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In nome della Madre Terra


Quando dico “Terra” mi balza agli occhi un vortice di colori,di  tutte le sfumatura di toni  tanti quanti  sono gli esseri umani…profumi che provengono da ogni dove e mi avvolgono e mi evocano emozioni ancestrali… suoni …come un’orchestra viva e palpitante che mi riempie dentro e mi fa sentire di appartenere a qualcosa di molto più grande, che mi tiene in vita e nutre non solo il mio corpo ma soprattutto il mio cuore.E sono io qui ed ora.E siamo noi qui ed ora.Ospiti della Terra in cammino.

Molti sono i nomi dati alla Terra , ogni nome rappresenta una cosmovisione, un modo con il quale una tribù, un gruppo, un popolo parla del suo territorio e rispecchia il rapporto che ha con la Madre Natura.
Una delle più antiche leggende è quella che ci conduce alla cosmogonia greca.
Gaia è una metafora che allude alla divinità greca Gea.
Dopo il Caos, che significa “essere aperto” ed è un modo di chiamare l’enigma o abisso primordiale, appaiono Gea – la Terra – e l’Amore.
In seguito arriva Urano – il Cielo -.
Così i nostri antenati, chiamarono gli elementi primigeni, precedenti agli dei olimpici ed a tutti gli esseri che in seguito popolarono la Terra.
Gea è una divinità primitiva: rappresenta l’origine dell’umanità e le viscere attive della Terra che generarono trasformazioni terrificanti.
Si accoppia con Urano-Cielo, e genera molti figli:
“e man mano che i suoi figli nascevano
Cielo li tratteneva occulti profondamente nel ventre
della Terra
privandoli della luce
e vantandosi di questo”

I figli, istigati dalla madre, si difendono e attaccano il padre.
Così accadono tragedie alimentate dai rancori tra Gea ed Urano, all’epoca della formazione delle montagne e dei mari.
La Terra, attiva e vitale nell’antica simbologia, si protegge: “già che Urano stancava la Terra con la sua prodigiosa fertilità. Si direbbe quasi che i greci ebbero un ricordo delle remote epoche geologiche nelle quali la terra produceva degli strani mostri”.

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La leggenda dell’eclissi e del Sole e della Luna: una storia di un amore eterno!

Quando ero piccola la nonna mi raccontava una leggenda del Sole e della Luna che mi affascinava ed ero convinta che l’eclissi fosse il culmine della loro storia d’amore!

Da sempre e per sempre!

Ogni volta che si ripete così sotto gli occhi di tutto l’universo è un potente messaggio d’amore, un invito e monito a tutti gli esseri viventi.

Tanto per confermare che non esiste evento in Cielo o in Terra che non sia motivato ed esaltato dall’Amore!

Per ricordarmi che io sono polvere di cometa di pura energia condensata ed ho in me un po’ di sole e un po’ di luna e un po’ di stelle!

Non sono forse felice quando splende il sole e mi riscalda, la luce mette in risalto i colori intorno a me,e vivo le mie esperienze con gioia e sono compassionevole e determinata , e mi piace condividerle con gli altri.

Non sono felice un po’ melanconica quando la notte mi rannicchio su me stessa, dubbiosa sul futuro, impaziente di vedere realizzati i miei progetti, interrogando la luna che mostra sempre la stessa faccia e sobbalzando di gioia per una stella cadente, Eppure il giorno dopo sono sempre quella felice e piena di voglia di fare.

E sono un pò sole e un po’ luna e un po’ stelle!

E tutto sono io …

Come il Sole, la Luna, e le stelle…

Allora mi domando… non sarà l’energia di Amore a tenere insieme tutte le parti di me stessa come..

“ amor che move il sole e l’altre stelle..”in tutto l’universo.!

E dato che nell’universo ogni essere vivente è interconnesso eventi come un’eclisse spingono a spostare l’attenzione dalla mente al cuore, a considerare altro da sé e scoprire energie più potenzianti…

Per esempio Amore?

Amore per tutte le parti di me.

Amore per me quando sto nel traffico in fila e sorrido al vicino… e sorride anche lui.

Amore per me quando il sufflè mi cade sul pavimento e inventiamo un’altra cena.

Amore per me quando ho finito il gilet ad uncinetto come piace alla mia nipotina.

Amore che genera Amore.

Questo per me è il “ cambiamento”

Cambiare ottica ! Trovare l’Amore che c’è in ogni cosa !

Constatare che anche il buio è …Amore per la Luce!

E tu ?

Quando il Sole e la Luna si sono incontrati per la prima volta si sono innamorati perdutamente e da lì hanno cominciato a vivere un grande amore. Il mondo non esisteva ancora e il giorno che Dio decise di crearlo, diede loro un tocco finale… il bagliore!

Dio decise che il Sole avrebbe illuminato il giorno e che la Luna avrebbe illuminato la notte e per questo motivo sarebbero stati costretti a vivere separati.

Entrambi furono invasi da una grande tristezza e capirono che non si sarebbero mai più trovati

La Luna era sempre più triste. Nonostante il bagliore dato da Dio, si sentiva sola.
Il Sole a sua volta aveva vinto un titolo di nobiltà ” Astro re” ma neanche questo lo rendeva felice.

Dio allora li chiamò e spiegò loro:

– ” tu, Luna, illuminerai le notti fredde e calde, piacerai agli innamorati e sarai spesso protagonista di bellissime poesie.”
–  “quanto a te Sole, manterrai quel titolo perché sarai il più importante degli astri, illuminerai la terra durante il giorno, darai calore all’essere umano e solo questo renderà le persone più felici.”

La Luna diventò ancora più triste con quel crudele destino e pianse amaramente e il Sole nel vederla così triste, decise che non poteva essere debole, perché doveva darle forza e aiutarla ad accettare ciò che Dio aveva deciso.

Eppure era così preoccupato che decise di  chiedere qualcosa a Dio:
– Signore, aiuta la Luna, per favore, è più fragile di me, non sopporta la solitudine…

E Dio … creò le stelle per fare compagnia alla bella Luna.
Così la Luna ogni volta che è molto triste ricorre alle stelle che fanno di tutto per consolarla, ma quasi mai lo ottengono.

Oggi entrambi vivono così… separati, il Sole finge di essere felice, e la Luna non può nascondere la sua tristezza.
Il Sole arde di passione per lei e lei vive nelle tenebre del suo dolore.

Dicono che la volontà di Dio fosse che la Luna dovesse essere sempre piena e luminosa, ma non ce l’ha fatta… quando è felice, riesce ad essere piena, ma quando è infelice è calante , non è nemmeno possibile apprezzare la sua luminosità.

Luna e Sole seguono la loro strada.

Lui solitario ma forte e lei, accompagnata dalle stelle, ma debole.

Gli uomini cercano sempre di conquistarla, come se fosse possibile. Alcuni sono andati persino a lei, ma sono tornati sempre da soli. Nessuno è mai riuscito a portarla sulla terra, nessuno è mai riuscito a conquistarla, eppure molti ci hanno provato.

Ma Dio decise  che nessun amore in questo mondo doveva essere impossibile, nemmeno quello della Luna e del Sole…

e così lui creò l’eclissi.
Oggi Sole e Luna vivono in attesa di quel momento, quei momenti a loro concessi  e però tanto rari.

Quando guarderai il cielo, d’ora in poi e vedrai che il Sole copre la Luna, è perché il sole si sdraia su di lei e cominciano ad amarsi.

E ‘ a quell’atto d’amore che   è stato dato il nome di Eclissi.

È importante ricordare che la luminosità della sua estasi è così grande che si consiglia di non guardare il cielo in quel momento, i tuoi occhi possono accecarsi nel vedere tanto amore…

Opera di Evelyn de Morgan (1855-1919)

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Equinozio di Primavera 2025 : Fai nascere un fiore nel tuo giardino!

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il gioco di squadra e la strategia dell’universo che sempre è in atto ! Vengo anche io…

Io penso che l’universo è un insieme vivo e pulsante di energie che agiscono, collaborano, scambiano qualità ed intensità in un continuo divenire secondo un ordine implicito da sempre e per sempre. Queste energie pervadono e determinano una coscienza in tutto ciò che è manifesto, dal granello di sabbia, alle piante, agli animali, agli esseri umani fino alle più lontane e complesse galassie. Le energie delle stelle ci sostengono e ci spingono verso le scelte che fanno della vita la nostra vita.

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E’ passato un altro anno…

quando si dice guardare oltre…..

e del resto

L’essere umano è famoso per inventare cose del tutto arbitrarie e poi comportarsi come se esistessero davvero.

Il tempo è una di queste cose. Ma l’anno non esiste, o meglio esistono tanti anni a seconda di cosa decidiamo che sia esattamente una rivoluzione terrestre.

C’è l’anno siderale, l’anno solare, l’anno tropico e chi più ne ha più ne metta. Tanto poi arrotondiamo tutto a 365 giorni e ogni tanto aggiungiamo il 29 febbraio per far tornare i conti .

Nemmeno 365 giorni è un numero scritto nella pietra. Quando la Terra è nata, il “giorno” durava tre ore e mezza. Mentre i dinosauri facevano le loro cose da dinosauri il sole tornava sui suoi passi ogni 23 ore e mezza. Rallentiamo di 2 millisecondi ogni secolo, per via delle maree.

Come ogni anno, nel 2021 abbiamo percorso 1,6 milioni di km ruotando attorno all’asse terrestre, 940 milioni di km attorno alla nostra stella e siamo sfrecciati per ben 7,2 MILIARDI di km nella Via Lattea.

Sì, perché come la Terra gira intorno al Sole, anche il Sole orbita attorno al centro della nostra galassia. Ci mette circa 230 milioni di anni: si chiama “anno galattico

.Se misurassimo il tempo in anni galattici, l’universo sarebbe un signore di 60 anni, il Sole un bellimbusto ventiduenne e la Terra una bellissima ragazza di vent’anni. La vita sulla Terra è comparsa 15 anni fa, i primi animali un anno e mezzo fa. I dinosauri si sono estinti poco più di tre mesi fa e noi Homo sapiens siamo in giro da appena sette ore e mezza. La vita di ciascuno di noi dura non più di una dozzina di secondi galattici. Per quel signore di 60 anni dureremmo quanto la sigla di un telegiornale e 7 volte al secondo festeggiamo l’ennesima rivoluzione del nostro pianeta.

Se ci pensate, è strano festeggiare il fatto che la Terra abbia compiuto un altro giro attorno al Sole.

La mezzanotte del 31 dicembre è un momento del tutto arbitrario, ma siamo esseri umani e ci comportiamo come se in quell’istante qualcosa effettivamente finisse e qualcos’altro cominciasse. In fondo abbiamo bisogno di un momento per fare bilanci, buoni propositi, archiviare qualcosa e sperare collettivamente che tutto ciò a cui teniamo vada bene.

Che il 2025 sia un altro bel giro attorno a questa nana gialla che chiamiamo “Sole”.

Auguri di cieli sereni, la voglia di guardare sempre oltre e, soprattutto, di continuare a non avere paura del buio.

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Ogni anno al Solstizio d’inverno è la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno. La fine dell’anno passato e l’inizio del nuovo.


solstizio-inverno-2012

Solstizio d’inverno: 21 dicembre 

I cicli della natura e i riti per celebrarli mi hanno sempre affascinato. E dato che sono curiosa di trovare significati in ogni cosa mi documento. Da quando vivo al mare vedo l’orizzonte ed è facile seguire il viaggio del Sole avanti e indietro ( ovviamente è la Terra ) Mi emoziono ad ogni tramonto per il tripudio di colori sempre diversi e colmi di significato. Mi piace pensare che ogni sera mi manda un messaggio diretto al cuore .Perchè ovviamente questo è il linguaggio del Sole .Del resto non è forse per amore per la Terra che sta sempre allo stesso posto nell’Universo?

In termini astronomici, in questo periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della “declinazione”, cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima.

Si verificano cioè la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno.

Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, in giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta.

Il giorno del solstizio cade generalmente il 21, ma per l’inversione apparente del moto solare diventa visibile il terzo/quarto giorno successivo.

Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e “invincibile” sulle stesse tenebre. E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo “Natale”.

Tre giorni dal 21 al 25 dicembre.

Tre giorni di buio apparente quindi occorrono perchè il Sole torni a mostrarsi visivamente a risplendere come fonte di ogni vita in cammino verso il nuovo ciclo dell’anno.

Ogni anno il Solstizio invernale appare come una fine e una rinascita. La fine dell’anno passato e l’inizio del nuovo. E questo è il ciclo della Vita.

Le genti dell’ antichitá si consideravano parte dei fenomeni della natura che ritenevano l’espressione nella vita terrestre dei grandi cicli del cosmo.

Al centro di questi cicli c’era l’astro che scandiva il ritmo della giornata, la “stella del mattino” che determinava i ritmi della fruttificazione e che condizionava tutta la vita dell’uomo. Temere che il sole non sorgesse più, vederlo perdere forza d’inverno riducendo sempre più il suo corso nel cielo, era un’esperienza che minacciava la vita di ogni regno di natura.

Così celebravano riti per assicurare la rigenerazione del sole e si accendevano fuochi per sostenerne la forza e per incoraggiare la rinascita e la ripresa della sua marcia trionfale.

celebrazioni-pagane

Questo avvenimento iniziò ad essere celebrato dai nostri antenati, ad esempio presso le costruzioni megalitiche di Stonehenge, in Gran Bretagna, di Newgrange, Knowth e Dowth, in Irlanda o attorno alle incisioni rupestri di Bohuslan, in Iran, e della Val Camonica, in Italia, già in epoca preistorica e protostorica.

Esso, inoltre, ispirò il “frammento 66” dell’opera di Eraclito di Efeso (560/480 a.C) e fu allegoricamente cantato da Omero (Odissea 133, 137) e da Virgilio (VI° libro dell’Eneide).

Quello stesso fenomeno, fu invariabilmente atteso e magnificato dall’insieme delle popolazioni indoeuropee: i Gallo-Celti lo denominarono “Alban Arthuan” (“rinascita del dio Sole”); i Germani, “Yulè” (la “ruota dell’anno”); gli Scandinavi “Jul” (“ruota solare”); i Finnici “July” (“tempesta di neve”); i Lapponi “Juvla”; i Russi “Karatciun” (il “giorno più corto”)”. (1)

Durante queste feste venivano accesi dei fuochi (usanza che si ritrova nella tradizione natalizia di bruciare il ceppo nel camino la notte della vigilia) che, con il loro calore e la loro luce, avevano la funzione di ridare forza al sole indebolito.
Spesso questi rituali avevano a che fare con la fertilità ed erano quindi legati alla riproduzione. Da qui l’usanza, nelle antiche celebrazioni, di danze e cerimoniali propiziatori dell’abbondanza e in alcuni casi, come negli antichi riti celtici e germanici, ma anche romani e greci, di accoppiamento durante le feste.

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Presso i celti era in uso un rito in cui le donne attendevano, immerse nell’oscurità, l’arrivo della luce-candela portata dagli uomini con cui veniva acceso il fuoco, per poi festeggiare tutti insieme la luce intorno al fuoco.
Yule, o Farlas, è insieme festa di morte, trasformazione e rinascita.
Il Re Oscuro, il Vecchio Sole, muore e si trasforma nel Sole Bambino che rinasce dall’utero della Dea: all’alba la Grande Madre Terra dá alla luce il Sole Dio.
La Dea è la vita dentro la morte, perche’ anche se ora è regina del gelo e della oscuritá, mette al mondo il Figlio della Promessa, il Sole suo amante, che la rifeconda riportando calore e luce al suo regno.
I solstizi possono anche leggersi come portali energetici, passaggi dimensionali per nuovi cambiamenti : ”il portale degli uomini”, corrispondente al solstizio d’estate, mentre il solstizio d inverno e’ ” la porta verso il divino”.
Il Solstizio d’Inverno corrisponde alla presa di coscienza della propria spiritualità, come uscita nella luce. Un fascio di luce che penetra da un’apertura nel tetto della “caverna” e che genera quell’illuminazione di riflesso, descritta anche dal mito della caverna sacra di Platone e la cui fonte è il “Sole Intellegibile”.
La rinascita solare rappresenta il simbolo della rigenerazione cosmica, e il Sole e la Luce sono associati all’idea d’immortalità dell’uomo, che rinnova la sua nascita spirituale, verso una maggiore acquisizione della sua consapevolezza, nelle notti del solstizio d’inverno.
E’ il momento in cui, quando la notte ed il buio sembrano prevalere e sovrastarci, è necessario mantenere accesa la fiamma della Coscienza, che al mattino con la Luce ci spingerà a nuove e potenzianti scelte per realizzare i nostri obbiettivi.
Questa è l’opportunità che ogni anno si rinnova nei “ tre giorni di buio” del solstizio invernale.
Il Sole ritorna sempre, e con lui la vita. Soffia sulla brace ed il fuoco rinascerà”.
nascita-del-bambino-solare

Regina del Sole, Regina della Luna
Regina dei corni, Regina dei fuochi
Portaci il Figlio della Promessa.
E’ la Grande Madre che Lo crea
E’ il Signore della Vita che è nato di nuovo!
L’oscurità e la tristezza vengono messe da parte
quando il Sole si leva di nuovo!
Sole dorato, delle colline e dei campi,
illumina la Terra, illumina i cieli,
illumina le acque, accendi i fuochi!!
Questo è il compleanno del Sole,
io che son morto, oggi son di nuovo vivo.
Il Sole bambino, il Re nato in inverno!

(canto tradizionale tratto da “La danza a spirale” di Starhawk)

Leggi anche:

Solstizio d’inverno ” Sol Invictus”

 
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Segni nel cielo… Coincidenze?Sincronicità?Niente per caso?

Il 29 settembre è la festa dedicata agli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele…

Gli arcangeli che siedono accanto al trono di Dio e che insieme all’Arcangelo Uriel dominano i quattro elementi fisici che compongono la materia. Attraverso gli elementi portano la vita in ogni cellula del Tutto!

Michael, il FuocoGabriel, l’AcquaRaphael, la TerraUriel, l’Aria

Sono i governatori delle Gerarchie Angeliche che operano sulla Terra.

Coincidenza? Ci osservano e ci sostengono ?

2 foto di Laurin

Fonte delle notizie:https://www.facebook.com/mariarosaria.iuliucci/

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La Luna piena in Pesci del 18 settembre 2024

foto di Laurin

L’energia di questa Luna Piena esplode potente e irrradia le piccole nuvole che non riescono a celarla.

Ci consiglia di guardare indietro solo per apprezzare gli insegnamenti ricevuti dalle nostre esperienze.

Ci invita a cogliere le opportunità per costruire il futuro con saggezza nelle scelte e di farle passo dopo passo.

E’ la fine di un ciclo per tutti noi e il prossimo equinozio d’autunno porterà ulteriore consapevolezza del ruolo di ognuno di noi nella fase del rinnovo e del cambiamento.

Love Laurin

( foto di Laurin )

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Lo spettacolo celeste di Agosto è di 50 meteore all’ora…

Guardando il cielo in una notte d’agosto, mentre il canto di un grillo interrompe il silenzio e un cuculo fa il suo verso, e la rugiada notturna mi avvolge i piedi sull’erba umida…ecco una…due…quante stelle cadenti…

Qual rugiada e qual pianto, quai lacrime eran quelle, che sparger vidi dal notturno manto e dal candido volto delle stelle?( Rime – Torquato Tasso )
A qui donc le grand ciel sombre Jette-t-il ses astres d’or? Pluie éclatante de l’ombre, Ils tombent… encore! encore!
A chi il gran cielo cupo getta i suoi astri d’oro? Pioggia sprizzante dall’ombra, cadono…ancora! ancora!
( Les étoiles filantes – Stelle cadenti di Victor Hugo )
La tradizione  indica il 10 Agosto come notte migliore per l’osservazione dello sciame meteorico delle Perseidi, chiamate familiarmente “lacrime di San Lorenzo”,  ma è sempre utile ricordare che si possono osservare  da fine Luglio ad oltre la metà di Agosto.
Questo fenomeno, che fu registrato già dai cinesi nel 36 d. C., trovò spiegazione solo nel 1856, grazie all’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli, che riuscì ad associarlo ad una cometa, la Swift-Tuttle. Quando la Terra incrocia nella sua orbita i detriti lasciati da questa cometa possiamo osservare le più famose meteore dell’anno.
Quindi  queste “stelle cadenti” in realtà sono “polveri” e piccoli detriti che “cadendo” ad altissime velocità contro la nostra atmosfera la ionizzano e quindi la “illuminano”.
Le Perseidi sono meteore molti veloci, impattano nell’atmosfera a circa 60km/s (216.000 km/h!), possono lasciare scie abbastanza persistenti che resistono per alcuni secondi.
Il nome deriva dal loro radiante, ovvero dal punto da cui sembrano provenire queste meteore,  situato nella costellazione del Perseo, che in Agosto vedremo sorgere intorno alle h22,30.
Più è alto nel cielo il radiante, maggiore sarà il numero di meteore visibili.
Il 2024 è un anno estremamente favorevole per l’osservazione di questo “spettacolo celeste”.
Nel momento di massima attività è prevista la visibilità di oltre 50 meteore  all’ora!
Questa notte è da tempi immemori dedicata al martirio di San Lorenzo e le stelle cadenti sono le lacrime versate dal santo  che vagano eternamente nei cieli, e scendono sulla terra solo nel giorno in cui Lorenzo morì, creando un’atmosfera magica e carica di speranza. In questa notte infatti si crede che si possano avverare i desideri di tutti coloro che si soffermino a ricordare il dolore di San Lorenzo.
Il mese di agosto rappresenta  il momento di maggiore espansione sia della natura, sia dei percorsi di evoluzione interiore.
In origine la festa di Ferragosto non cadeva solo il 15 del mese, come ora, ma durava un lungo periodo.
Il nome della festività risale al 18 a. C., quando Augusto, imperatore romano, riunì una serie di celebrazioni estive in onore di varie divinità ed istituì le Feriae Augusti imprimendovi il proprio nome.
Una delle celebrazioni più importanti che costituivano le Feriae Augusti era quella dedicata Diana, il 13 di agosto: alla festa al Tempio di Diana sul colle Aventino, poteva partecipare tutta la popolazione romana, infrangendo per un giorno, la regola della distanza tra classi.
Diana era la dea legata alla vita nei boschi, alle fasi lunari e alla maternità. Proprio per quest’ultima sua qualità, le donne le offrivano tavolette votive implorando la benedizione di un parto senza difficoltà.Nell’epoca attuale, in agosto. si aggiungono le festività cristiane di San Lorenzo ( che coincide con la prima notte delle Perseidi) e dell’Assunta.
Del resto il mese era già sacro ai celti, che in questo periodo celebrano il dio Lugh, lo “splendente”, o “colui che è abile in tutte le arti”, il raccolto, la mietirura e il volgere della seconda metà dell’anno.
I greci celebravano le gesta di Ercole trionfatore, la cui festa si teneva il 12 agosto.
Inoltre oggi in agosto si verifica un rilevante fenomeno non solo astronomico, che nell’antichità si verificava in Luglio: Il levare eliaco di Sirio

.

Un astro si leva eliaco, ossia con il Sole, quando, per la prima volta nell’anno, si rende visibile per un istante prima del sorgere del Sole per scomparire subito dopo nei bagliori dell’alba.
In altre parole significa sorgere in congiunzione con il Sole precedendolo in condizioni di visibilità. Procedendo nel moto annuale verso oriente nella sfera celeste il sole s’allontana a poco a poco dalle stelle occultate dalla sua luce così che queste si rendono per la prima volta nuovamente visibili per pochi istanti, all’orizzonte orientale poco prima del levare del sole.
Gli antichi chiamavano la richiesta profondità del sole sotto l’orizzonte ‘arco di visione’.
Il caso più favorevole per le stelle fisse è costituito da Sirio, Alfa del Cane maggiore, perchè è l’astro più luminoso.
La sacralità di Sirio, la Sothis greca e Septet egizia, è confermata da secoli di osservazioni accurate fin dalla remota antichità, quando, nel 5500 a.C., il sorgere eliaco di Sirio, che all’equinozio di primavera si presentò a 0° di Ariete, al punto gamma, segnò l’inizio dell’Età esiodea, del Ferro, del Kali-Yuga.

Nell’antichità Sirio era cantata come Venere del Mattino, colei che accompagna la barca di Ra, con frequenti confusioni con il pianeta Venere: stella del mattino, guida dell’uomo, iniziatrice di era… Stella imperitura… Stella infaticabile.
La devozione alla Stella del Mattino prosegue nel medioevo cristiano, simbolo di Maria Vergine.
Infatti  la seconda metà dell’estate si svolge sotto la dominanza zodiacale del Leone e della Vergine, emblemi rispettivamente del Cristo e di Maria.
San Bernardo riporta in auge l’inizio del cammino iniziatico nel nome di Maria Nascente, la Iside che nasce eliaca, dedicandole le chiese borgognone e le cattedrali gotiche.
Il cammino dei pellegrini verso S. Giacomo di Compostela si compiva attraverso la Provenza e la Galizia finchè non sorgeva
Sirio, la portatrice di Fuoco, Luciferus, la stella del Mattino.

Per ogni scia nel cielo un desiderio che si può avverare…

un desiderio è solo l’obiettivo che voglio raggiungere…

è l’inizio del mio progetto per ottenerlo…

con la mia volontà posso ottenere ciò che desidero…è possibile!

e le stelle mi forniscono l’energia… tutte le stelle…

Fonti:
http://www.ilcalderonemagico.it
Alfredo Cattabiani, Calendario
http://www.centrostudilaruna.it
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Il mio Solstizio d’Estate 2024

Foto di Laurin

Un piccolo quasi dimenticato cactus sul davanzale della cucina ha acceso 5 piccoli soli questa mattina…mi è stato regalato due anni fa ed è cresciuto così poco e lentamente, come per non farsi notare …poi così improvvisamente…mi ha regalato questa colorata e inaspettata emozione…

Ma certo domani è il Solstizio d’estate !

Quando la Luce è più accecante ed energetica. Attira e chiarisce il nuovo, anzi mette in evidenza ogni percorso di ogni essere vivente, rigenera e stimola. Ha raggiunto la massima potenza del suo ciclo annuale e risalta il suo splendore.

Il piccolo cactus non ha forse nutrito ogni piccolo segmento spinoso immagazzinando più luce possibile per esplodere la sua gioia di esistere con quei fiori splendenti come soli… Obbiettivo raggiunto!!! E da qui un nuovo percorso verso la nuova crescita!

E mi viene da pensare che posso paragonare il mio recente percorso a quello che ha dettato la legge della Natura.

Io mi sento consapevole delle scelte che mi hanno fatto arrivare a ciò che sono oggi, quanti insegnamenti dalle esperienze , e quanta volontà di cambiamento!

“Chi va piano va sano e va lontano” diceva mia nonna. Ho maturato la calma interiore che mi fa apprezzare la gioia e i modi del mio vivere quotidiano.

Ho costruito altri schemi di comportamento dettati più dal Cuore che dalla Mente.

Ho imparato ad apprezzare me stessa affettuosamente, comunque e senza giudizio.

E tanta strada danzando voglio ancora percorrere , tanto voglio imparare e avere altri obbiettivi nel mio futuro.

Ho fiducia nell’amore che la vita continua ad offrirmi. Mi sento carica e determinata!

E’ il momento di approfittare di questa energia prorompente che avvolge tutto e tutti e che Sole, la fonte della vita, dispensa agli esseri viventi, quando sembra più vicino alla Terra! E sarà la spinta alla scelta della direzione delle cose!

L’appuntamento è ora, come ogni anno!

Ma certo domani è il Solstizio d’estate !

– domani è il 21 giugno!…
E allora? Andiamo in vacanza…
– E’ il solstizio d’estate, quando  il sole si trova nel punto più alto del cielo. E’ il giorno più lungo dell’anno.
E vai!, così potrò anche andare al mare dopo l’ufficio.
– E c’è anche un solstizio d’inverno. Ed è il giorno più corto.
Ah! Beh! Allora ci si può sentire più tranquilli.
– E succede ogni anno. Dai tempi dei tempi sono i cicli della natura e della vita e festeggiati in ogni luogo della terra.
– Davvero? Allora andiamo a festeggiare!

E tu attraversa questo portale magico e spingiti verso i tuoi obbiettivi che la Forza della Luce ti indica la direzione!