Categoria: Riflessioni
* Comunque lo usi è il tuo cervello che crea la tua realtà!
Io sono il cervello sinistro: Sono uno scienziato.
Un matematico. Amo il “famigliare” il conosciuto.
Ragiono per categorie. Sono accurato, preciso.
Lineare. Analitico. Strategico. Pratico.
Sempre al controllo. Un maestro di parole e lingue.
Realistico. Io calcolo le equazioni e gioco con i numeri.
Io sono l’ordine. Io sono la logica. So esattamente chi io sia.
Io sono il cervello destro: Io sono la creatività.
lo spirito libero. Io sono la passione.
Il desiderio, la bramosità. La sensualità.
Sono il suono della risata ruggente. Sono il gusto.
Sono la sensazione della sabbia sotto i piedi nudi.
Sono il movimento. Il colore vivido.
Sono lo spasmo di dipingere una tela vuota.
Sono l’immaginazione infinita. L’arte. La Poesia.
I sensi. Il Sesto senso. Sono qualsiasi cosa che io voglia essere.
Predomina il tuo cervello destro o il sinistro? Fai il test.
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tieni attivo il cervello,
serve alla tua mente per creare la tua realtà
* Imbolc : La luce svela ciò che hai seminato e che presto sboccerà in tutto il suo splendore!
* Sebben che siamo donne: Virginia Woolf
“Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna?»
(Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé, 1929)
“Cos’altro posso fare per incoraggiarvi a far fronte alla vita?
Ragazze, dovrei dirvi – e per favore ascoltatemi, perché comincia la perorazione – che a mio parere siete vergognosamente ignoranti.
Non avete mai fatto scoperte di alcuna importanza. Non avete mai fatto tremare un impero, né condotto in battaglia un esercito. Non avete scritto i drammi di Shakespeare, e non avete mai impartito i benefici della civiltà ad una razza barbara. Come vi giustificate?
È facile dire, indicando le strade, le piazze, le foreste del globo gremite di abitanti neri e bianchi e color caffè, tutti freneticamente indaffarati nell’industria, nel commercio, nell’amore: abbiamo avuto altro da fare. Senza la nostra attività nessuno avrebbe solcato questi mari, e queste terre fertili sarebbero state deserto. Abbiamo partorito e allevato e lavato e istruito, forse fino all’età di sei o sette anni, i milleseicentoventitré milioni di esseri umani che secondo le statistiche sono attualmente al mondo; e questa fatica, anche ammettendo che qualcuno ci abbia aiutate, richiede tempo.
C’è del vero in quel che dite – non lo nego.
Ma nello stesso tempo devo ricordarvi che fin dal 1866 esistevano in Inghilterra almeno due colleges femminili; che, a partire dal 1880, una donna sposata poteva, per legge, possedere i propri beni; e nel 1919 – cioè più di nove anni fa – le è stato concesso il voto?
Devo anche ricordarvi che da ben dieci anni vi è stato aperto l’accesso a quasi tutte le professioni?
Se riflettete su questi immensi privilegi e sul lungo tempo in cui sono stati goduti, e sul fatto che in questo momento devono esserci quasi duemila donne in grado di guadagnare più di cinquecento sterline l’anno, in un modo o nell’altro, ammetterete che la scusa di mancanza di opportunità, di preparazione, di incoraggiamento, di agio e di denaro non regge più.”
Virginia Woolf – 25 gennaio 1882 – 28 marzo 1941
….non si può non aver letto ” Una stanza tutta per sè”
* Ops! Il 21 Gennaio era il 21°giorno del 21° anno del 21° secolo !
Il 21 viene considerato il numero della perfezione. È La ventunesima lettera dell’alfabeto ebraico, la «shin», il cui valore numerico è 300 ed esprime il potere divino. Il 21 – a conferma dell’unicità di Ibra – è anche il numero che rappresenta la maturità e la responsabilità dell’individuo nel farsi capo.
Il Ventuno è il numero della fedeltà, della fiducia e della lealtà. Ma anche del coraggio, delle amicizie vere, delle leggi e dei diritti civili. Al numero Ventuno sono collegate anche le azioni coraggiose. La difesa dei più deboli e il mantenimento delle promesse. È anche il numero dei libri, dei codici, delle tasse. Ma anche dei testamenti, del padrino, del tutore e delle leggi del branco. Alcune curiosità legate al numero Ventuno sono: gli animali abbinati ad esso come l’Aquila, il lupo, il leone. È l’ottavo numero della serie di Fibonacci. È il numero di volte che viene intonato il Mantra Om durante l’Aumkara, un’antica pratica induista. Il numero 21 come le lettere dell’alfabeto italiano .
Il 21 è composto dal Due numero della dualità, della coppia e della collaborazione e dall’Uno che rappresenta i nuovi inizi, la propulsione come forza divina che ha creato la dualità e forza interiore che crea questa realtà nella dualità, l’Uno in tutte le cose.
Dalla sua riduzione teosofica risulta un 3 (2+1=3) la Triade, il valzer Pitagorico 1 2 3, i passi per realizzare qualsiasi opera.
Simboleggia la terna del cammino umano che si conclude col 21, tornare all’Uno per mezzo del Due o meglio ancora il 2 orfano che desidera tornare all’Unità per realizzarsi e diventare tetragono, è il percorso dell’Umanità scritto dall’inizio dei tempi, il fine ultimo!
Il tetragono geometricamente può essere un triangolo su base solida come la piramide per esempio, ovvero fermo, costante, resistente a ogni urto e contrarietà; irremovibile e stabile, come cita nei sui versi Dante Alighieri
… avvegna ch’io mi senta Ben tetragono ai colpi di ventura (Par. XVII, 23-24)
La riduzione teosofica del 21 è il numero 3 rappresenta la comunicazione è abbinato a Mercurio, pianeta della comunicazione, nella mitologia il messaggero degli Dei.
Il 3 comunica ad un livello materico 21.21 e porta un 33, comunicazione ad un’ottava superiore riferita agli argomenti trattati a tema spirituale ed evolutivo.
Il 21 era un numero mistico per i Pitagorici poiché prodotto di 3 x 7, due numeri sacri il Sette e il Tre perciò è considerato anche numero della perfezione.
Il secolo che stiamo vivendo è il 21esimo, abbiamo 100 anni di tempo per realizzare l’Essere Umano Tetragono.
Il 21 è il numero dei grandi Maestri dell’umanità e nella Cabala rappresenta l’ “Io Sono” di chi si è costruito e realizzato interamente.
La ventunesima lettera dell’alfabeto ebraico, la “Shin”, la radice dell’Albero della Vita, significa distruzione e cambiamento.
Shin ha una funzione traslante, è l’Archetipo che rivela attraverso il corpo reso cristallino, quindi puro, difatti l’etimologia del sostantivo “traslato” è: tras : al di là. La sua funzione è dinamica come l’elemento che la rappresenta, il fuoco e perciò è trasferente, è il passaggio, la propagazione, la comunicazione, è il passare attraverso, la trasfigurazione, la metamorfosi, la purificazione.
Il valore numerico di Shin è 300, rappresenta la redenzione compiuta, la reintegrazione nell’unità divina, la materia completamente spiritualizzata, glorificata, divinizzata.
La numerologia ci dice che, sommando le due cifre che compongono il 21, come risultato abbiamo il numero Tre, ovvero, 2+1=3.
Il numero Tre e, quindi, anche il numero Ventuno simboleggia la creatività come espressione e sviluppo dell’intelletto. Inoltre, rappresenta la facoltà di adoperare al meglio la conoscenza acquisita e di elaborare nuovi sistemi di comunicazione.
Il numero 21 emana una profonda energia che si esplica in modo vivace, prolifico e appassionato. Questo deriva dalla congiuntura della forza innovatrice del numero Uno con quella della capacità di sviluppo del numero due. Tutto ciò sta a indicare che siamo in presenza di un forte flusso energetico che sollecita e accompagna l’immaginazione.
Dal punto di vista esoterico, questo numero rappresenta sia l’amicizia sincera che l’equilibrio. Simboleggia, inoltre, sempre in chiave esoterica, alcuni dei più nobili aspetti dell’animo umano. Oltre a essere il numero della fedeltà e del coraggio rappresenta anche la lealtà e la fiducia. La presenza di questo numero permea, quindi, la nostra vita di totale fiducia e lealtà.
Ad ogni modo, intorno al numero Ventuno ruota soprattutto la parola coraggio. Coraggio nel difendere i più deboli, coraggio nelle proprie azioni, coraggio, in genere, nelle scelte più difficili della vita.
“Tempi di cambiamento ma se lo vogliamo vedere all’esterno prima deve assolutamente avvenire all’interno di noi questo cambiamento, non possiamo attendere che qualcuno in vece nostra se ne prenda l’onere e l’onore, neppure le persone che più ci amano possono farlo per noi, né lo stato, né la politica, nessuno!
Ognuno di noi dev’essere fautore e creatore di una grande opera… Se stesso!” – Patrizia Pezzarossa
Al di sopra di te devi costruire.
Ma prima di tutto devi essere tu stesso costruito tetragono nel corpo e nell’Anima.
Non solo devi procreare dopo di te, ma anche sopra di te!
Un corpo superiore devi creare, un primo movimento, una ruota che gira da sé,
un creatore devi creare.
(tratto da: così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche)
Liberamente tratto da :
https://www.visionealchemica.com/numero-21-luomo-tetragono/
https://www.ilgiardinodegliilluminati.it/significato-dei-numeri/numero-ventuno/
* Dentro un fiocco di neve
quando il silenzio parla
tu ascoltalo
perchè grande è il suo
sapere
Un piccolo spazio di
eternità si muove tra
le foglie e il vento
Soffia nel cuore ogni profumo
Ascolta….
E’ lieve
un piccolo spazio di
eternità parla al
cuore.
Ascolta…
sogna…
Lascia che ti venga offerto
l’immenso e non
limitare il tuo ascolto a un
tempo finito.
Ci sono uomini che
vivono oltre
l’umanità nella
dimensione
dell’Anima.
In quel luogo dove
nascono i
sogni bambini.
Guarda…
non dimenticherai quello
che lascia un segno
nel tuo cuore
come la bellezza
l’Amore
AMORE
Ci sono storie che
raccontano il cuore
di quelle Anime che
hanno viaggiato nel
tempo degli uomini
Makizita Wakpa ascolta
il Grande Spirito
Ebe era bellissima
BELLISSIMA
Hokato
Vorrai stare qui per sempre
Dondolando tra quegli attimi di
tempo che porteranno all’apparire
di infinità…
Giuseppina Bruno
* Quale realtà è la verità ?
“Tendiamo a pensare che la realtà che vediamo sia “ciò che è” e che la verità sia solo la conoscenza corretta di quella realtà.
Ma la verità è “ciò che è”, e la realtà percepita in generale è solo apparenza e deformazione: può essere illusione.
La visione della deformazione è la fine della deformazione stessa.
Ma non c’è visione senza libertà.
La libertà è l’essenza del vedere, la libertà dal pregiudizio.
Una mente che è libera vede.
Vedere significa percepire l’intero.
E se la mente vede il tutto, allora l’errore non potrà più ritornare.
Vedere significa avere una visione globale.
Quando vedete il tutto, quella è la verità.”
(David Bohm, Jiddu Krishnamurti)
Opera di M.C. Esher
* E ora dove vado?
L’Ordine della Stella d’Oriente fu fondato nel 1911 per proclamare la venuta del Maestro del Mondo e Krishnamurti fu nominato Capo dell’Ordine. Il 3 agosto 1929, a Ommen, in Olanda, all’apertura dell’Assemblea Annuale dell’Ordine, di fronte a 3000 seguaci, Krishnamurti sciolse l’Ordine della Stella con il discorso che segue.
“Questa mattina parleremo della dissoluzione dell’Ordine della Stella. Molti ne saranno felici e altri ne saranno rattristati. Ma non si tratta di gioirne nè di rattristarsene, perché è inevitabile, come vi spiegherò. Forse ricorderete la storiella del demonio che passeggia per la via con un amico; a un certo punto, davanti a loro, un uomo si china a raccogliere qualcosa per terra, lo guarda e se lo mette in tasca. L’amico chiede al demonio: “Che cosa può aver raccolto quell’uomo?” “Ha trovato un pezzo di verità”, risponde il demonio. “Ah, è un brutto affare per te, allora!” osserva l’amico. “Oh, niente affatto – replica il demonio – adesso farò in modo che la organizzi.”
Io sostengo che la verità è una terra senza sentieri e non la si può avvicinare da nessun tipo di percorso, religione o setta.
Questo è il mio punto di vista, al quale aderisco in modo assoluto e incondizionato. Essendo la verità illimitata, incondizionata, non raggiungibile da nessun tipo di strada, non può essere organizzata né si dovrebbe formare nessuna organizzazione per guidare o forzare le persone a percorrere vie particolari.
Se innanzitutto comprendete questo, allora vedrete quanto sia impossibile organizzare un credo. La fede è una questione puramente individuale e voi non potete e non dovete organizzarla; se lo fate, diventa una cosa morta, cristallizzata, diventa un credo, una setta, una religione da imporre agli altri. E’ questo che tutti cercano di fare nel mondo.
La verità viene ridotta a qualcosa di ristretto, a una specie di trastullo per coloro che sono deboli, che si sentono momentaneamente insoddisfatti. La verità non può essere “portata giù” è piuttosto l’individuo che deve fare lo sforzo di innalzarsi fino ad essa. Non potete portare a valle la cima del monte, se volete conquistare quella cima dovete attraversare la valle e arrampicarvi su per la salita, senza temere i pericolosi precipizi.
Questo è il motivo principale, dal mio punto di vista, per il quale l’Ordine della Stella deve essere dissolto.
Ciononostante, voi probabilmente formerete altri ordini, continuerete ad appartenere a qualche organizzazione alla ricerca della verità.
Io non voglio appartenere a nessuna organizzazione di tipo spirituale, vi prego di comprenderlo. Potrei usufruire di un’organizzazione per andare a Londra, per esempio, ma questo è tutto un altro genere di organizzazione, puramente meccanico, come le poste o il telegrafo. Posso fare uso di una macchina o di una nave per viaggiare, si tratta soltanto di meccanismi fisici, che non hanno nulla a che fare con la spiritualità.
Sostengo, di nuovo, che nessuna organizzazione potrà mai guidare l’uomo alla spiritualità. Se si crea un’organizzazione a questo scopo, questa diventa una specie di stampella, un punto di debolezza, una schiavitù che paralizza l’individuo, che gli impedisce di crescere, di stabilire la sua unicità, che risiede nella scoperta per conto suo della verità assoluta, incondizionata. E questo è un altro motivo che mi ha fatto decidere di dissolvere l’Ordine della Stella di cui mi sono trovato ad essere il capo, nessuno mi ha spinto a prendere questa decisione. E non si tratta di un gesto grandioso, perché io non voglio seguaci, e lo dico sul serio. Nel momento in cui seguite qualcuno, cessate di seguire la verità.
A me non importa se siete attenti a quello che dico oppure no. Io voglio fare una certa cosa nel mondo e intendo farla con molta fermezza e concentrazione. C’è una sola cosa che mi preme: rendere l’uomo libero.
Desidero che sia libero da tutte le gabbie e le paure e che non fondi nuove religioni, nuove sette e che neppure enunci nuove teorie o filosofie. E allora naturalmente mi chiederete perché vado continuamente in giro per il mondo a parlare. Ve lo dico subito: non certo perché desideri dei seguaci o voglia formare un gruppo di discepoli speciali. (Si sa quanto gli uomini amino essere diversi dai loro simili, per quanto la loro distinzione possa essere assurda e superficiale! Io non voglio incoraggiare questa assurdità.) Io non ho discepoli né apostoli, né sulla terra né nel regno della spiritualità. Non è la lusinga del denaro né il desiderio di una vita comoda ad attirarmi. Se fossi attratto da una vita comoda non sarei venuto a questo raduno, né vivrei in un paese così umido!
Vi sto parlando con franchezza perché voglio che le cose siano chiare una volta per tutte. Non voglio che si ripetano queste discussioni anno dopo anno.
Un giornalista che mi ha intervistato, ritiene che dissolvere un’organizzazione formata da migliaia e migliaia di membri sia un gesto eccezionale e mi ha detto: “Che cosa farà dopo? Non avrà seguaci, la gente non l’ascolterà più.”
Ma io dico che se ci fossero anche solo cinque persone che ascolteranno, che vivranno, che rivolgeranno il volto verso l’eternità, sarà sufficiente. A che serve avere intorno migliaia di persone che non comprendono, imbalsamate nei pregiudizi, che non vogliono sentire il nuovo ma che piuttosto traducono il nuovo per il proprio sterile stagnante sé?
Vi prego di non fraintendermi, se vi sto parlando in maniera dura non è per mancanza di compassione. Se andate da un chirurgo per un’operazione, non è forse bene che vi operi anche se può causarvi del dolore? E, allo stesso modo, se vi sto parlando in modo diretto, non è per mancanza di vero affetto, anzi, è il contrario!
Come vi dicevo, il mio scopo è soltanto uno: rendere l’uomo libero, sollecitarlo verso la libertà, aiutarlo a interrompere i suoi limiti, perché soltanto questo potrà dargli eterna felicità e un’incondizionata realizzazione del sè.
Poiché io sono libero, incondizionato, completo – non una parte, non il relativo, ma la completa verità che è eterna – desidero che coloro che cercano di comprendermi siano liberi; senza seguirmi, senza fare di me una gabbia che diventerà una religione, una setta. Costoro dovrebbero essere liberi da tutte le paure – dalla paura della religione, della salvezza, della spiritualità, dalla paura dell’amore, della morte e della vita stessa. Così come un artista dipinge un quadro per la gioia di farlo, esprimendo se stesso, la sua gloria, il suo benessere, io faccio questo senza volere nulla da nessuno.
Voi siete abituati all’autorità, a un’atmosfera autoritaria, che pensate vi possa condurre alla spiritualità. Voi pensate e sperate che qualcuno, dotato di straordinari poteri, possa operare il miracolo di trasportarvi nel regno di libertà eterna che è felicità. Tutto il vostro modo di vedere la vita è fondato su quell’autorità.
Mi avete ascoltato per tre anni ormai, senza che siano avvenuti cambiamenti, eccetto che in poche persone. Ora, analizzate quello che dico, siate critici, in modo da comprendere interamente, fondamentalmente.
Quando cercate un’autorità che vi conduca alla spiritualità, siete automaticamente costretti a costruirvi intorno un’organizzazione. E creando quell’organizzazione, che pensate vi possa aiutare spiritualmente, vi rinchiudete in una gabbia.
Se vi sto parlando con franchezza, vi prego di ricordare che non lo faccio per durezza o per cattiveria, e nemmeno sull’onda dell’entusiasmo del mio scopo, ma perché voglio che comprendiate quello che dico. Questo è il motivo per cui siete qui e sarebbe uno spreco di tempo se non vi spiegassi in modo chiaro e deciso il mio punto di vista.
Per diciotto anni vi siete preparati all’evento della venuta del Maestro del Mondo. Per diciotto anni vi siete organizzati, avete cercato qualcuno che portasse nuova gioia ai vostri cuori e alle vostre menti, che trasformasse la vostra vita, portandovi una nuova comprensione; qualcuno che vi elevasse a un nuovo livello di vita, che vi incoraggiasse, che vi liberasse – e ora, guardate che cosa sta succedendo!
Pensateci, ragionate e scoprite se e in che modo quel credo vi abbia resi diversi – non parlo della superficiale differenza di portare un distintivo, che è una cosa banale, assurda. In che modo quel credo ha spazzato via tutto ciò che non è essenziale per la vita? E’ questo il solo metro di giudizio: in che modo siete più liberi, più grandi, più pericolosi per qualsiasi società basata su cose false e non essenziali? In che modo i membri di questa Organizzazione della Stella sono diversi?
Come dicevo, vi siete preparati per diciotto anni a ricevermi. Non mi importa se credete che io sia il Maestro del Mondo o no, questo ha pochissima importanza. Appartenendo all’organizzazione dell’Ordine della Stella, avete dato la vostra solidarietà e la vostra energia al riconoscimento di Krishnamurti come il Maestro del Mondo – in modo parziale o totale: totalmente per coloro che seriamente cercano e solo parzialmente per quelli che si sentono soddisfatti con le loro mezze verità.
Vi siete preparati per diciotto anni e guardate quante difficoltà interferiscono nella vostra comprensione, quante complicazioni, quante banalità. I vostri pregiudizi, le vostre paure, le vostre autorità, le vostre chiese nuove e vecchie; io dico che tutto questo è un ostacolo alla comprensione. Non riesco a esprimerlo più chiaramente di così. Non voglio che siate d’accordo con me, non voglio che mi seguiate, voglio che comprendiate quello che dico. Questa comprensione è necessaria, perché i vostri credi non vi hanno trasformato, vi hanno soltanto creato complicazioni, perché non siete disposti ad affrontare le cose così come sono.
Voi volete soltanto i vostri dei – nuovi dei al posto di quelli vecchi, nuove religioni invece delle vecchie, nuove forme al posto delle vecchie, tutte cose ugualmente inutili, tutte barriere, limitazioni, stampelle. Al posto delle vecchie distinzioni spirituali e dei vecchi oggetti di venerazione ne avete di nuovi.
Per la vostra spiritualità dipendete tutti da qualcun altro, e così per la vostra felicità, per la vostra illuminazione. E, nonostante vi siate preparati a ricevermi per diciotto anni, quando dico che tutte queste cose non servono, quando dico che le dovete lasciare da parte e guardare dentro di voi per l’illuminazione, per la gloria, per la purificazione, per l’incorruttibilità del sé, nessuno di voi è disposto a farlo. Ce ne possono essere alcuni, ma veramente pochissimi.
E allora, perché avere un’organizzazione? Perché avere attorno gente falsa e ipocrita che mi segue come personificazione della verità? Non sto dicendo cose dure o scortesi, ma siamo arrivati a un punto in cui bisogna affrontare le cose come sono.
L’anno scorso vi dissi che non avrei accettato compromessi e pochissimi mi ascoltarono. Quest’anno lo sto dicendo in modo assolutamente chiaro. Non so quante migliaia di persone dell’Ordine, in tutto il mondo, si siano preparate a ricevermi per diciotto anni, eppure non sono disposte ad ascoltare incondizionatamente, completamente, quello che dico.
Come ho detto prima, il mio scopo è di rendere l’uomo incondizionatamente libero, perché sostengo che l’unica spiritualità è l’incorruttibilità del sè che è eterno, è l’armonia fra la ragione e l’amore. Questa è l’assoluta, incondizionata verità, che è la vita stessa.
Perciò voglio che l’uomo sia libero, esultante, come gli uccelli nel cielo limpido, leggeri, indipendenti, estatici nella libertà.
E a voi, che vi siete preparati per me per diciotto anni, ora io dico che dovete essere liberi da tutte queste cose, dalle vostre complicazioni, dai vostri legami.
Per questo non avete bisogno di avere un’organizzazione basata su credi spirituali.
Perché avere un’organizzazione per cinque o dieci persone nel mondo che comprendono, che lottano, che hanno messo da parte tutto ciò che è superficiale?
E per quelli che sono deboli, non ci può essere nessuna organizzazione che li aiuti a trovare la verità, perché la verità è in ciascuno di noi; non è lontana, non è vicina, è eternamente qui.
Le organizzazioni non possono rendervi liberi, nessuno dall’esterno può rendervi liberi; non lo potrà fare un culto organizzato nè l’immolarsi per una causa; non vi libererete creando voi stessi un’organizzazione e nemmeno tuffandovi in opere varie. Per scrivere le vostre lettere usate una macchina, ma poi non la mettete su un altare per venerarla; eppure è questo che fate quando le organizzazioni diventano il vostro interesse principale.
“Quanti membri conta la sua organizzazione?” Questa è la prima domanda che mi fanno i giornalisti. “Quanti seguaci avete? Da questi numeri potremo giudicare se quello che dice è vero o falso”. Io non so quanti siano e non mi interessa. Come dicevo, se anche una sola persona si fosse liberata, basterebbe.
Ripeto, voi pensate che solo certe persone abbiano la chiave del regno della felicità. Nessuno ce l’ha, nessuno ha l’autorità di tenere quella chiave. Quella chiave siete voi stessi e soltanto nell’evoluzione, nella purificazione e nell’incorruttibilità di quel sé, c’è il regno dell’eternità.
Allora vedrete l’assurdità della struttura che avete costruito, alla ricerca di un eterno aiuto, dipendendo da altri per il vostro conforto, la vostra felicità, la vostra forza. Tutto questo si può trovare soltanto dentro di voi.
Siete abituati a sentirvi dire da qualcuno quali progressi avete fatto, quale sia la vostra condizione spirituale. Quanto siete infantili! Chi, se non voi stessi, potrebbe dirvi quanto siete belli o brutti interiormente? Chi, se non voi stessi, può dirvi se siete incorruttibili? Voi non siete seri in queste cose.
Ma coloro che realmente desiderano comprendere, che vogliono trovare ciò che è eterno, senza principio né fine, cammineranno insieme con maggior intensità e saranno un pericolo per tutto ciò che non è essenziale, che non è reale, per ciò che è in ombra.
E queste persone si concentreranno, diventeranno la fiamma, perché esse comprendono. Dobbiamo creare un nucleo così, è questo il mio scopo.
Perché da quella reale comprensione deriverà una vera amicizia. Perché quella vera amicizia – che a quanto pare voi non conoscete – comporterà una effettiva collaborazione gli uni con gli altri. E tutto questo non per via di un’autorità, né per la salvezza, né perché vi immolate per una causa ma perché comprendete veramente e quindi siete in grado di vivere nell’eterno. Ed è qualcosa di più grande di qualsiasi piacere, di qualsiasi sacrificio.
Queste sono alcune delle ragioni per le quali, dopo due anni di attenta riflessione, ho preso questa decisione. Non si tratta di un impulso momentaneo. Non sono stato convinto da nessuno. Non mi faccio persuadere in queste cose; ci ho riflettuto sopra per due anni, con calma, con attenzione e pazienza ed ora ho deciso di sciogliere l’Ordine, dato che ne sono il capo. Voi potrete formare altre organizzazioni e aspettare qualcun altro; a me questo non interessa, non voglio creare altre gabbie e nuove decorazioni per quelle gabbie. .
Il mio solo interesse è di rendere l’uomo assolutamente, incondizionatamente, libero.
Jiddu Krishnamurti (1895/1986)
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„Verrà un giorno che l’essere umano si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo… l’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo.”
Giordano Bruno (1548/1600)
* L’ ultima Luna piena del 2020 e l’eclisse penombrale: progettiamo il nuovo con le scelte del cuore
Ecco la Luna Piena con eclisse penombrale di luna nel segno dei Gemelli
Un’eclisse penombrale di Luna, chiamata così perché il nostro satellite transita solo per la penombra della Terra, senza essere completamente oscurata dall’ombra. La Luna in fase di piena, sarà dunque ancora visibile, ma “sbiadita”. Sole, Terra e luna sono comunque essere allineati in quest’ordine.
Questa eclissi lunare inaugura l’eclissi di fine anno – Eclissi solare nel Novilunio in Sagittario del 14 dicembre 2020 (non visibile in Italia) – e infine ci sarà la conclusione del 2020 con il Plenilunio in Cancro del 30 dicembre
Nel tempo della Luna della Neve, il filo è quello che collega Conoscenza (Sagittario) e Comunicazione (Gemelli).
…la luna piena è sempre opposta al sole, che la illumina. Questo fa sì che ad ogni plenilunio, luna e sole si trovino in due segni zodiacali opposti (a dicembre la luna piena è in Gemelli mentre il sole si trova in Sagittario, la luce del sole Sagittario ci giunge di notte riflessa e trasformata dalla luna nel suo opposto, i Gemelli). La luna piena crea quindi un ponte fra gli opposti, portandone in primo piano la dinamica. Facce di una stessa medaglia, gli opposti aprono uno spazio energetico, un asse energetico.
La dinamica degli opposti può evidenziarsi in negativo come in positivo, dando luogo a vibrazione armonica come a tensione.
Il Plenilunio è quindi anche occasione per lavorare sull’equilibrio degli opposti, sulla dualità che si manifesta in ogni aspetto della vita: Luna e Sole, femminile e maschile, emozioni e ragione, emisfero destro ed emisfero sinistro, fusione e identità…
Parte di questa dinamica appare nei sogni, che in luna piena sono spesso più intensi e portatori di una visione ulteriore.
La Luna piena infatti è anche il tempo delle percezioni più sottili, della meditazione e della chiaroveggenza. La dinamica energetica diventa così la spinta all’apertura alle dimensioni altre…
Questo plenilunio amplifica le possibilità di quei confronti che portano all’elaborazione e alla nascita di progetti, una tormenta di idee potrebbe essere sollecitata dall’opposizione tra Sole e Mercurio, così come un probabile conflitto tra la mente razionale e l’istinto che ci vorrebbe guidare verso altre direzioni.
La Luna-Gemelli opposta al Sole-Sagittario potrebbe portare allo sfinimento di chi sta cercando di portare a termine alcuni percorsi con grande energia e molta determinazione.
La stretta relazione della Luna con Venere e la congiunzione Sole-Mercurio fa intuire come la spinta a risolvere relazioni sentimentali-mentali che fino ad ora si sono trattenute o vissute in conflitto., dove la risoluzione è un percorso di karma che abbiamo iniziato tempo prima e che porta con se un risultato d’amore e di comprensione dell’altro anche quando si affronti con una definitiva separazione. Del resto il karma compreso ci porta in un percorso di apertura che nel solstizio invernale viene ampiamente rappresentato in quel movimento di risalita, abbandono alla spinta forte di un sole che rinasce.
Il Sagittario è considerato il portale multidimensionale tra la realtà di terza dimensione e le dimensioni più evolute, il punto di accesso attraverso cui esseri da universi paralleli entrano nel nostro pianeta.
In passato questo portale era rappresentato dall’asse Capricorno/Cancro, che lo è ancora formalmente. Tuttavia, a seguito della precessione degli equinozi, questo punto si è spostato a Sagittario/Gemelli. Questo è riconosciuto come il centro della galassia, dove gli scienziati sono consapevoli di un buco nero misterioso.
Il Sagittario è considerato come l’utero stellare da cui la presente realtà separata fu concepita e nacque. Quindi, quando il Sole transita in Sagittario esiste il potenziale per concepire e fare nascere configurazioni alternative.
I giorni del Sagittario ci insegnano che per colpire il nostro vero bersaglio nella vita, occorre smettere di sprecare frecce verso bersagli sbagliati. Per potere aprirci ai nostri sogni più autentici e iniziare un nuovo cammino, non possiamo portarci dietro tutto. Si tratta spesso di lasciare andare, anche in modo drastico e definitivo, situazioni e persone che bloccano i nostri potenziali e che sono oggetto di costanti rancori.
Questa Luna in Gemelli , apre le porte al dubbio sulla realtà che è intorno a noi, e se davvero non fosse tutto qui? O c’è qualcosa che non colgo solamente perché è oltre il mio campo mentale ed è per questo che lo nego?
Come un grande polmone che ha trattenuto il respiro, e si è infine ammalato, noi in questo 2020 ci siamo contratti, bloccati, fermati !
Ora sarà possibile riprendere a respirare e quindi incamerare nuova vita e pensieri, e finalmente un gioco nuovo, lasciando andare la paura e ricominciando a fluire permettendoci di stare in oscillazione.
Questa umanità ha dovuto passare da una lezione importante, forse perché il corpo/natura – distante, rimosso e rinnegato, quasi completamente sostituito dalla mente e la tecnologia – ci aveva fatto scordare il nostro limite umano. Perfezione ideale e imperfezione della materia, hanno dovuto così incontrarsi e scontrarsi attraverso il sintomo.
Siamo così andati in questo anno estremamente gelato, malattia del respiro, distanziamento imposto e tecnologia, hanno preso il posto in maniera totalizzante agli scambi umani e i rituali di prima, e tutto questo, forse per darci una vera svegliata!
(tratto da Sentiero Astrologico)
Ora il nuovo ci spaventa …ma forse ci siamo solo liberati di stereotipati modi di essere, di credenze e di mode obbligate: la scelta è essere o apparire nel riconoscimento e nel rispetto degli altri.
Ora come bambini smarriti e sgomenti ma curiosi di vedere l’effetto che fa la riscoperta di valori che riempono di nuovo il cuore, ci incamminiamo insieme, sì insieme, con la volontà di percorrere nuove strade.
Siamo l’umanità che è uno dei tanti abitanti su questo pianeta Terra.











