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* Dichiarazione dei principi

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Dichiarazione dei principi:

  1. Tutti gli esseri umani sono diversi. E devono fare tutto il possibile per continuare ad esserlo e per rimanere tali.
  2. Ad ogni essere umano sono stati concessi due campi d’azione: quello dell’azione e quello della contemplazione. Entrambi portano allo stesso risultato.
  3. Ad ogni essere umano sono state concesse due qualità: il potere e il dono. Il potere spinge la persona a incontrare il suo destino, il suo dono porta l’essere umano a condividere con gli altri ciò che è buono in lui. Un essere umano deve sapere quando usare il potere e quando usare compassione.
  4. Ad ogni essere umano è stata concessa una virtù: la capacità di scegliere. Colui che non fa uso di questa virtù, sarà condizionato perchè altri sceglieranno sempre per lui
  5. Ogni essere umano ha diritto a due benedizioni: la benedizione di fare il bene e la benedizione di sbagliare. In quest’ultimo caso, c’è sempre un percorso di apprendimento che conduce alla via giusta.
  6. Ogni essere umano ha un suo profilo sessuale che può  esercitare senza sensi di colpa a patto che non obblighi gli altri a esercitare con lui
  7. Ogni essere umano ha la propria Leggenda Personale da adempiere e questa è la ragione per cui è nel mondo. La Leggenda Personale è manifesta nel suo entusiasmo per quello che  lui fa. la Leggenda Personale può essere abbandonata per un certo tempo, purché uno non la dimentichi e ritorni ad essa il più presto possibile.
  8. Ogni uomo ha un lato femminile, ed ogni donna ha un lato maschile. sono necessari per usare la disciplina con intuizione ed usare obiettivamente l’intuizione.
  9. Ogni essere umano deve conoscere due linguaggi: il linguaggio della società e il linguaggio dei presagi. La prima serve per la comunicazione con gli altri. La seconda serve per interpretare i messaggi del proprio Divino.
  10. Ogni essere umano ha il diritto di perseguire la felicità e la gioia da intendere come qualcosa che sente dentro, che non necessariamente è quello che rende felici gli altri.
  11. Ogni essere umano deve tenere accesa dentro di sé la sacra fiamma della follia. E deve comportarsi come una persona normale.
  12. Le mancanze considerate gravi sono solo le seguenti: non rispettare i diritti del prossimo, lasciarsi paralizzare dalla paura, il senso di colpa pensando che non si merita il bene e il male che accadono nella vita ed essere un codardo.

Noi amiamo i nostri avversari, ma non facciamo alleanze con loro. Essi sono utili è il nostro modo di testare la nostra spada e meritano il rispetto nella nostra lotta.

Noi scegliamo i nostri avversari, non il contrario.

  1. Si dichiara la fine del muro di separazione del sacro dal profano: d’ora in poi, tutto è sacro.
  2. Tutto ciò che si fa nel presente riguarda il futuro di conseguenza è la redenzione del passato.
  3. L’impossibile è possibile.
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Il mio lavoro è totalmente impegnato nel nuovo atteggiamento politico, gli esseri umani che cercano la propria identità.

I miei libri non parlano dei vecchi, logori processi di sinistra/destra, ma c’è una rivoluzione in atto che si stà alzando lentamente e che la stampa non sembra aver ancora rilevato.

Se dovessi sintetizzare l’idea in una sola espressione, direi che il nuovo atteggiamento politico del nostro tempo è  “vivo e impegnato a morire.”
In altre parole, essere consapevoli e partecipi delle cose fino al giorno della nostra morte, cosa che non capita molto spesso – le persone finiscono per morire il giorno in cui rinunciano ai loro sogni.

La rivoluzione sta prendendo forma. Noi siamo responsabili per il mondo in tutti i sensi, politico, sociale, morale, siamo responsabili per il pianeta. Siamo responsabili per i disoccupati.
Naturalmente possiamo incolpare le banche, per il disastro creato nel sistema finanziario, la repressione politica, l’incapacità dei governi di ascoltare quello che il popolo ha da dire.
Ma questo non aiuterà il mondo a diventare un posto migliore.

Dobbiamo agire e dobbiamo agire ora.
E non abbiamo bisogno del permesso di agire.
Siamo molto più potenti di quanto pensiamo.
Usiamo questo potere, si usa la forza che ognuno di noi ha quando vogliamo perseguire la vera felicità, la propria leggenda personale come la chiamiamo noi.

Siamo sognatori, ma siamo anche la rivoluzione.
I sogni non sono negoziabili.

Diffondete la mia dichiarazione dei principi e mettiamo in pratica tutto ciò che pensiamo dovrebbe essere fatto.
Love, Paulo
(Fonte:http://paulocoelhoblog.com/2011/11/16/la-nueva-revolucion/)

INGLESE : Declaration Principles
SPAGNOLO : Declaration de Principios
PORTOGHESI : Declaração de princípios

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* Cambiare è possibile !

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Tutti i giorni, con il sole, viene un momento in cui è possibile cambiare ciò che ci rende infelici.

Tutti i giorni fingiamo di non percepire questo momento, ci diciamo che l’oggi è uguale a ieri e identico al domani.
Ma chi presta …… attenzione al proprio giorno, scopre l’istante magico: un istante che può nascondersi nel momento in cui la mattina infiliamo la chiave nella toppa, nell’istante di silenzio subito dopo la cena, nelle mille e una cosa che ci sembrano uguali.


Questo momento esiste: un momento in cui tutta la forza delle stelle ci pervade e ci consente di fare miracoli!

Paulo Coelho: ” Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta ed ho pianto”

 

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* La buona notizia del venerdì: Book crossing

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A New York, dove l’uragano Sandy ha distrutto, o costretto a chiudere, molte biblioteche. Però, c’è chi si è ingegnato con il fai da te per ” tamponare” la situazione, soprattutto nelle comunità più svantaggiate.

Sono i bibliotecari della Urban Librarians Unite, che hanno pensato di creare delle micro biblioteche e posizionarle sui marciapiedi di Brooklyn e del Queens.

Queste piccole scatole, dipinte di uno sgargiante arancione e installate proprio vicino alle biblioteche chiuse, contengono circa un centinaio di libri per volta, che vengono distribuiti gratuitamente ai cittadini, senza aspettarsi che tornino indietro, come prevedono gli illuminanti principi del book crossing, ovvero un modo “diverso” per scambiarsi libri, lasciando che siano loro a trovare quasi casualmente i loro lettori.

È per questo che le micro librerie rappresentano un ottimo modo per ottenere materiale da lettura, a sorpresa e gratis, messo a disposizione di tutti coloro che si stanno ancora riprendendo dalla tempesta. “C’è ancora molto caos in giro –spiega la Urban Librarians Unite- e molte persone sono ancora in difficoltà. Questi libri sono una piccola scintilla di svago e forniscono un po’ di distrazione, ricordando a tutti che la biblioteca non ha dimenticato la sua comunità. La nostra campagna di libri per bambini è stata un grande successo e ora abbiamo migliaia di libri da distribuire”.

Certo, queste micro biblioteche non potranno mai sostituire le “vere” biblioteche, ma offrono un minimo di conforto alle comunità locali , in particolare a bambini e le famiglie, e ricordano alla gente che i loro bibliotecari sono sempre pronti e ben disposti a rispondere ai bisogni delle comunità, come è sempre stato. Anche con il book crossing, un metodo perfetto per dimostrare, anche se la struttura della biblioteca è in rovina, che stanno pensando ai libri e alle persone.

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È partendo proprio da qui che l’architetto John Locke ha realizzato un progetto a dir poco originale:  riutilizzare un elemento di arredo urbano ormai in disuso come le cabine telefoniche per farne delle mini librerie in cui ognuno può lasciare o prendere libri usati. Una sorta di book-sharing insomma per tentare di riqualificare arredi cittadini che andrebbero distrutti.

La prima scaffalatura-telefonica, che fa parte del più ampio progetto di interventi urbanistici “Department of urban betterment” (Dub), è stata installata su una cabina di New York.

Bookcrossing anche a Berlino: i libri germogliano dagli alberi

Parola d’ordine: condivisione. È questo il principio che ispira il progetto “Book Forest” dell’associazione BauFachFrau, che ha sposato la filosofia dello swapping e del bookcrossing, portando i libri gratuitamente negli spazi pubblici di tutto il mondo.

A volte basta davvero poco per iniziare a praticare questa nuova forma di “commercio” basata sul baratto e sulla condivisione gratuita. E se abbiamo già visto come vecchie cabine telefoniche possono diventare mini-librerie, anche un blocco di legno inutilizzato, prontamente dotato di tante finestrelle in cui prendere e lasciare libri, protetti da tendine di plastica contro le intemperie, può fare al caso giusto. Ed ecco a voi il Book Forest.

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Il progetto, spiega BauFachFrau, “contribuisce a uno sviluppo sostenibile dell’istruzione professionale e si occupa di dare valore alla catena foresta-legno-libro. È stato sviluppato e realizzato come un approccio interdisciplinare, nato dalla cooperazione di esperti di foreste, carpenteria, falegnameria, media design, stampa e libri”. L’idea è semplice, continua l’associazione: “dar vita a una libreria in uno spazio pubblico, in cui le persone possono lasciare i loro libri usati per altri. Questo tipo di diffusione gratuita, chiamata bookcrossing, è ormai un movimento espanso in tutto il mondo”.

Sempre all’insegna dello slogan “se ami i tuoi libri, lasciali andare”, ma non più su improbabili panchine o muretti: la condivisione si può svolgere in un luogo preciso e determinato, come una vecchia cabina telefonica o un albero.

In Italia la catena di supermercati Coop ha installato scaffali di legno rosso ” Libro randagio ” per lasciare andare i libri.

Il chiosco dei giornali sottocasa, davanti alla vetrinetta di libri nuovi, ha uno scatolone con lo slogan del book crossing, e c’è un gran traffico.

Anche su internet è possibile: http://www.bookcrossing-italy.com/

Fonte:http://www.greenme.it/vivere/arte-e-cultura/9696-book-crossing-micro-biblioteche

Altre buone notizie:

Gogol, un ostello letterario a Milano

Un incontro per caso che ha trasformato due vite

Arabia Saudita: legge storica

Terzo Carnevale della letteratura

 

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* La buona notizia del venerdì: il MIT on line

Ecco i corsi online gratuiti di Harvard e M.I.T. per tutti

Il Massachusetts Institute of Technology (MIT) è una delle più importanti università di ricerca del mondo, con sede a Cambridge, nel Massachusetts (USA).

Aperto a Boston nel 1861 dal geologo William Barton Rogers, che ne fu il primo rettore, il MIT, in un primo momento dedicato alla ricerca applicata all’industria, si è sviluppato in 5 scuole e 32 dipartimenti organizzando corsi di laurea e di specializzazione post-laurea. La scuola di scienze comprende corsi di laurea in biologia, chimica, matematica, fisica, scienze della terra, meteorologia e astronomia.

Il MIT gode ormai di una notevole reputazione per la qualità dell’insegnamento e della ricerca; fu tra le prime scuole a usare i laboratori nell’insegnamento, a sviluppare la professione di ingegnere chimico, a organizzare corsi in ingegneria aeronautica ed elettrica e in fisica applicata.

Al MIT si trovano alcuni dei complessi tecnologici più all’avanguardia del mondo, tra cui un laboratorio di intelligenza artificiale e un keyserver OpenPGP.

Negli USA il MIT viene spesso usato come termine metaforico e fin dagli anni cinquanta è in voga l’abitudine di giustificare le conoscenze tecnico-scientifiche o l’elevata intelligenza di un personaggio di opere di finzione con una laurea al MIT.

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Lo scorso autunno è partito il progetto “ edX”di Harvard e M.I.T. che consente l’iscrizione gratuita ad una serie di corsi online.

Si tratta di un’iniziativa che è figlia dell’incredibile riscontro ottenuto dal progetto e-learning MITx: a marzo il corso “Circuits and Electronics” ha registrato più di 120mila studenti.

Ogni corso digitale consentirà di ottenere un certificato finale ma non crediti.

Siamo di fronte a un nuovo fenomeno emergente che non ha ovviamente nulla a che vedere con le lauree online italiane (farlocche).

I corsi universitari di Harvard e il Massachusetts Institute of Technology sono composti da interazioni online, video-lezioni, quiz e altri strumenti avanzati. “La mia speranza è che ciò che faremo tra cinque anni possa essere molto diverso da adesso”, ha dichiarato Provost Alan M. Garber di Harvard.

EdX sarà gestito da un’organizzazione non-profit finanziata dalle due università rispettivamente con 30 milioni di dollari. L’obiettivo è quello non solo di dar vita a una comunità online di giovani studenti, ma anche avviare la ricerca sui nuovi metodi e tecnologie di insegnamento. Da sottolineare che chiunque nel mondo potrà iscriversi: è richiesta solo una connessione al Web

Saranno attivati non solo percorsi di carattere ingegneristico, dove le attività di valutazione digitalizzate sono piuttosto semplici, ma anche umanistici, dove i saggi saranno analizzati in crowd-sourcing e da software capaci di interpretare il linguaggio naturale.

“La formazione online è qui per restare e potrà solo andare meglio”, sostiene Lawrence S. Bacow, presidente della Tufts, che membro della Harvard Corporation.

“Ciò che le Facoltà universitarie non vogliono fare è solo tirare fuori un testo dallo scaffale di qualcun altro e insegnarlo, non più di prendere un libro di testo, partire da pagina 1 e finire con l’ultimo capitolo”, ha sottolineato Bacow.

Per attingere a questa iniziativa, cliccate qui: http://bit.ly/16qtJDq 

Altre buone notizie:

Cieli d’Europa più azzurri

Mai più laboratori come Green Hill

Un progetto internazionale per salvare Pompei

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* Canto alla luna piena

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Diana un giorno disse a sua figlia Aradia:

“E’ vero che tu sei uno spirito,

ma tu sei nata per essere ancora

mortale, e tu devi andare

sulla Terra e fare da maestra

a donne e uomini che avranno

Volonta’ di imparare la tua scuola

che sara’ composta di stregonerie….”

Canto di Aradia:

Io sono la Volontà degli Dei

Io sono la Vita

Io sono la Signora del Plenilunio

Colei che ritorna

Per ricordare ai Figli del Cielo

L’Antica Arte

Io sono la Dea dell’Amore

Che stende un mantello di stelle sopra la notte

Io annuncio l’alba e saluto il tramonto

Io possiedo il segreto di ogni incantesimo

Io sono Colei che comanda la folgore

Io sono la rugiada che scende sui prati fioriti

La linfa che scorre nei boschi

Che anima i venti e le acque

Che sposa e feconda la terra

Che nasce nel fuoco e alimenta

La fiamma perenne che grida giustizia agli Dei

Io sono Colei che sconfigge la morte

E spezza le catene della paura

Io sono lo Spirito puro della Natura

Lo Spirito libero dell’Universo

Io sono la Gloria Immortale

Della Verità mai tradita

Io sono l’Amore

Io sono la Vita

Io sono la figlia della Luce Infinita.”

Aradia, dopo aver imparato alla perfezione l’arte della stregoneria, l’insegnò ai suoi discepoli dicendo loro:

“Quando io saro’ partita da questo mondo,

qualunque cosa avrete bisogno,

una volta al mese, quando la luna e’ piena,

Dovete venire in luogo deserto,

in una selva tutte insieme,

e adorate lo spirito potente della vostra regina

di mia madre Diana, e chi vorra’ imparare la stregoneria,

Che ancora non conosce

mia madre le insegnera’ tutte le cose sconosciute.

Sarete liberi dalla schiavitu’!

E cosi’ diverrete tutti liberi!

E come segno della vostra vera liberta’

uomini e donne nei vostri riti

sarete tutti nudi…”

Testi tratti da “Aradia, o il vangelo delle streghe” di C.G. Leland:

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* Lorem Ipsum

Lorem Ipsum è un testo segnaposto utilizzato nel settore della tipografia e della stampa.

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Lorem Ipsum è considerato il testo segnaposto standard sin dal sedicesimo secolo, quando un anonimo tipografo prese una cassetta di caratteri e li assemblò per preparare un testo campione.

È sopravvissuto non solo a più di cinque secoli, ma anche al passaggio alla videoimpaginazione, pervenendoci sostanzialmente inalterato.

Fu reso popolare, negli anni ’60, con la diffusione dei fogli di caratteri trasferibili “Letraset”, che contenevano passaggi del Lorem Ipsum, e più recentemente da software di impaginazione come Aldus PageMaker, che includeva versioni del Lorem Ipsum.

È universalmente riconosciuto che un lettore che osserva il layout di una pagina viene distratto dal contenuto testuale se questo è leggibile. Lo scopo dell’utilizzo del Lorem Ipsum è che offre una normale distribuzione delle lettere (al contrario di quanto avviene se si utilizzano brevi frasi ripetute, ad esempio “testo qui”), apparendo come un normale blocco di testo leggibile.

Molti software di impaginazione e di web design utilizzano Lorem Ipsum come testo modello. Molte versioni del testo sono state prodotte negli anni, a volte casualmente, a volte di proposito (ad esempio inserendo passaggi ironici).

Al contrario di quanto si pensi, Lorem Ipsum non è semplicemente una sequenza casuale di caratteri. Risale ad un classico della letteratura latina del 45 AC, cosa che lo rende vecchio di 2000 anni.

Richard McClintock, professore di latino al Hampden-Sydney College in Virginia, ha ricercato una delle più oscure parole latine, consectetur, da un passaggio del Lorem Ipsum e ha scoperto tra i vari testi in cui è citata, la fonte da cui è tratto il testo, le sezioni 1.10.32 and 1.10.33 del “de Finibus Bonorum et Malorum” di Cicerone. Questo testo è un trattato su teorie di etica, molto popolare nel Rinascimento. La prima riga del Lorem Ipsum, “Lorem ipsum dolor sit amet..”, è tratta da un passaggio della sezione 1.10.32.

Il brano standard del Lorem Ipsum usato sin dal sedicesimo secolo è riprodotto qui di seguito per coloro che fossero interessati.

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Anche le sezioni 1.10.32 e 1.10.33 del “de Finibus Bonorum et Malorum” di Cicerone sono riprodotte nella loro forma originale, accompagnate dalla traduzione inglese del 1914 di H. Rackham.

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Esistono innumerevoli variazioni dei passaggi del Lorem Ipsum, ma la maggior parte hanno subito delle variazioni del tempo, a causa dell’inserimento di passaggi ironici, o di sequenze casuali di caratteri palesemente poco verosimili. Se si decide di utilizzare un passaggio del Lorem Ipsum, è bene essere certi che non contenga nulla di imbarazzante. In genere, i generatori di testo segnaposto disponibili su internet tendono a ripetere paragrafi predefiniti, rendendo questo il primo vero generatore automatico su intenet.

Infatti utilizza un dizionario di oltre 200 vocaboli latini, combinati con un insieme di modelli di strutture di periodi, per generare passaggi di testo verosimili. Il testo così generato è sempre privo di ripetizioni, parole imbarazzanti o fuori luogo ecc.

Fonte dal web

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* Mangio ergo cogito

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Siamo fatti dal cibo solido, dall’acqua che beviamo, dall’aria che respiriamo, dai pensieri nostri e altrui e da tutto ciò che arriva dall’esterno.
Dalla qualità e dalla purezza delle sostanze che assorbe il nostro organismo  dipende il nostro benessere fisico, mentale, emozionale e spirituale.
Il cibo influenza non solo il fisico ma anche la coscienza ed il modo di pensare. Non solo, da quello che mangia e anche da come mangia si può riconoscere un uomo.
Il filosofo Feuerbach asseriva, in una sua famosa opera del 1862, :”L’uomo è ciò che mangia”.  in tedesco, “der Mensch ist was er isst”.
Anche nel passato i filosofi hanno avuto i loro “piatti preferiti”.
L’attenzione che essi hanno riservato al cibo affiora, oltre che dalle loro autobiografie, nelle quali spesso rivelano i loro piatti preferiti, anche nelle loro stesse opere filosofiche, in cui le metafore culinarie sono ricorrenti e testimoniano un’attenzione alla sfera eno-gastronomica…

Correzione-babettesfeast-10Il pranzo di Babette “tratto dall’omonimo racconto di Karen Blixen

Aristotele stesso ci ricorda, nella Metafisica, che la filosofia nasce quando l’uomo ha risolto i suoi bisogni primari.

Platone, che pure a questo mondo preferiva decisamente quello eterno e immutabile delle Idee, non era certo insensibile al mangiar bene: di lui si sa che amava olive e fichi secchi.
I Pitagorici teorizzarono il vegetarianesimo come prassi di vita, nella convinzione che l’uomo non dovesse cibarsi di carni perché, nella ipotesi che le anime possono reincarnarsi anche negli animali, ciò equivarrebbe a essere cannibali…
Di Epicuro, invece, è diventata proverbiale l’ingordigia, tanto che dare oggi dell’epicureo a qualcuno riguarda la sua passione irrefrenabile per ingurgitare cibo.
”Chi si accinge a morire – dice Lucrezio nel suo poema De rerum natura – deve ragionare come un convitato sazio quando finisce il banchetto: se la vita trascorsa é stata colma di gioia, allora ci si può ritirare da essa come un convitato sazio e felice dopo un lauto banchetto; se, al contrario, é stata segnata da dolori e tristezze, non ha senso desiderare che essa prosegua, trascinandosi tra nuove sofferenze. “
Seneca amava la cucina poco elaborata, alla buona, semplice ma genuina.
In sintonia coi Pitagorici, anche Porfirio porta avanti la causa vegetariana: nel suo trattato “Astinenza dagli animali”, consiglia l’astinenza anche in un’ottica ascetico-religiosa: un’alimentazione a base di frutta e verdura, più sobria e frugale di quella a base di carne, oltre a essere più salubre per il corpo, è certamente migliore per la vita dell’anima.
Uova, noci, riso, patate, pane, mele, biscotti, latte e soprattutto salsicce, sono gli alimenti per i quali Friedrich Nietzsche ebbe una particolare predilezione.  L’alimento, per il quale aveva una vera e propria forma di attrazione erano le salsicce, che si faceva inviare regolarmente per posta dalla madre.
La ben nota scrupolosità di Immanuel Kant trovò anche in sede alimentare un suo campo d’applicabilità: il filosofo tedesco fu sicuramente quello che definiremmo oggi una “buona forchetta”. In particolare, quando assaggiava qualcosa di nuovo che gli piaceva, non mancava di farsi dare la ricetta.
Dal canto suo, Ludwig Wittgenstein al cibo non s’interessava affatto: l’importante era che in tavola trovasse sempre lo stesso piatto…

Karl Marx sembrava invece attento al bere più che al mangiare: in particolare, egli era un gran bevitore di birra, specie nei suoi anni universitari.

Anche Hegel pare che non disdegnasse il bere, preferendo però il vino alla birra: addirittura, per render conto del passaggio dalla religione alla filosofia all’interno del suo sistema, egli spiega che è un po’ come con lo champagne, quando nel calice la schiume si fonde con vino…
Il più materialista dei materialisti, l’ateo illuminista La Mettrie, pare amasse gozzovigliare e fare pasti pantagruelici: a tal punto che sarebbe morto per un indigestione di patè di fagiano, di cui era davvero ghiotto (forse troppo…).

I+grandi+aforismi+sul+cibo
Fonte: http://www.filosofico.net/filosofiatavola.htm

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* Dentro un fiocco di neve

Dietro un fiocco di neve

quando il silenzio parla

tu ascoltalo

perchè grande è il suo

sapere

Un piccolo spazio di

eternità si muove tra

le foglie e il vento

Soffia nel cuore ogni profumo

Ascolta….

E’ lieve

un piccolo spazio di

eternità parla al

cuore.

Ascolta…

sogna…

Lascia che ti venga offerto

l’immenso e non

limitare il tuo ascolto a un

tempo finito.

Ci sono uomini che

vivono oltre

l’umanità nella

dimensione

dell’Anima.

In quel luogo dove

nascono i

sogni bambini.

Guarda…

non dimenticherai quello

che lascia un segno

nel tuo cuore

come la bellezza

l’Amore

AMORE

Ci sono storie che

raccontano il cuore

di quelle Anime che

hanno viaggiato nel

tempo degli uomini

Makizita Wakpa ascolta

il Grande Spirito

Ebe era bellissima

BELLISSIMA

Hokato

Vorrai stare qui per sempre

Dondolando tra quegli attimi di

tempo che porteranno all’apparire

di infinità…

Giuseppina Bruno

www.astroenergia.com

 

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* Il Santo e il Guerriero

Il Santo e il Guerriero

Un guerriero è sempre cattivo?

Il Guerriero cercava la sua maestria

la perfezione di un gesto ripetuto

era l’arte di mirare nel centro

Un giorno un uomo vecchio si fermò ad osservarlo

Sei molto bravo” disse al guerriero

BRAVO

Il guerriero ascoltava

Ma non guardava

Il vecchio osservava

C’è un momento dove tutto cambia

nessuno può restare lo stesso per sempre

SEMPRE

 

fonte: www.astroenergia.com