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* Immaginando la Terra

Ecco alcune illustrazioni di come veniva immaginato il nostro pianeta!

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Illustrazione di come si immaginava un’eclissi vista dalla superficie della Luna, con la Terra che copre il Sole, nel 1874. Credit: James Nasmyth

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Illustrazione della Terra immaginata dalla superficie della Luna, dal libro ‘The story of the Sun, Moon and Stars’ del 1898

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Tuttavia, per avere le prime immagini a colori della Terra come globo, abbiamo dovuto aspettare la missione Apollo 8, nel 1968, che ci ha mostrato la Terra non solo come globo ma anche da dietro la Luna!

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La Terra vista dalla Luna, dagli astronauti della missione Apollo 8. Credit: NASA

Quell’immagine, della Terra che sorge all’orizzonte, è stata di così grande impatto che ha letteralmente segnato un’epoca e lanciato una serie di grandi movimenti ecologici ed una nuova coscienza della nostra umanità e della nostra presenza ed impatto su questo pianeta.

Fonte:

http://www.link2universe.net

 

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* Il sole vero

Il “cuore” della Terra è un unico CRISTALLO che ruota più veloce del resto del pianeta, si sta espandendo e dimostra una spiccata personalità. Suddiviso in due emisferi, simili, ma diversi a livello strutturale, il CRISTALLO può essere il MOTORE PRIMO, cantato da saggi e poeti. I Suoi moti si trasmettono all’intero pianeta, tramite il Suo unico Messaggero: il campo nucleare “debole”, uno dei due lati della Forza Elettrodebole, l’unico che viola la parità tra destra e sinistra, l’unico che penetra e anima i nuclei atomici dei corpi visibili e anche si quelli invisibili, l’unico che co-muove i corpi umani sensibili.

Il CRISTALLO in questi ultimi sta cambiando i Suoi modi di trasmettere: aumenta il lato sensibile – il campo debole – e diminuisce quello visibile, il campo elettromagnetico. Gli effetti di questo cambio si vedono in fenomeni quali il riscaldamento globale e la riduzione del campo magnetico terrestre. Non solo; si sentono anche come coscienza di una verità profonda che la conoscenza ortodossa ignora.

Il debole è il calore nucleare che scioglie tutti i “ghiacci” anche quelli interni, invisibili che hanno irrigidito e lacerato la piccola mente umana, quella grigia che crede alla divisione e ai limiti ed è pronta a combattere per i profitti di pochi a danno dei tanti. Nel 2003, gli scienziati situati ai due poli, Nord e Sud, si sono collegati tra loro e hanno verificato che le due aurore polari evolvono con gli stessi ritmi. E’ uno dei tanti indizi dell’OPERA straordinaria composta dal CRISTALLO. E’ la FONTE DELLA VITA che ci può donare salute e svelare il significato dell’immortalità.

Chi sente l’eco dell’OPERA, avverte gli inganni di una conoscenza che ignora il significato reale della Vita, dipinge una storia dell’uomo falsa e uno spazio in cielo che è una gigantesca illusione ottica.

Il sole giallo in cielo è solo una delle tante possibili immagini del CRISTALLO, il vero SOLE, che anima ogni corpo e comprende tutti i colori. Non possiamo vederlo con gli occhi, ma possiamo sentirlo come coscienza, emozione, AMORE UNIVERSALE, bisogno profondo di armonia, pace e prosperità.

Fonte:http://www.giulianaconforto.it

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* Arte e scienza

Superfici Planetarie su Bolle di Sapone

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Una delle cose più affascinanti dei pianeti con grandi atmosfere, come i giganti gassosi, sono i pattern che nascono tra mille tempeste e cinture di tempeste.
Le leggi dietro queste formazioni sono molto complesse, ma l’effetto è governato per molti aspetto dalla fluidodinamica, dal modo in cui interagiscono e si muovono i gas ed i vari fluidi nelle atmosfere.
Questo è l’anello di congiunzione che ci porta al soggetto di oggi: parliamo di Jason Tozer, un fotografo che un giorno ha ricevuto una commissione da parte da parte del giornale Creative Review, per testare una nuova fotocamera, la Sony D-SLR, fotografando da vicino delle bolle di sapone. Il risultato è incredibilmente suggestivo e bello e alla base di questi effetti c’è sempre la stessa fluidodinamica, sebbene con effetti e meccaniche e processi molto diversi.
Ma l’effetto resta comunque molto affascinante, anche pensando a cosa si nasconde dietro una semplice bolla di sapone come ne vediamo tante quotidianamente, specialmente considerando che non sono stati applicati filtri ed effetti secondari in post-produzione alle foto che vedete.

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Per riuscire a raggiungere questi risultati “planetari”, Tozer ha iniziato creando bolle, soffiandole con una cannuccia su un piatto di soluzione a base di sapone, puntando la fotocamera sul piatto. Una grande sfida è stata riuscire a catturare in dettaglio anche i colori più sottili, specie su bolle dove cambiano rapidamente.

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Anche se poi Jason fa notare di aver osservato una drastica diminuzione nella quantità di colori visibili andando avanti con la sessione fotografica, man mano che faceva più bolle.

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Fonte:http://www.link2universe.net

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* La buona notizia del venerdì: Apre a Milano il Museo dei Bambini

Ci sono due tipi di musei per i bambini : I musei tradizionali, ma attenti anche alle esigenze dei bambini, che organizzano quindi attività adeguate a loro (laboratori o visite guidate) e che offrono strumenti per comprendere meglio le opere esposte (audoguide, una pannellistica specifica per i bambini, etc.). 


Ci sono poi i musei pensati per i bambini, centri che promuovono la curiosità e l’immaginazione e dove il gioco ispira creatività e apprendimento informale.

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Attraverso mostre/gioco interattive e numerose attività laboratoriali sviluppate secondo specifici criteri pedagogici, i Musei per i Bambini vogliono favorire ed incoraggiare il pensiero creativo dei piccoli visitatori.

Questi musei fanno parte dell’Associazione Internazionale dei Musei dei bambini Hands On! International:
Musei di questo tipo ce ne sono in tutto il mondo.

I più famosi in Italia sono il Museo Explora a Roma, la Città della Scienza di Napoli (che ricordiamo, purtroppo ha subito un gravissimo incendio circa un mese fa che ha distrutto molti degli spazi del centro) e, a Milano, il Museo della Scienza Leonardo da Vinci e il MUBA, il Museo dei Bambini.

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MUBA nasce nel 1995 con l’obiettivo di realizzare il Museo dei Bambini a Milano.

Dal 1997 a oggi, pur non avendo una sede permanente, MUBA ha progettato e prodotto 13 grandi mostre interattive e numerose attività laboratoriali sviluppate secondo specifici criteri pedagogici che intendono favorire ed incoraggiare il pensiero creativo dei bambini e prepararli ad una società che richiede maggiori atteggiamenti responsabili.
Ha realizzato progetti didattici in oltre 50 città in Italia e in Europa, e i bambini coinvolti sono stati più di 800.000 di cui la metà in gruppi-classe con 50.000 insegnanti.
La missione di MUBA, il museo dei bambini di Milano, è lo sviluppo e la diffusione dell’educazione non formale, al fine di promuovere una cultura innovativa per l’infanzia che pone al centro dell’esperienza i bambini, secondo il metodo pedagogico dei Children’s Museums, ai quali MUBA è strettamente legato.

Da gennaio 2014 il MUBA avrà una nuova, bellissima ed adeguata sede: La Rotonda di Via Besana, monumento storico di Milano.

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La Rotonda rappresenta una delle opere più originali del Settecento milanese.
La costruzione dell’edificio, adibito a Chiesa e Cimitero, avvenne tra il 1713 e 1725.
Un complesso composto dalla chiesa, a pianta a croce greca, di San Michele (detta ai “Nuovi Sepolcri”), consacrata nel gennaio del 1700, e circondata da un portico a forma circolare con un ottagono centrale. Un intreccio di volte e colonne divenuto nel tempo meta ricercata per eventi e manifestazioni.
La “Rotonda” fu costruita nel 1695 come cimitero per i morti della Cà Granda (cioè dell’Ospedale Maggiore oggi Università Statale) in un terreno situato sotto le mura dei Bastioni. Ancora oggi, innumerevoli loculi sono dislocati sotto la pavimentazione del portico che circonda la chiesa. Si dice che fino al 1782 raggiunsero il numero di centocinquantamila e solo nel XIX secolo l’area venne bonificata.
Attualmente la Rotonda, ristrutturata dal Comune, è sede di manifestazioni d’arte e di grandi mostre.

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Il MUBA alla Rotonda sarà un luogo a misura di bambini, ragazzi e famiglie.
Organizzato secondo i criteri adottati per i musei più recenti, accoglierà oltre agli spazi dedicati alle grandi mostre e ai laboratori didattici multidisciplinari, un bar–ristorante pensato per le famiglie e un Bookshop.
Una ricca programmazione che prevede tre grandi mostre all’anno, progetti in sinergia con gli eventi di punta della città, Salone del mobile, Piano City, Book City, progetti e laboratori in corrispondenza delle giornate/mesi dedicati ad argomenti caldi, l’ambiente, l’alimentazione, l’integrazione, ma anche servizi alle famiglie, campus, feste.
Fonti:
http://www.milanoperibambini.it/rubriche/mostre-e-musei-con-kat/2090-remida-muba
http://it.wikipedia.org/wiki/Museo_dei_bambini
http://it.wikipedia.org/wiki/Rotonda_della_Besana

ALTRE BUONE NOTIZIE:

” Nell’ex caserma di via Guido Reni a Roma la Città della Scienza”

” Musei di tutto il mondo”

” Filippine : la scuola per i bambini di strada va a bordo di carretti “

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* La buona notizia del venerdì: La bottiglia che illumina gratis

La bottiglia con la candeggina che illumina gratis trionfa nelle periferie di tutto il mondo

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Alfredo Moser è un meccanico brasiliano che ha avuto un’idea brillante nel 2002, dopo aver subito uno dei frequenti black-out che interessano Uberaba, la città dove vive nel sud del Brasile.

Stanco di guasti elettrici, Moser ha iniziato a giocare con l’idea della rifrazione della luce solare in acqua e in poco tempo ha inventato la “lampadina dei poveri”. “Wit” è semplice e disponibile a chiunque: una bottiglia di plastica riempita d’acqua da due litri a cui si aggiunge un po’di candeggina per preservarla dalle alghe. Il flacone è stato posto in un foro nel tetto e dotato di resina poliestere.

Il risultato? Illuminazione libera e organica durante il giorno, particolarmente utile per gli edifici e baracche che a malapena hanno finestre.

A seconda dell’intensità del sole, la potenza di queste lampade artigianali si aggira tra i tra 40 e i 60 watt. “E ‘una luce divina. Dio creò il sole e la sua luce è quindi per tutti “, ha riferito Moser alla BBC . “Non costa un centesimo ed è impossibile che si fulmini.”

Anche se l’inventore ha ricevuto piccole ricompense per le installazioni di Wit nelle case e in aziende locali, la sua idea non lo ha reso ricco.

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Un grande senso di orgoglio: «Conosco un uomo che ha inserito le bottiglie e in un mese aveva risparmiato abbastanza per comprare beni di prima necessità per il loro bambino appena nato”, dice soddisfatto.

Ad esempio, la Fondazione MyShelter (mio rifugio) nelle Filippine ha accolto con entusiasmo l’idea. MyShelter è specializzata in costruzioni alternative utilizzando materiali come il bambù, pneumatici o su carta.

In Cina, dove il 25% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e l’elettricità è particolarmente costosa, ci sono 140.000 famiglie che hanno fatto ricorso a questo sistema di illuminazione.

Il direttore esecutivo del MyShelter, Illac Angelo Diaz spiega che bottiglie-lampadine sono diffuse ad almeno quindici paesi, tra cui India, Bangladesh, Fiji e Tanzania.

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Non ho mai immaginato che la mia invenzione avrebbe avuto un tale impatto”, afferma Moser. “Solo a pensarci mi viene la pelle d’oca.”

Fonte: http://buonenotizie.corriere.it/

Altre notizie da non perdere:

Marisa Moles’ Weblog: Un cuore ebreo batte in una bimba araba

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* La buona notizia del venerdì: A scuola da Steve Jobs nei Paesi Bassi ma anche in Italia…

A scuola da Steve Jobs nei Paesi Bassi:

si punta su creatività e spirito critico e ogni allievo ha un iPad

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I bambini di oggi non sono come quelli di 10 anni fa, ma nemmeno come quelli di 2 o 3 anni fa. Questa l’idea dietro il progetto delle scuole “di Steve Jobs” che prendono prodotti e idee del defunto guru di Apple per riformare il sistema scolastico di 10 istituti dei Paesi Bassi (presto dovrebbero aggiungersi altri due).

Il progetto, fondato in gran parte dall’associazione The Education for a New Era Foundation (O4NT) è in cantiere da almeno un anno,

Secondo gli organizzatori, si tratta di una rivoluzione che ha però fondamenta solide nei cambiamenti già in atto nella società e sopratutto nella sua fascia più giovane. “I bambini di oggi sono diversi anni luce dai loro genitori”, usano tablet e smartphones per essere connessi con gil amici ma anche per divertirsi ed imparare.

L’idea è quella di sviluppare il talento di ciascun alunno, concentrandosi su creatività e spirito critico, ma anche di portare avanti gli obiettivi educativi “del XXI secolo” nel rispetto delle linee guida del Ministero dell’Educazione.

Oltre ad usare iPad e smartphones, i professori non sono insegnanti “normali” ma svolgono la funzione di “coach”: aiutano piuttosto che impartire ordini a creare e portare avanti progetti, anziché mandare a memoria nozioni di matematica e classici di poesia.

Aperta dalle 7.30 alle 18.30, l’obbligo di frequenza vale solo tra le ore 10.30 e le 15.

Le vacanze sono a discrezione di alunni e genitori: le si può fare o meno, a seconda delle proprie necessità. Da qui all’anno prossimo ci si aspetta che aprano almeno una dozzina di scuole “Steve Jobs”.

Ecco cosa aveva da dire Jobs riguardo la scuola:

“E’ assurdo che il sistema educativo americano si basi ancora sul modello antiquato che prevede i professori in piedi di fronte alle loro lavagne nere con i manuali scolastici in mano. Tutti i libri, i supporti di apprendimento e le valutazioni dovrebbero ormai essere interattivi e adattati a ciascun allievo per fornirgli un riscontro in tempo reale”.

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Alla scuola media statale Manzoni di Pesaro tutto questo è oramai routine, e già da tempo. Tempistiche e modalità dello studio sono stabilite comunemente da insegnati e ragazzi, ai quali è permessa la partecipazione.

Non è un’utopia ma ciò che prova a realizzare ogni giorno in classe Ferdinando Ciani, 58 anni, professore di matematica e scienze della scuola media Manzoni di Pesaro, che sul concetto della “classe senza voto (come lui stesso l’ha definita) ci ha scritto ben due libri: “La scuola di Pinocchio” e “A scuola senza profitto”.

Oltre a svolgere l’attività di docente, Ciani coordina il “Gruppo di ricerca sulla pedagogia del Gratuito” , movimento di insegnanti e genitori nato con lo scopo di promuovere una nuova didattica: “In alternativa alla scuola del Profitto” spiega il professore. Con questo sistema il rendimento aumenta con percentuali elevate perché vengono meno l’ansia, la competizione, il ragazzo è libero di apprendere, e lo fa con passione”

Il punto di partenza di Ciani e del suo gruppo è semplice:

La scuola è sempre più simile a un’azienda, una fabbrica di alunni le cui performance sono valutate come si farebbe con dei prodotti commerciali. Per noi, invece, l’educazione è una cosa diversa, parte dalla relazione e non si misura con dei parametri numerici”.

In concreto, la prima cosa da abolire nella scuola del gratuito sono i giudizi tranchant. Ciani, nella sua classe, lo ha già fatto, proponendo agli studenti di sostituire i voti con delle “lettere” colloquiali che analizzano verifiche e interrogazioni senza esprimere valutazioni numeriche.

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Il più fulgido esempio, o meglio interprete di questa esperienza è senza dubbio la Scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani, una realtà dove il valore di una persona non si confondeva mai con la sua capacità di imparare.

Più vicine a noi, esperienze del genere si registrano alla “Summerhill” in Gran Bretagna, alla “Kapriole” di Friburgo (Germania), “Hadera” in Israele o “Kiskanu” a Verona.

Irene Stella (relatrice al convegno Insieme a studiosi come Riziero Zucchi, Università di Torino; Leonardo Becchetti, Università di Roma Tor Vergata; e Andrea Canevaro, Università di Bologna) e autore del libro “Liberi di imparare” sintetizza così lo spirito di queste scuole:

«Il migliore adulto che un bambino può diventare è se stesso».

Fonti:

http://www.skuola.net/news/scuole-medie/addio-voti-scuola

http://www.huffingtonpost.it/2013/10/09/

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* La buona notizia del venerdì: a lezione di piano

Quando a lezione di pianoforte si dice… di fare le scale.

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Fate moto, ci dicono da ogni parte.

Bastano piccoli cambi di abitudine per iniziare a muoversi di più senza pensare necessariamente alla palestra. Uno dei consigli è quello di scegliere i gradini anziché le scale mobili. Ma chi lo fa? In pochi.

Un gruppo di architetti ha ideato un modo  per convincere le masse ad abbandonare la comodità delle scale mobili e ad usare al loro posto quelle tradizionali.

A Stoccolma hanno pensato di ingegnarsi e creare un divertimenti che potesse stimolare le persone ad abbandonare le scale mobili a favore delle scale tradizionali.

Ecco quel che hanno fatto nella stazione della metropolitana di Odenplan.

L’aspetto del marchingegno, nato da un’idea della Volkswagen proprio per combattere la sedentarietà e dichiarare guerra ai chili di troppo, riporta alla memoria la celebre scena del film Big, dove un giovanissimo Tom Hanks si esibisce in un allegro motivetto saltando da un estremo all’altro del mega pianoforte.

Sui gradini di marmo sono stati montati dei pannelli che suonano una melodia sempre differente nel momento in cui vi si poggia il piede. E’ così che la scala pianoforte conquista tutti. E ognuno può scegliere il suo proprio ritmo e inventare la sua partitura.

Hanno rivestito le scale come se fossero i tasti di un pianoforte stimolando cosi le persone a scegliere lo strumento musicale piuttosto che le comodissime scale mobili.

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Il 66% delle persone in transito nella stazione ha fato questa scelta ed è tornata a casa con il sorriso.

Divertirsi, questa è la chiave in molti ambiti della vita. Se ci dicono di scegliere i gradini anziché le scale mobili sappiamo che è cosa buona e giusta ma poi cadiamo nelle nostre abitudini consolidate. Se invece ci invitano a provare un insolito pianoforte le cose cambiano: potremmo fare quei gradini anche per interi quarti d’ora.

Come dire: troviamo il modo per cambiare le abitudini, magari con qualche accorgimento che ci porti a sorridere di più. Si ottengono più risultati in un colpo solo. Si crea stupore, si generano sorrisi, si regala un motivo per fare attività fisica, si stimola il divertimento e si offre una nuova esperienza.

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Nel 2010 anche a Milano è apparso un pianoforte sui gradini della scala della fermata Duomo

In quel caso l’occasione era l’evento LiveMi e il pianoforte con amplificatori Proel era stato montato da Hollywood Service.

Fonti:

http://www.corriereuniv.it

http://s3ton.blogspot.it/

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* La buona notizia del venerdì: Il bosco in verticale

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Bosco verticale è il nome di due torri residenziali di 111 metri e 78 metri disegnate da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra) facenti parte del Progetto Porta Nuova inserito nel centro Direzionale di Milano.

La peculiarità di queste costruzioni è la presenza rispettivamente di oltre 900 specie arboree (550 alberi nella prima torre e 350 nella seconda, circa) sugli 8 900 m² di terrazze.

La struttura è stata completata nel primo quadrimestre 2012, si sta attualmente procedendo con la realizzazione delle facciate e degli impianti.Il progetto ha come finalità la riqualificazione del quartiere storico Isola di Milano tra via De Castillia e via Confalonieri e si compone di due torri residenziali di cui la maggiore alta 111,15 metri (chiamata Torre E) con 24 piani e la minore alta 78 metri (chiamata Torre D) con 17 piani.

È chiamato Bosco verticale in quanto a ogni torre verranno impiantati degli alberi, 550 arbusti tra i tre e i sei metri nella Torre E e 350 nella Torre D che aiuteranno ad assorbire polveri, smog e a produrre ossigeno.

Il Bosco Verticale non è da intendersi come un omaggio alle specie arboree dell’areale milanese in quanto esse sono circa una cinquantina.

La costruzione delle due torri è cominciata tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010, con l’inizio della posa delle fondamenta. Tra la metà del 2010 e l’inizio del 2011 la costruzione procede molto lentamente, le torri crescono di soli cinque piani, con il nucleo che arriva al settimo piano.

Ciò nonostante, durante il 2011 la costruzione procede e, al 23 luglio, le torri toccano il decimo piano, per arrivare al quindicesimo attorno a settembre dello stesso anno. Ad inizio 2012 sono state completate le strutture, attualmente si sta procedendo alla realizzazione di facciate e impianti.

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Un’ idea nuova, visionaria: il verde che si arrampica verso l’ alto, due torri per abitazione di centosei e ottanta metri di altezza che diventano un bosco.

UN BOSCO che lascia lo spazio orizzontale e avvolge le terrazze di un palazzo intero, trasformando un parallelepipedo di cemento, vetro e acciaio in una foresta che stupisce chi guarda il nuovo skyline di Milano, passando dalle guglie del Duomo alla guglia hi-tech del grattacielo di Cesar Pelli.

«Il Bosco verticale è un esperimento, e mi piace pensare che sia nato nel posto giusto, nella città che osa: basti pensare alla Torre Velasca»: Stefano Boeri ha progettato le due torri di Porta Nuova nel 2007.

Le piante previste sono 20mila, di cui 4mila arbusti, 750 alberi, in un rapporto di 2 alberi ogni essere umano presente nelle torri.

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Una scelta verde non casuale, anzi: due botaniche – Laura Gatti ed Emanuela Borio – hanno studiato con cura quali specie scegliere in base all’ esposizione, all’ altezza, alla ventosità (per alcune piante si sono fatti anche test nella galleria del vento di Miami, per capire la resistenza dei tronchi che, piantati ad altezze ragguardevoli, devono essere sicuri).

Se nelle terrazze espostea sud, quindi, prevalgono le specie mediterranee, come ulivi e limoni, a nord si trovano querce, lecci, faggi, magnolie caduche. E poi ci sono le piante più piccole: mettendo assieme tutto il verde previsto sulle due torri si arriva a due ettari di bosco orizzontale.

http//wikipedia.org

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/08/28/la-sostenibile


“ la linea orizzontale
ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
con le palpebre chiuse
s’intravede un chiarore
che con il tempo e ci vuole pazienza,
si apre allo sguardo interiore:
inneres auge, das innere auge “

Franco Battiato

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* Oggi come ieri come domani

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Abbi cura di te stessa con Amore,
ricorda chi tu sei con onore.
Risveglia l’incanto che porti dentro,
realizzando l’Amore che è il vero ed unico sentimento.
A te Donna speciale,
affido il diffondere, nel Mondo,
il canto Universale,
a te che sei Terra feconda, pronta da seminare,
regalo il ricordo della tua Antichità

affinchè ogni seme che è in te, possa germogliare.

L’Eterno Mantra della Vita – Antigua Avenida

 

Fonte: Nel nome della Madre

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* L’ Arcangelo Sachiel di Giove e del Sagittario

Arcangelo Tdsaquiel o Sachiel

E’ uno degli Arcangeli più invocati dall’antichità ai nostri giorni.

Rappresenta l’opulenza, la maestà, la ricchezza, il benessere fisico, il prestigio, il danaro.
Sachiel è molto generoso e non disdegna di aiutare gli umani nel raggiungimento del benessere.
Se nel destino di un uomo la ricchezza è ritenuta dannosa per la sua evoluzione spirituale, se la povertà è una prova che deve superare perchè la ricchezza è  vissuta male , non vi saranno suppliche né invocazioni che smuoveranno Sachiel o qualsiasi altro Angelo. Nessuno, se non il diretto interessato, con la sua volontà, superando le prove che incontrerà sul suo cammino, potrà modificare il proprio destino.

Sachiel ed i suoi Angeli, sono gli attenti dispensatori dell’energia-danaro poiché il danaro, come il sangue, è una vera e propria linfa vitale. La sua circolazione deve avvenire in modo equilibrato, come per tutti i fluidi all’interno del corpo umano, senza ristagni, senza carenze e senza emorragie.

“l suo difficilissimo nome si pronuncia semplicemente “Sachiel”. Oggi pochissimi conoscono la sua esistenza, ma lo confondono vagamente con la “Dea Bendata”.

Viene raffigurato con una cornucopia da cui riversa sul pianeta ed i suoi abitanti, petali di rose e monete d’oro. In effetti è dispensatore di fortuna, abbondanza della ricchezza in tutti i suoi aspetti, in denaro, in raccolti agricoli, la maestà dei regnanti, lo sfarzo deitempli e delle dimore, il prestigio.

La sua presenza infonde speranza, benessere, aiuta a combattere la depressione, la tristezza, lo sconforto.

Sachiel elargisce doni seguendo leggi per noi incomprensibili, ma entro e precisi limiti disposti dal karma.La povertà o la ricchezza sono prove da superare,e ciascun vivente è libero di scegliere come…

Noi umani non comprendiamo, ad esempio, che esiste un disegno preciso anche nelle vincite delle lotterie miliardarie. Nel momento stesso in cui il biglietto vincente viene stampato, già invisibili fili cominciano a collegarlo al suo fortunato possessore, ovunque esso sia… La ricchezza improvvisa sarà per lui una prova importante, l’uso buono o cattivo che farà del denaro segneranno, indelebilmente, il suo destino in questa e nelle prossime vite..

Non è vero che il denaro sia collegato al demonio, è invece una forma solidificata di energia e come tale può essere usata in modo positivo o negativo. Il denaro, come il sangue, è una vera e propria linfa vitale che deve scorrere in modo fluido e armonioso, senza carenze, senza ristagni nè emorragie…

L’energia-denaro deve fluire liberamente fra tutti i popoli, anche questo rientra nei propositi della Nuova Era in cui giusti e retti rapporti umani si dovranno estendere e consolidare fra tutti gli uomini; in questa opera colossale, Tdsaquiel, vestito d’oro e d’azzurro ci assiste e ci mette alla prova.

Nel suo aspetto più elevato, la presenza di Tdsaquiel suscita nel cuore degli uomini la solidarietà, la generosità, lo spirito altruistico.

E’ il patrono della Guardia di Finanza, dei banchieri, degli amministratori, cambiavalute, operatori di Borsa, commercialisti, politici e tutti coloro che lavorano per migliorare il livello economico dell’umanità.

Purtroppo non ha incontrato molta comprensione da parte degli umani che cercano di accaparrare senza dare nulla in cambio, ma con la nuova capacità di comprendere, c’è ancora molto spazio per collaborare.

Simbolicamente è portatore di fertilità a tutto il pianeta Terra e agiscesulla Terra coprendola di erbe, fiori e frutti. E’ anche il custode del regno animale a cui assicura fertilità e benessere.

(Giuditta Dembech)

Giove è l’astro che governa il giovedì. Sachiel è il padrone di Giove, il suo potere si estende su tutte le questioni finanziarie.

Rappresenta l’ottimismo nell’affrontare la vita, il senso di coordinamento delle cose, la fusione organica di istinto e ragione, la passione e la riflessione. Regola la giustizia, la politica, il potere, il comando, gli onori, le responsabilità.E’ in analogia con le ricchezze, il benessere, l’allegria, l’espansione.

Lo spirito olimpico di Giove è Bethor che riconcilia l’uomo con gli spiriti dell’aria, e fa si che essi forniscano risposte sincere, trasportino pietre preziose e distillino medicamenti sublimi.  Assegna spiriti familiari e può prolungare la vita

Giove è l’archetipo della crescita e del desiderio di andare “oltre”, o meglio di conoscere sempre qualcosa di diverso, di nuovo, in modo da permettere ad ogni essere umano di non rimanere confinato dentro ai limiti di ciò che è noto e già sperimentato.
Giove in astrologia è quella parte di noi che spinge a percepire che c’è un “oltre la coscienza” e a permetterci di avventurarci per incontrare questa parte.

Giove è il governatore del Sagittario

Mezzo uomo e mezzo cavallo era un essere immortale che eccelleva nelle arti, tanto che insegnò ad Esculapio, figlio del dio Apollo, quella della medicina. Fù anche il tutore di Achille, l’eroe di Troia, oltre che di Giasone e di Ercole. Proprio quest’ultimo ne decretò la morte ferendolo per errore con una freccia durante lo scontro con l’Hydra. Chirone, gravemente ferito, supplicò allora Zeus affinchè lo liberasse dalle sofferenze togliendogli il dono dell’immortalità. Il dio accolse le sue richieste portandolo poi eternamente in cielo a ricordo della sua saggezza.

Il simbolo del segno è l’arciere,un centauro che combina l’istinto (animale) con il raziocinio ( umano).      La freccia significa che ogni azione andrà a segno solo se il ” tiro ” è ben impostato fin dall’inizio; il sagittario non deve lanciarsi in improvvisazioni nate dal nulla o rischia di non andare a segno.Una freccia che dal basso punta verso l’alto simboleggia la sintesi armonica della natura che conduce alla meta superiore dell’Essere soprasensibile.

E’ un segno di fuoco, la funzione della coscienza che Jung lega a questo elemento è l’intuizione.Il Fuoco del Sagittario è brace che continua ad ardere anche se il fuoco sembra spento.

La stagione corrispondente è la fine dell’autunno in cui i semi iniziano a germinare sotto la terra come in un grembo materno.

Fiori: Calicanto viola.

Pietre: zaffiro topazio

( Dedicato ad un Sagittario Illuminato )

fonti:

www.angelologia.it

digilander.libero.it

http://www.magicavalon.com