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La buona notizia del Venerdì: Party letterari,Reading Rhythms,Silent Reading Party…ed è subito amore per i libri!

A New York è possibile partecipare ad un Reading Party?

Tra luci soffuse, musica soft e candele accese, si sente in questi casi solo il rumore delle pagine dei libri che vengono sfogliati…


Ricordo un gioco che si faceva a scuola: dovevi immaginare i dialoghi di una
vignetta scrivendo in una nuvoletta …

ecco io immagino un party letterario con tante nuvolette colorate di sensazioni, pensieri, immagini, stupore, malinconia, curiosità, gioia, tenerezza, concentrazione, tante quanti sono i libri dei lettori che tutte insieme formano una meravigliosa forma pensiero carica di una emozione coinvolgente…non si può non comunicare !

È iniziato tutto una sera in cui quattro amici hanno deciso di spegnere i telefoni e aprire un libro. “Speravamo di coinvolgere una manciata di amici in zona. Certo non pensavamo di spingere migliaia di persone ad abbracciare l’amore per i libri”.

La nascita dei “Party Letterari” è nata a maggio del 2023: i quattro amici ventenni di Brooklyn hanno dato origine ai “ Reading Rhythms ” e l’idea è piaciuta così tanto che ha fatto il giro del mondo.

Queste feste non hanno nulla a che fare con i più conosciuti gruppi di lettura dove viene letto un unico libro uguale per tutti, e dove solitamente vi è un confronto comunitario proprio su quel libro.

Questi incontri sono invece vere e proprie feste dove ognuno può leggere individualmente ciò che vuole (poesie, romanzi, saggi, fiabe…), nella posizione che vuole (seduto sul divano, sul pavimento o su una sedia) e può decidere se mantenere dentro di sé i pensieri e le emozioni suscitate dalle proprie letture oppure condividerle con una persona o con il gruppo durante le pause previste.

Un modo bellissimo di stare insieme!

Una soluzione creativa e semplice per poter tornare a vedere la tecnologia come uno strumento e non un fine.

E sono proprio i giovani a ribellarsi a questa nostra cultura esageratamente digitale e a ricercare quell’equilibrio che è andato perduto in questi anni.

Vedere nel libro la soluzione a questo nostro modo di vivere è sicuramente una buona speranza e un buon segno di maturità.

Organizzare un Party Letterario è semplice: si può prendere spunto da quelli già passati oppure si può pensare anche a idee alternative. La location può essere al chiuso oppure all’aperto, l’importante è che si possa assicurare un’atmosfera rilassante e adatta alla concentrazione.

Non esiste limite di età e ognuno può portare il libro che vuole. Da New York a Bari si sta diffondendo il Silent Reading Party e ogni luogo è adatto!

Fonte:

Evviva i Party Letterari! Ognuno con un libro, banditi i cellulari – Eticamente

Come iniziare un Silent Book Club

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Perchè siam donne: Henriette scala il Monte Bianco…Nel 1838! Prima donna a conquistare la cima da sola!

“Nel 1838, una donna salì sul Monte Bianco con “18 bottiglie di vino, 26 polli arrosto e un piccione viaggiatore. “

Da piccola una mia amichetta, alla domanda ricorrente” cosa vuoi fare da grande”, rispondeva :La guidatrice di elicotteri!!! e la risposta ricorrente era” ma è una cosa da uomini! “…. lei è entrata nella polizia ed è diventata pilota di elicotteri!

Quando il tuo obbiettivo è determinato dalla passione e dal coraggio hai la certezza di scegliere la via giusta per ottenerlo e vai dritta per quella strada.

Io l’ho scelto e l’ho raggiunto e posso assicurare che “pilotare “ una classe di bambini è altrettanto entusiasmante di un elicottero!

La contessina Henriette d’Angeville nacque nel1794 in un paese della Borgogna da una famiglia aristocratica francese.

Fin da giovane si appassionò di alpinismo che al tempo si stava diffondendo tra gli uomini ma era considerato un’attività non adatta alle donne. Dopo anni di attesa e un’attenta preparazione nel 1838 riuscì a coronare il suo sogno di raggiungere la vetta del Monte Bianco.

Henriette d’Angeville pianificò accuratamente e di persona tutti i dettagli della spedizione sul Monte Bianco, dal reclutamento degli accompagnatori – sei guide e sei portatori – all’equipaggiamento e al proprio abbigliamento.

In uno dei primi capitoli del diario su cui registrò tutti i dettagli dell’impresa descrisse come la propria tenuta da scalata, che pesava più di sette chili, comprendeva pantaloni in lana foderati, un vestito in lana scozzese imbottito, un cappello foderato di pelliccia, una maschera in velluto per proteggere le guance e un boa in pelliccia. L’equipaggiamento, comprendeva un grande ventaglio che le guide avrebbero potuto usare per assisterla nel caso le fosse mancata l’aria, un ventaglio più piccolo, due fiaschette di latte di mandorla e limonata, un corno per aiutare a calzare le scarpe, un fornelletto per preparare il tè, diverse penne con cui prendere appunti sul proprio taccuino.

Henriette aveva 44 anni!

Henriette non si lasciò scoraggiare e alle prime luci dell’alba del 2 settembre 1838 la comitiva partì da Chamonix diretta verso i Grands Mulets, dove montarono il primo bivacco. Alle 13:25 del 3 settembre la comitiva raggiunse infine la vetta, dove festeggiarono brindando con bicchieri di champagne!

Quando Henriette D’Angeville raggiunse la vetta del Monte Bianco, si fece sollevare in aria dalle sue guide in modo che potesse “andare più in alto di qualsiasi uomo prima”.

Henriette ha continuato l’alpinismo per 25 anni, scalando altre 21 vette tra cui l’Oldenhorn di 10.250 piedi all’età di 69 anni.

Quest’estate l’avventuriera, scrittrice e presentatrice Lise Wortley (alias Woman with Altitude) ricreerà la scalata. Probabilmente meno il vino, ma con lo stesso vestito brillante. Fa parte della sua missione di mettere in evidenza le esploratrici e le pioniere che sono state lasciate fuori dai libri di storia e di ispirare più donne a fare la vita all’aria aperta.

Fonte : https://it.wikipedia.org/wiki/Henriette_d%27Angeville

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Quando la Luna è piena in Sagittario è il momento di andare verso il nuovo dove, con gioia e con coraggio!

Il simbolo sabiano di questa Luna piena di Maggio é “Un bambino che impara a camminare”.

Eccolo, la curiosità negli occhi che brillano, cerca di trovare equilibrio e barcolla e continua a tentare, coraggioso e determinato, e che gioia scoppiettante quando passo dopo passo e con gridolini, arriva tra braccia che lo accolgono con amore.

Mi sento così in questo momento. Anelo alla gioia di raggiungere i miei obbiettivi. E sarò io ad accogliermi con amore che i miei sogni si sono realizzati.

Questa Luna piena porta energia gioiosa, carica di emozioni multicolori i miei passi che sempre più sicuri mi portano alla meta . Vivo con gioia! mi esprimo con gioia e sarò luce contagiosa sul cammino per tutti!

Una Luna in Sagittario pronta a correre verso il futuro ad esplorare altri “mondi”. Così concentrata a rincorrere il futuro da sorvolare a volte sulle necessità del presente.

Una Luna Piena che aprirà anche un potente portale poiché si trova proprio accanto al Centro Galattico e sarà carica di ulteriori energie potenzianti .

Una Luna che si pone difronte al Sole in Gemelli e la sua luce la rende luminosa ai nostri occhi.

Una Luna Piena in Sagittario!

Il segno zodiacale nel quale la Luna si fa Piena è dove il suo messaggio è più comprensibile.

Il Sagittario è la costellazione più sorprendente del centauro Chirone.

Chirone era un saggio insegnante ed un guaritore.

Il centauro è una figura mitologica che ha i piedi per terra, anzi ne ha quattro

Ha due braccia per tendere la freccia ma è la mente che sceglie la direzione e l’obbiettivo. Sto andando nella direzione delle mie intenzioni? E in caso aggiusto il tiro!

Piedi a terra e sguardo al futuro E ho detto tutto.

E se ,come si dice ,parti con il piede giusto, qui ne hai addirittura quattro che sono anche più possibilità!

Questa energia ti chiede di spostarti ed intraprendere una nuova strada, di andare altrove.

E non solo quale ma anche il modo in cui percorrerla! Perchè strada facendo tu non perda di vista mai l’obbiettivo.

Perchè tu trovi le scarpe giuste per te per percorrere un viaggio che ti porta a oltrepassare i limiti imposti dalle tue credenze .

Sei al posto giusto al momento giusto!

E questo fa ancora più paura…per fare che.?..farò la scelta più adatta ?

Di certo sei il risultato delle tuo passato…

Che parolone! E fa ancora più paura!

Eppure guardati indietro, tra gli alti e i bassi ,che noti solo tu, c’è una linea di continuità nelle tue esperienze…come se ti apparisse il tuo compito in questa vita e il tuo proposito…

Comunque sei oggi il risultato del tuo passato.

Pensi che è difficile lasciare certi schemi di comportamento che senti limitanti…

E questo è un giudizio tuo! Che pesa come un ombra sulla visione del futuro E se cambiassi il tuo punto di vista ?

In fondo non sei tanto male oggi… e hai raggiunto tanti obbiettivi…o no?

E magari quelle ombre, quei pesi, ti sono serviti !

Questa è la guarigione del Centauro Chirone: guardare alle “ferite” del passato come mezzi che ti hanno arricchito e trarne insegnamento per il futuro!

Questa Luna Piena mette in luce gli stati d’animo degli inizi! Sì quelli che ti hanno spinto ad andare avanti. Ritrova quel passo! Il Tuo passo!

Movimento, cambiamento, opportunità sono le parole d’ordine.

E la strada principale da percorrere è quella dalla tua mente al tuo cuore.

Solo nel tuo cuore troverai il tuo vero Sè!

E scoprirai come è unico e irripetibile e libero!

Ricorda che ciò che pensi si manifesta . Scegli bene la direzione della tua freccia, l’obbiettivo da raggiungere e vai con tutta la passione che hai .

Ciò su cui stai lavorando, si concretizzerà.

Connettiti con le vibrazioni del Sagittario per mantenere un senso di meraviglia su di te e per ricordare che la vita è davvero un’avventura. Che tu hai scelto !

Il futuro dipende sempre da te…

Love Laurin

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Giornata mondiale delle api! Non si può non comunicare… ce lo ricordano le api danzando !

Sapevate che anche le api possono danzare e usano i movimenti come strumento di comunicazione?

Gli animali non smettono mai di stupirci e tante cose che in passato sembravano ad appannaggio esclusivo dell’uomo, adesso le ritroviamo in insetti e non solo.

Parliamo spesso delle api, fondamentali per l’esistenza del nostro Pianeta e di recente se n’è accorta pure l’Unione europea che ha messo al bando pesticidi che mettevano in pericolo la vita degli insetti impollinatori.

Ma torniamo alla danza, a cosa serve? Perché le api danzano? Lo fanno per comunicare alle compagne delle informazioni sulla distanza, direzione in cui si trova il cibo ovvero fiori, polline, nettare e sorgenti di acqua.

Quindi pur non avendo la parola, le api esploratrici comunicano attraverso i movimenti mostrati alle api operaie.

Ma come fanno? Le api esploratrici vanno alla ricerca di cibo, una volta trovata la fonte più vicina, tornano nell’alveare per comunicare con le compagne attraverso una danza cosiddetta scodinzolante per via delle vibrazioni che sono generate mentre viene eseguita.

Danza circolare e danza ottagonale

A questo punto ogni movimento assume un significato preciso. Le api si raccolgono intorno all’ape esploratrice: se la fonte di cibo è vicina, tipo 50 metri dal loro alveare, l’ape compie una danza circolare, se la distanza è superiore, la danza assume l’aspetto di un ‘otto’.

E ancora, se si muove dal cerchio verso l’alto, vuol dire che la nuove fonte è in direzione del sole, se al contrario taglia verso il basso, le altre api comprendono che bisogna andare in direzione opposta.

Se l’ape taglia il cerchio formando un angolo, le altre comprendono che devono volare a destra o a sinistra rispetto al sole, a seconda dell’angolo che questa compie rispetto ad una immaginaria linea verticale.

Insomma sembra tutto un po’ complicato, ma in questo video potete osservare i movimenti per comprenderli meglio:

https://youtu.be/9WuZQ1n-jGE

La danza delle api è un termine usato in apicoltura e in etologia per una particolare danza a forma di otto delle api. Con l’esecuzione di questa danza, i cui movimenti sono perfettamente codificati, l’ape operaia può comunicare alle compagne preziose informazioni sulla direzione e distanza a cui si trovano fiori, nettare, polline e sorgenti d’acqua. Tale danza è quindi il meccanismo con il quale le api possono reclutare altre api del loro alveare per la raccolta di risorse. Si pensava che le api avessero due distinte danze di reclutamento, la danza circolare e la danza dell’ape propriamente detta, per indicare rispettivamente obiettivi vicini e lontani, ma si sa adesso che la danza circolare è semplicemente una danza dell’ape ad “onda” con un ondeggiamento molto piccolo (si veda sotto).

A svelare il significato della danza delle api, il più complesso sistema di comunicazione mai scoperto tra gli insetti, fu il naturalista austriaco e premio Nobel Karl von Frisch (1886-1982), individuando due tipi ben distinti di danza: la danza circolare e la danza dell’addome.

Come mai le api, sociali e collaborative, sagge e operose, capaci di vivere in relazione con la natura e tra di loro, pungono dolorosamente l’uomo?

A noi piace fantasticare: pensare che pungano per svegliare gli uomini dall’autoreferenzialità, dalla superficialità con cui spesso vivono la relazione di interdipendenza con la natura e con i propri simili, incapaci di godere le piccole meraviglie del quotidiano e di gioire dei piccoli gesti; forse, basterebbe loro imitare le api che conoscono il segreto per vivere insieme danzando.

«Solo loro hanno in comune i figli, un’unica casa per tutte, e vivono seguendo leggi rigorose, solo loro riconoscono sempre la patria, il focolare, e sapendo che tornerà l’inverno in estate si sottopongono a fatica per riporre in comune ciò che si procurano» 

(Virgilio, Georgiche, Libro IV, vv. 153-157).

Fonti:

http://www.laporzione.it/2016/05/21/tweb2205/

https://it.wikipedia.org/wiki/Danza_delle_api

https://www.greenme.it

https://www.ohga.it/una-strada-fiorita-a-milano-35-chilometri-di-fiori-e-piante-perenni-per-ripristinare-lhabitat-delle-api/

https://www.nonsprecare.it/i-giardini-pensili-sugli-autobus?

https://www.curioctopus.it/read/26589/le-sue-api-non-producevano-tanto-miele-da-20-anni:-causa-l-assenza-dell-uomo-e-la-riduzione-dell-inquinamento?

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AMAZON nel 1895!

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* Il Primo Maggio è la grande festa del Fuoco

“L’Uovo si è schiuso ed è iniziata l’Era del Serpente”

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” L’uovo di Oestara si è schiuso e il “serpente”, simbolo della Grande Dea, è uscito dal guscio e si manifesta nella vita che divampa nella natura: nelle fioriture e nelle cucciolate. È il tempo di celebrare con gioia i colori vividi e i profumi vibranti della stagione, le brezze che annunciano la prossima estate e l’estasi della terra dopo il lungo inverno.”
Beltane, grande festa di Fuoco, è arrivata!

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Beltane o Beltaine (dal gaelico irlandese Bealtaine o dal gaelico scozzese Bealtuinn; entrambi dall’antico irlandese Beletene, “fuoco luminoso”) è un antica festa gaelica che si celebra attorno al primo maggio.
“Bealtaine” è anche il nome del mese di maggio in irlandese ed è anche tradizionalmente il primo giorno di primavera in Irlanda.
È il giorno situato a metà fra l’equinozio di primavera ed il solstizio estivo, astronomicamente il giorno corretto è il 5 maggio.
Fonti gaeliche del X sec. affermano che i druidi accendevano dei falò sulla cima dei colli e che vi conducevano attraverso il bestiame del villaggio per purificarlo ed in segno di buon augurio.
Anche le persone attraversavano i fuochi, allo stesso scopo.
L’usanza persistette attraverso i secoli e dopo la cristianizzazione (i popolani sostituirono i druidi nell’accendere i fuochi), fino agli anni ’50.
La celebrazione sopravvive ancora oggi in alcuni luoghi, dove tutte le persone presenti vengono fatte passare attraverso i fuochi.
Una celebrazione di Beltane si tiene ogni anno la notte del 30 aprile a Calton Hill, presso Edimburgo (Scozia), a cui partecipano circa 15.000 persone.
La tradizione di accendere fuochi sulle cime delle colline esiste tra l’altro in molte culture contadine come ad esempio in Piemonte dove, fino a pochi decenni addietro era tradizione delle Langhe accendere falò il giorno di San Giovanni (24 giugno).
Beltane è una festività prettamente gaelica non “celtica”, dato che altri popoli celtici come i Gallesi, i Bretoni ed i Galli non celebravano questa ricorrenza.
Beltane ricorre il 1° maggio ed è la festività piu’ amata in tutto il mondo celtico. Chiamata anche Calendimaggio in Italia, Beltane in Irlanda, Bealtunn in Scozia, Shenn do Boaldyn sull’Isola di Mann e Galan Mae nel Galles.
Insieme a Samhain è la più importante ricorrenza del calendario celtico. Si tratta della festa in onore dell’estate che giunge a portare i suoi frutti.
La parola Beltane significa letteralmente “splendente” e si riferisce al falò acceso in onore del Dio Bel o Belenus, il Dio del fuoco, che, dopo essersi accoppiato con la Dea Madre Terra e averla fecondata, muore e rinasce come suo figlio.
Il Sabbat di Beltane celebra quindi l’unione carnale e spirituale tra la Dea e il Dio. Indica il ritorno della passione e della fertilità nella vita umana e nella Natura. Dopo il risveglio primaverile, i corpi e la Natura sono carichi di energia. Questo periodo è il momento ideale per sbocciare, fiorire e ottenere soddisfazione.Questa e’ la festa della fecondita’, della terra, dell’amore, della purificazione fisica e interiore. La terra rinasce e con lei anche noi ci rigeneriamo con lo sguardo rivolto al sole estivo.
Il Dio viene celebrato nel pieno della sua potenza e del suo vigore sessuale. Uno dei simboli principali è infatti il Palo di Maggio, un richiamo chiaramente fallico alla potenza maschile.
CALENDIMAGGIO
Veniva eretto un altissimo palo intorno al quale si danzava in senso orario, seguendo il movimento del Sole.
Il palo veniva celebrato tutto l’anno per poi essere tagliato e fatto a pezzi a Beltane per alimentare il nuovo fuoco.
Fin dai tempi antichi venivano alzati i pali della cuccagna, al cui vertice venivano poste mercanzie che, il primo ardimentoso che riusciva ad arrivare alla sua vetta, aveva il diritto di portarsi a casa.
Durante questa giornata si ringraziano gli Dei per i doni e l’abbondanza, non dimenticando di condividerli con i nostri cari e con chi è meno fortunato di noi.
Contrariamente a molte altre festività pagane, che sono state cristianizzate, Beltane non è stata sovrapposta da alcuna altra ricorrenza. Poiché per il cristianesimo la libertà sessuale, l’allegria sfrenata, l’ubriachezza e l’indulgere al peccato di gola (tutte cose che caratterizzano Beltane), hanno origini sataniche, la Chiesa ha dichiarato questa notte “ la notte delle streghe ”.
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Si festeggia con balli e danze nelle campagne, aprendo il nostro spirito alla forza che rinasce e ci circonda, con passeggiate a contatto con la natura.
Nella notte del primo Maggio si saltano i fuochi ardenti (o piccoli braceri simbolici) che segnano il passaggio e la vittoria del bene sul male. Risorgiamo come uomini con il nostro corpo rinnovato e con la nostra mente piu’ limpida.
I simboli del calendimaggio sono la Croce di S.Andrea o Croce decussata a forma di X, simbologia dell’unione tra il cielo e la terra e il cui centro e’ rappresentato dall’uomo, (S.Andrea fu inchiodato a questa croce a X, e l’albero anche’esso simbolo di unione tra cio’ che e’ quaggiu’ e cio’ che si trova lassu’ (le radici radicate a terra e le fronde spinte in alto verso il cielo).
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“Quando la ruota incomincia a girare
iniziano i fuochi di Beltane a bruciare”
 
Fonti.
http://www.celtical.it/
http://parvatim.wordpress.com
http://www.ilsentierodialchimilla.com
http://www.strie.it
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Il Toro, Venere e l’Arcangelo Haniel

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25 Aprile La Festa della liberazione !Liberta’…non solo una parola!

25 aprile 2024

Il 25 aprile celebra la fine della seconda guerra mondiale per molte nazioni, e anche per l’Italia, nel 1945.
Una guerra determinata dalla presunzione di una nazione dell’essere “ della  miglior razza ”e dalla irrefrenabile ambizione al dominio che ha consumato una delle più deprecabili azioni umane, quella dell’olocausto.
Non ci sono razze che dividono, ci sono solo esseri umani che condividono l’esperienza dell’esistenza su questa terra.
Festa della liberazione: tutti gli oppressi che hanno combattuto e combattono per ideali di libertà e vanno ricordati e festeggiati.
E vanno ribaditi  i valori che ispirano tali ideali e celebrati gli insegnamenti, perchè questi valori non vengano mai più disattesi.
Riviene spontanea quella tensione comune alla rinascita, alla riscoperta di risorse assopite, di capacità insospettate, una  energia comune tesa  a costruire nuovi schemi e proporsi prospettive per il futuro.
E’ inevitabile che si lavori fianco a fianco, che la condivisione è più produttiva e gratificante, che la chiarezza genera la fiducia, che si apprezza il piacere di essere gruppo, che la collaborazione arricchisce nella libera espressione e nel confronto.
Per me la libertà è una parola collettiva . Ha molteplici significati e molteplici sfumature e implica molteplici attori. Gli attori principali siamo noi umani che per il resto degli esseri viventi non esiste il concetto.
Per me la libertà è la possibilità di mantenere la dignità ‘ rispettando i diritti reciproci!
Ghali : Casa mia
https://music.youtube.com/watch?v=hdcIhDr2MG0&si=8pArXw6sbsnUipqk

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Perchè siam donne: Le “streghe” di Pasqua

Le piccole streghe di Pasqua

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E’ la festa delle uova e non solo si mangiano…

Chi non ha prima o poi decorato le uova da mettere sulla tavola di Pasqua e ottenere ovazioni da parenti e amici. Era un anticipo di festa! La fantasia era obbligatoria e la gara era scontata! Intorno al tavolo della cucina, sui banchi in classe, dalla nonna che metteva a disposizione la sua scatola di perline…L’atmosfera si faceva subito calda e l’entusiasmo saliva di minuto in minuto, gli occhi brillavano e i colori erano arcobaleni ! Non solo pennelli, pennarelli … anche lustrini, fettucce di seta morbida, perline,collage…Chi cantava, chi suggeriva idee, e che grande soddisfazione ad opera finita!

Le Uova Fabergé sono gioielli.

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La ricca tradizione dell’uovo decorato, anticamente simbolo di sacralità, della vita in sé, ma anche dell’avvento della stagione primaverile, è originariamente dovuta all’orafo Peter Carl Fabergé, presso la corte dello zar di tutte le Russie. nel 1885.
L’uovo fu commissionato dallo zar Alessandro III di Russia, come sorpresa di Pasqua per la moglie Maria Fyodorovna.
L’uovo, di colore bianco con smalto opaco, aveva una struttura a scatole cinesi o a matrioske russe: all’interno vi era un tuorlo tutto d’oro, contenente a sua volta una gallinella colorata d’oro e smalti con gli occhi di rubino. Quest’ultima racchiudeva una copia in miniatura della corona imperiale contenente un piccolo rubino a forma d’uovo.
La zarina fu così contenta di questo regalo che Fabergé fu nominato da Alessandro “gioielliere di corte”, e fu incaricato di fare un regalo di Pasqua ogni anno da quel momento in poi, con la condizione che ogni uovo doveva essere unico e doveva contenere una sorpresa.
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Diverse biografie ricordano Fabergé come un uomo molto spiritoso, attento allo stile e ai vestiti che indossava, a volte un po’ frenetico. Viaggiava sempre senza valigia (comprava tutto il necessario sul posto) e aveva dei preoccupanti e frequenti vuoti di memoria.
Il 1882 fu un anno decisivo per Fabergé. Quell’anno, infatti, i suoi lavori vennero apprezzati moltissimo dallo zar durante una mostra “Pan-russa” e sempre lo zar decise che dovevano essere ufficialmente riconosciuti come esempio di eccellenza nell’arte.
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Fra il 1885 e il 1917 furono realizzate ben 57 di queste uova di Pasqua in oro, preziosi e materiali pregiati, ogni anno all’approssimarsi della festività. Questa tradizione continuò fino alla Rivoluzione d’Ottobre, quando le uova di Fabergè erano già famose in molte parti d’Europa.

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Le uova realizzate dalla gioielleria di San Pietroburgo, la Casa di Fabergé, potevano essere di varia grandezza: c’erano quelle piccole, da appendere magari a una catenina al collo, e ce n’erano anche di molto più grandi, anche della grandezza di un uovo di Pasqua, che sono poi quelle più famose e che vengono chiamate “imperiali” perché ideate nel 1885 su commissione dell’allora zar di Russia Alessandro III.
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La preparazione delle uova occupava un intero anno: una volta che un progetto veniva scelto, una squadra di artigiani lavorava per montare l’uovo.
I temi e l’aspetto delle uova variavano ampiamente. Per esempio, sulla parte esterna, l’uovo del 1900 (dedicato alla costruzione della Transiberiana) era decorato da una fascia grigia metallica con inciso il programma dell’itinerario della ferrovia, ma all’interno aveva un intero treno molto piccolo in oro.
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Un uovo di Fabergé è protagonista del film Agente 007 – Octopussy – Operazione piovra, il 13esimo film della saga di James Bond, diretto da John Glen e con Roger Moore.
All’inizio del film l’agente segreto James Bond e il principe afghano Kamal Khan si contendono proprio un uovo di Fabergé, con Bond che riesce a gabbare il principe scambiando l’uovo vero con uno falso.

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                                        Tanto per ispirarsi eh!

Fonti.

http://www.lettera43.it

http://www.thecultureconcept.com