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Buon Beltane! Buon Calendimaggio! Buona Festa della Natura!

Mi piace onorare i cicli della natura che si ripetono di stagione in stagione.

Mi piace il senso di continuità che mi da la sicurezza che la Vita è da sempre e per sempre. Comunque e dovunque.

Tra tutti i colori che si illuminano della Luce ormai trionfante ,quest’anno mi colpisce il viola e l’arancione. Chissà! Ogni volta in fondo è tutto uguale ma diverso.

Anche io ogni volta mi sento uguale ma diversa!

Con la voglia e l’entusiasmo di andare avanti con felice curiosità!

Così oggi al vivaio ho scelto con il cuore: gerani arancioni e campanelle viola!

Anche tu scegli i tuoi colori delle tue prossime scelte! Con il cuore eh!

foto di Laurin

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Il Toro, Venere e l’Arcangelo Haniel

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25 Aprile La Festa della liberazione !Liberta’…non solo una parola!

25 aprile 2024

Il 25 aprile celebra la fine della seconda guerra mondiale per molte nazioni, e anche per l’Italia, nel 1945.
Una guerra determinata dalla presunzione di una nazione dell’essere “ della  miglior razza ”e dalla irrefrenabile ambizione al dominio che ha consumato una delle più deprecabili azioni umane, quella dell’olocausto.
Non ci sono razze che dividono, ci sono solo esseri umani che condividono l’esperienza dell’esistenza su questa terra.
Festa della liberazione: tutti gli oppressi che hanno combattuto e combattono per ideali di libertà e vanno ricordati e festeggiati.
E vanno ribaditi  i valori che ispirano tali ideali e celebrati gli insegnamenti, perchè questi valori non vengano mai più disattesi.
Riviene spontanea quella tensione comune alla rinascita, alla riscoperta di risorse assopite, di capacità insospettate, una  energia comune tesa  a costruire nuovi schemi e proporsi prospettive per il futuro.
E’ inevitabile che si lavori fianco a fianco, che la condivisione è più produttiva e gratificante, che la chiarezza genera la fiducia, che si apprezza il piacere di essere gruppo, che la collaborazione arricchisce nella libera espressione e nel confronto.
Per me la libertà è una parola collettiva . Ha molteplici significati e molteplici sfumature e implica molteplici attori. Gli attori principali siamo noi umani che per il resto degli esseri viventi non esiste il concetto.
Per me la libertà è la possibilità di mantenere la dignità ‘ rispettando i diritti reciproci!
Ghali : Casa mia
https://music.youtube.com/watch?v=hdcIhDr2MG0&si=8pArXw6sbsnUipqk

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Che paura la carta del cielo natale!

Che paura la carta del cielo natale!

La carta del cielo natale rappresenta una fotografia del cielo nel momento della tua nascita.

Pianeti, stelle, segni zodiacali … uno spicchietto dell’infinito universo!

E quella foto è unica, non ce ne può essere una simile, è unica come ognuno di noi è unico! E’ l’inizio della tua nuova meravigliosa storia !

Io la chiamo la tua dichiarazione di intenti al momento della tua venuta qui.

Perchè tu lo sai già cosa sei venut ad imparare.

E lo sanno anche tutti i pianeti che mettono a tua disposizione la loro particolare qualità di energia per sostenerti in ogni punto del tuo cammino.

Scommetto che quando l’hai vista sei subito andat a vedere in quale posto è Saturno… Eh già questo è lo spauracchio delle credenze consolidate da “prove inconfutabili”

Eppure sei tu a scegliere ogni esperienza di vita.

Del resto vuoi attenerti al tuo Libero Arbitrio!

Del resto sei sempre tu l’Artefice!

“ Non sai cosa mi è capitato” non è il Fato, è una scusa con te stess.

Che il nemico è la fuori ed è Saturno che ce l’ha con te!

E hai paura di scoprire che proprio con quella esperienza ti vuoi dare il messaggio di fiducia nel tuo procedere.

Tutti i pianeti sono lì, sempre lì per aiutarti. Forse attraverso un immagine distratta, un’associazione di colori, un ricordo, una frase.

Come un orchestra che suona la tua melodia e adatta il ritmo e gli a solo ad ogni tuo passo.

Come un costante abbraccio che raggiunge il tuo cuore e aggiunge significati ai tuoi sogni. Ai tuoi propositi. Alla tua visione del futuro.

Non ti senti forse sicur che sei al posto giusto al momento giusto?

Ti basterà rivolgerti al cielo sopra di te e avrai sempre arcobaleni che ti daranno le risposte che cerchi … che ci sono già .

Love Laurin

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Buona Pasqua! Buona Vita!

Uova di cioccolato fondente, conigli di cioccolato al latte, campanelle di cioccolato alla nocciola, pecorine di zucchero, colombe con mandorle e non… che delizia!

C’è sicuramente posto per i miei auguri di tanti arcobaleni, un colore per ogni sogno che certamente si realizzerà.

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Benvenuta Primavera 2024! Happy Ostara!

foto di Laurin

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Il 20 marzo è l’Equinozio di Primavera 2024:La lunghezza del giorno è uguale alla lunghezza della notte.

La parola equinozio deriva dal latino “equus nox”, ovvero “uguale notte”.

In astronomia, si definiscono equinozi i due istanti nel corso dell’anno in cui il Sole si trova perpendicolare all’equatore e la separazione tra zona illuminata e zona in ombra della Terra passa per i poli.

Agli equinozi il Sole sorge precisamente ad est e tramonta precisamente ad ovest, ovunque.

La lunghezza del giorno è uguale alla lunghezza della notte.

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L’Equinozio di Primavera è il periodo in cui gli elementi – aria, fuoco, acqua e terra – sono in grande attività creativa. L’aria è percorsa da frizzanti brezze e le piogge primaverili portano acqua alla nuova vita della vegetazione, un fermento vibrante e vitale si percepisce in tutto ciò che è manifesto.

Se l’Equinozio d’autunno segna l’inizio della metà oscura dell’anno e quello di primavera l’esatto opposto: è l’inizio della metà luminosa, quando le ore di luce superano le ore di buio. E’ il primo giorno della primavera, la stagione della rinascita, associata presso varie culture a concetti come fertilità, resurrezione, inizio.

Questa festa segna il momento dell’unione in un simbolismo cosmico, il risveglio della Natura; il matrimonio fra una divinità maschile, appartenente alla sfera solare, ed una femminile, legata alla Terra o alla Luna.

Il Dio Sole si accoppia con la Giovane Emergente Dea Terra.

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La storia è piena di tradizioni e miti legati alla primavera e molti di questi si basano sul concetto di sacrificio e successiva rinascita.

l’Equinozio è il giorno in cui la Wicca commemora la discesa della giovane Dea nel mondo sotterraneo e il suo ritorno trionfante alla superficie della terra, portando con sé i doni della luce, del calore e della fertilità per tutta l’umanità, e cio’ fa pensare alle Dee Persephone, Kore, Blodeuwedd, Eostre, Aphrodite, Athena, Cybele, Gaia, Hera, Iside,Ishtar, Minerva e Venere.

La natura ci viene incontro nella grazia e nella vitalità della sua fanciullezza e tradizionalmente le feste legate all’equinozio celebravano proprio le dee fanciulle come Persefone-Kore, dea greca dal duplice volto di fanciulla e regina degli inferi.

Durante la notte venivano accesi dei fuochi rituali sulle colline e più rimanevano accesi, maggiori sarebbero stati i frutti della terra. Durante la giornata venivano irrigati i campi, mentre i Druidi, sfruttando la corrispondenza perfetta tra ore solari e ore notturne, celebravano i loro Riti.

Sham El Nessim era un’antica festività egiziana le cui tracce risalgono a circa 4700 anni fa. Resta una delle feste pubbliche Egiziane, cade il lunedì e coincide con l’equinozio di primavera.

L’equinozio di marzo segna il primo giorno dell’anno per una varietà di calendari, inclusi il calendario Iraniano, il calendario Bahá’í. Il festival Persiano (Iraniano) del Naw-Ruz viene celebrato in questo giorno.

Nell’antica mitologia persiana, Jamshid, il re mitico della Persia, ascese al trono in questo giorno e ogni anno quest’evento viene commemorato con feste per due settimane. Queste feste rievocano la storia della creazione e l’antica cosmologia del popolo Iraniano e Persiano.

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Il giorno del Pianeta Terra venne celebrato inizialmente il 21 marzo 1970, giorno dell’equinozio. Attualmente è celebrato in diversi Stati il 22 aprile.

In molti paesi arabi il Giorno della Madre viene celebrato nell’equinozio di marzo.

Qualunque sia la nostra credenza, questo è un periodo in cui celebriamo il trionfo della luce sul buio e sulla morte.

Rudolph Steiner

Nel passaggio dalla primavera all’estate lo spirito della natura si rivela al mondo. L’anima dell’uomo si riversa in ciò che vive intorno, così egli diventa uno con tutto ciò che cresce, con ciò che germoglia e sboccia: fiorisce insieme al fiore, germoglia con la pianta, fruttifica con l’albero.

La primavera scioglie, in una possente espirazione, gli spiriti della natura: essi sorgono dalla tomba dell’inverno, si innalzano nell’atmosfera sino a sfiorare le orbite dei pianeti e a percepire le leggi eterne delle stelle.

La terra in inverno era quieta e placata come lo è la testa dell’uomo quando ha risolto un enigma. Ma quando a marzo le piante succhiano dalla terra le sostanze minerali per crescere, allora si diffonde nella natura una vitalità interiore, quasi una inquietudine. Sotto terra serpeggia la brama di vivere.”

L’Equinozio di Primavera è l’inizio dello Zodiaco con Ariete che è il primo dei dodici segni del percorso dell’anno del Sole. Così è da eoni ed eoni e così è sia la natura che per tutti gli esseri viventi  sulla Terra. Pronti a crescere e a far crescere i germogli custoditi e alimentati durante l’inverno. Ora che la Luce riscalda e nutre e trionfa!

Le pietre speciali per questo giorno sono l’opale, l’acquamarina, il quarzo rosa e la pietra di luna.
Gli animali mitici includono gli unicorni, cavalli e centauri alati.
Le piante e le erbe associate a questa festa sono i fiori di primavera, dai croco, ai bucaneve, ai narcisi, così come il gelsomino, il muschio irlandese e lo zenzero.

La pianta sacra dell’Equinozio di Primavera è il trifoglio.

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Se ti senti di condividere  anche tu questo ciclo delle stagioni e  crescere in te questa  sensazione dell’inizio. Piccole cose, semplici azioni concrete, apri le finestre alla brezza profumata, svuota i cassetti, stendi una tovaglia verde con bicchieri colorati, compra quel libro che ti ispira, dipingi delle uova con i simboli del sole e della luna 
Soprattutto fai quello che ti fa pensare, sentire, palpare ” Primavera”. Che sia un moto del cuore che ti fa percepire diversamente il tuo intorno. Ti riempie di gioia una violetta appena fiorita, canticchiare l’ultimo successo che diventerà il tormentone dell’estate, scoprire che c’è del cielo blu sempre dietro alle nuvole. 
E sono certa che posso avere tanti momenti primavera in tutto l’anno che sarà! Love Laurin!
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Mi chiamo 12P/Pons–Brooks, e sono una cometa! Passo di qui ogni 71 anni, i vostri! Ed è da molto più tempo che ti osservo, cara umanità! E sono curiosa della tua evoluzione…secondo me eh!

La gigantesca cometa 12P/Pons–Brooks, con un diametro di circa 30 chilometri, scoperta nel 1812 dall’astronomo Jean-Louis Pons dall’Osservatorio di Marsiglia e riscoperta nel 1883 da William Robert Brooks, è una cometa periodica di tipo Haley con una periodicità di 71 anni. Ciò significa che torna a “salutarci” ogni sette decadi circa.

È soprannominata “cometa del Diavolo” per le curiose “corna” della chioma, legate a misteriose esplosioni che si verificano sulla sua superficie.

Ma da quanto tempo è in giro nell’universo? Quante volte 71 anni?

La sua prima comparsa è relativa alla evoluzione della tecnica umana e complicati calcoli sarebbero necessari per risalire alla sua formazione.

Quindi mi domando… dato che nel Cosmo niente è per caso, quale messaggio vuole dare all’umanità questo passaggio della cometa di 71 anni fa e oltre? Così visibile ad occhio nudo in questo tempo di una umanità che raramente alza gli occhi al cielo così occupata a risolvere problemi che crea in continuazione.

Ipotizziamo un passaggio dall’Homo neanderthalensis, che viveva in simbiosi con la natura.

E tra i tanti fenomeni naturali una cometa che oggi chiamiamo 12P/Pons-Brooks era certamente un messaggio, un imput, un monito . Quanto e quando è stato recepito e come utilizzato non lo possiamo sapere.

Ma certamente è stato notato perchè allora il cielo ed i suoi eventi erano da scrutare per capire il loro significato e le possibili conseguenze.

E l’essere umano aveva abbastanza coscienza di essere uno dei tanti abitanti di un ambiente che era comunque necessario per la sopravvivenza tanto da organizzare in gruppi i suoi simili.

E che tutto ciò che lo circondava dalla vegetazione, alla terra, alle distese di acqua, agli animali andava rispettato e curato per il bene reciproco.

E di 71 in 71, 12P/Pons–Brooks è arrivata all’Homo Sapiens (dal latino uomo sapiente) l’essere umano moderno

E mi domando cosa penserà dell’umanità attuale…

Gli appartenenti all’attuale umanità alzano gli occhi al cielo se non altro per assaggiare uno spicchio di eternità?

Hanno coscienza di essere solo una delle tante specie che abitano il Pianeta Terra e sono reciprocamente necessarie?

Considerano l’Ambiente in cui viviamo un patrimonio indispensabile che deve essere conservato e migliorato per la sopravvivenza dell’intero sistema vivente ?

Utilizzano gli strumenti acquisiti per costruire un sistema di vita che sia utile a tutta la comunità utilizzando solo e oculatamente le risorse a disposizione?

Hanno sviluppato concetti di bellezza e armonia verso noi stessi e tutte le altre specie? e comportamenti di conseguenza?

( a chi vuole completare…)

Non sarà che non è per caso che proprio in questo periodo viene avvistata questa cometa per ricordarci come eravamo e a farci riflettere su come siamo oggi ?

Se solo oggi notiamo questa cometa è perchè vogliamo darci un messaggio !

Forse riflettere su come siamo ora come umanità e se siamo soddisfatti delle nostre “ conquiste” !

Se stiamo raggiungendo lo stato di Homo Noeticus!

( io sono ottimista)

Love Laurin

( Già mi vedo pronta a testa in su a ricevere i frammenti di cometa come perle dal cielo e percepirne l’energia, emozionata da questo palpabile contatto con l’universo che mi dà la certezza di essere qui e ora. Sulla Terra!)

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29 Febbraio, un giorno in più …per fare e disfare!

Quando febbraio ha 29 giorni si dice che è un anno bisestile.

L’anno bisestile ci dà un giorno in più per portare avanti i nostri progetti.

Un giorno in più non è poco: quante cose si fanno in un giorno?

In un giorno si può andare o venire, prendere o lasciare, giocare e cantare ad alta voce.
Si può dire ti voglio bene, abbracciarsi e baciarsi, guardarsi negli occhi una volta in più.
Si può decidere di vedere la vita con altri colori e dare inizio ad un sogno del cassetto. Si può dipingere le pareti di giallo.
Si può sentire il profumo dell’universo e ricordarselo per sempre e anche di un prato verde e di un cielo blu.

Si può fare altro e altro ancora……

( es. scrivere un post sul 29 febbraio!)

Perché ogni quattro anni febbraio ha 29 giorni?

Il calendario basa la propria unità di misura su grandezze di durata fissa, (giorni, mesi, anni) riferite ad elaborazioni di calcoli basati sull’osservazione di fenomeni astronomici, tipo lunazioni e cicli solari. Tali calcoli hanno, nel corso delle epoche storiche, subito varie modifiche ed interpretazioni, dettate dal fatto che i cicli astronomici non sono esattamente formati da un numero intero di giorni.

L’ anno attico si componeva di 12 mesi lunari, costituiti alternativamente di 29 e 30 giorni , per complessivi 354 giorni . L’ inizio dell’anno è posto nel primo giorno del mese di Ecatombeone, corrispondente alla metà circa del moderno mese di luglio .

Nel 432 a.C. viene adottato dalle polis greche il ciclo metanico , dal nome dell’astronomo ateniese Metone ,che consisteva nell’intervallare variamente 7 mesi aggiuntivi in un arco temporale di 19 anni .

Poi durante il periodo romano Giulio Cesare decise di operare una radicale riforma del calendario istituendo il ciclo quadriennale composto da 3 anni di 365 giorni e un anno di 366 giorni . Quest’ultimo fu chiamato bisestile perchè il giorno in più veniva intercalato tra il 23 e il 24 febbraio , bis sexto die ante kalendas martias, in modo che si contasse due volte il sesto giorno giorno prima delle Calende di Marzo,che erano nel calendario romano i primi giorni del mese.

Fu grazie a Cleopatra, che Giulio Cesare attinse a tutte le conoscenze egiziane che lo misero in condizione di varare la riforma del Calendario Giuliano basato sull’anno solare.

L’assassinio di Cesare purtroppo impedì la piena realizzazione del calendario solare perchè già dai tempi di Ipparco, che apprese le sue conoscenze ad Alessandria d’Egitto, si sapeva che l’anno solare era pochi minuti inferiore a 365 giorni e 6 ore.
E si dovette attendere circa 1600 anni perchè venisse apportata la correzione con il taglio dei 10 giorni.

Ma nel 1582 papa Gregorio XIII attuò un ulteriore riforma al calendario giuliano .

Secondo i calcoli di Copernico, l’anno solare non era esattamente di 365 giorni e un quarto ma variava da un massimo di 365,2472 ad un minimo di 365,2381.

Questa differenza faceva si che il calendario giuliano si trovasse “in ritardo” di 10 giorni; perciò Gregorio XIII ordinò che si passasse dalla data di giovedì 4 ottobre alla data di venerdì 15 ottobre e si stabilì che di tutti gli anni centenari venissero considerati bisestili soltanto quelli multipli di 400.

Perciò soltanto l’ anno 2000 è stato bisestile mentre il 1700,1800,1900 hanno avuto soltanto 365 giorni.

La riforma gregoriana fu imposta non per un problema scientifico ma religioso.

Infatti nel 1572 il giorno dell’equinozio di primavera si era spostato di 10 giorni, dal 21 marzo all’11 marzo. Le meridiane mostravano, infatti, che il Sole si trovava all’equinozio con anticipo di 10 giorni. In questo modo sballava completamente la data per la Pasqua, da celebrare, secondo il dettame del Concilio di Nicea (325 d.C.),, “ la prima domenica che segue il plenilunio successivo all’equinozio di primavera”.

All’inizio venne applicata solo entro i confini italiani e iberici, ma la Francia si allineò quasi subito, e tolse i 10 giorni a dicembre; poi ci furono i Paesi Bassi, che si adeguarono all’inizio del 1583. La Germania e la Svizzera (solo le zone cattoliche) arrivarono nel 1584, Polonia e Ungheria nel 1586, la Prussia nel 1610.

I paesi protestanti (Germania, Olanda, Danimarca e Norvegia) si convinsero dopo un secolo, e nel 1750 adottarono il calendario anche la Svezia e la Gran Bretagna.

Nel 1873 fu la volta del Giappone e il 1911 quella della Cina. Restavano ancora fuori la Russia, che si convinse nel 1918, la Yugoslavia, la Romania e gli altri paesi ortodossi (1919), la Turchia (1927) e, ultima ad accettare la riforma, la Grecia (1928).

Ma perché è stato scelto proprio febbraio?

Perché mentre gli altri mesi hanno tutti 30 o 31 giorni, febbraio ne ha solo 28?

Bisogna risalire fino agli antichi romani.

Marzo rappresentava l’inizio del nuovo anno e febbraio, aveva 29 o 30 giorni, negli anni bisestili. In onore di Giulio Cesare, il Senato cambiò il nome del quinto mese: da Quintilis divenne Iulius (l’odierno luglio).

Quando poi salì al potere Ottaviano Augusto, questi decise di dedicarsi il nome del sesto mese. Sextilis divenne allora Augustus. Ovviamente Ottaviano non poteva accettare che il mese che ricordava il prozio avesse un giorno in più di quello in suo onore. Allora  prese un giorno a febbraio (che rimase con 28 giorni) e portò agosto a 31.

Ecco spiegato perché c’è un mese più breve degli altri, e due mesi consecutivi hanno 31 giorni. Resta un piccolo errore non corretto, per cui chi sarà su questa Terra nel 4900 dovrà togliere 1 giorno dal secolo (uno qualsiasi degli anni bisestili).

E chi nasce di  29 febbraio?

Un illustre musicista italiano di nome Gioacchino Rossini, nato a Pesaro il 29 febbraio 1792, festeggiava il suo compleanno ogni quattro anni.

Il tempo è una convenzione dell’essere umano. Tutto è qui e ora da sempre e per sempre.

Love Laurin

Fonti:

http//www.spazioautori.it

http//dailywired.it

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La buona notizia del venerdì: La generazione Z ha riscoperto le biblioteche.

La Generazione Z , la generazione delle persone nate tra gli ultimi anni novanta e i primi anni duemila dieci , è di nuovo interessata ai libri fisici, e non solo: sta anche tornando a visitare librerie per fare acquisti.

Lo scorso anno sono stati venduti 669 milioni di libri fisici nel Regno Unito, il più alto numero di sempre.

Secondo dati Nielsen la maggior parte dei nuovi acquirenti sono persone della Generazione Z; anche le biblioteche segnalano un incremento di pubblico tra la generazione Z, persone che preferiscono questi luoghi rispetto a rumorose caffetterie.

Non mancano “avidi lettori” anche tra i TikToker, con tanto di segnalazioni di raccomandazioni per il pubblico.

Prima dell’avvento di internet, le biblioteche rappresentavano l’unico posto dove era possibile studiare e svolgere una ricerca per la scuola o per l’università. Poi c’è stato un periodo di più o meno due decenni in cui questi luoghi di cultura si sono pian piano svuotati, complice anche l’arrivo di internet in tutte le case e quindi l’uso sempre meno frequente di enciclopedie e volumi reperibili soltanto in posti del genere.

Questo fenomeno pare stia subendo un’inversione di tendenza nell’ultimo periodo, grazie alla Generazione Z.

Nell’ultimo anno, le ricerche su Google della stringa “biblioteche vicino a me” sono aumentate del 300%, mentre lo scorso novembre un report della American Library Association ha scoperto che gli under 25 utilizzano la biblioteca molto più delle generazioni precedenti.

Per tantissimi ragazzi che si approcciano al mondo del lavoro, la biblioteca pubblica rappresenta un ottimo spazio per lo smartworking. Gratuito, silenzioso, dotato di prese elettriche, tavoli e scrivanie e per i più fortunati anche di un bar dove fare una pausa.

E le case editrici hanno fiutato il business e all’interno dei grandi shop, oltre ai libri, si possono trovare tutta una serie di accessori con titoli e immagini di copertina dei più grandi bestseller del passato e del presente.

E se vi capiterà di entrare in una biblioteca non vi meravigliate se incontrate ragazzi e ragazze con occhiali massicci , camicia nei pantaloni, maglioncini con scollo a V, scarpe da ginnastica e acconciature spettinate.

E’ la moda geek chic! Cosi immaginano i giovani Z i topi da biblioteca !

Fonte: La Generazione Z ha riscoperto le biblioteche | m2o Radio

Sei nata con un libro in mano, diceva mia madre! Se ti dessi l’elenco del telefono leggeresti anche quello ( effettivamente) Ma vuoi mettere la triplice emozione che mi suscita un libro ? Lo tengo tra le mie mani e immediatamente entro in contatto, quando volto la pagina il fruscio è una musica che anticipa il piacere del seguito e quando scorro le lettere sono ormai completamente felicemente persa nel racconto. Perchè un libro per me non è solamente un libro! E’ una scelta che mi viene dal profondo dell’anima! Love Laurin