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La buona notizia del venerdì: Gabi e gli amici corvi

Lei gli dà da mangiare e loro la riempiono di regali

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È quello che succede a Gabi Mann, una bambina di Seattle che è riuscita a instaurare un rapporto di fiducia con i corvi che vivono nei pressi del suo giardino.

Tutto è cominciato quando, al rientro da un viaggio in macchina,  Gabi, allora quattrenne, si fa cadere dalle mani una polpetta di pollo che un corvo si precipita a raccogliere.  Rimane lì a guardarla in attesa di altro cibo e per Gabi scoppia un grande amore. Da allora tutti i giorni nutre gli uccelli nel suo giardino. Con l’aiuto dei genitori ha costruito delle piccole uccelliere dove ripone il mangime e le noccioline insieme a una vaschetta con dell’acqua fresca per poi chiamare a voce alta i corvi appollaiati sui cavi del telefono sopra la loro casa.

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I corvi, dal canto loro, hanno molto apprezzato le cure di Gabi e per ringraziarla della sua generosità hanno cominciato a lasciarle dei doni all’interno delle ciotole, che la piccola conserva gelosamente dentro una scatola. Da piccoli orecchini a bottoni, da spillette a biglie, una piccola lampadina, una pietra, una vite, una graffetta.

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Tutto è catalogato con data e giorno del regalo e gelosamente custodito. L’oggetto a cui tiene di più è una perlina a forma di cuore: «Me l’hanno portata perché mi amano», dice la piccola. Ma conserva con orgoglio anche una targhetta con su scritto “migliore”: «Non so se hanno conservato loro la parte in cui è scritto “amica”» ride Gabi, divertita dal pensiero di un corvo con un braccialetto.

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Il caso di  Gabi è stato osservato da John Marzluff, professore di botanica all’università di Washington che sta effettuando uno studio sul rapporto tra i corvi e gli esseri umani. Insieme al suo collega Mark Miller, ha scoperto che i corvi hanno una relazione molto forte con le persone che le nutrono: «È sicuramente una comunicazione a doppia via quella che intercorre, capiscono i segnali l’uno dell’altro». Si crea una sorta di comunicazione tra l’animale e chi lo nutre: gli uccelli comunicano attraverso il corpo e a loro volta riescono a “leggere” e a capire i messaggi che l’uomo manda attraverso i propri movimenti.

La mamma di Gabi è entusiasta e incoraggia la figlia: «Mi fa piacere che lei impari ad amare gli animali e che abbia voglia di condividere». Nel video che segue i lettori più attenti noteranno che i corvi non sono gli unici animali ad attendere il cibo della piccola Gabi.

http://www.caffeinamagazine.it/la-storia/12046-storia-di-una-bambina-e-i-suoi-corvi-lei-gli-da-da-mangiare-e-loro-la-riempiono-di-regali

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L’animale che accompagna gli iniziati è il corvo,.

Portatore di disgrazia secondo la tradizione popolare come anche il tredici, la notte, la luna, il femminile. Gli antichi attributi della personalità magica!

Il suo simbolismo è duale, essendo collegato sia con la saggezza, la preveggenza e la lungimiranza, sia con la morte e la distruzione: le sue peculiarità lo fanno animale solare e notturno al tempo stesso.

Nelle fiabe invece il corvo ha una funzione importante: è lui a sapere! Trasmette messaggi di importanza vitale solo per chi può udire e comprendere.

I corvi siedono sul confine tra la vita e la morte, possono guardare in entrambe le direzioni e avrebbero potuto fare da mediatori, ma…chi capisce la lingua dei corvi?

Un ricercatore ha scoperto che i corvi non solo hanno un linguaggio differenziato, ma si prendono persino gioco degli esseri umani che li disprezzano. Corvi e cornacchie hanno una sorta di comunicazione telepatica, vivono in solitudine liberamente scelta, perchè girano volentieri da soli e vivono la comunità solo come una rete intorno a sé.

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Ecco Giugno, il mese del Sole, della libertà, di Giunone, dea della Luce !

Giugno, denominato anche Mese del Sole o Mese della Libertà,



Eppure ogni anno mi emoziono quando vedo i primi papaveri. Appaiono in posti impensati, improvvisamente, come luci rosse e brillanti che annunciano l’estate. Liberi di rinascere quando vogliono e dove vogliono. Se li cogli appassiscono subito proprio perchè sono il simbolo della libertà!

Giugno è il 6º mese dell’anno secondo il calendario gregoriano, ed è il primo mese dell’estate nell’emisfero boreale e il primo dell’inverno nell’emisfero australe; consta di 30 giorni e si colloca nella prima metà di un anno civile.

La denominazione Mese del Sole deriva dal fatto che in corrispondenza del 21º giorno del mese, ovvero nel solstizio d’estate, l’asse terrestre presenta un’inclinazione tale da garantire la massima durata di luce nell’arco di un giorno. In contrasto con il solstizio d’estate, il solstizio d’inverno che cade il 22 dicembre, rappresenta il giorno dell’anno solare più corto, in quanto l’asse terrestre raggiunge un valore di declinazione negativa, rappresentando quindi l’inizio della stagione invernale nell’emisfero boreale.

La traduzione inglese del nome, June, viene usata come nome proprio femminile.

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Jaques Louis Dubois (French. 1768-1843) – Giunone

Il nome Giugno deriva dal mese romano Junius che trarrebbe origine, secondo Ovidio, da juniores: “ i giovani” a cui i romani dedicavano questo mese( avendo Romolo diviso la popolazione romana in due, i maggiori, gli adulti anziani, appunto e i minori, i giovani abili alle armi, così che i primi governassero con la saggezza e i secondi con la forza delle armi.

Secondo altri il nome deriverebbe dal nome della Dea Giunone Juno, dea della luce, protettrice delle donne, delle nozze e dei parti, sposa- sorella di Giove e simbolo della prosperità femminile, a cui il mese era dedicato.

Calendario arcaico romano: Junuis era il quarto mese del calendario e contava 30 giorni

Calendario della repubblica romana: Junius era il quarto mese del calendario e contava 29 giorni

Calendari Giuliano ed Augusteo: Junius era il sesto mese del calendario e contava 30 giorni

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Per gli Ebrei, Sivan è il nono mese del calendario e prenderebbe il nome dal babilonese Simanu, dura 30 giorni e va da maggio a giugno, Tammùz. Il decimo mese, prende il nome da un personaggio biblico, Dumuzi ha 29 giorni e va da giugno a luglio, il suo nome babilonese era Duzu

Per i Musulmani Rabe’e Al-Thani, che conta 29 giorni, è il quarto mese del calendario e va da Maggio a Giugno, mentre Jamadiyu’l-Aval ha 30 giorni, è il quinto mese e va da giugno a Luglio

Per i Persiani Khordad, terzo mese del calendario, contava 31 giorni e andava da Maggio a Giugno, mentre Tir, di 31 giorni era il quarto mese e andava da Giugno a Luglio

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Per i celti Simivisonios ( tempo chiaro) ottavo mese del calendario, contava 30 giorni, e andava da Maggio a Giugno, mentre Equos ( tempo dei cavalli) nono mese contava 30 giorni e andava da Giugno a Luglio

Anche i pellerossa d’America adottarono il computo dei mesi al sistema importato dai pionieri, ma i loro mesi erano legati alla Luna e quindi ogni popolo aveva nomi propri per ogni mese dell’anno: Secondo la testimonianza di Alce nero, del popolo Lakota, era Luna che ingrassa, e per gli indiani Chippewa e Ojibwa era Luna della Fioritura

Durante la Rivoluzione Francese il periodo che andava dal 20 Maggio al 18 Giugno fu chiamato Prairial ( Pratile) mentre quello che andava dal 19 Giugno al 18 Luglio prese il nome di Messidor ( Messidoro)

Nel Medioevo il mese di Giugno veniva rappresentato come un giovane che tosa un montone.

Le giornate si allungano fino al giorno 21, Solstizio d’Estate, poi cominciano ad accorciarsi.

Il Mese di Giugno è il Mese della Libertà: 2 Giugno la Festa della Liberazione,  19 giugno: La Statua della Libertà arriva nel porto di New York ,6 giugno: D-Day, Lo sbarco in Normandia, 22 giugno: Prima edizione dei giochi olimpici,27 giugno: Primo sportello automatico per il prelievo di contanti ….

Il mese di giugno si distese all’improvviso nel tempo, come un campo di papaveri.
Pablo Neruda 

Fonti:

http://www.studioemys.it/Pavia.html

http://www.lunario.com/docs/mesepermese/Mesi/

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Il 20 maggio è la Giornata mondiale delle api fondamentali per la nostra sopravvivenza. Cosa si può fare?

World Bee Day

A scuola fin da piccoli impariamo che da un piccolo insetto cicciotto a strisce che va di fiore in fiore dipende la sopravvivenza della vita su tutto il pianeta…e che, come tutti gli animali, si difendono pungendoci …e che rispettarle ne vale la pena che il miele ci piace molto…e cosa c’è di più poetico che vedere le api al lavoro in un variopinto campo di fiori accompagnate dal loro ronzio musicale mentre infiniti profumi solleticano i sensi e sopra il cielo approva…

Proprio ieri ho sentito il ronzio sul mio terrazzo fiorito e mi sono affrettata a mettere un piattino con acqua per loro… poca che se no rimangono intrappolate…e sassolini e piccole pietre perchè possano bere più facilmente…

Le api sono fondamentali per la nostra sopravvivenza eppure, a causa dell’impatto umano, rischiano di scomparire.

Da oltre trenta milioni di anni le api svolgono un servizio ecosistemico essenziale aiutando i fiori a espandere il proprio areale e a riprodursi.

Oltre che alla sopravvivenza di molte specie vegetali, questi incredibili insetti sono necessari per la sopravvivenza della nostra specie, contribuendo in maniera decisiva alla sicurezza alimentare globale.

Oltre due terzi delle colture utilizzate per la nutrizione umana sono infatti impollinati dalle api, le quali svolgerebbero inoltre un ruolo attivo nel mantenimento della biodiversità e nel ripristino delle aree prossime alla desertificazione.

Le api, considerate oggi dei super-organismi, potrebbero perfino aiutarci nella comprensione del nostro cervello.

I motivi per proteggere queste piccole e laboriose creature (anche se ovviamente la conservazione della natura dovrebbe prescindere da ragionamenti utilitaristici) sono dunque molteplici.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle api e chiedere azioni concrete per la loro tutela, si celebra il 20 maggio la Giornata mondiale delle api.

Le api sono a rischio di estinzione e favorire la loro presenza nei nostri giardini non è importante solo per l’ecosistema in generale ma anche perché questi insetti sono in grado di aiutare l’impollinazione dei fiori, dei frutti e delle piante che curiamo ogni giorno.

Anche le coccinelle e le farfalle sono insetti belli e utili. Le prime contribuiscono alla lotta ai parassiti dell’orto (dato che si nutrono di altri insetti) mentre le seconde favoriscono l’impollinazione.

Oltre a circondarci di piante apprezzate da api, farfalle e coccinelle possiamo attirare gli insetti utili nel nostro giardino appendendo delle apposite casette, una sorta di rifugio sicuro per questi piccoli e preziosi alleati della terra.

Volendo, si possono anche realizzare fai da te, ma se non avete tempo ecco alcune idee pronte all’acquisto che possono rivelarsi anche un ottimo regalo per gli appassionati di orto e giardino. I prezzi oscillano dai 10 ai 25 euro:

Casetta per api

La casetta per le api riproduce le condizioni adatte per la sopravvivenza e il benessere delle api solitarie. Oltre alla struttura in legno, ci sono inclusi dei semi di fiori appositamente selezionati tra quelli più graditi a questi insetti. Si consiglia di posizionare la casetta in una zona soleggiata, preferibilmente esposta a Sud. La potete trovare qui.
Si tratta di una casetta adatta alle api solitarie realizzata in legno resistente con certificazione FSC. Proprio come i classici alveari, la struttura si compone di vassoi individuali che possono essere aperti ed è stata progettata in modo tale da attirare le api solitarie che possono trovare in questa piccola casa il loro habitat perfetto. Potete trovarla qui

Casetta api hotel

Questa piccola casetta per api può essere considerata un hotel per gli insetti, uno spazio adatto e sicuro dove si possono rifugiare. La struttura è costruita con legno di alta qualità e zinco sul tetto, per questo garantisce durata nel tempo e resistenza a qualsiasi condizione climatica.

Casetta per insetti

Questa casetta per insetti è adatta ad api solitarie, crisope verdi, coccinelle e forbicine, tutti insetti utili nei nostri giardini dato che impollinano le piante e agiscono come naturali anti parassitari. La struttura gli consente di nidificare e andare in letargo in inverno e vivere comodamente in primavera-estate. La trovate qui

E nel mondo ci sono iniziative per allevare le api in città in tutta sicurezza per loro.

In Francia, già dal 2008, spopolano le arnie urbane. Olivier Darné, ad esemio, è diventato famoso per aver istituito la Banque du Miel: con almeno 10 euro si può ricevere parte del miele raccolto, un’arnia condominiale e la partecipazione a laboratori didattici sulle api urbane.

Sempre a Parigi è nato il Miel Béton; prodotto nel quartiere Saint Denis, è oggi in vendita presso le Gallerie Lafayette. Sono circa 300 le arnie urbane di Parigi per un totale di 50 chili di miele prodotto in città!
In Inghilterra

Anche in Inghilterra lo urban beekeping è di moda, a partire dai tetti di istituzioni economiche come la London Stock Exchange, il Tate Modern o il Waldorf-Astoria: a Londra si contano infatti 2.000 arnie, e sono nate anche associazioni a sostegno dell’apicoltura in città.

Bee Collective presso la stazione della ferrovia di Victoria ha creato una vera e propria ‘casa del miele’ allo scopo di aiutare gli apicoltori novelli.

A New York l’apicoltura urbana è iniziata soltanto nel 2010, con Bees Without Borders, l’associazione di Andrew Coté il cui miele, prodotto dai 250 alveari dell’East Village, viene venduto per beneficienza.

E in Italia? Previa autorizzazione delle autorità competenti, è possibile installare la propria arnia a 5 metri da un confine di proprietà, e a 10 da una strada pubblica.

Iniziative a Milano, Torino,Napoli, Bologna, Palermo.

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L’iris, la Luna e il Plenilunio dello Scorpione

L’IRIS, LA LUNA E IL PLENILUNIO DELLO SCORPIONE


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Nel mio giardino sono sbocciati gli iris, tutti insieme, come se improvvisamente si fossero accese tante luci viola, rivolte verso il cielo. Un profumo che esalta ogni mia più profonda emozione e mi fa battere il cuore all’unisono con l’universo.
Nel cielo si accende in questi giorni la luna, tutta tonda: è il plenilunio, la luna piena. Nell’anno si è appena entrati, astrologicamente, nel segno del Toro.
Ogni anno, in questo periodo, succede tutto questo, sarà un caso?
E’ un caso pieno di significati. Cosa può legare questi tre elementi? Una energia particolare fa sì che l’iris sbocci, che la luna si mostri alla terra completamente illuminata, che dalla terra si veda la luna  nel cielo nella costellazione del Toro  o dello Scorpione, sia allineata con la luna. Ogni anno, dai tempi dei tempi. L’energia è la causa di tutto ciò che è manifesto, dal granello di sabbia all’universo intero e dell’inizio di tutto. Una energia vibrante e in continua evoluzione. Una energia che spinge ad aspirare all’esistenza più evoluta, dal granello di sabbia all’universo intero.

Domanda: Allora potrò diventare una stella, o un sole, o un universo? A qualcuno dovrò pure ispirarmi!

Ecco perchè l’Energia primaria si collega in cicli ricorrenti in ogni regno di natura agli esseri viventi: per spingerli a raggiungere i loro obbiettivi di evoluzione. Più si ha coscienza e più si è in grado di recepire l’Energia e usarla per l’evoluzione. Più si ha coscienza di appartenere ad un livello di evoluzione, più si è in grado di di innescare una catena di eventi che coinvolgono più livelli.

Domanda: E se non sono cosciente? L’Energia ti spingerà  comunque alla tua evoluzione.

Domanda : E come posso incominciare? Osserva la luna piena il giorno del suo massimo splendore, senti il profumo degli iris, percepisci la luce dell’occhio del Toro, la stella Aldebaran. Lasciati riempire dall’energia di luce, sentila vibrare in te, collegati all’energia universale  e sentiti parte operante del progetto dell’evoluzione, perfettamente inserito nel tuo gruppo di appartenenza, l’umanità. Guarda la tua vita come al mezzo per contribuire all’evoluzione di tutti e di tutto. Progettala in un ottica universale. Vivila per te e per gli altri.
Domanda: Ce la posso fare? L’energia è a portata di tutti, in ogni momento, in ogni luogo, è inesauribile, come una cornucopia senza fondo. E’ la tua causa. E’ la tua vitalità.
E se vuoi saperne di più continua a leggere… Continua a leggere “L’iris, la Luna e il Plenilunio dello Scorpione”
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L’albero della Rinascita e la Festa del Fuoco di Maggio!

(Micea Eliade,)

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Quest’anno voglio augurare emozioni…

foto di Laurin

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La musica della natura è accordata a 432 Hertz e il tuo cuore batte a 8 Hertz. Sei consapevole di far parte della sinfonia dell’universo?

(si consiglia di leggere l’articolo ascoltando la musica)

Il mio strumento preferito è il violino! La musica che amo di più è quella classica! Il Pachelbel Canon in D Major è uno dei miei ascolti preferiti …Mi fa sentire al posto giusto al momento giusto …sento la sinfonia vibrare in me e amplificarsi nello spazio in un turbinio di luci e brillantini …e tutto intorno a me risuona di queste note che mi dicono di essere …come quando dopo la pioggia sale dalla terra una nebbiolina profumata che riflette mille colori ed ha un suono che solo il cuore percepisce…la musica della Natura !

La musica della Natura è accordata a 432 Hertz. 
Per musica a 432 Hertz si intende quella musica composta e suonata utilizzando strumenti di accordatura intonati a 432 Hertz. La frequenza di 432 Hz è strettamente connessa ai cicli della natura, perfettamente in armonia con l’universo.
Tutto in natura vibra con un’intonazione a 432 Hertz, multiplo di 8Hz che è il battito della terra.
Secondo diverse fonti, il cuore del nostro pianeta batte, non udito dall’uomo, a 8 Hz. La natura (e in particolare i versi degli animali) vibra a multipli di 8: dal ronzio della api al cinguettio degli uccelli, al canto dei delfini, tutto nel mondo naturale segue questa regola.
Le ricerche sulle frequenze della natura sono diventate sempre più importanti e numerose nell’ultimo secolo e annoverano, tra gli studiosi, personaggi di spicco quali Nikola Tesla, Albert Einstein, Rudolf Steiner.
Tutta la manifestazione ha un ritmo e una vibrazione ed anche l’uomo ha una vibrazione perché vibra e risuona. Tutto ciò che vive possiede delle modalità espressive che vengono espresse dal numero e dal tono delle sue vibrazioni.
Ogni tipo di vibrazione si esprime con un tono e una qualità, perciò la vita è prodotta dal numero e dal tono delle oscillazioni.
Ogni vita può essere paragonata alla sinfonia che è suonata con un certo suono e con un tono.
Tutte le forme di vita sono delle scale armoniche che contengono altre note e sottonote perché tutte le forme di vita hanno, nell’essenza, quella Nota Fondamentale.
Tutte le forme di vita sono delle sfumature armoniche che provengono dalla Prima Nota che originò la creazione. Poiché l’oggetto con una forma solida nello spazio deve avere delle dimensioni che lo possano contraddistinguere per degli attributi specifici da altre forme diverse, tutta la manifestazione è una grande sinfonia.
Ma non c’è una nota uguale all’altra, eppure sono in perfetto accordo.
Nell’induismo si afferma che tutto ciò che risuona emette una qualità di toni a cui è collegato un modo di essere, un modo di vivere e uno stato d’animo.
Secondo gli insegnamenti di Pitagora si dice che nella realtà esiste l’Armonia, perché ogni regno della vita ha una sua modalità di esprimere la vita, perciò possiede il suo numero e il suo tono, che è diverso e differente da quello delle altre specie viventi.
I quattro regni, minerale, vegetale, animale e umano possiedono una gamma di suoni e di toni espressivi che sono articolati salendo da una scala che è crescente e che progredisce dalla pietra all’uomo, e che continua in tutto l’universo.
Anticamente si diceva che ogni regno possiede una nota fondamentale che è l’archetipo che rappresenta l’intero regno, perché impersona l’Idea fondamentale che il regno deve esprimere.
Ogni entità manifesta possiede la sua vibrazione, un suono e un tono che è l’espressione caratteristica del suo essere.
Tutte le saggezze antiche dicono che l’esistenza è una vibrazione con un certo numero e un certo tono di vibrazioni espressive che mettono in moto l’etere.
L’Essere Cosmico è il grande musico che usa la tastiera del suo Logos che è Intelligenza e Consapevolezza suprema, perciò l’Essere usa la Saggezza infinita per plasmare l’etere con la sublime melodia che esegue.
Da questa armonia provengono delle armoniche di numero e di diversa qualità di tono con cui avviene il continuo rinnovamento della creazione.
Anche l’uomo possiede la sua nota essenziale e contribuisce alla creazione.
Anche l’uomo può usare la tastiera del suo logos, cioè l’intelletto per far risuonare le note e plasmare l’etere per modellare il suo atto creativo.
L’uomo può muovere l’etere, che è l’elemento eterico del piano esistenziale in cui l’organismo umano agisce.
L’etere risponde all’azione dell’uomo e la materia eterica si modella secondo la struttura e la qualità fondamentale di quella nota.
Esiste un principio di assonanza tra il microcosmo e il macrocosmo, poichè anche il punto più microscopico possiede un tono poiché ogni vibrazione è un’armonica della prima Nota fondamentale.
Se impariamo a riconoscere la qualità del suono e del tono di ogni essere che è esistente sappiamo riconoscere la vita e possiamo risuonare in armonia con ogni forma di vita.
L’umanità è un’entità che usa una tastiera collettiva e se anche un singolo uomo è disarmonico tutta l’umanità produrrà delle melodie discordanti con effetti limitanti ala sua evoluzione.
Per poter stare bene ed essere allineati alle armoniche della Natura è necessario riaccordare noi stessi e riaccordare la musica alle frequenze dell’Universo.
Per generare un mondo fatto di esseri umani in sintonia con la vita e il suo significato.
Scegliamo di sintonizzare di nuovo noi stessi sulle frequenze dell’Universo.

Le ricerche sulle frequenze della natura sono diventate sempre più importanti e numerose nell’ultimo secolo e annoverano, tra gli studiosi, Nikola Tesla, Albert Einstein, Rudolf Steiner, Roberto Assagioli.

C’è anche la musicoterapia che ha identificato nella musica di Haydn, Bach, Mozart, Corelli, Rossini, Vivaldi, Strauss e Respighi, citando alcuni, e ancora Pachelbel (Canone in RE), Pier Luigi da Palestrina, Handel, il modo per riallineare l’essere umano al suo stato di benessere.
E perfino il leader dei Rolling Stones Mick Jagger e lo studioso Ananda Bosman.

Per diffondere le conoscenze riguardo alla musica della natura è nato anche un portale, , che raccoglie ricerche e testimonianze.

Ma chi di noi è consapevole di agire secondo la sua nota unica ed personale come elemento indispensabile alla sinfonia dell’Universo?
E che dal suo essere in sintonia dipende la qualità della sua esistenza?
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La leggenda dell’eclissi e del Sole e della Luna: una storia di un amore eterno!

Quando ero piccola la nonna mi raccontava una leggenda del Sole e della Luna che mi affascinava ed ero convinta che l’eclissi fosse il culmine della loro storia d’amore!

Da sempre e per sempre!

Ogni volta che si ripete così sotto gli occhi di tutto l’universo è un potente messaggio d’amore, un invito e monito a tutti gli esseri viventi.

Tanto per confermare che non esiste evento in Cielo o in Terra che non sia motivato ed esaltato dall’Amore!

Per ricordarmi che io sono polvere di cometa di pura energia condensata ed ho in me un po’ di sole e un po’ di luna e un po’ di stelle!

Non sono forse felice quando splende il sole e mi riscalda, la luce mette in risalto i colori intorno a me,e vivo le mie esperienze con gioia e sono compassionevole e determinata , e mi piace condividerle con gli altri.

Non sono felice un po’ melanconica quando la notte mi rannicchio su me stessa, dubbiosa sul futuro, impaziente di vedere realizzati i miei progetti, interrogando la luna che mostra sempre la stessa faccia e sobbalzando di gioia per una stella cadente, Eppure il giorno dopo sono sempre quella felice e piena di voglia di fare.

E sono un pò sole e un po’ luna e un po’ stelle!

E tutto sono io …

Come il Sole, la Luna, e le stelle…

Allora mi domando… non sarà l’energia di Amore a tenere insieme tutte le parti di me stessa come..

“ amor che move il sole e l’altre stelle..”in tutto l’universo.!

E dato che nell’universo ogni essere vivente è interconnesso eventi come un’eclisse spingono a spostare l’attenzione dalla mente al cuore, a considerare altro da sé e scoprire energie più potenzianti…

Per esempio Amore?

Amore per tutte le parti di me.

Amore per me quando sto nel traffico in fila e sorrido al vicino… e sorride anche lui.

Amore per me quando il sufflè mi cade sul pavimento e inventiamo un’altra cena.

Amore per me quando ho finito il gilet ad uncinetto come piace alla mia nipotina.

Amore che genera Amore.

Questo per me è il “ cambiamento”

Cambiare ottica ! Trovare l’Amore che c’è in ogni cosa !

Constatare che anche il buio è …Amore per la Luce!

E tu ?

Quando il Sole e la Luna si sono incontrati per la prima volta si sono innamorati perdutamente e da lì hanno cominciato a vivere un grande amore. Il mondo non esisteva ancora e il giorno che Dio decise di crearlo, diede loro un tocco finale… il bagliore!

Dio decise che il Sole avrebbe illuminato il giorno e che la Luna avrebbe illuminato la notte e per questo motivo sarebbero stati costretti a vivere separati.

Entrambi furono invasi da una grande tristezza e capirono che non si sarebbero mai più trovati

La Luna era sempre più triste. Nonostante il bagliore dato da Dio, si sentiva sola.
Il Sole a sua volta aveva vinto un titolo di nobiltà ” Astro re” ma neanche questo lo rendeva felice.

Dio allora li chiamò e spiegò loro:

– ” tu, Luna, illuminerai le notti fredde e calde, piacerai agli innamorati e sarai spesso protagonista di bellissime poesie.”
–  “quanto a te Sole, manterrai quel titolo perché sarai il più importante degli astri, illuminerai la terra durante il giorno, darai calore all’essere umano e solo questo renderà le persone più felici.”

La Luna diventò ancora più triste con quel crudele destino e pianse amaramente e il Sole nel vederla così triste, decise che non poteva essere debole, perché doveva darle forza e aiutarla ad accettare ciò che Dio aveva deciso.

Eppure era così preoccupato che decise di  chiedere qualcosa a Dio:
– Signore, aiuta la Luna, per favore, è più fragile di me, non sopporta la solitudine…

E Dio … creò le stelle per fare compagnia alla bella Luna.
Così la Luna ogni volta che è molto triste ricorre alle stelle che fanno di tutto per consolarla, ma quasi mai lo ottengono.

Oggi entrambi vivono così… separati, il Sole finge di essere felice, e la Luna non può nascondere la sua tristezza.
Il Sole arde di passione per lei e lei vive nelle tenebre del suo dolore.

Dicono che la volontà di Dio fosse che la Luna dovesse essere sempre piena e luminosa, ma non ce l’ha fatta… quando è felice, riesce ad essere piena, ma quando è infelice è calante , non è nemmeno possibile apprezzare la sua luminosità.

Luna e Sole seguono la loro strada.

Lui solitario ma forte e lei, accompagnata dalle stelle, ma debole.

Gli uomini cercano sempre di conquistarla, come se fosse possibile. Alcuni sono andati persino a lei, ma sono tornati sempre da soli. Nessuno è mai riuscito a portarla sulla terra, nessuno è mai riuscito a conquistarla, eppure molti ci hanno provato.

Ma Dio decise  che nessun amore in questo mondo doveva essere impossibile, nemmeno quello della Luna e del Sole…

e così lui creò l’eclissi.
Oggi Sole e Luna vivono in attesa di quel momento, quei momenti a loro concessi  e però tanto rari.

Quando guarderai il cielo, d’ora in poi e vedrai che il Sole copre la Luna, è perché il sole si sdraia su di lei e cominciano ad amarsi.

E ‘ a quell’atto d’amore che   è stato dato il nome di Eclissi.

È importante ricordare che la luminosità della sua estasi è così grande che si consiglia di non guardare il cielo in quel momento, i tuoi occhi possono accecarsi nel vedere tanto amore…

Opera di Evelyn de Morgan (1855-1919)

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Il Dente di Leone è un fiore, si mangia e ci si fa anche il miele

CIAO SONO IL DENTE DI LEONE

(10) Pietre: Bosco e Magia | Facebook

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La buona notizia del venerdì: Sono arrivate le rondini…è Primavera!

in deliziose cappe di raso nero
dattilografavano il risveglio
dettàto dall’aurora.”

Le rondini “di Farfa (1879-1964)

Le rondini sono uccelli davvero straordinari, pesano circa 20 grammi ma riescono a percorrere in volo oltre 5000 km, superando mari e deserti senza riposo e lottando contro tempeste e perturbazioni.
Sono uccelli migratori, arrivano dall’Africa e nidificano in Italia. Hanno uno straordinario senso dell’orientamento che li fa tornare sempre allo stesso nido che perfezionano di anno in anno.
Ma c’è di più. Queste preziose creature svolgono la funzione di insetticida ecologico, cacciando in volo zanzare e mosche e altri insetti. Sono in grado di raggiungere una velocità dai 40 ai 50 chilometri all’ora!

Ogni coppia di rondini, infatti, riesce a catturare e mangiare fino a 6.000 esemplari al giorno nella stagione riproduttiva.
Soltanto in Italia ogni anno questi uccelli migratori predano dalle 12mila alle 31mila tonnellate di insetti in modo assolutamente naturale.

Un motivo in più per proteggere le rondini!

Ricordiamo che distruggere (come accade puntualmente!) i nidi di questa specie protetta, insieme ai rondoni e balestrucci è reato.

La rondine è da sempre associata alla stagione primaverile, e quindi alla rinascita e fin dall’antichità le sono attribuiti moltissimi significati simbolici!

Gli Antichi Egizi la associavano alla dea Iside, ritenendo che di notte quest’ultima si trasformasse in rondine per piangere sul sarcofago del dio Osiride, annunciandone il ritorno dal Regno dei Morti.

Nell’antica Grecia era considerata un dono di Afrodite mentre gli Antichi Romani la ritenevano una manifestazione dei Lari, divinità protettrici della casa.

Nella tradizione cristiana è invece simbolo della resurrezione proprio perché fa ritorno ogni primavera annunciandone l’arrivo.

Nella tradizione ebraica, la rondine è considerata benedetta e protetta dal Divino, ma simboleggia anche il cambiamento e gli aspetti ciclici della vita, che rappresentano l’esperienza trasformativa della crescita spirituale.

La rondine ha un ruolo privilegiato persino nel Feng Shui, che la associa ai nuovi inizi e alla fortuna, e per questo consiglia di disporre oggetti artistici ispirati a questo uccello negli spazi di lavoro o nelle stanze che necessitano di una sferzata di energia.

Nei sogni invece si dice rappresenti il più delle volte il bisogno di cambiare aria o di una metamorfosi interiore.

Fonte

Farfa, pseudonimo di Vittorio Osvaldo Tommasini (Trieste, 10 dicembre 1879 – Sanremo, 20 luglio 1964), è stato un pittore, poeta e fotografo italiano.

Rondine, qual è il significato simbolico dell’uccello che annuncia il ritorno della primavera – greenMe

Hirundinidae – Wikipedia