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* Non siamo in guerra, siamo in cura… ascolta,respira,ama!

Aprile è il mese che precede il boom energetico di metà anno, ne ho parlato sulla mia Guida Astroenergetica.

(Con marzo inizia un periodo di grande sostegno energetico che ti farà sentire forte, in buona risonanza. E’un momento ideale per chiudere situazioni che sono in blocco da annie che sembrano non volersi allontanare da noi. La differenza tra marzo e aprile sarà in intensità perché aprile risulterà essere più flebile, sentiamo che qualcosa sta cambiando in concomitanzacon l’inizio del canale spirituale legato al pianeta Plutone di cui ti parlerò più avanti. Considera questi mesi con grande importanza per terminare qualcosa che hai in sospeso da tempo)

Questo rappresenta il primo passaggio dell’anno dopo il crollo di febbraio che è coinciso con la diffusione del covid-19.

Non mi interessa entrare nell’argomento ma nel contesto energetico che ci sta preparando a un boom di energia forte, molto importante. Vorrei che tutti fossero pronti a ricevere questo aiuto incredibile, non possiamo e vogliamo anticipare eventi o scenari, non sono importanti.

Stamattina ho letto un messaggio di una cara amica che si occupa di EFT che diceva “…non siamo in guerra, siamo in cura”.

Che bel messaggio! Tutto vero. Siamo in cura perchè questo mondo così com’è stato fino a ieri, non era perfetto.

Bisogna fare un passo indietro e pensare al nostro vero benessere, alla nostra armonia, al nostro percorso di crescita.

 

curva 2020

 

Vi lascio i due simboli che ho studiato per i due canali che attualmente saranno attivi:

 

portale psichico

Il portale psichico (gennaio – settembre) e il portale spirituale (aprile – ottobre). Spero che vi saranno di aiuto, questo è il mio caro augurio.

Domani ci sarà una Super Luna Piena, l’avete sicuramente letto da qualche parte perchè oggi si presta molta attenzione a questi fenomeni (capiremo anche questo). La Luna piena è un momento di incontro tra i piani spirituali e il piano terrestre. I nostri Maestri, le nostre guide ci ispirano e cercano di aiutarci.

portale spirituale

Mi piace pensare che ognuno possa unirsi in un momento di ascolto/meditazione da fare insieme, domani alle 22,00.

La ricchezza di questo mondo fatta di voci e abitudini diverse è meravigliosa. Ognuno può portare quello in cui crede, quello che è, non è importante se tu vuoi fare una preghiera o un mantra.

Non è importante se credi in Dio o nella Luce.

E’ il tuo cuore ad essere importante e vorrei che questo momento fosse liberamente vissuto da ognuno di voi, ma unito e consapevole. Cosa c’è di più bello nell’ascoltare tante voci diverse unite nello stesso Amore per la Vita e la Salute del nostro pianeta?

 

Qualcosa di nuovo sta per sorgere: ascolta, respira, ama.

 

Ciao figli delle stelle, tanto, tanto amore per tutti voi

https://energiamaya.org/articoli/

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* La buona notizia del venerdì: Questo momento è una grande opportunità per tutti gli esseri umani in tutto il mondo di cambiare strada.. Io comincio da me! e tu?

Ciò che per il bruco è una morte per la farfalla è una nascita”

Chi di voi non si è sentito intrappolato in una dimensione surreale e assolutamente inaspettata, colti di sorpresa e di stupore e di incredulità per esserci e per di più tutti insieme…

Tutti chi? Tutti gli esseri umani in tutti i luoghi della Terra.

Chi di voi non ha pensato subito di mettersi al sicuro con i soliti sistemi, fare provviste di ogni genere per poter sopravvivere a lungo, creare subito e prima possibile barriere sia materiali che psicologiche verso chiunque umano o animale, organizzare il lavoro da casa per continuare ad essere efficentissimi…

Poi stremati per tutta questa attività mentale e motoria siamo stati colti da una sensazione di silenzio fuori e dentro di noi come un tempo dilatato che mai avevamo concepito,come un meraviglioso vuoto da riempire di cose che avevamo spesso desiderato fare , di gente da rincontrare, di cieli da dipingere di blu e di emozioni di tutti i colori …

Ci siamo sentiti invasi da una certezza di non essere qui ed ora per caso e con un grande compito di osservatori per i posteri.

Ehi, ma chi ti credi di essere?

Intanto guardati veramente intorno e scegli con cura di cosa vuoi riempire questo nuovo tempo, nuovo per te, per i tuoi cari, per i tuoi amici,per il tuo intorno che ora è molto più della tua casa, la tua città, la tua nazione, è il mondo con tanti nuovi ruoli alla ribalta.

Ehi, non credi di esagerare?

Hai notato come la tua famiglia rappresenta un gruppo in continua evoluzione, che le “note stonate” sono risorse e che chiedere scusa a volte ristabilisce l’Armonia che desideri.

Con un occhio supercritico per esempio hai notato quante attività che ora non puoi fare oggettivamente sono superflue nella tua vita?

Lavori da casa e risparmi tempo da dedicare a te o ai tuoi cari e l’ambiente ringrazia.

Fai la spesa on line acquisti solo il necessario e risparmi sul badget e alimenti il tuo genio culinario.

Stare a casa ti suggerisce una diversa organizzazione degli spazi per creare armonia per tutti i componenti della famiglia e tanti modi di stare insieme a “ mettere a posto”

Hai mai scoperto quando eri piccola una cantina o una soffitta della nonna con ricette di cucina, guide di lavori a maglia, pastelli di luoghi incontaminati, oggetti misteriosi di uso comune.

E chi di noi non ha un cassetto da tempo chiuso in attesa di essere “messo a posto quando vado in pensione”

E ci viene voglia di sentire quel parente e pensa un po’ lo troviamo su FB e magari possiamo chiaccherarci con Skipe.

Viva la tecnologia se usata quando serve!

E mostrarne ai bambini quanto si può creare invece di subire passivamente. E scoprire che puoi comunicare anche la tua emotività se guardi negli occhi la persona al di là della rete.

Mettendo cartelli di buon augurio sul balcone scopro che nella palazzina ci sono due musicisti che suonano per tutta la piazza tutti i giorni alle 17 e mi commuovo.

E come ha acquistato valore la parola grazie, che continui a ripetere a chi ti consegna la spesa e anche al condomino burbero che ora invece ti chiede da lontano come stai ed è sincero.

Vabbè, tanto poi ricomincerà tutto come prima..

Niente sarà come prima. Hai riscoperto che tutti sono ancora capaci di pensare e agire attraverso l’Amore che è la colla che tiene insieme l’universo intero…da sempre e per sempre.

Ma tutto questo come ti fa sentire?

Ah molto bene, mi pare di respirare aria pura che in giro c’è solo chi è necessario per il bene di tutti.

Ma tu non sei compreso in quei tutti?

Ognuno è parte del tutto e ognuno può fare in piccolo o in grande secondo le sue possibilità!

Basta la Volontà di fare, fare con Amore per tutti come la goccia del mare fa il mare.

Qualcuno ha detto che se vuoi cambiare il mondo devi cambiare tu.

E allora vuoi avere fiducia che tutto cambierà per il bene di tutti?

E che presto torneremo a pranzare con gli amici, a passeggiare in riva al mare, ad abbracciarci e danzare nel sole …

Io sì e comincio da me!

Ma sì, il futuro sarà migliore!

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* Imbolc o Candelora… la luce e poi la rinascita di Primavera!

 

 

 

 

Imbolc :

la Luce che annuncia il nuovo che nasce, arricchito dai propositi della stagione passata.

                                                       Come sempre e per sempre .🌞

https://lauracarpi.wordpress.com/2019/01/30/imbolc-la-festa-della-luce/

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* La buona notizia del venerdì: Il cervello batte Hal

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Uno dei massimi istituti giapponesi di ricerca scientifica, il Riken – Advanced Institute for Computational Science – ha recentemente programmato un supercomputer servendosi di un software open source NestNeural Simulation Tecnology – al fine di simulare il funzionamento di una rete di 1,73 miliardi di neuroni connessi tra loro da 10,4 trilioni di sinapsi.

L’obiettivo dell’esperimento era quello di valutare i limiti dell’attuale  capacità di simulazione dell’attività di una struttura biologica grande circa 2 volte meno di un cervello umano. Al tempo stesso si misurava la capacità di calcolo del supercomputer Kei,uno dei computer più moderni e potenti al mondo, dotato di 705.024 processori  per circa 1,5 milioni di gigabytes di Ram.

Il computer, il cui nome deriva dalla parola giapponese kei (che vuol dire “10 biliardi”),  è stato prodotto dalla Fujitsu per conto dell’Istituto Riken a Kobe in Giappone. Nel Novembre 2011 è stato il primo congegno al mondo a superare la soglia dei 10 petaflops (Floating Point Operations Per Second), ovvero dei 10 biliardi di calcoli al secondo a cui deve il suo nome. Il supercomputer ha raggiunto comunque una completa operatività solo  verso la fine del 2012.

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Malgrado le sue eccezionali capacità (qualcuno l’ha persino paragonato a un embrione di Hal, il supercomputer di 2001 Odissea nello spazio), però, Kei ha impiegato 40 minuti per riprodurre l’uno per cento delle attività che un cervello umano svolge comunemente in un secondo.

Buon vecchio cervello!

Nonostante sia un modello di almeno 35 mila anni fa – o più, secondo diverse stime – rimane sempre il più veloce; oltre ad essere estremamente piccolo e leggero, naturalmente.

Eppure nessuno se ne rende pienamente conto di questa fantastica, continua attività del nostro cervello; nessuno riesce a credere che il supercomputer sia – per ora almeno – così al di sotto delle quotidiane prestazioni di un encefalo umano.

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Proviamo allora a pensare come la nostra vita, in ogni istante, sia mediata dalle informazioni che gli organi di senso inviano al cervello e che questo elabora in microsecondi operando confronti con miliardi di dati in memoria e generando processi associativi che attivano milioni di automatismi. Così, per esempio, guidiamo l’auto ascoltando la radio o conversando con gli altri passeggeri, riuscendo a seguire un percorso prestabilito nella mente e a riconoscere i punti di riferimento – cartelli stradali, imbocchi di autostrade, rotatorie ecc. – utili per svoltare o cambiare strada al momento giusto; e siamo anche capaci di reagire con estrema prontezza ad eventuali anomalie del traffico, evitare un altro veicolo, frenare per un ostacolo improvviso, accorgerci di un autovelox  e – persino! – di ammirare e commentare il paesaggio.

Così un odore percepito per caso, in strada, mentre camminiamo di fretta, o un cambiamento della luce del giorno attraverso la finestra dell’ufficio, mentre siamo immersi nel lavoro, d’improvviso ci proietta in lontani ricordi, in mondi assai diversi e remoti, colmandoci di emozioni forti e del tutto impreviste. E riviviamo un luogo dell’infanzia o una persona cara che non c’è più, con una incredibile ricchezza di immagini, con un così grande dettaglio di particolari che mai avremmo detto, che non sapevamo proprio di possedere; e con un imbarazzante nodo alla gola .

Questo perché pare che l’encefalo umano lavori a oltre 38 petaflops, valore tuttora leggendario per i supercomputer. 

Molecular Thoughts

Buon vecchio cervello, sei sempre il migliore.

Il cervello è un mezzo, è una parte della materia che la Coscienza plasma per esprimere la propria volontà.

Il motore primario è la Coscienza.

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* L’autore di “Desiderata” si reincarna ogni secolo, ed in ogni secolo lascia il suo messaggio…

Questo testo viene quasi sempre presentato come “Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell’antica chiesa di San Paolo”.

Invece nel 1959 il reverendo Frederick Kates rettore della chiesa di St. Paul, a Baltimore, Maryland, incluse questo pensiero in una raccolta di materiale devozionale. In cima alla raccolta, c’era l’annotazione “Old St. Paul’s Church, Baltimore, A.C. 1692”, che è l’anno di fondazione della chiesa… da qui l’equivoco.

In realtà, l’autore di questi versi è Max Ehrmann, un poeta di Terre Haute, Indiana, vissuto dal 1872 al 1945, e scrisse Desiderata intorno al 1927.

Narra la leggenda che ci sono nel mondo nove “Desiderata”.

Al momento ne sono state ritrovate tre: la prima (la più antica) scritta in sanscrito ritrovata in India, la seconda ritrovata nella vecchia chiesa di Saint Paul a Baltimora nel 1962, la terza ritrovata in Bretagna nel 1998, sull’isola di Groix, in una casupola in pietra di pescatori a picco su un promontorio chiamato “Trou de L’enfer”.

L’autore di “Desiderata” si reincarna ogni secolo,

ed in ogni secolo lascia il suo messaggio…

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* L’ ( immacolata) concezione

L’ (IMMACOLATA) CONCEZIONE

Il concetto dell’immacolata concezione di Gesù sta al centro della tradizione cristiana ortodossa.

Ciò nonostante viene menzionato soltanto in due dei quattro Vangeli e in nessun altro testo del Nuovo Testamento.
Marco dice…..” ecco  la Vergine sarà gravida e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele, il che interpretato vuol dire: Dio con noi…”

Si fa riferimento ad una profezia di Isaia che fece nel 735 a.C. , per ingraziarsi l‘ allora Re  di Gerusalemme Araz.

Ma nulla fa pensare che si riferisse alla nascita di Gesù 700 anni dopo.
Inoltre Maria e Giuseppe chiamarono il loro figlio Gesù ( in ebraico Yehoshua)

Anche l’interpretazione del testo evangelico non è esatta: infatti la parola semitica tradotta come “vergine” è almah, che significa semplicemente  “giovane donna”,  mentre in latino la parola  “ virgo “  significa  “ nubile ” .
La verginità fisica attribuita a Maria diviene ancora più incredibile riguardo alla dogmatica asserzione cattolica che ella rimase sempre vergine.
Nei Vangeli viene confermato che Maria ebbe altri figli, e Gesù viene citato come il “primogenito”, e i suoi fratelli erano Giacomo, Iosa, Simone e Giuda, e anche delle sorelle.
Le scritture dicono che Gesù era un “Nazareno”, ma questo non vuol dire che venisse dalla città di Nazareth, la cui effettiva esistenza non è mai stata provata.
Giovanni Battista e il fratello di Gesù, erano Nazareni, individui ascetici , vincolati da rigidi voti durante periodi stabiliti, come nel caso di Mosè.
All’epoca di Giuseppe e Maria, i Nazareni erano affiliati alla comunità Essena di Qunram.


LA COMUNITA’ ESSENA DI QUNRAM .
La comunità osservava alcune severe regole disciplinari in rapporto al fidanzamento e al matrimonio dinastico.
Queste regole erano molto definite e imponevano una vita di castità eccetto che per la procreazione di figli solo ad intervalli stabiliti.
Tre mesi dopo la cerimonia del fidanzamento, aveva luogo un “ Primo Matrimonio” ufficiale con l’unzione degli sposi, che segnava l’inizio degli sponsali  nel mese di settembre.
Dopo di che erano permessi rapporti fisici, ma soltanto nella prima metà di dicembre.
Scopo di questa limitazione era assicurare che un’eventuale nascita messianica avvenisse in settembre, mese dell’Espiazione.  Se la sposa non concepiva i rapporti intimi erano sospesi fino al dicembre successivo e così via.
Una volta che la sposa in prova aveva concepito, veniva celebrato un “Secondo Matrimonio” con unzione per legalizzare l’unione.
Tuttavia la sposa era ancora considerata una almah, giovane donna, fino al compimento del Secondo Matrimonio, che non veniva celebrato fino a che lei non era in cinta di tre mesi.
Questo rinvio era stato stabilito in previsione di un possibile aborto.
I Secondi Matrimoni avevano quindi luogo nel mese di marzo.
Quindi Maria poteva benissimo essere la moglie di Giuseppe e allo stessa tempo una almah.
Ma Maria rimase in cinta mentre stava trascorrendo un periodo di prova come donna sposata  della gerarchia dinastica, un periodo nel quale erano proibiti i rapporti sessuali, e Giuseppe ebbe bisogno di avere l’approvazione del sommo sacerdote Abiatar , il designato Gabriele.
Dal tempo di re Davide, la dinastia di Abiatar era insediata nell’alta gerarchia ecclesiastica.
Oltre ai tradizionali titoli sacerdotali, gli Esseni conservavano anche i nomi degli arcangeli del Vecchio Testamento nella loro struttura governativa.
Quindi , secondo l’ordine gerarchico, sotto al gran sacerdote “Arcangelo Michele “ era il sacerdote “Angelo Gabriele”, che era anche l’Angelo Ambasciatore del Signore.
Così si spiega l’episodio dell ”Annunciazione”, dove si racconta che a Maria viene annunciata la nascita di Gesù dall’Angelo Gabriele.
In realtà si trattò di una conferma da parte di un alto sacerdote, che aveva il grado di Angelo Gabriele, nella gerarchia degli Esseni.
E questo permesso fu dato perchè Giuseppe era un diretto discendente di Re Davide e suo figlio avrebbe preso posto nella discendenza regale, quindi non poteva essere  abbandonato come un qualsiasi figlio illegittimo.
Dopo questa dispensa a Giuseppe sarebbero state applicate di nuovo le regole normali: prima fra tutte quella che nessun contatto fisico era permesso tra marito e moglie fino alla nascita del bambino.
Intanto le regole erano state infrante e Maria dette alla luce Gesù nel momento sbagliato dell’anno: domenica 1 marzo del 7 a.C.
Così Maria non solo concepì come almah, ma partorì anche come tale prima del Secondo  Matrimonio.

continua….: ” Le Marie :Lo sposo e la sposa

Fonti:

Robert Graves ” La dea Bianca” Adelfi Edizioni

Edoardo Schurè : ” I grandi iniziati” Edizioni Laterza

Illustrazioni : Antonello da Messina / Dante Gabriele Rossetti

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* Abitiamo nell’ Universo e Laniakea è la nostra casa

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La Via Lattea, il suo gruppo di galassie e altri 13 gruppi – miliardi e miliardi di stelle – formano Laniakea, l’Immenso Paradiso.

E precipitano verso il Grande Attrattore.

Ecco la nuova mappa dell’Universo.

Benvenuti a Laniakea, la nostra casa nel cosmo.

È una casa molto grande, con un diametro di 500 milioni di anni luce (circa), dove convivono migliaia e migliaia di galassie più o meno simili alla nostra.

La recente scoperta di questi inattesi confini è dell’Istituto di astrofisica dell’Università delle Hawaii, e va interpretata.

Tutti sappiamo che la Terra appartiene a un sistema solare e che quest’ultimo fa parte di una grande isola di stelle – circa 200 miliardi – che formano la nostra galassia, la Via Lattea. Da diversi anni gli astronomi sanno anche che la nostra galassia non viaggia sola nell’Universo, ma fa parte di una grande gruppo di galassie – un cluster – che tra loro estendono lunghi bracci di gas, polveri e materia oscura (materia di cui conosciamo l’esistenza, ma non la composizione).

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Ora si è scoperto che questo cluster fa parte di un ancor più vasto super-cluster a cui è stato dato il nome hawaiano di Laniakea, che in lingua locale significa immenso paradiso, suggerito da Nawa‘a Napoleon, un linguista dell’Università delle Hawaii, in onore ai navigatori polinesiani che grazie alla loro profonda conoscenza dei cieli riuscivano a orientarsi e a navigare nell’Oceano Pacifico.

La nostra casa, dunque, è assai più vasta di quel che si pensava fino a poco tempo fa e comprende centinaia di milioni di miliardi di stelle: se potessimo pesare questa incredile quantità di materia dovremmo mettere, sull’altro piatto della bilancia, cento milioni di miliardi di stelle come il nostro Sole.

«Anche se i risultati finali sono stati ottenuti solo nelle ultime settimane, il lavoro ha richiesto decine di anni e la collaborazione di centinaia di astronomi che hanno aggiunto tasselli importanti a questo quadro. Ora possiamo dire che abbiamo un grande schema della struttura dell’Universo in cui viviamo», ha detto Brent Tully, responsabile dello studio pubblicato su Nature.

 

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Secondo lo studio, all’interno di Laniakea vi sarebbero 13 cluster di galassie, compreso il Grande Attrattore. Quest’ultimo è un insieme di galassie che creano una forte anomalia gravitazionale che attira a sé la maggior parte delle galassie di Laniakea.

Ed è proprio studiando il moto di tutte le galassie che si è potuto capire che esse si muovono verso un punto preciso dell’Universo. Il lavoro è risultato ancor più complesso perché ogni galassia tende ad allontanarsi dalle altre (è l’effetto del Big Bang) e dunque si è dovuto scindere i movimenti di ogni singola isola di stelle.

 

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Questo è simile a scoprire per la prima volta che la tua città è in realtà parte del paese molto più grande che confina con altre nazioni.” -ha detto il ricercatore R. Brent Tully, un astronomo presso l’Università delle Hawaii a Manoa.

http://www.wired.it/scienza/spazio/2014/09/04/laniakea-superammasso-via-lattea/

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* Ogni grande ha con sè un gatto: Andrea Camilleri e Gatto Barone

Un gatto non è ” solo un gatto”!

Il rapporto tra gatti e scrittori ha origini secolari. Sarà perché allo scrittore serve quiete, e il gatto dormendo così tante ore al giorno gliela dona… sapendo però intervenire, tentandolo a una pausa, quando ce n’è bisogno. Come sia, come non sia, anche Andrea Camilleri amava questi animali. E come si potrebbe non pronunciarsi in ricordo del gattofilo Andrea Camilleri, ora che ha chiuso gli occhi e lasciato questa terra?

Andrea Camilleri, in versione Volpe, con il Gatto Ugo Gregoretti nello show “Pinocchio (mal)visto dal Gatto e la Volpe”. 

Il grande amore felino di Camilleri è senza dubbio stato Barone. Lo ha raccontato, agli internauti, la sua amica Federica.

Gatto Barone fa parte della mia vita, è stato anche un ottimo consigliere in momenti difficili, era estremamente intelligente. Lo raccolsi in un paese della Toscana. Vidi dei bambini che giocavano a palla, dopo un attimo mi resi conto con orrore che la palla che stavano adoperando era un gattino vivo. Allora presi il gattino – dopo aver un po’ ecceduto su quei bambini, lo confesso.

Lo curammo con un amore infinito, e lui si legò a noi di altrettanto amore. Guarì e credo che non si rese mai conto di essere un gatto. Partecipò attivamente alla vita della famiglia, non piangeva mai, per nessuna ragione al mondo. Era una presenza attiva, non passiva, della casa. L’abbiamo molto amato.

E secondo altre fonti, lo scrittore si sarebbe persino avvalso della sua consulenza in tema letterario.

Io non sono uno di quelli che tratta un gatto come un figlio. Un figlio è un figlio, un gatto è un gatto. Ma Barone è stato per me più di un amico. Un vero consigliere. Quando scrivevo i miei romanzi, sempre gli chiedevo cosa ne pensasse. Se continuava a guardarmi, era un giudizio positivo. Se si girava e se ne andava con la coda dritta, allora voleva dire che dovevo cambiare strada anch’io.

Per questo lo ricordo come uno dei più fidi e intelligenti consiglieri.

Ma in ricordo del gattofilo Andrea Camilleri, se di gatti si parla, c’è molto di più da raccontare.

La morte di Barone, che secondo il veterinario non sarebbe sopravvissuto al trauma e invece gli è rimasto accanto 18 anni, ha lasciato lo scrittore annichilito emozionalmente.

Quando non c’è stato più ho sofferto maledettamente; allora, per egoismo, mi rifiuto di affezionarmi ancora. Però usufruisco dei gatti delle mie figlie, ogni tanto telefono e chiedo: “portatemi un gatto!”. I gatti lo sanno, le mie figlie dicono: “andiamo dal nonno”, loro entrano subito nella gabbietta, mi raggiungono, restano da me tre o quattro giorni felici e beati.

Nonostante il dolore, per tutta la vita ha continuato a considerare i gatti dei maestri. In particolare quelli che lui chiamava “i gatti guerrieri”, quelli “lottano per la sopravvivenza, senza un occhio, con mezzo orecchio”.

In genere le persone adottano micini piccoli, perché sono graziosi, simpatici. Però avere un gatto guerriero accanto, che con le sue ferite ti dimostra quanto è difficile l’esistenza e quanto è dura la sopravvivenza, credo sarebbe un esempio per chi cerca la vita facile.

Sapeva che in realtà sono i gatti a scegliere noi, e non il contrario, e che si affiancano a chi sentono affine a loro.

E infine, in ricordo del gattofilo Andrea Camilleri, non si può non citare le sue parole con cui spiega la differenza tra cani e gatti.

Un gatto è una gran cosa. La compagnia che dà un gatto è quasi umana, a differenza della compagnia che può dare un cane che pende dalle tue labbra e vuole adeguarsi alla tua volontà.

Il gatto è sempre in una posizione dialettica; può condividere quello che stai dicendo, ma può anche non condividerlo. Ha quella sorta di piccola autonomia che può avere un amico nei tuoi riguardi.

Certe volte il gatto ti dice: non sono d’accordo con quello che stai facendo, e te lo dimostra in mille modi, voltandoti le spalle ad esempio. La bontà estrema e la posizione dialettica fanno la differenza tra cane e gatto.

Per Andrea Camilleri il gatto era un amico e un consigliere, un saggio a cui dare ascolto

https://www.gcomegatto.it/in-ricordo-del-gattofilo-andrea-camilleri-un-saluto-felino/?

https://www.elle.com/it/magazine/libri/a25423317/andrea-camilleri-ultimo-libro/