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* Il coniglio,la luna piena di settembre e il Mid Autumn Festival

Il coniglio lunare

Il coniglio lunare, è una creatura immaginaria presente nella mitologia e nel folklore di molti paesi dell’Estremo Oriente, ed in particolare di Cina e Giappone. Si tratta di un coniglio che vive sulla Luna. Sembra che in Asia (ma non in Occidente) è possibile vedere, negli avvallamenti della faccia illuminata della Luna piena, la figura di un coniglio seduto sulle zampe posteriori a fianco di un pestello da cucina.

È una figura leggendaria molto presente nell’immaginario mitologico sino-nipponico, sebbene con alcune varianti: in Cina viene solitamente considerato un compagno della divinità lunare Chang’e, per la quale è incaricato di produrre l’elisir di lunga vita pestandone i componenti nel suo mortaio; nel folklore del Giappone si limita invece a pestare del comune mochi nel tradizionale pestello giapponese.

In Cina viene anche chiamato coniglio di giada o coniglio d’oro e la sua figura viene celebrata nella festività dedicata alla Luna e alla dea Chang’e, appunto la Festa della Luna o Festa di metà autunno.

Nella mitologia, la ragione per cui un coniglio dovrebbe trovarsi sulla Luna è descritta nel Śaśajâtaka, una antica favola buddista.

Quattro amici animali, una scimmia, una lontra, uno sciacallo ed un coniglio nel giorno sacro buddista di Uposatha (dedicato alla carità e alla meditazione) decisero di cimentarsi in opere di bene. Avendo incontrato un anziano viandante, sfinito dalla fame, i quattro si diedero da fare per procacciargli del cibo; la scimmia, grazie alla sua agilità, riuscì ad arrampicarsi sugli alberi per cogliere della frutta; la lontra pescò del pesce e lo sciacallo, sbagliando, giunse a rubare cibo da una casa incustodita. Il coniglio invece, privo di particolari abilità, non riuscì a procurare altro che dell’erba. Triste ma determinato ad offrire comunque qualcosa al vecchio, il piccolo animale si gettò allora nel fuoco, donando le sue stesse carni al povero mendicante.Questi, tuttavia, si rivelò essere la divinità induista Śakra e, commosso dall’eroica virtù del coniglio, disegnò la sua immagine sulla superficie della Luna, perché fosse ricordata da tutti.

La leggenda è ben nota in Cina e in Giappone, ed è conosciuta anche in versioni diverse: una di esse, popolare in Cina, vuole che sia stata la divinità Chang’e a salvare la coraggiosa bestiola dalle fiamme e a portarla con sé sulla Luna.

In altre varianti cambia il numero e la specie dei compagni del coniglio, che vengono riferiti come una scimmia ed una volpe nella raccolta giapponese Konjaku Monogatarishū, scritta durante il Periodo Heian e che colleziona antiche storie indiane, cinesi o giapponesi, o una volpe e un orso in altre versioni.

 

Da questo mito nacque la tradizione cinese delle feste della Luna, a metà autunno,il Mid Autumn Festival, dove familiari e amici si riunivano per contemplare il disco lunare, gustare frutta e dolci; le forme rotonde della luna, dei frutti e dei dolci simboleggiano il ritrovarsi, il riunirsi e l’unità familiare.

Il Mid Autumn Festival é il secondo festival tradizionale più importante del calendario cinese( il primo è il calendario cinese). Corrisponde al 15esimo giorno dell’ottavo mese del calendario lunare cinese: la Luna in questo periodo è più brillante e piena.

Gli orientali da sempre vedono nelle macchie lunari tracce del coniglio, che si riposa o intento a ricavare pillole d’immortalità da un pestello.

 

Dall’India alla Cina e poi al Giappone il mito del coniglio lunare s’insegue e si ritrova anche nell’altra parte del globo, tra i Maja e gli Aztechi.

Tutti i popoli Mesoamericani interpretavano le macchie scure del disco lunare come se rappresentassero un coniglio.

Una statuetta Maja di Jaina mostra la dea lunare accompagnata da un coniglio; lo stesso animale è raffigurato sul disco del satellite nei Libri Sacri Mesoamericani.

Gli antichi Maja rappresentavano la Luna con un coniglio e gli Aztechi invocavano l’abbondanza dei raccolti ai piccoli dei lunari chiamati quattrocento conigli.

Quando i Maya guardavano le ombre di oscurità e luce sulla superficie della luna, essi vedevano una forma somigliante a un coniglio che saltava.

La divinità della luna è stata ritratta spesso con il suo animale domestico prediletto, un grande coniglio, nelle sue braccia.

Nelle notti serene di plenilunio, il coniglio dorme sul petto della luna.

Fonti:

http://loggiacricetale.forumfree.it

it.wikipedia.org/wiki/Coniglio_lunare

http://insidetheobsidianmirror.blogspot.it

http://www.calion.com

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* Il pensiero crea

” Al di là dei sogni”

 

Ora tu stai creando tutto un mondo tuo, secondo la tua immaginazione…

Perchè non si muove?

Si muoverà quando tu lo vorrai.

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ma chi sei tu in realtà:

il mio braccio, la mia gamba….

se perdessi ogni tua parte non saresti sempre tu?

Certo che sarei io…

Allora cosa è l’Io.

Non so il mio cervello, il mio cuore

ma il cervello è una parte del corpo, come le unghie…

Quale è la parte che ti rappresenta?

E’ una specie di voce nella mia testa, la parte che pensa, prova sensazioni che è consapevole della mia esistenza

Se sei consapevole di esistere allora esisti.

Per questo sei ancora qui.

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Cosa è che non sei pronto a vedere

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il tuo cervello è carne, marcisce e scompare

credi davvero di essere solo quello…..

tu vedi il tuo corpo perchè ti fa piacere vederlo

noi vediamo ciò che scegliamo di vedere

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il pensiero è reale, la materia è illusione.

Dove è Dio in tutto ciò?

Dio è da qualche parte lassù e ci grida che ci ama e ci chiede perchè non riusciamo a sentirlo.

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Non è la sostanza cerebrale che pensa. E’ tempo di riconoscere che il pensiero nasce nei centri del Fuoco. Esso è imponderabile e invisibile, e bisogna ammettere che una leva non è la stessa che una fornace. Molte sono ormai le verità che chiedono di essere riconosciute, ma per interpretarle correttamente bisogna prestare attenzione a quei centri.”

Agni Yoga

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Dal film ” Al di là dei sogni” del 1998 diretto da Vincent Ward

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* La buona notizia del venerdì: una biologa insegna le tradizioni Maya per produrre cibo, reddito e salvare le foreste

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La biologa statunitense Erika Vohman insegna alle popolazioni più povere del Centro America a recuperare le antiche tradizioni Maya per produrre cibo di qualità, avere un reddito, migliorare la condizione femminile e conservare la foresta pluviale.

Tutto parte dal recupero della coltivazione di un’importante pianta autoctona, che era alla base dell’alimentazione dei Maya: qualche anno fa, durante un viaggio tra le montagne del Guatemala organizzato insieme ad un collega indigeno, Erika ha scoperto le proprietà di un albero autoctono che produce frutti chiamati “Maya nuts” (“nocciole o semi dei Maya”) e ha assaggiato cibi preparati con questi semi (foto a lato).

Tornata negli Stati Uniti, Erika ha fatto ricerche e scoperto che i Maya mantenevano nella foresta pluviale grandi estensioni di “Brosimum alicastrum” – l’albero che produce i “Maya nuts” – i cui semi costituivano l’alimento-base della loro dieta, perché ricchissimi di proteine, calcio, fibre, ferro e vitamine E, A, B e C.

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Un solo albero di Maya Nut, inoltre, può produrre fino a 400 chili di cibo all’anno, è meno suscettibile ai cambiamenti climatici rispetto alle colture non autoctone e i semi essiccati possono essere conservati fino a 5 anni.

Erika fu colpita dal fatto che la foresta pluviale fosse piena zeppa di questi semi, che nessuno più riconosceva né raccoglieva e che, al contrario, le comunità locali distruggessero gli alberi sacri ai Maya per coltivare cereali e piante estranee all’ecosistema.

Perciò si chiese se poteva fare qualcosa per cambiare le cose: “Qui le persone vivono in estrema povertà, a volte non mangiano neppure una volta al giorno eppure sono letteralmente circondati dai Maya Nuts. Ma molti non li mangiano, perché non li conoscono”, ha spiegato. “Per qualche strano motivo, le popolazioni locali hanno smesso di mangiare questo cibo, che è uno degli alimenti più nutrienti che si possa trovare in natura”.

La cosa migliore da fare, quindi, era aiutare le popolazioni indigene a ritornare alle loro radici, cioè spiegare loro l’importanza delle foreste native di Maya Nuts, per poter arrestare malnutrizione, povertà e deforestazione. Erika cominciò a tornare regolarmente in Guatemala per insegnare alle comunità a riconoscere, raccogliere e cucinare questi preziosi semi, attraverso il recupero di ricette tradizionali dimenticate come zuppe, insalate, purè di patate e persino biscotti, cioccolato e caffè a base di Maya Nuts.

Sin dai primi incontri, Erika si rese conto che la vita della comunità locale e l’ecosistema miglioravano di pari passo: tutti venivano coinvolti in prima persona nel processo di raccolta e preparazione del cibo a base di Maya Nuts, la conservazione dei semi permetteva alle donne di sfamare la famiglia per un anno intero e i semi in eccesso venivano venduti al mercato procurando un piccolo reddito. E, dal momento gli alberi di Maya Nuts crescono spontaneamente, la deforestazione si fermava.

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Dal 2001 ad oggi Erika ha organizzato incontri e seminari in tutto il Centro America – Honduras, Messico, Guatemala, Nicaragua e El Salvador – ed ha fondato l’organizzazione non profit “The Maya Nut Insitute” (già “The Equilbrium Fund”). L’istituto insegna – soprattutto alle donne – come raccogliere, cucinare, conservare ed essiccare i semi, con l’obiettivo di “trovare un equilibrio tra persone, cibo e foreste, insegnando alle comunità rurali il valore dei Maya Nut per produrre cibo per se stessi e foraggio per gli animali, per salvaguardare l’ecosistema della foresta pluviale e per creare reddito”.

Grazie all’intuizione di Erika, dal 2001 ad oggi più di 800.000 alberi di sono stati piantati nelle foreste pluviali di 5 paesi dell’America Centrale.

Oltre 10.000 donne di 700 comunità rurali hanno imparato ad utilizzare i Maya Nut per procurasi cibo e reddito ed hanno insegnato, a loro volta, ad altre donne nei villaggi vicini.

Queste donne hanno la grande responsabilità di educare e sfamare le generazioni future. Se una donna non è istruita e non ha accesso al mondo del lavoro, questo compito diventa molto difficile. I nostri incontri le aiutano ad acquisire le competenze e le conoscenze necessarie a sfamare le loro famiglie e migliorare le loro condizioni di vita”.

L’impatto del progetto sulla parità di genere è notevole. Si tratta un importante cambio di paradigma      Il progetto ha impatti positivi sull’ambiente, sull’economia locale e fornisce un enorme incentivo alla riforestazione.” ha concluso Erika    .

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http://www.buonenotizie.it/in-evidenza/2014/01/10/centro-america-una-biologa-insegna-le-tradizioni-maya-per-produrre-cibo-reddito-e-salvare-le-foreste/

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* Guida Astroenergetica 2013

La nuova Guida Astroenergetica 2013

Una guida dei maggiori eventi astroenergetici dell’anno che inizierà l’ umanità al Risveglio, alla Rinascita, ad una nuova consapevolezza cosmica dopo la fine di un tempo ormai passato di separazione di paura illusioni.

Una guida per comprendere, attraverso un’analisi astrologica ed energetica, gli eventi planetari più significativi dell’anno, le principali linee guida astrologiche per ogni costellazione e gli esercizi energetici Sui Kan abbinati ad ogni periodo dell’anno.

Ora è tempo di verità

i principali argomenti :

gli eventi planetari più importanti per l’evoluzione personale.

i portali energetici star gate

le interruzioni planetarie

eclissi

analisi astrologiche per gruppi di costellazione

canali lunari

completato dagli esercizi energetici

per connettersi con il proprio sé

per ritrovare il coraggio

ristabilire gli equilibri cosmici

nello stimolo delle energie planetarie

verso l’ unione cosmica

( Giuseppina Bruno)

Sul sito www.astroenergia.com è possibile scaricare il calendario degli eventi affrontati nella guida, un estratto gratuito completo dell’indice, il video trailer della guida e i link dove poter scaricare l’ebook o acquistare il libro.
Per informazioni scrivi a info@energiamaya.com

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* La Griglia Cristallina 144

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Il 12 dicembre 2012 segnerà il completamento e l’attivazione sulla Terra della Griglia Cristallina 144 (abbreviata “GC144″).

A partire da questa data, molti lightworkers si attendono un’ondata planetaria di pura energia radiante, assieme alle prime ascensioni individuali di starseed evoluti dislocati in prossimità delle ley lines della griglia.

La Griglia Cristallina 144 è un reticolo energetico super-dimensionale che ricopre il pianeta Terra. Ospita ed interconnette i maggiori portali e vortici energetici attraverso cui fluiscono sul globo le forze cosmiche dalle dimensioni superiori.

La GC144 è un modello energetico geo-strutturato che permette a tutte le forme di vita di progredire lungo il sentiero dell’Ascensione, riflettendo, amplificando e favorendo l’integrazione della super-coscienza in seno alla coscienza ordinaria.

È grazie a questa matrice geodetica olografica – nota anche come Griglia d’Amore, Griglia d’Unità, Griglia d’Ascensione o Griglia Cristica – che il paradigma energetico della Nuova Era è ancorato sulla Terra.

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Il concetto di griglia planetaria non è affatto recente: sia Platone che gli antichi Egizi, i Maya e gli indiani Hopi ne teorizzarono l’esistenza. Già in passato, molte piramidi, santuari e siti mistici sono stati edificati proprio nei punti d’intersezione delle sue linee di campo.

Tuttavia, sebbene sia sempre stata presente sulla Terra, non è mai stata pienamente attiva né accessibile su scala globale se non posteriormente alla data della Convergenza Armonica del 1987: in seguito agli aggiornamenti subiti nella struttura geometrica di base e nella spazializzazione geografica, è stato dato avvio al suo ancoraggio definitivo.

La Griglia Gravitazionale e la Griglia Elettromagnetica – da non confondersi con la Griglia Cristallina – sono state sempre operative dal momento della comparsa della vita umana sulla Terra. Invece, la Griglia Cristallina – sebbene in certa misura interconnessa alle altre due – è stata ancorata solo nel 1992 e la sua attivazione programmata è cominciata nell’anno 2001.

La sua progressiva messa in regime di operatività è stata suddivisa in 12 fasi a cadenza annuale: nei primi 12 anni del nuovo millennio, sono state previste le attivazioni olografiche delle 12 principali intelaiature pentagonali della sua struttura geometrica, con il picco di risonanza vibrazionale previsto per essere raggiunto a partire dalla data del 12 dicembre 2012.


La GC144 ha la forma di uno sferoide geodetico sfaccettato, le cui struttura geometrica è basata sulle forme bidimensionali primitive del pentagono e del triangolo (aventi rispettivamente 5 e 3 lati, simboli dell’ancoraggio della 5D nella 3D). Geometricamente parlando, il suo nome più corretto sarebbe quello di “doppio penta-dodecaedro”, un raro e complesso poligono tridimensionale di 144 facce (donde il suffisso “144” apposto in coda al nome, numerologicamente associato all’Ascensione del Cristo).

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Il doppio penta-dodecaedro è così descritto dall’autore Joseph R. Jochmans nel libro “Terra: un Pianeta di Cristallo”:
“Se prendete un icosaedro ed unite internamente con delle linee i centri delle sue 20 facce, avrete 12 pentagoni (o pentacoli, cioè stelle a 5 punte) inscritti all’interno. Se estendete gli spigoli esterni dell’icosaedro ed unite assieme questi punti nodali, avrete un secondo gruppo di 12 pentagoni. Questa è la forma base da cui nasce la nuova matrice cristallina a forma di doppio penta-dodecaedro, composto da 12 doppi pentacoli ugualmente distribuiti su tutta la superficie del globo.”

La forma geometrica nucleare della GC144 è dunque un’evoluzione combinata dell’icosaedro e del dodecaedro, capace di generare e di accogliere in sé per inscrizione tutti i solidi platonici della geometria sacra (tetraedro, cubo, ottaedro, dodecaedro e icosaedro).

l Monte Shasta, le Piramidi di Giza, Stonehenge e Uluru sono solo 4 esempi famosi delle centinaia di altri posti sulla Terra aventi la medesima importante funzione. Numerose diramazioni dipartono ancora da questi snodi centrali e si connettono con moltissimi nodi minori dislocati in periferia in maniera più ancor più capillare, che mantengono parimenti una concentrazione sopra la norma di forze di luce.

I dodici snodi principali della rete energetica mondiale sono dislocati sul globo nei punti indicati dalla cartina qui sotto:

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La GC144 è il deposito dell’intera conoscenza del pianeta. Essa accoglie i modelli energetici della Nuova Terra: sincronizzando i nostri pensieri e le intenzioni del nostro cuore con la griglia, creeremo una frequenza armonica che ci connetterà collettivamente in un campo di forza unificato.

Realizzando la fusione con la coscienza della matrice cristallina, è possibile raggiungere il proprio più alto potenziale umano. Chi sia consapevolmente connesso alla griglia, diventa un potente ricevitore e trasmettitore delle più alte frequenze di luce: può accogliere l’energia ascensionale trasformativa nel suo campo aurico e dirigerla poi verso certe persone, eventi o luoghi.

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Negli ultimi mesi, la Griglia di Ascensione ha incrementato sempre più le sua potenza, mentre la Griglia Magnetica è andata man mano perdendo d’intensità.

Oggi sono le frequenze cristalline ad essere maggiormente trasmesse sul pianeta, avvalorando il mutamento del sistema di griglie profetizzato da Kryon, maestro del Servizio Magnetico.

Fonte: http://www.visionealchemica.com

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* 3 dicembre 2012: messaggi dal cielo

3 dicembre 2012 e le piramidi di Ghiza

Un appassionato di astronomia che non crede che le previsioni Maya annuncino la fine del mondo, ha attentamente studiato come per tutti i popoli antichi fosse importante l’osservazione del cielo e i rapporti tra le varie configurazioni planetarie.

Ha condotto diversi studi sull’allineamento delle stelle della costellazione di Orione che a suo tempo avrebbe determinato la costruzione delle Piramidi di Ghiza.

Ha inoltre indagato sugli allineamenti previsti nel 2012 ed ha scoperto che ai primi di dicembre 2012, esattamente il 3 dicembre, l’allineamento previsto corrisponde esattamente con quello indicato dalle piramidi egiziane di Ghiza.

Dal momento che i Maya ben molti anni fa predissero questo allineamento visibile a tutti, ossia l’allineamento del sole con la terra e la costellazione di Orione, l’astronomo ha continuato ad esplorare il cielo notturno cercando altre indicazioni.

Mi sentivo come se le Piramidi di Ghiza fossero davvero state costruite per testimoniare quell’allineamento e che ci sarebbe potuta essere una convergenza planetaria di quel tipo nel cielo del 2012.
Così, quando ho iniziato a guardare il cielo notturno ed utilizzando un programma gratuito online …”
Stellarium
“… la mia mente era già alla ricerca di indizi.
Dopo aver visto un video in rete riguardante le camere interne della Grande Piramide, e come queste sembrano indicare altre stelle nel cielo notturno, ho deciso vedere se c’era qualcosa da segnalare sull’ allineamento dei pianeti nel 2012.
Ciò che ho scoperto spiega che le piramidi sono state costruite per testimoniare  il periodo della convergenza planetaria sopra di esse.

Convergenza planetaria che si ripete nel cielo notturno sopra Ghiza e che corrisponde alle previsioni del calendario Maya per l’anno 2012, cosa che rende questa scoperta ancora più interessante e plausibile …soprattutto perché … coincide con la fine ed il riavvio della progressione dell’Equinozio (l’oscillazione naturale della Terra che termina un ciclo completo solo una volta ogni 26.000 anni c.a.

Sia che crediate o no che qualcosa succederà nel 2012, non è importante, Il fatto è che l’allineamento planetario del 3 Dicembre 2012 corrisponde con la disposizione delle Piramidi di Ghiza e questo accadrà solo 18 giorni prima del 21.12.12. … 6 + 6 + 6 = 18 …

Anche gli scettici più accaniti devono ammettere che è una coincidenza insolita.

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L’allineamento planetario che avverrà il 3 Dicembre 2012 con le piramidi di Ghiza un’ora prima che il sole compaia all’orizzonte. L’immagine e’ stata creata con “Starry Night Pro” .
Risulta che la convergenza planetaria capita solo ogni
2.737 anni, e che questo non si ripeterà per oltre 28.000 anni se si consulta  il programma a ritroso nel tempo!

Le Posizioni dei pianeti possono essere usati come un orologio perfetto.
Tale orologio può segnare la data nel tempo (nel passato e / o in futuro) e possono essere letti da esseri intelligenti indipendentemente dalla loro lingua dal  calendario che usano.

Le seguenti immagini rappresentano il perfetto allineamento dei pianeti con le piramidi, con un sondaggio di precisa triangolazione (come si vede dalla foto satellitare)

Immagine del cielo notturno in Ghiza: Egitto, 3 dicembre 2012, ora locale … un’ora prima del sorgere del sole rispetto al disegno delle Piramidi di Ghiza. Il risultato dell’allineamento è perfetto!

Il complesso delle piramidi di Ghiza è un orologio cosmico con la Sfinge posizionata ad Est da dove il sole nasce ed indica esattamente la configurazione del cielo del 3 dicembre 2012.

Per saperne di più:

http://blog.world-mysteries.com/

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* Cerchi nel grano: nuovo messaggio

Fabbrico, possibile significato dei cerchi nel grano.

Una spettacolare formazione è comparsa a Fabbrico (Reggio Emilia) una delle cittadine colpite dal terremoto. Segnalato il 25 Giugno 2012, il pittogramma, le cui fotografie sono state pubblicate sul sito cropcircleconnector.com

Al centro, l’ampia superficie piana circolare è una rappresentazione dell’ anti-centro galatticoNell’ ambito di tale centro sono le Pleiadi.Il punto centrale di questo piano è Alcyone, circondato dal resto delle Sette Sorelle in forma stilizzata.Ci sono stati molti Crop Circle nel corso degli anni con la stessa forma a spirale che si estende fuori da un centro.Se ricordiamo che la grande formazione delle galassie a spirale che contava 409 cerchi, il centro è sempre Alcyone. Se togliamo lo zero da 409 e di nuovo si trova il fattore di 7.

L’ opinione condivisa è che illustra l’allineamento del 21 dicembre 2012 del Sole al Solstizio con il centro galattico che viene segnalato da questo cerchio.

Il disegno a spirale che è evidente in questo cerchio è il simbolo di Quetzalcoatl.

Io sono Quetzalcoatl, il serpente piumato…”

Quetzalcoatl ha insegnato agli antichi tutte le competenze, conoscenze necessarie per far progredire la loro civiltà, dalla matematica alle scienze, dall’agricoltura all’astronomia, come pure il famoso calendario Maya che nelle sue complicate formule, predice la fine di un ciclo per il 21 Dicembre 2012.

Quetzalcóatl  ha insegnato al popolo a vivere in pace per poi dopo sparire, ma ha promesso che un giorno sarebbe ritornato. Per gli Atzechi era il Messia, come per i Maya, è il “grande” Kukulcan! I Maya da sempre attendono il ritorno del loro liberatore, Kukulcan.

E così, in tal senso, tornerà il 28 dicembre 2012 dopo l’arrivo delle energie provenienti dall’allineamento Centro Galattico il 21 dicembre 2012.

Secondo alcuni scritti, vi è una croce (albero sacro) nel cielo che è formata dalla Via Lattea e il piano dell’eclittica. La via lattea viene anche detta axis Mundi e rappresenta, per così dire, il tronco dell’albero sacro, mentre l’eclittica è il ramo principale. Il 21 dicembre del 2012 dopo ben 26.000 anni (termine del ciclo precessionale) il Sole si troverà esattamente nel punto centrale della croce (o albero sacro), quello che i Maya chiamavano anticamente utero cosmico (centro della galassia).


Che ci si voglia credere o no, anche ad un occhio superficiale non può sfuggire la correlazione geometrica tra la figura disegnata nel campo e quella raffigurata nel cielo.

“Come in alto, così in basso” era il motto di antichi popoli che possedevano conoscenza e saggezza. Conoscenza nel capire i segnali, saggezza nel rispettarli.

Fonti: cropcircleconnector.com, www.howcropcirclesaremade.com


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* Profezie per il futuro prossimo venturo

Fili sottili di conoscenza superiore uniscono dai tempi dei tempi le profezie delle più significative tradizioni spirituali, e legano scienza, astronomia e psicologia.

Le più importanti tradizioni indigene hanno in comune profezie che riguardano il 2012.

La Tradizione Andina afferma che che l’Umanità si trova alla fine di una Era, di un cammino di trasformazione, per iniziare un periodo d’oro e diventare INKA, ovvero persona capace di concentrare e distribuire energia vivente, e non è necessario appartenere alla razza Andina, ma esserlo nell’anima.

É il passaggio al QUINTO LIVELLO.

Il calendario Maya termina il 21 Dicembre del 2012.

Secondo alcuni studiosi in questa data poteva esserci una sorta d’Apocalisse (come si evince dai disegni sull’ultima pagina del Codice di Dresda), ma altri parlano semplicemente di trasformazione.

E’ il ” Mondo del QUINTO SOLE.


Secondo la profezia Hopi, alla nascita del Bufalo Bianco (avvenuta nel 1995) sarebbero seguiti 17 anni (dal 1995 al 2012), al termine dei quali la fine di un’ Era sarebbe coincisa con l’inizio di una trasformazione che farebbe emergere

la “QUINTA UMANITA’.

Nel suo libro “Il mistero degli Incas”, l’archeo-astronomo William Sullivan descrive l’oroscopo Inca e ci parla di un allineamento planetario che si è prodotto nel 2012.

Un allineamento tra il centro della nostra galassia con il Sole e la Terra, evento che avviene ogni 26.000 anni e che si era già prodotto 13.500 anni fa nell’altro lato della galassia.

Il cosmo attraverso quell’allineamento ci ha procurato un favoloso regalo: l’agricoltura, un ulteriore impulso innovativo che ha instillato delle notevoli modificazioni e novità nell’esistenza umana sulla terra.

Terence McKenna, nel suo libro “Il ritmo degli I-CHING” descrive come questi ritmi siano coincisi con avvenimenti importanti della storia dell’Occidente (prima e seconda guerra mondiale, la rivoluzione Cinese, etc.). Egli scopre che le fluttuazioni dei ritmi degli I-CHING finiscono nel 2012.

Come dice CARL JUNG, ( La sincronicità. /Bollati Boringhieri) non esiste una sola scienza ma due scienze:

Scienza Occidentale basata sul principio di “CASUALITA’ “

Scienza Orientale basata sul principio di ” SINCRONICITA’ ” (per sincronicità s’intende una serie di fenomeni che concorrono senza una causa apparente ma che per la simultaneità creano una specie di significato). Inoltre, la sincronicità ha sia un aspetto fisico che un aspetto psichico, produce una connessione tra il mondo energetico-fisico e il mondo psichico.

L’esistenza di una correlazione tra le profezie Andina, Hopi e Maya potrebbero anche spiegarsi come un fenomeno di psicologia collettiva.

Questo tipo di fenomeni si sono rivelati in passato più o meno veritieri, ma nel caso del 2012, all’onda di psicologia collettiva è coinciso un fenomeno astronomico (allineamento di Sole e Terra con il centro della galassia), che è un fenomeno fisico e scientificamente identificato, cui corrisponde un fenomeno relativo al libro degli I-CHING, il più importante trattato riguardo alla scienza della “Sincronicità “.

Ciò potrebbe coincidere con una sincronizzazione di molte tradizioni spirituali le quali potrebbero trovare obiettivi comuni nello stesso spazio temporale e il conseguente rinnovamento nell’inconscio collettivo potrebbe causare una trasformazione d’ordine materiale.

 

Secondo la Tradizione Andina, il punto di trasformazione associato al 2012 è coinciso con l’emergere di un nuovo livello di coscienza (Quinto Livello) che può essere comparato al livello di coscienza raggiunto dai primi discepoli del Buddha e di Gesù Cristo.

Secondo la Tradizione Hopi, la nuova Era, che ha avuto inizio nel 2012, produrrà una Quinta Umanità.

Il fenomeno che può essersi verificato nel 2012 è una sorta di salto di qualità nel livello di coscienza dell’Umanità. Anche se il cambiamento si è prodotto  in un numero limitato di persone (dette “CARISMATICHE”) si è comunque innescato un processo d’innalzamento del livello di coscienza del resto dell’Umanità.

Secondo la Tradizione Andina, dal gruppo di persone già entrate nel Quarto Livello alla fine del XX Secolo, potrebbero emergere uno o due leader spirituali del Quinto Livello e queste persone sarebbero in grado di produrre a livello globale un cambiamento considerevole e coordinato.

 

«Sii tu il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo» Mahatma Gandi

«Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata “ Margaret Mead

FontI:

*WIRAQOCHA FOUNDATION

*http://ecoalfabeta.blogosfere.it

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* La fine del mondo? non ci sarà!

Il 2012?

E’ solo l’anno in cui finisce un ciclo e ne inizia un altro

E’ stato il team di archeologi dell’Università di Boston, coordinato dall’archeologo William Saturno e di cui fa parte anche l’italiano Franco Rossi, a rinvenire il più antico calendario Maya scoperto sino a questo momento, risalente a 1200 anni fa e ritrovato in un tempio in Guatemala. a Xultun. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science, apparirà anche sul National Geographic.

E’ stata riportata alla luce la stanza di uno scriba, incaricato di archiviare e custodire tutti i documenti della comunità Maya, all’interno della quale sono raffigurati molti dipinti preziosissimi per conoscere più a fondo il popolo del Centro-America, che studiava l’universo per trovare armonia tra i diversi avvenimenti del cielo e i rituali sacri.
Molti degli affreschi risultano danneggiati, ma sono ancora ben visibili delle figure umane e alcune annotazioni riguardanti i diversi cicli astronomici.

Si tratterebbe del più antico conteggio dei giorni sinora rappresentato nella civiltà Maya e, per di più, riportato in un luogo diverso da un libro.
Non è stato facile decifrare le centinaia di numeri in geroglifico, anche per il loro stato di conservazione. Per farlo, i ricercatori hanno considerato le forti analogie tra quelle stringhe di barre e punti e i geroglifici di un famoso manoscritto Maya datato qualche secolo più tardi: il Codice di Dresden
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Nella serie di tabulazioni compaiono due cifre interessanti. La prima corrisponde all’anno 813 d.C, probabile riferimento, secondo gli archeologi, all’inizio del crollo della civiltà Maya. La seconda indicherebbe il numero di giorni che compongono un calendario di lungo computo, comprensivo di tutte le ciclicità astronomiche care ai Maya

Sono tre le pareti rimaste intatte, e quelle a est e a nord, in particolare, sono ricoperte da sottilissimi glifi rossi e bianchi, unici nel loro genere. Secondo quanto riportano i ricercatori su Science, sembrano descrivere le varie ciclicità astronomiche con cui i Maya tenevano il conto dei giorni: vi figurerebbero anche le fasi lunari, il calendario cerimoniale (260 giorni), il calendario solare (365 giorni), il ciclo di Venere (584 giorni) e quello di Marte (780 giorni).

I ricercatori affermano inoltre che, “nonostante la credenza popolare, non vi è alcun segno nei calendari Maya che il mondo finisca nel 2012: in quella data termina solo uno dei cicli del calendario “. 


Per rendere le cose più semplici, “
E’ come il contachilometri di una macchina, che si azzera e ricomincia daccapo: così il calendario Maya termina per poi ricominciare“, precisa l’astronomo americano Anthony Aveni, della Colgate University.


E conclude Saturno: “
I simboli scritti dai Maya riflettono una certa visione del mondo. I Maya predissero che il mondo sarebbe continuato, ossia che anche a 7.000 anni da oggi i cicli si sarebbero ripetuti sempre nello stesso modo “.

Quindi, niente scuse, il futuro dipende da noi…

PEDALARE!

Fonti.

http://www.funweek.it/

http://daily.wired.it/news/scienza