è importante, l’azione dell’uomo è lasciata nella massima espressione del suo libero arbitrio (novilunio), questo indica che il portale dell’eclissi solare può essere di grande aiuto nel formare (pensare, iniziare) quei progetti che troveranno espressione nel prossimo semestre, soprattutto quando riguardino relazioni, contratti, giustizia.

fonte:http://energiamaya.org/2014/10/20/eclisse-solare-23-ottobre-2014-ritrovati-o-perduti/

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* Accade una volta ogni milione di anni

La cometa Siding Spring sfiorerà Marte :

accade una volta ogni milione di anni

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La sua sigla è Comet C/2013 A1, mentre il suo nome, ben più semplice da ricordare, è Siding Spring: sarà la Cometa protagonista dei cieli nella mattina del 19 ottobre quando, alle 20:27 secondo l’orario italiano, passerà ad una distanza “da record” da Marte.

Si tratta di un evento rarissimo, sia perché il corpo celeste sfiorerà il pianeta rosso a soli 139.500 km di distanza dalla sua superficie sia perché l’orbita della cometa à enorme e richiede un milione di anni per essere completata.

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Per l’occasione la NASA ha predisposto un vero e proprio studio televisivo spaziale composto da cinque esploratori robotici – tre orbitali e due sul suolo del pianeta – che assisteranno al primo passaggio della cometa nel nostro sistema solare interno.

I macchinari in orbita osserveranno l’arrivo del corpo celeste per poi nascondersi dietro a Marte per evitare di venire danneggiati da eventuali detriti presenti nella coda della cometa. Al sicuro sulla superficie marziana, invece, i rover Opportunity e Curiosity potranno osservare l’evento in tranquillità, salvo la presenza di tempeste di sabbia che potrebbero oscurarne la visuale.

Sulla Terra, invece, la visuale migliore si avrà nell’emisfero meridionale, con Sud Africa e Australia ai primi posti delle location perfette per l’osservazione. Per noi abitanti dell’emisfero settentrionale, purtroppo, sarà difficile osservare il passaggio della cometa.

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Il corpo celeste ha una dimensione stimata di 800 metri e si è formato durante i primi due milioni di anni di vita del nostro sistema solare, approssimativamente 4.6 miliardi di anni fa.

Fino ad ora, però, non si era mai avventurata così in profondità nel sistema solare, cambiando rotta sempre vicino alle orbite di Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Per fare un paragone, la distanza alla quale passerà – 139.500 km dalla superficie – rappresenta un terzo di quella che separa la Terra dalla Luna.

Siding Spring proviene dalla nube di Oort, la regione sferica posizionata all’estremo confine del sistema solare, che si estenderebbe tra le 5.000 e le 100.000 unità astronomiche: un gigantesco nugolo di oggetti ghiacciati che si crede siano i residui della nebulosa dalla quale si formarono il Sole e i Pianeti tra cui la Terra. 

Mai come adesso gli scienziati potranno ricavare informazioni riguardanti i materiali, inclusi i composti di acqua e carbonio, che esistevano all’epoca della formazione del Sistema Solare, ossia 4,6 miliardi di anni fa

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Studiando la composizione e la struttura di Siding Spring, gli studiosi sperano di imparare qualche dettaglio in più sulla formazione dei pianeti. Gli scienziati terranno inoltre gli occhi bene aperti per eventuali cambiamenti di stato della cometa o di Marte causati dal passaggio ad una distanza così ravvicinata.
Siding Spring proseguirà poi la sua corsa passando accanto al sole ed uscendo dal nostro sistema solare. La rivedremo tra un altro milione di anni.

A meno che non vi troviate sul Pianeta Rosso, non sarà possibile vedere a occhio nudo il passaggio dalle cometa. Con un buon binocolo o un telescompio sarà possibile osservarla dalla Terra, ma solo per coloro che si trovano nell’emisfero australe. Tuttavia, grazie ad internet, l’evento sarà in diretta streaming sul Virtual Telescope e su Slooh. –

 

Possiamo considerare la nostra vita come una cometa che vaga nello spazio in balia delle forze di altre stelle…

siamo prede delle credenze e delle superstizioni dei catastrofisti del nostro tempo …o siamo noi gli artefici e della causa e del nostro percorso nell’ eternità?


Fonte:
http://scienze.fanpage.it

http://www.diregiovani.it/rubriche/fotogallery/34218-siding-spring-cometa-sfiora-marte-nasa.dg

 

 

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* La Terra minuto per minuto…

 Live streaming della Terra in HD dalla Stazione Spaziale

Scatto ottenuto dalla diretta streaming dalla ISS, dell'Italia illuminata dalle luci notturne. Credit: NASA

Scatto ottenuto dalla diretta streaming dalla ISS, dell’Italia illuminata dalle luci notturne. Credit: NASA

C’è sulla Stazione Spaziale Internazionale, un’esperimento chiamato High Definition Earth Viewing (HDEV), che ci permette di guardare LIVE in diretta la nostra Terra, a qualsiasi ora, ed in HD! Si tratta di una camera in alta definizione, posizionata all’esterno della stazione, che trasmette in streaming immagini e video del nostro pianeta tramite collegamento internet Terra-Stazione Spaziale.

Quest’esperimento è nato come sforzo di divulgazione scientifica, in collaborazione con il progetto HUNCH (High Schools United with NASA to Create Hardware), della NASA, che coinvolge ragazzi dai 9 ai 12 anni che si occuperanno anche di raccolta dati e immagini.

Informazioni riguardo alla posizione della Stazione Spaziale durante lo streaming. Credit: ESA

ECCO QUI la diretta:
Broadcast live streaming video on Ustream

( Non vi preoccupate se certe volte non potete vedere il video. A volte la camera viene cambiata per cambiare prospettiva ed altre volte può esserci una perdita momentanea del segnale. Ma generalmente potete catturare viste da brividi del nostro pianeta!)

Nuovi punti di vista aprono nuove prospettive ai nostri sogni!

Fonte:http://www.link2universe.net/

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* La congiunzione di Venere e Giove nella costellazione del Cancro

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I due pianeti più luminosi del cielo, Giove  e Venere, che si trovano attualmente nella costellazione del Cancro, sono stati vicinissimi in cielo, separati da una distanza angolare di appena 12 gradi, pari cioè a poco più di un terzo del diametro della Luna piena”. Naturalmente dal punto di vista della Terra.

Un avvicinamento record che si è verificato l’ultima volta nel 2000 e che si ripeterà nel 2016.

 

Astrologicamente è lo scambio planetario più benefico in assoluto.

Quando si trova in aspetto a Venere, il compito di Giove è di unire la mente ed il cuore.

Questo aspetto dona all’essere la capacità di percepire le qualità spirituali ed elevate di ogni rapporto umano ed in ogni circostanza.

Alcuni dei tanti doni che questa combinazione regala sono la serenità ed il potere di fondere tutte le forze opposte per raggiungere un’armonia ed un’intesa nella ricerca di nuove regole di vita.

L’intuito e le qualità creative vengono ampliate ed la strada per il successo più chiara. Le opportunità di pace e di collaborazione sono maggiori.

La qualità delle energie

Venere rappresenta la forza dell’amore universale, l’intelligenza del cuore, l’impulso primordiale che unisce gli esseri quando si riconoscono simili.

Ma questo amore ha molte tonalità secondo il livello di coscienza degli esseri. Amore passionale ma anche armonia, comprensione che indirizza la passione. E’ l’affetto e la purezza, la sessualità, l’energia, l’aggressività.

Venere è anche la Signora delle Arti, soprattutto della Musica, della Creatività, della Scienza e Conoscenza, e dei giochi di forme e colori.

E’ non solo l’Amore, ma anche la Bellezza, l’intesa , la pace, l’aiuto reciproco, l’universo percettivo attraverso i sensi.

Esiste un dono puro, dicono gli orientali.

E’ quello dell’amore vero, della tenerezza della madre per il figlio, dell’uomo generoso verso il suo simile, del gesto disinteressato, del rispetto verso l’altro, della compassione intelligente, consapevole.

*****

Giove, in ariano Dhyaus Pitar, che significa “ Giusto”

Giove è dunque la giustizia, la Legge Cosmica che governa cielo e terra.

Si tratta della seconda dimensione dell’incarnazione, lo spazio, ed il suo attributo è il fulmine, l’energia di cui si serve per fecondare la Terra e tutte le creature.

In questo modo gli uomini sono capaci di affrontare senza timore le prove più difficili per rendersi degni della loro natura divina.

Nello Zodiaco, Giove ha il ruolo dinamizzante ed espansivo che distribuisce energie di dilatazione, espansione, esteriorizzazione, socializzazione, responsabilità, potere. Per estensione, ricchezza, autorità, comando, collaborazione, che sono la conseguenza di spazio segnalata dai Tibetani.

Giove è il Signore della Nona Casa che regge la spiritualità.

Oltre al bisogno di sicurezza materiale e di potere, esiste una reale generosità che può raggiungere la dimensione superiore di Venere, Upadana, di cui Giove diventa la trascendenza.

Upadana è l”aldilà” del dono, il dono di sé alla volontà divina.

Se il gioviano è così sensibile all’organismo delle leggi è perchè egli stesso è portatore delle regole. Inconsciamente sente che la realizzazione suprema dell’energia che dimora in lui è la conoscenza delle leggi cosmiche, le stesse che governano cielo e Terra.

 

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La Costellazione del Cancro

Qui si realizzano le forme. Qui l’uomo dà loro un nome per meglio distinguerle ed appropriarsene. Qui l’essere si rassicura, l’intelletto trova materia per mantenere il suo eterno girotondo nell’universo psichico della Luna, signora del segno.

E’ nel Cancro che la materia umana si incarna e che ha inizio un nuovo percorso karmico alla scoperta del segreto essenziale della Ruota della Vita.

Il Cancro è per eccellenza l’universo femminile. Tutto si impregna, matura prende vita nelle profondità dell’interiorità e del pensiero. Tutto viene conservato, protetto, rinvigorito come in un vaso sigillato.

Il Cancro è la famiglia in cui ancora una volta l’essere intraprenderà la sua lunga e paziente meditazione sull’origine della Vita. Ma anche il momento della presa di coscienza della scelta tra la dipendenza e la personalizzazione.

*****

Qualsiasi configurazione si forma nel cielo è la manifestazione della qualità della Energia che serve in quel dato momento per procedere nell’evoluzione. E’ uno stimolo ed una indicazione del modo di percorrere il cammino per tutta l’umanità. E riguarda personalmente ogni essere umano consapevole. Ognuno di noi può riflettere sulle sue esperienze in atto nel qui ed ora e dare un indirizzo più soddisfacente alla sua vita.

 

Fonti:

Irène Andrieu :“ Astrologia evolutiva”

Alan Oken: “Astrologia centrata sull’anima”

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* Il cielo d’agosto cade di stelle

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Qual rugiada e qual pianto, quai lacrime eran quelle, che sparger vidi dal notturno manto e dal candido volto delle stelle?( Rime – Torquato Tasso )

A qui donc le grand ciel sombre Jette-t-il ses astres d’or? Pluie éclatante de l’ombre, Ils tombent… encore! encore!
A chi il gran cielo cupo getta i suoi astri d’oro? Pioggia sprizzante dall’ombra, cadono…ancora! ancora! ( Les étoiles filantes – Stelle cadenti di Victor Hugo )

La tradizione  indica il 10 Agosto come notte migliore per l’osservazione dello sciame meteorico delle Perseidi, chiamate familiarmente “lacrime di San Lorenzo”,  ma è sempre utile ricordare che si possono osservare  da fine Luglio ad oltre la metà di Agosto.
Questo fenomeno, che fu registrato già dai cinesi nel 36 d. C., trovò spiegazione solo nel 1856, grazie all’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli, che riuscì ad associarlo ad una cometa, la Swift-Tuttle.

Quando la Terra incrocia nella sua orbita i detriti lasciati da questa cometa possiamo osservare le più famose meteore dell’anno.
Quindi  queste “stelle cadenti” in realtà sono “polveri” e piccoli detriti che “cadendo” ad altissime velocità contro la nostra atmosfera la ionizzano e quindi la “illuminano”.

Le Perseidi sono meteore molti veloci, impattano nell’atmosfera a circa 60km/s (216.000 km/h!), possono lasciare scie abbastanza persistenti che resistono per alcuni secondi.

Il nome deriva dal loro radiante, ovvero dal punto da cui sembrano provenire queste meteore,  situato nella costellazione del Perseo, che in Agosto vedremo sorgere intorno alle h 22,30.
Più è alto nel cielo il radiante, maggiore sarà il numero di meteore visibili.
Nel momento di massima attività è prevista la visibilità di oltre 50 meteore  all’ora.

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Questa notte è da tempi immemori dedicata al martirio di San Lorenzo e le stelle cadenti sono le lacrime versate dal santo  che vagano eternamente nei cieli, e scendono sulla terra solo nel giorno in cui Lorenzo morì, creando un’atmosfera magica e carica di speranza.In questa notte infatti si crede che si possano avverare i desideri di tutti coloro che si soffermino a ricordare il dolore di San lorenzo.
Il mese di agosto rappresenta  il momento di maggiore espansione sia della natura, sia dei percorsi di evoluzione interiore.
In origine la festa di Ferragosto non cadeva solo il 15 del mese, come ora, ma durava un lungo periodo.
Il nome della festività risale al 18 a. C., quando Augusto, imperatore romano, riunì una serie di celebrazioni estive in onore di varie divinità ed istituì le Feriae Augusti imprimendovi il proprio nome.
Una delle celebrazioni più importanti che costituivano le Feriae Augusti era quella dedicata Diana, il 13 di agosto: alla festa al Tempio di Diana sul colle Aventino, poteva partecipare tutta la popolazione romana, infrangendo per un giorno, la regola della distanza tra classi.
Diana era la dea legata alla vita nei boschi, alle fasi lunari e alla maternità. Proprio per quest’ultima sua qualità, le donne le offrivano tavolette votive implorando la benedizione di un parto senza difficoltà.

 walter-craine-1845-1915Walter Craine (1845/1915)

Nell’epoca attuale, in agosto. si aggiungono le festività cristiane di San Lorenzo ( che coincide con la prima notte delle Perseidi) e dell’Assunta.
Del resto il mese era già sacro ai celti, che in questo periodo celebrano il dio Lugh, lo “splendente”, o “colui che è abile in tutte le arti”, il raccolto, la mietirura e il volgere della seconda metà dell’anno.
I greci celebravano le gesta di Ercole trionfatore, la cui festa si teneva il 12 agosto.

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Inoltre oggi in agosto si verifica un rilevante fenomeno non solo astronomico, che nell’antichità classica si verificava in luglio: il levare eliaco di Sirio.

Un astro si leva eliaco, ossia con il Sole, quando, per la prima volta nell’anno, si rende visibile per un istante prima del sorgere del Sole per scomparire subito dopo nei bagliori dell’alba.
In altre parole significa sorgere in congiunzione con il Sole precedendolo in condizioni di visibilità. Procedendo nel moto annuale verso oriente nella sfera celeste il sole s’allontana a poco a poco dalle stelle occultate dalla sua luce così che queste si rendono per la prima volta nuovamente visibili per pochi istanti, all’orizzonte orientale poco prima del levare del sole.
Gli antichi chiamavano la richiesta profondità del sole sotto l’orizzonte ‘arco di visione’.

Il caso più favorevole per le stelle fisse è costituito da Sirio, Alfa del Cane maggiore, perchè è l’astro più luminoso.
La sacralità di Sirio, la Sothis greca e Septet egizia, è confermata da secoli di osservazioni accurate fin dalla remota antichità, quando, nel 5500 a.C., il sorgere eliaco di Sirio, che all’equinozio di primavera si presentò a 0° di Ariete, al punto gamma, segnò l’inizio dell’Età esiodea, del Ferro, del Kali-Yuga.

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Nell’antichità Sirio era cantata come Venere del Mattino, colei che accompagna la barca di Ra, con frequenti confusioni con il pianeta Venere: stella del mattino, guida dell’uomo, iniziatrice di era… Stella imperitura… Stella infaticabile.

La devozione alla Stella del Mattino prosegue nel medioevo cristiano, simbolo di Maria Vergine.
Infatti  la seconda metà dell’estate si svolge sotto la dominanza zodiacale del Leone e della Vergine, emblemi rispettivamente del Cristo e di Maria.
San Bernardo riporta in auge l’inizio del cammino iniziatico nel nome di Maria Nascente, la Iside che nasce eliaca, dedicandole le chiese borgognone e le cattedrali gotiche.

Il cammino dei pellegrini verso S. Giacomo di Compostela si compiva attraverso la Provenza e la Galizia finchè non sorgeva Sirio, la portatrice di Fuoco, Luciferus, la stella del Mattino.

Fonti:
http://www.ilcalderonemagico.it
Alfredo Cattabiani, Calendario
http://www.centrostudilaruna.it

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* Quando la Luna e il Sole fanno scintille

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Lui sempre a testa alta illumina l’immenso,
lei abbassa lo sguardo e si immerge nel buio più denso.

Il principio vitale che anima tutte le forme viventi è rappresentato dal binomio Sole/Luna.
Il Sole e la Luna sono rispettivamente l’aspetto positivo e negativo dello stesso principio vitalizzante che governa il perpetuarsi e il mantenimento della Vita in tutte le sue forme.
Al Sole e alla Luna sono legati concetti complementari quali: il maschile ed il femminile, la luce e il buio, il caldo e il freddo, gli elementi del Fuoco e dell’Acqua poiché la vita si manifesta attraverso la polarizzazione del principio vitale.

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La rivedremo di nuovo solo nel 2049, tra 35 anni. Venerdì 13 giugno 2014 è stata una data memorabile per chi ama alzare gli occhi al cielo: una luna piena rara. Rara perchè sono coincise tre variabili indipendenti, come la fase della luna, il giorno della settimana e il giorno del mese.

Era un venerdì 13 di ottobre l’ultima volta che si è vista, nel 2000.

Ma perchè è così rara? i sono circa 13 lune piene in un anno su 365 giorni. Quindi le probabilità che la luna piena capiti nello stesso giorno sono circa il 3,39%. Per la prossima basta aspettare 35 anni.

La luna piena di giugno appare “ambrata” con quel colore che nei secoli le è valso l’appellativo di “luna di miele”.

Un soprannome legato alla tradizione celtica di bere liquore a base di miele durante i matrimoni. Chiamata “Strawberry Moon” in America (“Luna di Fragola”, per commemorare le bacche mangiate dalle tribù autoctone), “Rose Moon” in alcuni paesi d’Europa.

E’ una luna che viene definita come “ alchemica” per il suo significato di trasformazione e di unione che genera la vita: l’energia ed il calore del sole ( elemento maschile) si fonde con la ricettività della terra ( elemento femminile) generando nuova vita e nutrendo la sua crescita ed i suoi frutti.

 

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L’ape, simbolo della trasformazione, muta il nettare dei fiori in miele, alimento fonte di energia e nutrimento. Il miele è il cibo sacro degli dei, rappresenta la sintesi dei principi che generano la vita.

Nella Grecia antica le api erano considerate messaggere delle Muse e la parola aveva anche il significato di sacerdotesse .

In Egitto si narrava che fossero state originate dalle lacrime del dio Ra cadute sulla terra, il miele e la cera erano quindi ritenuti prodotti sacri.

Per i Celti le api erano portatrici di luce e l’idromele era una bevanda sacra per le cerimonie. Per i Babilonesi l’ape era “ dabar” “ parola divina”.

In questo periodo nelle comunità celtiche venivano celebrati i matrimoni in sintonia con l’unione del Sole e della Terra. Probabilmente da questo deriva il termine “ luna di miele”.

Questa luna può anche prendere il nome di luna del cavallo. Oltre ad essere forte e veloce, il cavallo conosce perfettamente le vie che conducono all’Altro Mondo, caratteristiche che ne fanno una guida valida e fedele.

In questo periodo possiamo mettere in atto un cambiamento, possiamo rigenerare e reinventare qualcosa di noi.

E’ il momento di ricaricarci con le energie della natura, mettere in atto i progetti elaborati durante la sosta invernale e messi a punto nella primavera e con determinazione e fiducia nel futuro e nelle nostre capacità di realizzarli.

Così il raccolto sarà abbondante.

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Negli ultimi giorni il Sole ha evidenziato un’attività particolarmente elevata.

Tra il 10 e l’11 Giugno scorso si sono avute ben tre potenti esplosioni, o brillamenti, di classe X.

Da esse vengono emesse ingenti quantità di radiazioni che poi il vento solare potrebbe trasportare verso di noi; c’è ancora la possibilità che nei prossimi giorni possa manifestarsi qualche tempesta solare, per le radiazioni trasportate dal vento solare.

Nel frattempo nuove macchie solari stanno nascendo sulla superficie solari; da queste macchie potrebbero originarsi nuovi brillamenti nei prossimi giorni. L’attività solare è elevata e d’altra parte siamo in uno dei picchi del Ciclo 24.
L’ovale delle aurore boreali raggiungerebbe con le sue propaggini anche le medie latitudini ( da dove potrebbero essere scrutate ), ma attualmente è sempre giorno in sede polare e non è possibile apprezzarle.

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Quando nel Cosmo appaiono insolite configurazioni si creano canali ulteriori di energie di Evoluzione per l’umanità.

Fonti:

http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/tempesta-solare-in-atto

Illustrazione di Jennifer Fox-Baez

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* Come sarebbe la terra con gli anelli di Saturno

Una delle cose più affascinanti dell’intero sistema solare, sono gli anelli planetari, specie quelli enormi e luminosi di Saturno!

Ma vi siete mai chiesi come sarebbe se anche la Terra fosse in possesso di simili strutture?

Iniziamo col dire che la Terra ha infatti avuto degli anelli.

Quando la Luna ha iniziato a formarsi, insieme si era formato anche un sistema di anelli, da cui probabilmente è stato raccolto tutto il materiale dal nostro satellite, con parte che è ricaduto sul pianeta. Questo è durato solo poco tempo, ma se ci fossero stati anche oggi?

 

 

 

Gli anelli di Saturno sono anelli planetari attorno al pianeta Saturno.

Sono composti da milioni di piccoli oggetti, della grandezza che varia dal micrometro al metro, orbitanti attorno al pianeta sul suo piano equatoriale, e organizzati in un anello piatto. Poiché, come per la Terra, l’asse di rotazione di Saturno è inclinato rispetto al piano orbitale, anche gli anelli risultano inclinati.

Gli anelli iniziano ad un’altezza di circa 6 600 km dalla superficie di Saturno e si estendono fino a 120 000 km, poco meno di un terzo della distanza Terra-Luna. A seguito dell’esplorazione ravvicinata della sonda spaziale Cassini-Huygens il loro spessore è stato misurato mediamente in circa 10 m e sono quindi estremamente sottili. In compenso gli anelli non sono completamente piatti, in alcune zone le particelle sono addensate in strutture che si estendono da 3 a 5 km sopra e sotto il piano degli anelli, proiettando così lunghe ombre in particolari momenti di inclinazione rispetto al sole.

Furono scoperti da Huygens nel 1655. In precedenza Galileo aveva notato che Saturno presentava delle protuberanze ai lati, ma la scarsa potenza del suo telescopio non gli aveva permesso di distinguerne la forma con chiarezza.

Gli anelli sono divisi in sette fasce, separate da divisioni che sono quasi vuote. L’organizzazione in fasce e divisioni risulta da una complessa dinamica ancora non ben compresa, ma nella quale giocano sicuramente un ruolo i cosiddetti satelliti pastori, lune di Saturno che orbitano all’interno o subito fuori dell’anello.

L’origine degli anelli è sconosciuta. Ci sono due ipotesi principali: che siano il risultato della distruzione di un satellite di Saturno, ad opera di una collisione con una cometa o con un altro satellite, oppure che siano un “avanzo” del materiale da cui si formò Saturno che non è riuscito ad assemblarsi in un corpo unico.

I diversi anelli vengono chiamati anche con le lettere dell’alfabeto. Originariamente la sequenza partiva dal più esterno (A) verso l’interno (B, C, ecc.), ma con la scoperta di nuovi anelli sia all’interno che all’esterno le lettere sono ora piuttosto mescolate.

Fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Anelli_di_Saturno