Categoria: stagioni
Quando la Luna è piena in Sagittario è il momento di andare verso il nuovo dove, con gioia e con coraggio!
Il simbolo sabiano di questa Luna piena di Maggio é “Un bambino che impara a camminare”.
Eccolo, la curiosità negli occhi che brillano, cerca di trovare equilibrio e barcolla e continua a tentare, coraggioso e determinato, e che gioia scoppiettante quando passo dopo passo e con gridolini, arriva tra braccia che lo accolgono con amore.
Mi sento così in questo momento. Anelo alla gioia di raggiungere i miei obbiettivi. E sarò io ad accogliermi con amore che i miei sogni si sono realizzati.
Questa Luna piena porta energia gioiosa, carica di emozioni multicolori i miei passi che sempre più sicuri mi portano alla meta . Vivo con gioia! mi esprimo con gioia e sarò luce contagiosa sul cammino per tutti!
Una Luna in Sagittario pronta a correre verso il futuro ad esplorare altri “mondi”. Così concentrata a rincorrere il futuro da sorvolare a volte sulle necessità del presente.
Una Luna Piena che aprirà anche un potente portale poiché si trova proprio accanto al Centro Galattico e sarà carica di ulteriori energie potenzianti .
Una Luna che si pone difronte al Sole in Gemelli e la sua luce la rende luminosa ai nostri occhi.
Una Luna Piena in Sagittario!
Il segno zodiacale nel quale la Luna si fa Piena è dove il suo messaggio è più comprensibile.
Il Sagittario è la costellazione più sorprendente del centauro Chirone.
Chirone era un saggio insegnante ed un guaritore.
Il centauro è una figura mitologica che ha i piedi per terra, anzi ne ha quattro
Ha due braccia per tendere la freccia ma è la mente che sceglie la direzione e l’obbiettivo. Sto andando nella direzione delle mie intenzioni? E in caso aggiusto il tiro!
Piedi a terra e sguardo al futuro E ho detto tutto.
E se ,come si dice ,parti con il piede giusto, qui ne hai addirittura quattro che sono anche più possibilità!
Questa energia ti chiede di spostarti ed intraprendere una nuova strada, di andare altrove.
E non solo quale ma anche il modo in cui percorrerla! Perchè strada facendo tu non perda di vista mai l’obbiettivo.
Perchè tu trovi le scarpe giuste per te per percorrere un viaggio che ti porta a oltrepassare i limiti imposti dalle tue credenze .
Sei al posto giusto al momento giusto!
E questo fa ancora più paura…per fare che.?..farò la scelta più adatta ?
Di certo sei il risultato delle tuo passato…
Che parolone! E fa ancora più paura!
Eppure guardati indietro, tra gli alti e i bassi ,che noti solo tu, c’è una linea di continuità nelle tue esperienze…come se ti apparisse il tuo compito in questa vita e il tuo proposito…
Comunque sei oggi il risultato del tuo passato.
Pensi che è difficile lasciare certi schemi di comportamento che senti limitanti…
E questo è un giudizio tuo! Che pesa come un ombra sulla visione del futuro E se cambiassi il tuo punto di vista ?
In fondo non sei tanto male oggi… e hai raggiunto tanti obbiettivi…o no?
E magari quelle ombre, quei pesi, ti sono serviti !
Questa è la guarigione del Centauro Chirone: guardare alle “ferite” del passato come mezzi che ti hanno arricchito e trarne insegnamento per il futuro!
Questa Luna Piena mette in luce gli stati d’animo degli inizi! Sì quelli che ti hanno spinto ad andare avanti. Ritrova quel passo! Il Tuo passo!
Movimento, cambiamento, opportunità sono le parole d’ordine.
E la strada principale da percorrere è quella dalla tua mente al tuo cuore.
Solo nel tuo cuore troverai il tuo vero Sè!
E scoprirai come è unico e irripetibile e libero!
Ricorda che ciò che pensi si manifesta . Scegli bene la direzione della tua freccia, l’obbiettivo da raggiungere e vai con tutta la passione che hai .
Ciò su cui stai lavorando, si concretizzerà.
Connettiti con le vibrazioni del Sagittario per mantenere un senso di meraviglia su di te e per ricordare che la vita è davvero un’avventura. Che tu hai scelto !
Il futuro dipende sempre da te…
Love Laurin
Giornata mondiale delle api! Non si può non comunicare… ce lo ricordano le api danzando !
Sapevate che anche le api possono danzare e usano i movimenti come strumento di comunicazione?
Gli animali non smettono mai di stupirci e tante cose che in passato sembravano ad appannaggio esclusivo dell’uomo, adesso le ritroviamo in insetti e non solo.
Parliamo spesso delle api, fondamentali per l’esistenza del nostro Pianeta e di recente se n’è accorta pure l’Unione europea che ha messo al bando pesticidi che mettevano in pericolo la vita degli insetti impollinatori.
Ma torniamo alla danza, a cosa serve? Perché le api danzano? Lo fanno per comunicare alle compagne delle informazioni sulla distanza, direzione in cui si trova il cibo ovvero fiori, polline, nettare e sorgenti di acqua.
Quindi pur non avendo la parola, le api esploratrici comunicano attraverso i movimenti mostrati alle api operaie.
Ma come fanno? Le api esploratrici vanno alla ricerca di cibo, una volta trovata la fonte più vicina, tornano nell’alveare per comunicare con le compagne attraverso una danza cosiddetta scodinzolante per via delle vibrazioni che sono generate mentre viene eseguita.
Danza circolare e danza ottagonale
A questo punto ogni movimento assume un significato preciso. Le api si raccolgono intorno all’ape esploratrice: se la fonte di cibo è vicina, tipo 50 metri dal loro alveare, l’ape compie una danza circolare, se la distanza è superiore, la danza assume l’aspetto di un ‘otto’.
E ancora, se si muove dal cerchio verso l’alto, vuol dire che la nuove fonte è in direzione del sole, se al contrario taglia verso il basso, le altre api comprendono che bisogna andare in direzione opposta.
Se l’ape taglia il cerchio formando un angolo, le altre comprendono che devono volare a destra o a sinistra rispetto al sole, a seconda dell’angolo che questa compie rispetto ad una immaginaria linea verticale.
Insomma sembra tutto un po’ complicato, ma in questo video potete osservare i movimenti per comprenderli meglio:
La danza delle api è un termine usato in apicoltura e in etologia per una particolare danza a forma di otto delle api. Con l’esecuzione di questa danza, i cui movimenti sono perfettamente codificati, l’ape operaia può comunicare alle compagne preziose informazioni sulla direzione e distanza a cui si trovano fiori, nettare, polline e sorgenti d’acqua. Tale danza è quindi il meccanismo con il quale le api possono reclutare altre api del loro alveare per la raccolta di risorse. Si pensava che le api avessero due distinte danze di reclutamento, la danza circolare e la danza dell’ape propriamente detta, per indicare rispettivamente obiettivi vicini e lontani, ma si sa adesso che la danza circolare è semplicemente una danza dell’ape ad “onda” con un ondeggiamento molto piccolo (si veda sotto).
A svelare il significato della danza delle api, il più complesso sistema di comunicazione mai scoperto tra gli insetti, fu il naturalista austriaco e premio Nobel Karl von Frisch (1886-1982), individuando due tipi ben distinti di danza: la danza circolare e la danza dell’addome.
Come mai le api, sociali e collaborative, sagge e operose, capaci di vivere in relazione con la natura e tra di loro, pungono dolorosamente l’uomo?
A noi piace fantasticare: pensare che pungano per svegliare gli uomini dall’autoreferenzialità, dalla superficialità con cui spesso vivono la relazione di interdipendenza con la natura e con i propri simili, incapaci di godere le piccole meraviglie del quotidiano e di gioire dei piccoli gesti; forse, basterebbe loro imitare le api che conoscono il segreto per vivere insieme danzando.
«Solo loro hanno in comune i figli, un’unica casa per tutte, e vivono seguendo leggi rigorose, solo loro riconoscono sempre la patria, il focolare, e sapendo che tornerà l’inverno in estate si sottopongono a fatica per riporre in comune ciò che si procurano»
(Virgilio, Georgiche, Libro IV, vv. 153-157).
Fonti:
http://www.laporzione.it/2016/05/21/tweb2205/
https://it.wikipedia.org/wiki/Danza_delle_api
https://www.nonsprecare.it/i-giardini-pensili-sugli-autobus?
* Il Primo Maggio è la grande festa del Fuoco
“L’Uovo si è schiuso ed è iniziata l’Era del Serpente”
” L’uovo di Oestara si è schiuso e il “serpente”, simbolo della Grande Dea, è uscito dal guscio e si manifesta nella vita che divampa nella natura: nelle fioriture e nelle cucciolate. È il tempo di celebrare con gioia i colori vividi e i profumi vibranti della stagione, le brezze che annunciano la prossima estate e l’estasi della terra dopo il lungo inverno.”
Beltane, grande festa di Fuoco, è arrivata!
Beltane o Beltaine (dal gaelico irlandese Bealtaine o dal gaelico scozzese Bealtuinn; entrambi dall’antico irlandese Beletene, “fuoco luminoso”) è un antica festa gaelica che si celebra attorno al primo maggio.
“Bealtaine” è anche il nome del mese di maggio in irlandese ed è anche tradizionalmente il primo giorno di primavera in Irlanda.
È il giorno situato a metà fra l’equinozio di primavera ed il solstizio estivo, astronomicamente il giorno corretto è il 5 maggio.
Fonti gaeliche del X sec. affermano che i druidi accendevano dei falò sulla cima dei colli e che vi conducevano attraverso il bestiame del villaggio per purificarlo ed in segno di buon augurio.
Anche le persone attraversavano i fuochi, allo stesso scopo.
L’usanza persistette attraverso i secoli e dopo la cristianizzazione (i popolani sostituirono i druidi nell’accendere i fuochi), fino agli anni ’50.
La celebrazione sopravvive ancora oggi in alcuni luoghi, dove tutte le persone presenti vengono fatte passare attraverso i fuochi.
Una celebrazione di Beltane si tiene ogni anno la notte del 30 aprile a Calton Hill, presso Edimburgo (Scozia), a cui partecipano circa 15.000 persone.
La tradizione di accendere fuochi sulle cime delle colline esiste tra l’altro in molte culture contadine come ad esempio in Piemonte dove, fino a pochi decenni addietro era tradizione delle Langhe accendere falò il giorno di San Giovanni (24 giugno).
Beltane è una festività prettamente gaelica non “celtica”, dato che altri popoli celtici come i Gallesi, i Bretoni ed i Galli non celebravano questa ricorrenza.
Beltane ricorre il 1° maggio ed è la festività piu’ amata in tutto il mondo celtico. Chiamata anche Calendimaggio in Italia, Beltane in Irlanda, Bealtunn in Scozia, Shenn do Boaldyn sull’Isola di Mann e Galan Mae nel Galles.
Insieme a Samhain è la più importante ricorrenza del calendario celtico. Si tratta della festa in onore dell’estate che giunge a portare i suoi frutti.
La parola Beltane significa letteralmente “splendente” e si riferisce al falò acceso in onore del Dio Bel o Belenus, il Dio del fuoco, che, dopo essersi accoppiato con la Dea Madre Terra e averla fecondata, muore e rinasce come suo figlio.
Il Sabbat di Beltane celebra quindi l’unione carnale e spirituale tra la Dea e il Dio. Indica il ritorno della passione e della fertilità nella vita umana e nella Natura. Dopo il risveglio primaverile, i corpi e la Natura sono carichi di energia. Questo periodo è il momento ideale per sbocciare, fiorire e ottenere soddisfazione.Questa e’ la festa della fecondita’, della terra, dell’amore, della purificazione fisica e interiore. La terra rinasce e con lei anche noi ci rigeneriamo con lo sguardo rivolto al sole estivo.
Il Dio viene celebrato nel pieno della sua potenza e del suo vigore sessuale. Uno dei simboli principali è infatti il Palo di Maggio, un richiamo chiaramente fallico alla potenza maschile.
Veniva eretto un altissimo palo intorno al quale si danzava in senso orario, seguendo il movimento del Sole.
Il palo veniva celebrato tutto l’anno per poi essere tagliato e fatto a pezzi a Beltane per alimentare il nuovo fuoco.
Fin dai tempi antichi venivano alzati i pali della cuccagna, al cui vertice venivano poste mercanzie che, il primo ardimentoso che riusciva ad arrivare alla sua vetta, aveva il diritto di portarsi a casa.
Durante questa giornata si ringraziano gli Dei per i doni e l’abbondanza, non dimenticando di condividerli con i nostri cari e con chi è meno fortunato di noi.
Contrariamente a molte altre festività pagane, che sono state cristianizzate, Beltane non è stata sovrapposta da alcuna altra ricorrenza. Poiché per il cristianesimo la libertà sessuale, l’allegria sfrenata, l’ubriachezza e l’indulgere al peccato di gola (tutte cose che caratterizzano Beltane), hanno origini sataniche, la Chiesa ha dichiarato questa notte “ la notte delle streghe ”.

Si festeggia con balli e danze nelle campagne, aprendo il nostro spirito alla forza che rinasce e ci circonda, con passeggiate a contatto con la natura.
Nella notte del primo Maggio si saltano i fuochi ardenti (o piccoli braceri simbolici) che segnano il passaggio e la vittoria del bene sul male. Risorgiamo come uomini con il nostro corpo rinnovato e con la nostra mente piu’ limpida.
I simboli del calendimaggio sono la Croce di S.Andrea o Croce decussata a forma di X, simbologia dell’unione tra il cielo e la terra e il cui centro e’ rappresentato dall’uomo, (S.Andrea fu inchiodato a questa croce a X, e l’albero anche’esso simbolo di unione tra cio’ che e’ quaggiu’ e cio’ che si trova lassu’ (le radici radicate a terra e le fronde spinte in alto verso il cielo).
“Quando la ruota incomincia a girare
iniziano i fuochi di Beltane a bruciare”
Fonti.
http://www.celtical.it/
http://parvatim.wordpress.com
http://www.ilsentierodialchimilla.com
http://www.strie.it
Buon Beltane! Buon Calendimaggio! Buona Festa della Natura!
Mi piace onorare i cicli della natura che si ripetono di stagione in stagione.
Mi piace il senso di continuità che mi da la sicurezza che la Vita è da sempre e per sempre. Comunque e dovunque.
Tra tutti i colori che si illuminano della Luce ormai trionfante ,quest’anno mi colpisce il viola e l’arancione. Chissà! Ogni volta in fondo è tutto uguale ma diverso.
Anche io ogni volta mi sento uguale ma diversa!
Con la voglia e l’entusiasmo di andare avanti con felice curiosità!
Così oggi al vivaio ho scelto con il cuore: gerani arancioni e campanelle viola!
Anche tu scegli i tuoi colori delle tue prossime scelte! Con il cuore eh!
Buon Beltane!.
Buon Calendimaggio !
Buona festa della Natura!
Love
Laurin
foto di Laurin
Il Toro, Venere e l’Arcangelo Haniel
Toro, Venere, Athor, la Dea che genera, la Dea della Compassione e dell’Amore. Chi molto possiede può essere molto ricco, ma la ricchezza è sinonimo di responsabilità: Tu , o Dea, distribuisci doni ai tutti tuoi figli, equamente, siano essi reali di sangue e anima da Te generati, o che siano irreali come i desideri ai quali doni ugualmente Vita ed Energia. E’ questo, Toro, il tuo potere: rendere reali i sogni, i desideri, tutto ciò che ami, estendere all’universo questo potere è la tua missione.
Il Toro è il segno dell’illuminazione.
Il motto esoterico è: “Io vedo e quando l’occhio è aperto, tutto è illuminato”.
“ E’ un raggio di luce che viene emesso dal centro dell’Ariete, e rivela l’area controllata dalla luce.”
Astrologia esoterica. Alice A. Bailey
Se l’Ariete è il seme dell’anno, il Toro è la matrice.
Il geroglifico di questo segno zodiacale non rappresenta soltanto la testa cornuta di questo animale ma anche la matrice, l’involucro del seme, la coppa che attende e attira il raggio stimolante dell’impulso vitale, principio di ogni creazione.
Il suo compito è di irradiare il mondo fisico ed elevarlo verso il piano spirituale.
Il Toro è l’incarnazione del desiderio in tutte le sue forme, non solo il desiderio di benessere e di piaceri fisici. “ Io possiedo, dunque sono “ domina la sua esistenza.
Nell’astrologia esoterica il segno del Toro è il simbolo della terra, della fecondità, è un simbolo prettamente femminile legato alla Madre Terra e alla fertilità, non a caso è il primo segno di questo elemento che troviamo nell’oroscopo.
Quando il sole entra nel segno del Toro le stagioni sono definite, colori e profumi della primavera inoltrata caratterizzano il periodo. Gli egizi rappresentavano il Toro come il bue Api che era formato da Osiride che portava la luna, Iside, tra le corna il quale rappresenta proprio il simbolo femminile della mezzaluna.
Nei tempi antichi era appunto la donna ad occuparsi della casa e del bestiame, quindi oltre a simboleggiare il femminile rappresenta anche la proprietà privata e il lato economico delle cose e della società in genere che una volta basava la sua ricchezza proprio sull’allevamento del bestiame.
Toro è in particolare rapporto con il Buddha: si dice che il Buddha sia nato, abbia raggiunto l’illuminazione e sia morto sotto il segno del Toro.
Buddha insegnò che attraverso il sentiero del distacco dal desiderio si può entrare nella Luce, espressione della Volontà Creativa.
Il pianeta Venere è il governatore del segno del Toro
“ Giunge una nuvola che velerà il Sole. Ma nascosto dietro la nuvola di immanenza è l’amore, e sulla Terra è amore, e nel cielo è amore; e questo, l’amore che rinnova tutte le cose, che deve essere rivelato. Ecco il proposito alla base di tutti gli atti di questo grande Signore della Sapienza.”
Alice A. Bailey “ Psicologia Esoterica”
Venere ha la funzione di trasformare la conoscenza in saggezza.
Essa collega armoniosamente le facoltà mentali inferiori a quelle superiori attraverso il Terzo Occhio, l’Occhio del Toro.
La conoscenza maggiore si tramuta in saggezza a beneficio di tutti.
Venere governa il Toro nella vita terrena.
Genera l’esigenza e le capacità di attrarre la forma, danaro, beni, ricchezza.
E stimola il desiderio di acquistare cose belle e di vivere esperienze che intensificano i piaceri fisici.
Di tutti i segni, il Toro è il più magnetico su piano terrestre e possiede un desiderio istintivo di acquisire oggetti fisici e sensazioni emotive. Il Toro dimostra una una tenace determinazione nel perseguire questi obbiettivi.
Si dice bene quando si afferma che al figlio o alla figlia del Toro non manca mai nulla.
Il Toro considera il suo bicchiere sempre mezzo vuoto, mai mezzo pieno.
I valori dell’umanità indirizzano le esperienze del Toro e gli donano una potenza creativa ed artistica eccezionale. La sua volontà e determinazione nel raggiungere gli obbiettivi sono speciali.
Venere governa anche il segno della Bilancia.
Arcangelo Haniel di Venere in Toro, L’angelo dell’Amore, dell’attrazione dei cuori.
Toccato da questa Divina Essenza il Cuore si risveglia e sviluppa l’Amore Consapevole per tutto ciò che vive.
Haniel ama ogni regno della Natura. Compreso il regno segreto dei minerali e delle pietre, custodi energetici e silenziosi del nostro pianeta. Protegge i portatori di pace e tutti coloro che svolgono attività di volontariato sociale, comprese le organizzazioni umanitarie
Il Chakra legato al segno del Toro è quello del cuore, governato da Venere, ma anche il Chakra della Gola influenza il segno, donandogli quella sua tipica creatività.
Colore: il verde
Pietra: lo smeraldo
Metallo: il rame
Fiore: la rosa
Giorno favorevole: il venerdì, in onore di Venere
Qualsiasi configurazione si forma nel cielo è la manifestazione della qualità della Energia che serve in quel dato momento per procedere nell’evoluzione. E’ uno stimolo ed una indicazione del modo di percorrere il cammino per tutta l’umanità. E riguarda personalmente ogni essere umano consapevole. Ognuno di noi può riflettere sulle sue esperienze in atto nel qui ed ora e dare un indirizzo più soddisfacente alla sua vita.
Fonti
http://www.ilgiardinodegliilluminati.it/significato_segni_zodiacali/
Alan Oken “ Astrologia dell’anima” Edizioni Crisalide
Alfredo Cattabiani “ Planetario” Oscar Mondadori
Buona Pasqua! Buona Vita!
Uova di cioccolato fondente, conigli di cioccolato al latte, campanelle di cioccolato alla nocciola, pecorine di zucchero, colombe con mandorle e non… che delizia!
C’è sicuramente posto per i miei auguri di tanti arcobaleni, un colore per ogni sogno che certamente si realizzerà.
Buona Pasqua!
Buona Vita!
Love Laurin
Perchè siam donne: Le “streghe” di Pasqua
Ho sempre avuto simpatia per le cosiddette streghe. Pensavo che fossero delle fate incomprese. Solo diverse.
In fondo è facile essere fate. Ti metti un vestito di velo azzurro, un alto cappello a cono preferibilmente d’argento, uno strano rametto che chiami bacchetta magica che agiti nell’aria e dici che puoi fare delle magie. Di che genere non è specificato.
Se sei una strega è più difficile riconoscerti.
Si deve indovinare che sei una strega. Quando guardi negli occhi ti può battere il cuore. Non hai bisogno di mascherarti , ti mostri come sei. Se qualcosa non ti va bene lo dici e spieghi anche perchè. Non sbandieri le tue “magie.” Le fai e basta. Che fai tutto con amore e non pretendi riconoscenza. Il gatto ti segue che riconosce la tua disponibilità. Ti commuovi e piangi di gioia, come alzi la voce se serve. Insomma per essere strega mi son vestita di me stessa.
E questo ho insegnato alle mie figlie!
La Magia è la tua Vita quando credi in te e fai con amore.
E sei un po’ fata e un po’ strega!
Le piccole streghe di Pasqua
In Svezia e Finlandia è ancora ben viva la tradizione delle Påskkärringar, le Streghe di Pasqua.
La leggenda che ne è all’ origine racconta di un gran sabba il giovedi prima di Pasqua: tutte le streghe si radunavano in un luogo incantato detto Blåkulla, raggiungibile solo attraverso il volo magico e descritto come un meraviglioso prato fiorito del quale non si vede la fine.
Questo ricorda molto quel che accade durante la Walpurgisnacht e non è escluso fosse originariamente, come quello, legato ai riti dei primi di maggio per poi essere assorbito nel culto pasquale.
Come che sia, queste streghe avevano una indubbia aura benefica, che perdura ancora, collegata al risveglio primaverile della natura ed alla ripresa della vita – eventi che in quelle terre a nord avvengono infatti più tardi rispetto a noi.
Oggi i bambini e soprattutto le bambine si vestono da strega, e con scopa e cestino passano di casa in casa per una questua simile a quella dei Giorni dei Morti: con rametti di salice decorati con piume colorate scacciano il male dalle case ed in cambio ricevono dolcetti.
La rima che recitano – tradotta – suona più o meno così:
“Ondeggio il ramoscello perché il nuovo anno sia sano e sereno
Un ramoscello a te, la ricompensa a me!”
E infatti il ramoscello rimane come segno dell’avvenuta purificazione dagli spiriti cattivi nella casa visitata dalle piccole Streghe di Pasqua
(In foto – tutte dal web – serie di cartoline d’epoca di auguri pasquali con le Påskkärringar e due bambine in costume e trucco tradizionale da Streghe di Pasqua)
Fonte (20+) Fuochi nella nebbia | Milan | Facebook
auguri a tutte le fate e a tutte le streghe
Love Laurin
E’ la festa delle uova e non solo si mangiano…
Chi non ha prima o poi decorato le uova da mettere sulla tavola di Pasqua e ottenere ovazioni da parenti e amici. Era un anticipo di festa! La fantasia era obbligatoria e la gara era scontata! Intorno al tavolo della cucina, sui banchi in classe, dalla nonna che metteva a disposizione la sua scatola di perline…L’atmosfera si faceva subito calda e l’entusiasmo saliva di minuto in minuto, gli occhi brillavano e i colori erano arcobaleni ! Non solo pennelli, pennarelli … anche lustrini, fettucce di seta morbida, perline,collage…Chi cantava, chi suggeriva idee, e che grande soddisfazione ad opera finita!
Le Uova Fabergé sono gioielli.
La ricca tradizione dell’uovo decorato, anticamente simbolo di sacralità, della vita in sé, ma anche dell’avvento della stagione primaverile, è originariamente dovuta all’orafo Peter Carl Fabergé, presso la corte dello zar di tutte le Russie. nel 1885.
L’uovo fu commissionato dallo zar Alessandro III di Russia, come sorpresa di Pasqua per la moglie Maria Fyodorovna.
L’uovo, di colore bianco con smalto opaco, aveva una struttura a scatole cinesi o a matrioske russe: all’interno vi era un tuorlo tutto d’oro, contenente a sua volta una gallinella colorata d’oro e smalti con gli occhi di rubino. Quest’ultima racchiudeva una copia in miniatura della corona imperiale contenente un piccolo rubino a forma d’uovo.
La zarina fu così contenta di questo regalo che Fabergé fu nominato da Alessandro “gioielliere di corte”, e fu incaricato di fare un regalo di Pasqua ogni anno da quel momento in poi, con la condizione che ogni uovo doveva essere unico e doveva contenere una sorpresa.

Diverse biografie ricordano Fabergé come un uomo molto spiritoso, attento allo stile e ai vestiti che indossava, a volte un po’ frenetico. Viaggiava sempre senza valigia (comprava tutto il necessario sul posto) e aveva dei preoccupanti e frequenti vuoti di memoria.
Il 1882 fu un anno decisivo per Fabergé. Quell’anno, infatti, i suoi lavori vennero apprezzati moltissimo dallo zar durante una mostra “Pan-russa” e sempre lo zar decise che dovevano essere ufficialmente riconosciuti come esempio di eccellenza nell’arte.

Fra il 1885 e il 1917 furono realizzate ben 57 di queste uova di Pasqua in oro, preziosi e materiali pregiati, ogni anno all’approssimarsi della festività. Questa tradizione continuò fino alla Rivoluzione d’Ottobre, quando le uova di Fabergè erano già famose in molte parti d’Europa.
Le uova realizzate dalla gioielleria di San Pietroburgo, la Casa di Fabergé, potevano essere di varia grandezza: c’erano quelle piccole, da appendere magari a una catenina al collo, e ce n’erano anche di molto più grandi, anche della grandezza di un uovo di Pasqua, che sono poi quelle più famose e che vengono chiamate “imperiali” perché ideate nel 1885 su commissione dell’allora zar di Russia Alessandro III.

La preparazione delle uova occupava un intero anno: una volta che un progetto veniva scelto, una squadra di artigiani lavorava per montare l’uovo.
I temi e l’aspetto delle uova variavano ampiamente. Per esempio, sulla parte esterna, l’uovo del 1900 (dedicato alla costruzione della Transiberiana) era decorato da una fascia grigia metallica con inciso il programma dell’itinerario della ferrovia, ma all’interno aveva un intero treno molto piccolo in oro.

Un uovo di Fabergé è protagonista del film Agente 007 – Octopussy – Operazione piovra, il 13esimo film della saga di James Bond, diretto da John Glen e con Roger Moore.
All’inizio del film l’agente segreto James Bond e il principe afghano Kamal Khan si contendono proprio un uovo di Fabergé, con Bond che riesce a gabbare il principe scambiando l’uovo vero con uno falso.
Tanto per ispirarsi eh!
Fonti.
Benvenuta Primavera 2024! Happy Ostara!
Se ti senti di condividere anche tu questo ciclo delle stagioni e crescere in te questa sensazione dell’inizio.
Piccole cose, semplici azioni concrete, apri le finestre alla brezza profumata, svuota i cassetti, stendi una tovaglia verde con bicchieri colorati, compra quel libro che ti ispira, dipingi delle uova con i simboli del sole e della luna
Soprattutto fai quello che ti fa pensare, sentire, palpare ” Primavera”. Che sia un moto del cuore che ti fa percepire diversamente il tuo intorno.
Ti riempie di gioia una violetta appena fiorita, canticchiare l’ultimo successo che diventerà il tormentone dell’estate, scoprire che c’è del cielo blu sempre dietro alle nuvole.
E sono certa che posso avere tanti momenti primavera in tutto l’anno che sarà! Love Laurin!
foto di Laurin






























