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* La buona notizia del venerdì: Imparare a scuola a considerare i cambiamenti del nostro pianeta ? E sentirsene responsabili ?Come una nuova materia scolastica?In Italia si farà ! E sarà il primo paese al mondo !

 

L’Italia potrebbe diventare il primo paese al mondo in cui la sostenibilità ambientale sarà insegnata nelle scuole statali.

Lo ha annunciato Lorenzo Fioramonti, Ministro dell’Istruzione, che ha definito necessaria l’introduzione nei programmi scolastici di una materia sui cambiamenti climatici e il riscaldamento globale, vista la crisi ambientale in atto.


L’intenzione di Fioramonti è quella di introdurre un’ora di insegnamento obbligatorio alla settimana dedicata allo studio del clima già a partire dal prossimo anno scolastico, per consentire alle nuove generazioni di aumentare la propria consapevolezza sui temi ambientali.

L’attenzione verso l’ambiente nei programmi scolastici non si limiterà qui: altre materie, tra cui geografia, matematica e fisica, verranno insegnate anche dal punto di vista della sostenibilità, perché l’ambiente dovrà essere messo al centro del sistema educativo.


“Il mio scopo è rendere il sistema educativo italiano il primo che mette l’ambiente e la società al centro di tutto ciò che impariamo a scuola”, ha spiegato Fioramonti

Il Ministro dell’Istruzione aveva già dimostrato la sua sensibilità verso l’ambiente in occasione dello sciopero per il clima promosso dal movimento Fridays for Future lo scorso settembre. Fioramonti aveva infatti invitato i docenti e i presidi delle scuole a giustificare l’assenza degli studenti che avevano deciso di partecipare alla mobilitazione.

Il progetto ecologista prevede circa 33 ore all’anno dedicate alla sostenibilità, alla crisi climatica e al riscaldamento globale, ma al momento non è stato ancora chiarito se la nuova materia prenderà il posto di un insegnamento esistente o se sarà aumentato il monte ore settimanale e a chi verrà affidato il nuovo insegnamento.

Lo studio del cambiamento climatico sarà obbligatorio in tutte le scuole.

A seconda del grado l’importante tematica verrà affrontata in un modo differente.

Infatti mentre per i bambini delle elementari l’insegnamento procederà più attraverso letture, racconti e favole, nelle scuole medie ci si impegnerà a trasmettere informazioni tecniche.

Invece nelle scuole superiori ci si concentrerà sull’approfondimento dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. 

#Educazionecivica: per la prima volta al mondo lo sviluppo sostenibile diventa centrale nella scuola. Dedicheremo 33 ore l’anno ai temi dettati da #Agenda2030 e formeremo i docenti grazie a 13,5 mln aggiuntivi. È l’occasione per fare dell’Italia un’avanguardia educativa. pic.twitter.com/CKJSW6MlBG

Lorenzo Fioramonti (@lofioramonti) November 12, 2019

 

https://www.greenme.it/informarsi/ambiente/a-scuola-di-clima-italia-primo-paese-al-mondo-a-introdurre-la-sostenibilita-come-materia-scolastica/?

Italy’s Students Will Get a Lesson in Climate Change. Many Lessons, in Fact.

Public schools will require children in every grade to study sustainability.

That could put Italy at the forefront of environmental education.

 

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* La buona notizia del venerdì:Le ciabatte Lego per non farti male se calpesti i mattoncini

Gialle e rosse, hanno una suola molto dura e il logo in bella vista

Anche i Lego, nel loro piccolo, sono pericolosi.

Tutti noi abbiamo calpestato almeno una volta un mattoncino e il risultato è piuttosto doloroso.

Per non parlare poi delle minifig, gli omini, la cui manina è un’insidia per chiunque.

Visto che non c’è rimedio alla disattenzione, ecco che un’agenzia pubblicitaria ha creato le ciabatte anti-Lego, morbide calzature da indossare quando si è in casa, con una suola bella dura che terrà lontani dai piedi mattoncini e pezzetti di ogni tipo.

Rosse e gialle come si conviene al marchio danese!

Cos’hanno di speciale?

Le ciabatte sono dotate di una particolare imbottitura che evita il fastidioso contatto coi mattoncini.

In tutto ne sono state prodotte circa 1500 paia e a quanto pare fanno egregiamente il loro lavoro.

Le scarpe sono state assegnate durante lo scorso periodo natalizio e chi le ha provate ha assicurato che il dolore finora patito non si avvertiva più.

Di certo, è sempre meglio evitare di passeggiare sui mattoncini per evitare scivoloni ma almeno una parte del problema sembra risolta.

Ci sono voluti però solo 66 anni affinché Lego arrivasse a questa soluzione.

E si possono acquistare con Amazon!

…a volte piccoli gesti migliorano la vita e l’umore!

 

https://www.wired.it/gadget/accessori/2015/11/18/ciabatte-lego/?refresh_ce=

* Lego stop plastica

https://www.teleambiente.it/lego_stop_plastica_mattonicini_bioplastica_canapa/?fbclid=IwAR2StjN7uxUR-3FbSfn-XU3GCaRtrn65uZTgXBmkHhDmt2MsuC3tL-tWu9c

  • Protagonisti di “Friends” in Lego

https://www.facebook.com/A.different.type.of.Art/posts/2544713192234121

?fbclid=IwAR1vvafEMrS7cyJEPZxl06xxNdOksuUcOmtvUko-_r2aRlOAH9pRoAnbl3E

  • Titanic in Lego

https://curiosandosimpara.com/2019/07/22/un-ragazzino-autistico-costruisce-la-piu-grande-replica-del-titanic-usando-solo-i-mattoncini-lego/?fbclid=IwAR1vvafEMrS7cyJEPZxl06xxNdOksuUcOmtvUko-_r2aRlOAH9pRoAnbl3E

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* La buona notizia del venerdì:” Il bambino è il maestro” arriva al cinema il documentario sul metodo Montessori

Arriva finalmente nei cinema italiani il documentario francese dedicato al metodo Montessori.

Si intitola “Il bambino è il maestro” ed è in programma nelle sale cinematografiche del nostro paese il 14 e 15 ottobre.

Realizzato in Francia nel 2017, questo documentario diretto da Alexandre Mourot dura 100 minuti ed è interamente dedicato all’insegnamento di Maria Montessori e all’omonimo metodo educativo, ormai conosciuto ed utilizzato con successo in tutto il mondo.

Il regista, per conoscere più da vicino il metodo, è andato a filmarlo direttamente nella più antica scuola montessoriana di Francia che ospita ed educa bambini dai 3 ai 6 anni.

Chi sono dunque i protagonisti del documentario? Piccoli allievi felici, liberi di muoversi nello spazio, giocare e sperimentare con oggetti della vita reale e capaci di lavorare sia da soli che in gruppo.

Si vedono dunque bambini che fanno un po’ di tutto: leggono e imparano la matematica ma anche fanno il pane, giocano con tazzine e ferri da stiro, ridono, dormono, ecc. L’insegnante è sempre lì ma è una presenza discreta che li lascia fare, ovviamente vigilando su di loro, ma non interferendo per quanto possibile con il loro apprendimento e la voglia di scoprire. Perché come sosteneva la Montessori:

Mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo”.

E non è certo un caso che crescono sempre di più in tutto il mondo le scuole che si ispirano al metodo ideato da Maria Montessori, un sistema che contribuire a nutrire il desiderio di conoscenza insito in ogni bambino e che ha l’ambizioso sogno di favorire lo sviluppo dell’umanità. Come diceva in una sua celebre frase la Montessori:

Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo”.

Vi abbiamo parlato più volte del metodo Montessori in molte delle sue sfaccettature: i consigli per liberare il potenziale dei bambini, i principi per educarli in modo che siano felici e anche i libri che aiutano a conoscerlo e applicarlo al meglio.

Per tutti gli amanti del metodo Montessori non resta che darsi appuntamento il 14 e 15 ottobre al cinema!

 

 

il bambino è l’Eterno Messia

inviato continuamente tra gli uomini che sono caduti

per aiutarli a risollevare se stessi,

la loro Nazione, il Mondo, il Cielo.

 

 

Fonte:

https://www.greenme.it/vivere/arte-e-cultura/documentario-metodo-montessori/?fbclid=IwAR0Z0AR5XFX1EXd9zobTcmI3ALV_CHZ90fCtaou4rJsPAgBcuVMgHhPKFf0

Leggi anche:

https://lauracarpi.wordpress.com/2012/03/07/se-ben-che-siamo-donne-maria-montessori/

https://lauracarpi.wordpress.com/2014/06/20/la-buona-notizia-del-venerdi-il-medodo-montessori-arriva-su-smartphone-e-tablet/

https://www.amazon.com/genitori-maestri-vostri-bambini-Italian/dp/0244076537

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* Friday For Future: In vista del prossimo appuntamento trasformiamo in azioni la spinta emotiva! Come ? Con l’esempio!

Rispetto per l’ambiente e per il verde, ai bambini si insegna già in casa. A partire dai piccoli gesti

Coinvolgeteli, come se fosse un gioco, nella raccolta differenziata.

Date l‘esempio e raccontate, come se fosse una favola, quali sono i modi per non sprecare acqua ed energia.

L’orto è una bella palestra:

 

Nessuno nasce con il rispetto per l’ambiente, e per il verde, incorporato. Anzi: l’uomo, per sua vocazione, ha un rapporto contrastato con la natura e non è sempre portato a riconoscerla e rispettarla. Da qui, l’importanza di un’educazione ambientale che parta il primo possibile.

Dall’infanzia e già nelle nostre case. Coinvolgendo i bambini che, una volta ben catturati sul piano degli stimoli e dell’attenzione, si mostreranno subito molto sensibili al loro futuro e al mondo che vogliono. Inoltre, nulla, anche il rispetto dell’ambiente, si impara in un giorno.

L’insegnamento deve essere continuo e graduale e deve cominciare quando i bimbi sono ancora piccoli ma già in grado di capire quali sono le conseguenze degli atti che compiono.

 

Basta poco per trasmettere ai propri figli uno stile di vita eco-sostenibile, l’importante è farlo in maniera divertente e creativa. 

Ecco alcuni consigli utili:

  • Coinvolgete i bambini nel processo di smaltimento dei rifiuti prodotti in casa insegnando loro come fare la raccolta differenziata e soprattutto spiegando loro cosa accadrebbe se tutti i rifiuti venissero accatastati senza alcun criterio. Ad esempio potete provare a spiegare ai piccoli che fine fa una bottiglia di plastica se non viene adeguatamente riciclata o peggio ancora quanto inquina se viene abbandonata in spiaggia o in un parco verde;
  • Insegnate loro che i giornali letti o la carta su cui hanno disegnato non devono essere buttati insieme ai rifiuti normali ma devono essere riciclati. Mettete un cestino nella sua camera in modo tale che possa buttarvi la carta che non gli serve più;
  • Se avete un giardino, insegnate loro che i rifiuti umidi domestici possono trasformarsi in un concime naturale per le piante. I bambini ne rimarranno affascinati;
  • Spiegate ai piccoli quanto sia importante non contribuire all’inquinamento dell’aria che respiriamo;
  • Insegnate loro che le automobili inquinano e che se non dobbiamo percorrere tanta strada è bene muoversi a piedi o in bicicletta. Invece di portare i bimbi a scuola tutti i giorni in macchina potreste provare a organizzare una sorta di car-pooling tra genitori: a turno ogni mattina un genitore accompagna i bimbi a scuola. Un modo simpatico anche per far socializzare i piccoli prima dell’arrivo in classe;
  • Insegnate loro anche a non sprecare l’acqua e spiegate loro che non c’è bisogno di far scorrere troppa acqua per fare una doccia. Provate ad esempio a impostare un cronometro ogni volta che i bimbi fanno la doccia e stabilite un piccolo premio se terminano prima che il timer suoni;
  • Anche chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti è un altro modo per evitare inutili sprechi d’acqua;
  • Stessa cosa per le luci accese: è importante che i bambini imparino a risparmiare energia elettrica;
  • Durante l’inverno, quando fa freddo, invece di alzare troppo il termostato, fate indossare ai bambini qualcosa di più pesante;
  • Insegnate loro che il cibo non deve essere sprecato e che è importante finire tutto quello che si ha nel piatto. Magari provate a rendere divertente il momento del pasto in modo da convincerli a mangiare anche quegli alimenti di cui spesso non vogliono proprio sentir parlare come ad esempio le verdure;
  • Portate spesso i vostri figli a fare una passeggiata in campagna o in un parco pubblico per far capire loro quanto sia importante rispettare la natura;
  • Se vi recate in un parco giochi insegnate loro il rispetto di tutte le strutture presenti: sono un bene per tutta la comunità e per questo devono essere sempre mantenute in buone condizioni.

 

Educa i bambini e non sarà necessario poi punire gli uomini.
Pitagora

https://www.nonsprecare.it/come-insegnare-bambini-rispetto-ambiente?fbclid=IwAR3f8lojs3TnFhwTPIhmMwdBLZ36Yut5f4qHrNz3hO4O2YeTAU9Msj1XuQk&refresh_cens

https://www.fanpage.it/esteri/perche-bisogna-stare-dalla-parte-di-greta-senza-se-e-senza-ma/

#Fridayforfuture: Potito a 12 anni manifesta da solo per il Pianeta

 

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* Vi siete mai chiesti perchè preferite le matite gialle? Ecco la vera storia!

Molte matite, in Italia e nel mondo, sono gialle.

Lo sono per via di un’iniziativa imprenditoriale fatta alla fine del Diciannovesimo secolo da un’azienda ceca, che fu poi copiata da tanti concorrenti, al punto che – ancora oggi, più di cento anni dopo – il giallo continua a essere il colore di tantissime matite che si trovano sul mercato.

La storia delle matite gialle inizia nel 1889 a Parigi, durante l’Esposizione universale, comprensibilmente più nota per l’inaugurazione della Torre Eiffel.

Come spiegano il sito Pencils.com e il professore Henry Petroski nel suo libro sulla storia delle matite, le matite esistevano da un paio di secoli prima della Torre Eiffel. Moltissime erano fatte con una grafite proveniente da Regno Unito che veniva inserita nel legno: di solito le matite venivano vendute grezze, color legno, ma se questo conteneva evidenti imperfezioni, venivano colorato all’esterno, in genere con colori scuri. Dal 1564, quando a Borrowdale, in Inghilterra, era stata scoperta la prima miniera di grafite, le cose non erano state particolarmente movimentate nel mondo delle matite. La principale novità aveva riguardato un metodo, sviluppato nel Diciottesimo secolo, che permetteva a qualcuno di fare matite mischiando argilla e grafite in polvere; niente novità, invece, per quanto riguardava la verniciatura del legno.

Verso la fine del Diciannovesimo secolo fu però scoperta in Siberia orientale una grande riserva di grafite, di qualità migliore rispetto a quella inglese, che tra l’altro andava esaurendosi. Tra chi puntò su quella nuova grafite siberiana c’era l’azienda ceca Hardtmuth, che per promuovere all’Esposizione universale le sue matite con una nuova grafite decise di cambiare anche l’aspetto esteriore del legno, verniciandolo di giallo.

Hardtmuth scelse il giallo perché era un colore che in Siberia, e ancor più Cina e in Oriente, era associato alla regalità e al lusso.

Per aggiungere un ulteriore tono di esoticità ed esclusività, Hardtmuth Pencil scelse per la sua nuova linea di matite il nome Koh-I-Noor: lo stesso nome di un famoso diamante. Le nuove matite gialle, con la grafite siberiana e il nome di un diamante furono un successo, al punto che l’azienda cambiò il suo nome in Koh-I-Noor Hardtmuth.

Le aziende concorrenti finirono quindi per seguire la strada aperta da Koh-I-Noor Hardtmuth, producendo a loro volta matite gialle e dai nomi orientali.

Per far capire quanto le matite gialle siano state associate alla qualità, il sito Artsy cita un esperimento in cui a un gruppo di persone vennero date matite gialle e verdi, identiche per quanto riguarda la grafite e diverse solo nel colore esterno del legno.

Le persone parlarono in genere bene delle matite gialle, lamentandosi invece della scarsa qualità di quelle verdi.

Ma di che cosa è fatto l’interno di una matita?

Per quanto riguarda la mina vera e propria essa è realizzata tramite impasti con differenti proporzioni di grafite ed argilla in funzione della durezza prescelta: maggiore è la percentuale di argilla maggiore è la durezza della mina.

La grafite utilizzata per realizzare le mine è un minerale molto diffuso in natura e si può trovare sotto forma di scaglie oppure in masse lamellari. I più importanti giacimenti si trovano in Germania (Boemia e Baviera) ma anche in Madagascar, Canada, Sri Lanka e Sibera. Per quanto riguarda l’Italia i maggiori giacimenti sono situati sotto il monte Amiata, nel monte Pisano e nelle Alpi Occidentali.

Le materie prime che compongono la grafite sono antracite e coke che vengono estratte e successivamente calcinate a 1000-1200 °C per eliminare le sostanze estranee.

L’argilla utilizzata nell’impasto (costituita da silicati di alluminio di natura cristallina) è sfruttata per le sue proprietà colloidali, per la capacità di assorbire grandi quantitativi d’acqua e per la possibilità di definire la durezza della mina regolandone la quantità.

 

.http://www.ufficio.eu/la-storia-della-matita-dove-nasce-e-come-e-fatta

https://www.artsy.net/article/artsy-editorial-little-known-reason-pencils-yellow

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* La scuola è finita! Una lettera che tutti gli alunni dovrebbero ricevere alla fine della scuola e che insegna a pensare

Cari ragazzi di V,

abbiamo camminato insieme per cinque anni. Per cinque anni abbiamo cercato, insieme, di godere la vita; e per goderla abbiamo cercato di conoscerla, di scoprirne alcuni segreti.

Abbiamo cercato di capire questo nostro magnifico e stranissimo mondo non solo vedendone i lati migliori, ma infilando le dita nelle sue piaghe, infilandole fino in fondo perché volevamo capire se era possibile fare qualcosa, insieme, per sanare le piaghe e rendere il mondo migliore.

Abbiamo cercato di vivere insieme nel modo più felice possibile. È vero che non sempre è stato così, ma ci abbiamo messo tutta la nostra buona volontà. E in fondo in fondo siamo stati felici. Abbiamo vissuto insieme cinque  anni sereni (anche quando borbottavamo) e per cinque anni ci siamo sentiti sangue dello stesso sangue.

Ora dobbiamo salutarci. Io devo salutarvi. Spero che abbiate capito quello che ho sempre cercato di farvi comprendere: non rinunciate mai, e per nessun motivo, sotto qualsiasi pressione, ad essere voi stessi. Siate sempre padroni del vostro senso critico, e niente potrà farvi sottomettere. Vi auguro che nessuno mai possa plagiarvi o “addomesticare” come vorrebbe.

Ora le nostre strade si dividono. Io riprendo il mio consueto viottolo pieno di gioie e di tante mortificazioni, di parole e di fatti, un viottolo che sembra sempre identico e che non lo è mai. Voi proseguite, la vostra strada è ampia, immensa, luminosa. È vero che mi dispiace non essere con voi, brontolando, imprecando; ma solo perché vorrei essere al vostro fianco per darvi una mano al momento necessario.

D’altra parte voi non ne avete bisogno. Siete capaci di camminare da soli a testa alta, perché nessuno di voi è incapace di farlo. Ricordatevi che mai nessuno potrà bloccarvi se voi non lo volete, nessuno potrà mai distruggervi se voi non lo volete. Perciò avanti serenamente, allegramente, con quel macinino del vostro cervello sempre in funzione; con l’affetto verso tutte le cose e gli animali e le genti che è già in voi e che deve sempre rimanere in voi, con onestà, onestà, onestà, onestà, e ancora onestà, perché questa è la cosa che manca oggi nel mondo, è a voi dovere ridarla; e intelligenza, e ancora intelligenza, e sempre intelligenza, il che significa prepararsi, il che significa riuscire sempre a comprendere, il che significa sempre riuscire  ad amare e… amore, amore.

Se vi posso dare un comando, eccolo: questo io voglio. Realizzate tutto ciò, e io sarò sempre in voi, con voi.

E ricordatevi: io rimango qui, al solito posto. Ma se qualcuno, qualcosa, vorrà distruggere la vostra libertà, la vostra generosità, la vostra intelligenza, io sono qui, pronto a lottare con voi, pronto a riprendere il cammino insieme, perché voi siete parte di me ed io di voi.

Ciao.


Diventato celeberrimo per aver condotto “Non è mai troppo tardi”, un programma televisivo andato in onda negli anni ‘60 in cui insegnava a leggere e scrivere a 600mila italiani analfabeti, Alberto Manzi era convinto sostenitore della necessità che il sistema scuola dovesse essere capace di cambiare in meglio la società e non limitarsi a integrare lo studente nel mondo del lavoro.

Spero che abbiate capito quello che ho sempre cercato di farvi comprendere: non rinunciate mai, e per nessun motivo, sotto qualsiasi pressione, ad essere voi stessi. Siate sempre padroni del vostro senso critico, e niente potrà farvi sottomettere. Vi auguro che nessuno mai possa plagiarvi o ‘addomesticare’ come vorrebbe”.

 

Possibile che in più di mezzo secolo si sia fatto davvero così poco? La scuola d’oggi è ancora parecchio lontana da quella idealizzata da Manzi il secolo scorso

https://www.greenme.it/vivere/speciale-bambini/la-scuola-e-finita-la-lettera-del-maestro-manzi-che-tutti-gli-alunni-dovrebbero-ricevere/?

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* La buona notizia del venerdì: Compiti delle vacanze : “Riposatevi, divertitevi e pulite spiagge o boschi”.

I compiti per le vacanze assegnati dal Preside di questa scuola

Riposatevi e divertitevi“. Inizia così l’elenco dei compiti per le vacanze estive apparso in una circolare di un preside in un istituto superiore di Settimo Milanese, che ai ragazzi ha raccomandato: “Coltivate amicizie; viaggiate; leggete, guardate film e ascoltate musica; tenete un diario e scrivete e-mail; pulite una spiaggia, un prato, un bosco a partire dalla vostra cameretta; lasciate il cellulare nel ghiaccio. Questi compiti – si legge nella circolare a sua firma, pubblicata anche sul sito della scuola e diventata virale, – non saranno valutati. Saranno loro a valutare voi“.

Il preside di una scuola media di Settimo Milanese ha diramato una circolare con dei compiti davvero speciali per i suoi studenti in vista delle lunghe vacanze estive. Niente quaderni o libri di testo ma tanto riposo e divertimento, con un’attenzione particolare verso l’ambiente.

La circolare di Andrea Bortolotti, preside dell’Istituto comprensivo di Settimo Milanese e professore di storia e filosofia al Liceo Scientifico “Vittorio Veneto” di Milano, è diventata virale e il motivo è molto semplice: si discosta di molto dalle solite circolari scolastiche proponendo agli studenti compiti estivi fuori dagli schemi.

Il documento in 7 punti dà ottimi spunti ai ragazzi consigliando di:

  • divertirsi e riposarsi
  • coltivare nuove amicizie
  • viaggiare (se possibile)
  • ascoltare musica, guardare film, leggere libri o fumetti e parlare con gli amici
  • tenere un diario e scrivere
  • pulire una spiaggia, un prato o un bosco (nei casi disperati va bene iniziare anche dalla propria camera!)
  • dimenticare il cellulare da qualche parte (o meglio nel cestello del ghiaccio!).

In maniera spiritosa ma molto chiara, il preside è riuscito a far passare una serie di messaggi importanti ai suoi ragazzi. L’estate è l’occasione perfetta per ricaricarsi facendo attività che danno soddisfazione e fanno riacquistare energie ed entusiasmo dopo un lungo anno scolastico. E’ l’occasione poi di staccare un po’ dalla tecnologia, ritrovando il contatto con i propri amici.

Non bisogna dimenticare però anche di fare qualcosa per l’ambiente, ecco allora che si consiglia di dare il proprio piccolo ma prezioso contributo pulendo una spiaggia o un prato.

Detti compiti non saranno valutati. Saranno loro a valutare voi” conclude l’insegnante che si augura che i suoi consigli saranno seguiti “nel tempo della vacanza che non è quello della scuola”.

A diffondere il documento, diventato poi virale è stato un utente sul gruppo Facebook “Basta compiti!“, che però si chiede se davvero gli studenti non avranno altri compiti estivi di tipo più tradizionale da svolgere.

Anni fa era diventata virale una notizia simile. Il maestro di scuola elementare Paolo Limonta aveva dato compiti speciali per le vacanze di Pasqua: leggere un libro, guardare almeno un film, ricordarsi un episodio carino da raccontare in classe ed essere felici!

Insegnanti fuori dagli schemi e “avanti” o visionari?

Il dibattito su cosa dovrebbero fare i ragazzi nel tempo libero che hanno durante le vacanze rimane aperto tra chi ritiene importante che studino anche in estate e chi invece crede che questo sia il momento più adatto per dedicarsi ad altre attività, non per forza di minore importanza: praticare i propri hobby, stare con gli amici e, perché no, dare una mano per rendere il mondo un po’ più pulito!

https://www.greenme.it/vivere/speciale-bambini/compiti-vacanze-preside/?fbclid=IwAR1flmCDqrtEjSfSMIz_hw140Ju_OJh4umspGMwaBjTiU-udTTOx6vl6i8U

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sardegna-compiti-delle-vacanze-cancellati-sindaco-1270239.html

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* La buona notizia del venerdì: Bokbåten è la nave biblioteca che trasporta libri di isola in isola …

Succede in Svezia !

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Bokbåten, la nave biblioteca è un’istituzione in Svezia, dal 1953 gira le isole dell’arcipelago di Stoccolma consegnando libri agli isolani

Si chama Bokbåten in svedese, ed è una vera e propria nave biblioteca che dal 1953 porta più di 3.000 volumi agli abitanti dello sterminato arcipelago che circonda la capitale.

Un’istituzione storica e amatissima dagli isolani, che amano non essere costretti a recarsi sulla terraferma per prendere in prestito i libri.

Al largo di Stoccolma, in Svezia, si estende un infinito arcipelago di isole di tutte le dimensioni, più di 24.000 in totale.

Molte di queste isole sono poco più che scogli, altre sono abitate per lo più da villeggianti estivi. Per tanti abitanti è necessario andare fino alla terraferma per svolgere commissioni quotidiane, perché non tutte le isole dispongono dei servizi necessari. Molti ragazzi vi frequentano solo le scuole dell’obbligo, per poi andare sulla terraferma per l’istruzione superiore o il lavoro.

Per questo, avere una biblioteca galleggiante su cui prendere in prestito i libri è una vera manna dal cielo, per grandi e piccini.

La prima bokbåten è salpata dal porto di Stoccolma nel 1953, ed è diventata per la maggior parte degli isolani l’unica via di accesso ai libri in tutta comodità. A bordo ospita più di 3000 volumi, con un catalogo in costante aggiornamento per poter offrire ai cittadini i titoli più rilevanti a livello nazionale e internazionale. Non appena la nave biblioteca attracca nel porto di un’isola, gli abitanti hanno circa un’ora e mezza per salire a bordo e prendere in prestito i titoli di loro interesse, con l’aiuto di un piccolo staff di bibliotecari volontari.

Ogni isola ha la sua tessera bibliotecaria apposita, e – per la gioia di tutti – non ci sono multe per chi restituisce i libri in ritardo.

Visti i climi rigidi della Scandinavia, la bokbåten non può circolare 365 giorni l’anno, e si ferma durante i mesi invernali durante i quali la superficie del mare è troppo ghiacciata per poter navigare. I libri vengono dunque scaricati e immagazzinati nella biblioteca comunale di Norrtälje, in attesa di riprendere il mare nella primavera successiva.

 

succede in Svezia !

https://libreriamo.it/libri/bokbaten-nave-biblioteca-che-trasporta-libri-in-svezia/?fbclid=IwAR3H3ETaiuBdlfmz_8QrDoregsFD8AGiaV5xTZULJkMzyY4BCrgVfDE4bo4

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* Leggere fa bene: Giornata Internazionale del Libro 2019

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I benefici di leggere un libro

un libro è come un giardino che si porta in tasca” ( Proverbio cinese)

tiene in esercizio il cervello

fornisce conoscenza e e informazione

aumenta la capacità di scrivere

riduce lo stress e ti mette in uno stato positivo

è un buon motivo di conversazione

arricchisce la concentrazione e l’attenzione

è un modo di passare il tempo liberamente

sviluppa la creatività

arricchisce il lessico ed il vocabolario personale

propone problemi e stimola la miglior risoluzione più veloce

aumenta la capacità di empatia con gli altri

introduce nel mondo sconosciuto della fantasia

i libri sono una finestra sul mondo

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria.

Chi legge avrà vissuto 5000 anni:

c’era quandoCaino uccise Abele,

quando Renzo sposò Lucia,

quando Leopardi ammirava l’infinito…

perché la lettura è un’immortalità all’indietro.

Umberto Eco

fonte: Dal Web

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* La buona notizia del venerdì: Da MacDonald’s Italia libri con l’ Happy Meal per i bambini

Happy Meal Readers”: in Italia McDonald’s punta a regalare 3 milioni di libri ai bambini

 

Stando a una nuova ricerca, il 70% dei genitori legge un libro insieme al proprio bambino almeno ogni 2-3 giorni. McDonald’s Italia ha ideato una collana di 12 volumi da distribuire con l’Happy Meal in alternativa al gioco

3 milioni di libri per bambini distribuiti in un anno in tutta Italia: questo l’obiettivo di McDonald’s Italia con Happy Meal Readers. Come si può leggere nel comunicato, il progetto offre la possibilità di scegliere un libro al posto del classico gioco all’interno dell’Happy Meal.

Ora, in pratica, tutti i bambini in Italia possono scegliere un libro con il proprio Happy Meal. Si tratta di una collana inedita di dodici storie scritte dall’autrice inglese per bambini Cressida Cowell. La serie incoraggia i bambini a coltivare il piacere della lettura e a creare momenti di condivisione con le famiglie. 

Ogni otto settimane saranno disponibili due nuovi titoli tra cui scegliere.

Siamo molto fieri dell’impegno che stiamo portando avanti per le famiglie”, commenta Mario FedericoAmministratore Delegato di McDonald’s Italia, le cui parole si possono leggere sul comunicato dell’iniziativa. “Vogliamo offrire ai tantissimi bambini e ai loro genitori che ci visitano ogni giorno un’esperienza memorabile all’interno dei nostri ristoranti, con attenzioni pensate per loro come il servizio al tavolo e le aree gioco, una proposta di menu sempre più attenta alle loro esigenze e l’offerta di occasioni per trascorrere del tempo insieme. Ecco perché Happy Meal Readers è un progetto fortemente strategico per McDonald’s e avrà quindi un respiro di lungo periodo.”

Il progetto ha anche una seconda anima: a partire da oggi e fino al 31 marzo sarà infatti possibile partecipare a Che Storia! Festa del libro e della lettura, un ricco calendario di laboratori di lettura gratuiti per bambini, organizzati in tutti i McDonald’s d’Italia. Nella prima settimana di attivazione saranno oltre 15.000 i bambini coinvolti.

Apprezziamo molto questa iniziativa, che mostra di condividere l’importanza della lettura come strumento di crescita del patrimonio cognitivo di una comunità e sostiene quindi l’impegno dell’Amministrazione comunale in questa direzione, introducendo il tema in contesti della quotidianità” ha commentato Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano. 

La lettura è un momento chiave nella relazione tra i genitori e i loro bambini sin da piccolissimi: è quanto emerge anche da una ricerca commissionata da McDonald’s a Kantar Italia, secondo la quale il 70% dei genitori intervistati legge un libro insieme al proprio bambino almeno ogni 2-3 giorni (il 38% ogni giorno),soprattutto la sera prima di dormire (75%) e al pomeriggio (43%).

La ricerca mette in luce anche come quando si parla di libri per bambini ci si riferisca a libri cartacei (nel 93% dei casi), sempre presenti nelle case degli Italiani.

È importante anche avvicinarsi alla lettura sin da piccolissimi: l’87% dei genitori, infatti, è d’accordo sul fatto che già in età pre-scolare i libri siano un valido supporto per lo sviluppo di capacità di apprendimento ed educazione emotiva nei bambini.

https://www.illibraio.it/happy-meal-readers-mcdonalds-1004565/?fbclid=IwAR2SLztJIKKjvh50tfB93l_V1cm4-H5KfU12wrIUqOyMt3Ut9A7JNXxQG8U

Consigli per bambini e ragazzi e genitori

( miei, quindi da seguire assolutamente!)

 

Stargatto – libri per bambini

Libri per bambini con illustrazioni a colori, da colorare, favole meravigliose, divisione in capitoli, stampatello maiuscolo e carattere facilitato per le prime letture. Molti libri presentano attività da fare per sviluppare manualità e comprensione del testo. Tutti i libri sono realizzati con materiale certificato per la sicurezza dei più piccoli . Sono presenti libri di testo per la collana English for Kids, Colouring Book.

https://www.facebook.com/giuseppinabrunoscrittrice/app/251458316228/

Elisabetta Zanello

Cosa di meglio che leggere un libro che fa riflettere bambini ed adulti per uno stesso messaggio? 

Collana Gli Ashram :

il drago celeste

Le piogge mistiche

Le ombre del passato

https://www.ibs.it/libri/autori/Elisabetta%20Zanello