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* E tu fallo!

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Fallo.
Indossa quel vestito
troppo stretto.
Sciogli i capelli.
Alzati e balla.
Trova ragioni per ridere.
Fai l’amore.
Crea qualcosa di bello.
Parla.
Riconosci il tuo valore.
Non scusarti più per la tua
magia e smetti di nascondere
la tua luce.
Amati.
Perdonati.
Fai spazio all’imprevisto.
Smetti di aspettare il momento giusto,

fallo ora.
Ignora quello che la gente pensa di te.


Perchè alla fine sarai tu a dover rispondere
per tutte le cose che non hai detto, 

le persone che non hai amato, l

e cose che non hai fatto
ed i luoghi dove non sei andata.


Fallo, adesso.

– Brooke Hampton –

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* Quando sarò vecchia…


11693803_977570422287172_4214243004104480377_nQuando sarò vecchia mi vestirò di viola
con un cappello rosso che non si intona e non mi dona.
E spenderò la mia pensione in brandy e guanti estivi
E in sandali di raso, e poi dirò che non abbiamo soldi per il burro.
Mi siederò sul marciapiede quando sarò stanca
E arrafferò assaggi di cibo nei negozi, suonerò tutti i campanelli
Farò scorrere il mio bastone sulle ringhiere
E mi rifarò della sobrietà della mia giovinezza.
Uscirò in pantofole sotto la pioggia
E raccoglierò fiori nei giardini degli altri
E imparerò a sputare.

Quando sei vecchia puoi indossare assurde camicie e ingrassare
E mangiare tre libbre di salsicce in un colpo solo
O solo pane e sottaceti per una settimana,
E accumulare penne e matite e tappi di bottiglia e cianfrusaglie nelle scatole.

Ma ora dobbiamo indossare vestiti che ci tengano asciutti,
E pagare l’affitto e non dire parolacce per strada
E dare il buon esempio ai bambini.
Dobbiamo invitare amici a cena e leggere il giornale.

Ma forse dovrei cominciare a fare un po’ di pratica adesso?
Così chi mi conosce non rimarrà troppo scioccato e sorpreso
Quando improvvisamente sarò vecchia, e comincerò a vestirmi di viola”.
~ Jenny Joseph ~

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Jenny Joseph è una poetessa inglese nata nel 1932.

Questa poesia, il cui titolo originale è WARNING è tratta dalla sua raccolta “Rose In The Afternoon” e secondo un sondaggio indetto dalla BBC è stata votata come la più popolare del dopoguerra.

Dai noi è poco conosciuta, ma all’estero i suoi versi, hanno creato dei veri e propri club, in cui si ritrovano queste signore non più giovani ma briose, che vestono di viola indossando un cappello rosso.

 

Leggi anche : “Non ho l’età”

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* Tutto cambia …

“Cambia ciò che è superficiale
e anche ciò che è profondo
cambia il modo di pensare
cambia tutto in questo mondo.

Cambia il clima con gli anni
cambia il pastore il suo pascolo
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.

Cambia il più prezioso brillante
di mano in mano il suo splendore
cambia nido l’uccellino
cambia il sentimento degli amanti.

Cambia direzione il viandante
sebbene questo lo danneggi
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.

Cambia, tutto cambia
cambia, tutto cambia
cambia, tutto cambia
cambia, tutto cambia.

Cambia il sole nella sua corsa
quando la notte persiste
cambia la pianta e si veste
di verde in primavera.

Cambia il manto della fiera
cambiano i capelli dell’anziano
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.

Ma non cambia il mio amore
per quanto lontano mi trovi
né il ricordo né il dolore
della mia terra e della mia gente.

E ciò che è cambiato ieri
di nuovo cambierà domani
così come cambio io
in questa terra lontana.

Cambia, tutto cambia…”.

Tutto cambia? Tutto cambia!

Che tu cambi non è strano? Dipende da te !

Sii tu il cambiamento che vuoi nel mondo!

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* La buona notizia del venerdì: Ingannare l’attesa si può…

grenoblehistoires1-810x506-800x400A Grenoble, distributori automatici di racconti per chi aspetta i mezzi pubblici

Occupare i tempi morti con delle letture brevi e di buona qualità, del tutto gratuite: accade a Grenoble, in Francia, dove sono stati appena installati, in via sperimentale, dei distributori automatici di storie e di poesie, per rendere più piacevoli code e attese, offrendo a tutti la possibilità di concedersi un momento di evasione e di cultura.

Immaginate di essere in fila alla posta o in un altro ufficio pubblico, oppure di aspettare l’autobus: siete annoiati e vi piacerebbe poter ingannare il tempo in qualche modo, ma non avete portato con voi libri o riviste e vi ritrovate a guardare in continuazione il vostro smartphone, aspettando notifiche che non arrivano oppure controllando l’ora.

In una situazione come questa, non sarebbe male potersi distrarre leggendo un racconto di pochi minuti, 1, 3 o 5, a seconda del tempo che avete a disposizione. Anzi, sarebbe un modo intelligente per trasformare del tempo perso in un’occasione di divertimento, di svago o di riflessione, e comunque di arricchimento culturale.

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Gli otto distributori – delle colonnine nere e arancioni collocate in diversi punti di Grenoble – permettono di scegliere solo la durata del racconto che si vuole ricevere in dono: è sufficiente premere uno dei tre tasti – 1, 3 o 5 minuti – per ottenere un foglietto largo appena 8 centimetri e di lunghezza variabile, del tutto simile ad uno scontrino, che riporta una storia breve della durata selezionata. Il soggetto e la tipologia del racconto, invece, sono una sorpresa, tutta da scoprire.

Certo, si potrebbe obiettare che un distributore di storie di questo tipo possa comportare un eccessivo spreco di carta: ma, a ben vedere, i testi vengono stampati occupando uno spazio davvero minimo, sono molto maneggevoli e facilmente trasportabili (molto più di riviste o quotidiani, ad esempio) e non devono necessariamente essere fruiti e gettati via.

Al contrario, possono essere conservati o condivisi con amici e conoscenti, magari diventando il punto di partenza di piacevoli conversazioni o di scambi di opinioni.

Il progetto è nato dalla collaborazione tra il Comune di Grenoble e la start-up Short Edition, che fornisce i testi, redatti e selezionati all’interno della propria community, composta da 5.000 autori e da oltre 140.000 abbonati.

Abbiamo avuto questa idea guardando i distributori di barrette al cioccolato e bevande.” – ha raccontato Cristophe Sibieude, cofondatore e presidente di Short Edition – “Abbiamo pensato che si sarebbe potuta fare la stessa cosa con della letteratura popolare di buona qualità, per occupare i tempi morti.”

L’idea è declinabile su più fronti: offrire anteprime di romanzi che si trovano sugli scaffali della libreria oppure racconti autopubblicati la cui versione integrale sia reperibile sul web. Insomma, l’uso che un editore o un autore può fare di un sistema di divulgazione del genere è potenzialmente vasta. Certo a veder bene, un telefonino offre lo stesso genere di intrattenimento. Wattpad, Google, Kindle, tutte le piattaforme di lettura digitali sono godibile, tramite app, sul device elettronico, ma la domanda è: quanti leggono racconti su uno smartphone?shutterstock_145424908-744x445Forse i giovanissimi, ma il gesto di pigiare un pulsante e prelevare un foglio simile a uno scontrino erogato da un distributore è familiare a tutte le generazioni e forse, per quanto abbia poco o nulla di digitale, è più rapido e comodo di lanciare una app e cercare un racconto.
L’idea di Short Edition segnerà la rivincita della letteratura su Candy Crush e Angry Birds?

Non è la prima volta che Grenoble finisce sulle prime pagine di tutti i giornali, infatti nel 2014 si era fatta notare per aver eliminato i cartelloni pubblicitari dalle strade. In totale ci sono 8 macchinette distribuite per la città, per lo più per le vie del centro, nei pressi dell’uffici turistici, al Municipio e all’interno di alcune librerie.

La sperimentazione durerà un anno, ma c’è già chi pensa che l’idea potrebbe essere replicata con successo in altre città francesi.

E, perché no, qualcuno potrebbe anche decidere di importarla in Italia… 

 

fonti:

Distributori automatici di storie: rendere più piacevoli le attese con la lettura (VIDEO)

http://www.wired.it/play/cultura/2015/10/16/distributori-automatici-racconti-lalternativa-smartphone-compulsivo/

leggi anche.

http://www.greenme.it/approfondire/buone-pratiche-a-case-history/18260-lavanderia-biblioteca-africa-libromat

http://www.boredpanda.com/free-book-tank-library-weapon-of-mass-instruction-raul-lemesoff/

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* La buona notizia del venerdì: La libraia di Bagdad

La 22enne Ruqaya Fawziya è la prima (coraggiosa) donna a vendere i libri per le strade di Baghdad!

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In Iraq nella capitale Baghdad, in Al-Mutanabbi Street, centro intellettuale della città nell’ottavo secolo e oggi via costellata da bancarelle-librerie, apre la prima gestita da una donna, la 22enne Ruqaya Fawziya.

In una realtà tipicamente occidentale, la storia di Ruqaya Fawziya sarebbe sicuramente passata inosservata, ma a Baghdad questa giovane 22enne ha suscitato clamore e scandalo.

Ora parlare di Al Mutanabbi Street, via che prende il nome da al-Tayyib al-Mutanabbi, uno dei massimi esponenti della poesia araba e che è stata un rifugio per scrittori e artisti di tutte le religioni a partire dall’VIII secolo, equivale a parlare del cuore pulsante dell’ambiente culturale iracheno: è infatti sede di librerie e caffè letterari che danno vita ad una specie di biblioteca all’aperto. 

Al-Mutanabbi Street, va ricordato, è anche tristemente famosa per l’attentato del 2007, che ha coinvolto 27 persone, rimaste uccise.

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In seguito, è partito il progetto “Al Mutanabbi Street Starts Here”, su iniziativa di un libraio californiano che, per mostrare la propria solidarietà ai librai e ai lettori di Baghdad, ha raccolto “pubblicazioni” di 260 artisti da tutto il mondo, dando vita a una mostra itinerante.

Come dichiarato dalla stessa ragazza, la sua famiglia e le persone a cui raccontava l’idea di vendere libri per strada, hanno iniziato a sostenerla solo una volta intrapreso il progetto.

Quanto ai passanti e ai clienti, invece (come racconta jl sito bookpatrol.net, da cui sono tratte le immagini) Ruqaya racconta: “Non ho affrontato molestie di alcun genere dalle persone che visitano Al-Mutanabi Street; ma, a volte, la gente mi guarda con sorpresa, forse perché non ha familiarità con una donna che vende libri. Ma ci sono anche molte persone che, al contrario, mi incoraggiano”.

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La famosa strada di Baghdad ha portato fortuna a Ruqaya: durante la manifestazione “Sono un iracheno, leggo”, ha incontrato il suo attuale marito, che ha sposato con una dote di 500 libri donati immediatamente e 1000 da donare in caso di divorzio.

Una donna coraggiosa e una ragazza che ha inseguito e lottato per il suo sogno. Una realtà che può cambiare con esempi positivi, dal basso,dalle cose piccole ma importanti come la diffusione della cultura attraverso i libri.

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Sono un iracheno, sto leggendo” è una manifestazione spontanea nata su iniziativa di un gruppo di giovani iracheni per promuovere le buone pratiche del libro e della lettura.

Centinaia di ragazzi si danno appuntamento a fine settembre sulla riva del Tigri per leggere e discutere dei loro libri preferiti.

Fonti:

http://it.blastingnews.com/cronaca/2015/06/a-baghdad-la-prima-donna-libraia-00437797.html

http://www.illibraio.it/baghdad-libreria-gestita-donna-192937/

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La buona notizia del venerdì: un libro per bambini che si pianta come un albero

Dall’Argentina ecco un libro per bambini che si pianta come un albero.

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Lo ha ideato Pequeno Editor. Questa casa editrice sostiene che tutto ciò che leggiamo fa parte della nostra biblioteca mentale e di ciò che siamo come persone.

I libri che leggiamo si radicano in noi e ci trasformano, ci fanno crescere e cambiare. Il libro allora diventa come un albero che viene piantato e che si sviluppa insieme a noi.

In particolare, questo libro speciale è stato progettato per incoraggiare i bambini alla lettura e al rispetto dell’ambiente.

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Le copie di questo libro sono state realizzate con carta riciclata e inchiostri biodegradabili. Nella copertina sono stati inseriti dei semi di alberi che potranno dare origine a nuove piante quando i libri verranno piantati.

Il titolo originale del libro argentino è “Mi papà estuvo en la selva” (“Mio papà era nella giungla”). Il racconto riguarda un vero e proprio viaggio nella giungla ecuadoriana. E’ ricco di innocenza e di umorismo.

Gli autori del libro che si pianta come un albero sono Anne Decis, illustratrice francese, e Gusti, illustratore argentino, che si sono occupati delle immagini e di raccontare la storia. Tra i semi presenti nella copertina del libro troviamo quelli di jacaranda, un albero che può raggiungere i 30 metri di altezza.

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L’idea è che il libro, una volta piantato, crescerà proprio come fanno i bambini. Il libro è dedicato ai bambini fino ai 12 anni e ha l’importante obiettivo di spiegare loro quanto siano importanti il rispetto dell’ambiente e la protezione delle risorse naturali.

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Vi piacerebbe averlo a disposizione anche in Italia per i vostri bimbi?

http://www.greenme.it/vivere/arte-e-cultura/libri/16916-libro-bambini-che-si-pianta

http://www.pequenoeditor.com/gestion-cultural/171-un-libro-que-se-planta.html

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* Una storia di gatti al ristorante

Miiiiiiioh!…Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!



Poso la forchetta… mi metto in ascolto…
Miiiiiiioh!…Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!
E’ un gattino che miagola! Dove può essere?
” Cameriera, lo sente anche lei questo miagolio? Sembra venire da lì, dalla cucina…”
” Stia tranquilla , signora, ora vado a vedere…”
Miiiiiiioh!…Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!
“Abbiamo cercato dappertutto, sotto i mobili, nella dispensa, persino nel forno, non si sa mai dove vanno a ficcarsi questi gattini… sì, sì, una gatta randagia ha partorito proprio l’altro giorno, pensi un po’ sul tetto del ripostiglio…”
Miiiiiiioh!…Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!
” Lo sento anche io! Guardiamo sotto i tavoli…”
” Ecco mi sembra che venga da lì…no,qui è la porta delle toilettes…”
” Qui, qui…lo sento proprio qui!”
” Ma signora, lì c’è il muro divisorio con la cucina,,,”
” Eppure io lo sento qui, proprio qui…”
Miiiiiiioh!…Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!
” Viene dal muro!…”
” Ma signora, come è possibile! Senti un po’, al cuoco, vieni a sentire….”
Miiiiiiioh!…Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!
Ma vuoi vedere che sta nell’intercapedine?Toc..toc…toc…
Un silenzio agghiacciante!
Faccio un buco nel cartongesso Bum..Bum..Bum…
Un buco scuro…niente!
“Mettiamo una ciotola di latte!”
Spunta un coso coperto di polvere e di gesso, un occhio azzurro, un altro pesto…si tuffa nella ciotola, come un aspirapolvere al massimo la vuota, coda tremante…
Miiiiiiioh!…Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!Miiiiiiioh!
Poi si lancia verso il pantalone più vicino, si arrampica fino ad un posto comodo e con un gran sospiro si addormenta vibrando rumorosamente di fusa…
” Ma sarà bene portarlo dal veterinario… Io vado e tu?”
” E pensare che dice di non sopportare gli animali! “

E’ una storia vera!

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* Il Tao dei gatti

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* La buona notizia del venerdì: Book bar anche in Italia

Il nuovo trend venuto dall’America sta spopolando in tutta Europa e l’Italia non fa eccezione. La moda di questi caffè letterari, a metà strada tra librerie e caffetterie, dove ognuno può entrare e leggere ciò che vuole, sorseggiando un tè caldo o un caffè o magari assaggiando dolci prelibatezze, si è diffusa, come un contagio, in tutta la Penisola e da nord a sud nessuna città ne è rimasta immune. Forse e’ proprio il caso di dire #Piùbookbarpertutti !

MILANO – Nella prima parte del nostro viaggio tra i caffè letterari d’Italia, abbiamo visto le proposte offerte dal centro-nord, scoprendo una Torino eclettica e versatile, una Milano raffinata ma con “gusto”, una Bologna non troppo “hippy” ma molto “happy”, una Rimini ed una Firenze regine del vintage ed infine una Perugia perfino anche un po’ orientaleggiante ! Vediamo insieme la risposta del sud!

GIUFA’ LIBRERIA CAFFE’ a Roma – Si tratta di una libreria indipendente nata nel 2005 nel quartiere di San Lorenzo e si caratterizza per avere da una parte un grande settore di graphic novel, tra cui fumetti e albi illustrati, dall’altra una vasta selezione di narrativa contemporanea italiana ed internazionale. Ma Giufa non è solo una libreria, è anche molto di più e durante l’anno si alternano presentazioni di novità editoriali, reading e incontri con gli autori, esposizioni fotografiche e per i più piccoli, anche spettacoli con le marionette!

CAFFE’ LETTERARIO a Roma – Quando si parla di caffè letterari a Roma, non si può non pensare al “Caffè Letterario” per eccellenza; quest’ultimo infatti è uno spazio interculturale di ben mille metri quadrati, che ospita una biblioteca, un caffè, una galleria d’arte, uno spazio per eventi e addirittura degli studi televisivi! Si tratta di una struttura nella struttura ed è per questo che ospita al suo interno il Bibliocaffè, con i suoi 2500 libri ereditati dalla Biblioteca Ostiense, in cui si può bere e mangiare seduti su comode poltrone e magari ascoltare anche qualche concerto dal vivo.

FANDANGO a Roma – Bellissima la location e vastissima è la scelta di libri che vi si possono trovare. La libreria infatti propone 7000 titoli di piccoli, medi e grandi editori, oltre ad ospitare numerose attività letterarie come incontri o seminari. Di recente, un particolare apporto alla programmazione degli eventi che si svolgono nell’ambito del progetto Fandango Incontro, il regista teatrale e di lirica Giorgio Barberio Corsetti ha avviato un laboratorio di natura formativa per giovani artisti amanti del teatro, della danza e dello spettacolo.

INTRA MOENIA a Napoli – Se cercate un luogo suggestivo, tranquillo ma affascinante, dovete assolutamente fermarvi al caffè letterario Intra Moenia a Napoli, qui potete sedervi, seguire la migliore tradizione napoletana e chiedere: “ un caffè e un libro, per favore.” Questo angolo verde, appena dentro le mura di Napoli, è anche una casa editrice ed al suo interno si possono sfogliare eccellenti pubblicazioni di ogni genere, principalmente sulla storia di Napoli.

ALL’OMBRA DEL BAROCCO a Lecce – E’ il posto giusto per chi cerca un luogo d’incontro non scontato o un book shop con aperitivo. A pochi passi dal duomo è un caffè-ristorante-enoteca e libreria diffusa con due punti vicini: la storica Liberrima e la più recente Enoteca di Liberrima, nel cortile, con una sala dedicata alle letture del territorio e uno spazio enogastronomico. Sotto volte a stella e in un ambiente totally minimal chic, potrete gustare friselline, mandorle di Toritto, focaccine ed ogni genere di specialità tipica.

 

LIBRERIA CAFFETTERIA MACONDO a Bari – Questo nuovissimo locale, che ha aperto i battenti solo da un anno, prende il nome dal villaggio in cui si sviluppa la storia di “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez. Nato per unire cultura ed intrattenimento, questo caffè propone numerose attività interessanti, qui infatti potrete leggere tutti i gialli di Gianrico Carofiglio ambientati a Bari, assaggiare ogni prelibatezza del posto, vedere numerose mostre di quadri ma anche partecipare a tornei di scacchi.

PAGINE AL CAFFE’ a Ruvo di Puglia – Se vi capita di passare da queste parti, fermatevi un momento in questa libreria dolcissima, nata dall’idea di Domenica Lamonarca, nel cuore di questa cittadina immersa tra vigneti ed uliveti.  Respirerete aria di cultura ma anche di tradizioni e potrete scambiare anche libri usati  gustando vini locali e birre artigianali.

CIBO PER LA MENTE a Taranto – Letteratura, cibo e immagini si mescolano in un format inedito e imprevedibile. Un mix tra luogo di intrattenimento alla moda, caffè e salotto di casa! Qui potrete trovare ogni giorno ricche colazioni all’americana, degustazioni di cibo hand made e aperitivi con dj set la sera. E’ l’evoluzione del caffè letterario del passato e il book bar giusto per rendere “la cultura più appetibile”! Ecco l’intervista ai proprietari.

CAFE’ RETRO  a Castelvetrano – Luogo piccolo ma accogliente, questo book bar si presenta nello stile e nei colori volutamente vintage. Tramite questa atmosfera si vuole infatti cercare di recuperare la semplicità, la sobrietà e l’eleganza tipiche dell’antico. E’ l’ideale se ti vuoi rilassare leggendo un buon libro oppure ascoltando musica jazz scappando dal frastuono e dal cattivo gusto che troppo spesso caratterizzano la nostra società contemporanea.

MALGIOCONDO a Palermo – Primo Ristorante libreria del sud Italia, il Malgiocondo si distingue da tutti gli altri in quanto a stile e fascino. Il locale si trova all’interno di un palazzo ottocentesco molto elegante e non appena si varca la soglia si viene attirati dai profumi di citronella, gelsomino e mentuccia che regnano nell’aria. Uno spazio che rilassa l’occhio ma anche la mente, un’atmosfera che ricorda il passato moresco di questa terra ma che guarda anche al futuro, dando l’opportunità a molti giovani di incontrarsi, meditare e leggere sia grandi classici, fa i quali Pirandello, che nuovi autori emergenti del panorama internazionale.

Fonte:

http://www.emme-blog.com/2014/04/il-book-bar-spopola-in-italia.html

http://www2.stile.it/viaggi/weekend/i-migliori-book-bar-d-italia/

http://autori.fanpage.it/da-new-york-ecco-la-nuova-tendenza-del-book-bar-che-spopola-anche-in-italia/

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* La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto D’Autore

 

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La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore,proclamata come ogni anno per il 23 aprile, è divenuta ormai un appuntamento fisso fondamentale nel calendario delle manifestazioni culturali italiane.

ll 23 Aprile del medesimo anno, il 1616, si spensero tre grandi nomi della letteratura mondiale: William Shakespeare, Miguel de Cervantes e l’Inca Gracilaso de la Vega.

È stato dunque naturale per l’UNESCO scegliere il 23 Aprile come data simbolo per celebrare la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore.
Il fine è quello di sottolineare la fondamentale importanza e l’insostituibile contributo dei libri come mezzo di progresso e di diffusione culturale, nonché incoraggiare ciascuno, in particolare i giovani, a riscoprire il piacere della lettura.

La Conferenza generale dell’UNESCO rende tributo mondiale a libri e autori in questa data, incoraggiando tutti, ed in particolare i giovani, a scoprire il piacere della lettura e mostrare un rinnovato rispetto per il contributo insostituibile di quelle persone che hanno promosso il progresso sociale e culturale dell’umanità. 

L’idea di questa celebrazione è nata in Catalogna, dove il 23 aprile, giorno di San Giorgio, una rosa viene tradizionalmente data come un dono per ogni libro venduto.

Il successo Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore dipende principalmente del sostegno ricevuto da tutte le parti interessate (autori, editori, insegnanti, bibliotecari, istituzioni pubbliche e private, ONG umanitarie e mass media), che sono mobilitate in ogni paese dalle Commissioni Nazionali UNESCO, Club UNESCO, Centri e Associazioni, delle Scuole Associate e Biblioteche, e da tutti coloro che si sentono motivati a lavorare insieme per questa celebrazione.

Il titolo di Capitale mondiale del libro viene assegnato ogni anno dall’UNESCO a una città in riconoscimento della qualità dei suoi programmi per promuovere la diffusione del libro e incoraggiare la lettura.[1]

La città scelta diviene Capitale mondiale del libro per un anno a partire dal 23 aprile, giorno scelto dall’UNESCO come Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.

Quest’anno la Capitale Mondiale del Libro è Incheon: la scelta è caduta su questa città della Corea del Sud per via del programma messo in atto per sviluppare la lettura tra i giovani e i settori meno fortunati della popolazione.

 

 

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“Ebbene si! Lo ammetto…Sono una appassionata lettrice che contribuisce ad aumentare le statistiche di chi legge fino a, nientepopòdimenochè. dieci libri e più in un anno..

E questo da quando ho ricordo di me bambina, nascosta dai rami fitti dei bambù del giardino della nonna, con un mio inseparabile libro tra le mani…
Mia madre diceva che avrebbe potuto offrirmi l’elenco del telefono e io avrei trovato un motivo interessante per leggerlo…( senza che qualcuno si offenda, non è forse un insieme di personaggi che può far pensare all’Antologia di Spoon River ?)  ( dipende dall’immaginazione del lettore)

Per me un libro non è un oggetto, è un soggetto che ha un anima e una intenzione.
Come se l’autore si fosse messo in contatto con me e ne sentissi la presenza.
Un amico discreto, espone i suoi punti di vista e non si aspetta risposte. Come un amico leale.
E se interrompo la lettura e passo ad altro non se ne ha a male.
Per me è come conversare con un amico che mi suggerisce immagini, che mi rievoca musiche e canzoni, che mi provoca sentimenti ed emozioni, che mi stimola a fare esperienze, ed aumenta la conoscenza di me e del mondo.
I libri fanno parte della mia vita: posso tranquillamente legare un libro ad ogni esperienza che ricordo, ad un periodo particolare di riflessione o di crescita.

Certi libri mi hanno suggerito soluzioni alternative a certe mie scelte e li ho letti “ per caso”…Giorni fa ho addirittura trovato un libretto di astrologia del periodo dada in una scatola di libri usati dal giornalaio…” per caso”…

Potrei fare un elenco di libri e autori che hanno contribuito al mio percorso personale…
Potrei suggerire libri e autori che ritengo adatti a soddisfare certi interessi…
Potrei… e sarebbe una bella noia! Che noia, che barba!

Del resto dice Confucio:”Se ascolto, dimentico ;se vedo, ricordo; se faccio, capisco..”

E non è forse compiere azioni letterarie navigare tra i blog, leggere gli articoli, e comunicare con parole e immagini e filmati? (dirai tu)  Io dico che oggi è possibile persino scaricarsi ebooks e che molti autori fanno già questa scelta!
E stare a tu per tu con un libro o con un ebook per me è sempre un momento magico…

Provaci!!!”

“Leggere”

 

Fonti:

http://www.ioleggoperche.it/it/home/

http://it.wikipedia.org/wiki/Capitale_mondiale_del_libro

http://www.booksblog.it/post/125690/giornata-mondiale-del-libro-e-del-diritto-dautore-2015

http://www.libreriamo.it/a/11796/giornata-mondiale-del-libro-2015-tutti-gli-eventi-per-promuovere-la-lettura-in-italia.aspx