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* E mentre percorriamo il corridoio dell’eclissi arrivano le rivelazioni di Sirio…

 

Mentre imparo a vivere nell’umano e condivido con voi il percorso, arrivano quei momenti in cui le rivelazioni di qualcosa di più grande a cui apparteniamo e di cui ho ricordo ritornano per farmi ricordare che c’è di più della quotidianità così difficile da vivere un pò per tutti.

I portali servono a questo, innalzano l’energia e la sua frequenza e ci riportano in contatto con l’essenza di cui siamo fatti, spesso complicando un pò le cose perché ci si sente scomodi in quello che si ha e si è nel qui e ora.

 

Trovare un punto di incontro non è facile ma credo profondamente che sia possibile e che, in realtà, è proprio il nostro compito. Oggi, nella scia di portali e nel corridoio di eclissi arrivano le rivelazioni necessarie...così come quando la Terra passa e si allinea vicino al Centro della Galassia, nei giorni del solstizio di inverno, a luglio tutti gli anni ci avviciniamo a allineiamo a Sirio e il suo campo informato si fa sentire ancora di più del solito. 

Molti siriani stanno abitando sulla terra. La loro frequenza è quella dei cetacei, loro, anime di Sirio in servizio al Pianeta Terra, aiutano a mantenere una certa vibrazione e, nei momenti di innalzamento, si attivano portali e punti energetici costituiti molto tempo indietro e capaci di creare reti energetiche che si connettono per frequenza, a quella intergalattiche, come lo sono le Piramidi.

Siamo sempre stati in contatto…è solo la nostra separazione a farci sentire lontani da loro…che siamo sempre noi…sono i nostri antenati, le nostre famiglie cosmiche e spirituali ad essere parte del cosmo e a riportarci a questo senso di unità più grande che la quotidianità ci fa dimenticare. troppo presi da bollette e affari domestici per fermarci e guardare il cielo e sentirci profondamente uniti. 

 

In questi giorni le rivelazioni, i sogni, i messaggi, le nuove creazioni sono accompagnate dall’energia cosmica dei nostri guardiani che da sempre sono vicini a noi e accompagnano la Terra in diversi passaggi.

La costituzione della griglia planetaria, le reti energetiche e i canali di comunicazione spaziale sono stati fatti per opera di abitanti dello spazio.

Stiamo attingendo da ciò che è il nostro futuro se nel presente riusciamo a percepire l’immensità del nostro Essere che è già futuro ed è sempre passato…perchè tutto co-esiste qui e ora.

Connetterci a frequenze elevate permette un’accelerazione evolutiva tale per cui, chi è pronto oggi può diventare canale di trasmissione ma ricordate: le frequenze alte sono tutte da canalizzare, mandano in tilt il sistema e possono anche bruciarlo se immesse in modo inappropriato. Vi consiglio di usare frequenze dei cetacei e anche del suono del mare, sono a 432 Hz e danno un senso di calma e di guarigione, riportano all’equilibrio.

Sempre più persone inizieranno a ricordare.

Sempre più persone torneranno all’origine dove esiste il potenziale ancora non espresso qui sulla Terra. Chi arriva prima fa da canale di trasmissione per tutti gli altri.

Pensate l’importanza di ognuno di noi in questo sistema a catena! Pensate quanto sia importante l’apertura che si sta creando a spinte e bastonate, ma pur sempre il risultato sarà quello che ci concediamo e che in un punto dimenticato della Galassia, abbiamo scelto.

State tranquilli è ora il momento delle luci della ribalta in cui le stelle brillano per noi e nel sistema universo l’unione che fa la forza sta iniziando a scalpitare…. non hanno mai avuto maniere dolci…. ma pur sempre effettive!

 

Buon cammino….aiutare l’entrata del cambiamento di frequenza permette di vivere meglio le scariche elettriche…mangiare sano, leggero, pochi intossicanti e molti detox… sorridere a amare tanto!  Ollin

https://www.semidiluceblu.it/2018/07/04/le-rivelazioni-di-sirio-ollin/

In primo luogo vi è l’energia o forza emanata dalla stella Sirio. Cercando di esprimere a parole il concetto, l’energia del pensiero, o forza mentale, nella sua totalità, raggiunge il sistema solare da un lontano centro cosmico attraverso Sirio. Sirio funziona da trasmettitore, o da punto focale, da cui partono quelle influenze che producono l’autocoscienza nell’uomo. “ Alice A. Bailey

https://lauracarpi.wordpress.com/2013/12/15/la-stella-di-natale-e-di-capodanno/

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*22 Luglio: Festa di Maria Maddalena, dea ,donna, sposa ,sacerdotessa:il divino femminino.

LO   SPOSO

E

LA SPOSA


Il Nuovo Testamento non afferma in modo chiaro che Gesù era sposato, ma nemmeno che non lo era.

Effettivamente il Vangelo contiene numerose specifiche allusioni al suo avvenuto matrimonio  e d’altra parte le regole dinastiche lo imponevano.
Non soltanto l’erede della stirpe dei Davide era obbligato per la legge a sposarsi ma doveva anche generare almeno due figli maschi.
Ciò rappresentava un passo fondamentale nel progresso dell’erede della dinastia dall’iniziazione  alla piena appartenenza alla Comunità.
Come abbiamo visto le regole del matrimonio dinastico erano molte e rigide.
Uno fra i libri più coloriti del Vecchio Testamento è il Cantico dei Cantici , una serie di rime di amore fra uno sposo regale e la sua sposa.
Il Cantico di Salomone identifica la simbolica pozione nuziale con l’unguento aromatico chiamato spigonardo, un unguento prezioso che veniva usato anche per ungere i corpi dei morti regali.
Lo stesso unguento costoso venne usato da Maria di Betania per ungere il capo di Gesù in casa di Lazzaro. e un altro episodio simile avvenne qualche tempo prima quando una donna unse i piedi di Gesù e poi li asciugò con i propri capelli.
Anche quella donna si chiamava Maria.
Maria di Betania non soltanto unse il capo di Gesù in casa di Simone, ma gli unse anche i piedi e poi li asciugò con i suoi capelli nel marzo del 33 d.C.
Due anni e mezzo prima , nel 30 d.C. aveva compiuto lo stesso rito di unzione tre mesi dopo le nozze di Cana.
Compiere il rito con lo spigonardo era uno specifico privilegio di una sposa messianica e avveniva unicamente durante le cerimonie del Primo e Secondo Matrimonio .


Soltanto come moglie di Gesù a tutti gli effetti e come sacerdotessa Maria avrebbe potuto ungergli il capo e i piedi con il sacro unguento.

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. La buona notizia del venerdì: Le donne marocchine hanno manifestato per chiedere l’abolizione della poligamia

“Sebben che siamo donne paura non abbiamo…”

Le donne marocchine hanno manifestato per chiedere l’abolizione della poligamia

Le rivendicazioni più importanti riguardano l’abolizione completa della poligamia e la parità delle quote ereditarie tra uomo e donna

Il 10 ottobre migliaia di donne marocchine hanno manifestato in varie città del paese per chiedere l’abolizione della poligamia, la revisione del diritto di famiglia e la parità di genere tra uomini e donne.

Secondo le organizzazioni per i diritti delle donne, ciò che viene sancito nella Costituzione marocchina, non è rispettato nei fatti. I manifestanti hanno quindi chiesto una revisione del codice di famiglia e l’abolizione delle leggi che violano i loro diritti e la loro dignità. 

La Mudawwana – o codice di Statuto personale marocchino – è la legge fondamentale sul diritto di famiglia, approvata da re Mohamed VI nel 2004, che rappresenta delle innovazioni rispetto alla Costituzione varata negli anni Cinquanta.

 

Nel 2011 il re del Marocco ha approvato una nuova Costituzione, che all’articolo 19 sancisce – solo sulla carta – l’uguaglianza tra i sessi e la parità dei diritti politici, sociali ed economici. 

Le donne marocchine vengono costantemente discriminate ed emarginate. Nonostante la Costituzione sancisca la parità tra uomini e donne, le donne sono escluse da diversi settori”, ha dichiarato Yasmin Wardi, sociologa marocchina, al quotidiano Al Arabiya. 

Soprattutto in ambito lavorativo, le donne hanno degli stipendi molto più bassi rispetto agli uomini. Anche le donne istruite non ottengono mai posizioni di rilievo. Bisogna tener conto dei cambiamenti che stanno avvenendo all’interno della nostra società”, ha proseguito la sociologa. 

Le rivendicazioni più importanti riguardano l’abolizione completa della poligamia e la parità delle quote ereditarie tra uomo e donna. 

Alle donne in Marocco attualmente spettano per legge quote minori rispetto agli uomini.

 

In Marocco la poligamia è autorizzata solo se vengono rispettati determinati criteri: deve essere approvata da un giudice, la prima moglie deve acconsentire e l’uomo deve avere sufficiente reddito per mantenere entrambe le famiglie. Le donne marocchine ritengono tuttavia che la poligamia leda i loro diritti e la loro dignità.

Le altre rivendicazioni delle manifestanti riguardano il diritto delle donne di poter sposare uomini non musulmani. Finora tale diritto spetta solamente agli uomini, mentre le donne che vogliono sposare un non musulmano devono consegnare un documento che attesti la conversione all’Islam del fidanzato.

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook.

https://www.tpi.it/2017/10/12/marocco-donne-chiedono-abolizione-poligamia/#r

Donne cristiane, musulmane ed ebree in marcia per la pace

Partita domenica scorsa dal nord di Israele la Marcia della Pace in Terra Santa organizzata dal Movimento “Donne Costruttrici di Pace”

Ha avuto inizio domenica 24 settembre, la Marcia della Pace in Terra Santa organizzata dal Movimento WWP, e cioè, delle “Donne Costruttrici di Pace” in collaborazione con le Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), con la Confederazione Internazionale Laica Interreligiosa (Cili-Italia) e il Movimento Internazionale “Uniti per Unire”.

Il Movimento WWP è nato nel 2014 e nell’ottobre 2016 ha raccolto in una marcia per la pace dal nord di Israele a Gerusalemme circa quattromila donne di diverse religioni.

Questa marcia storica che unisce donne ebree, musulmane, cristiane e laiche che, semplicemente, si sentono unite come donne a favore della pace, terminerà il 10 ottobre a Gerusalemme”, ad annunciarlo è Foad Aodi, Focal Point per l’Integrazione in Italia per l’Alleanza delle Civiltà (UNAoC), Fondatore di #Cristianinmoschea e Co-mai che si è recato questa estate in missione in Terra Santa aprendo il Convegno organizzato da WWP con più di cinquecento donne di tutte le religioni presso Taibeh.

Della Marcia ha parlato anche l’Osservatore Romano. “È molto di più di un flash mob, spiegano le attiviste di Women Wage Peace, un movimento senza leader organizzato grazie al passaparola che corre sui social network. Lo dimostrano i numeri – ha scritto il quotidiano della Santa Sede – : migliaia di donne ebree, musulmane e cristiane hanno camminato insieme in Israele per la pace durante l’ultima iniziativa dell’ottobre scorso, una marcia verso Gerusalemme lunga duecento chilometri”.

Non ci fermeremo – si legge nel sito dell’organizzazione – finché non sarà raggiunto un accordo politico che porterà a noi, ai nostri figli, ai nostri nipoti un futuro sicuro”.

http://www.interris.it/2017/09/27/128448/cronache/religioni/terra-santa-donne-cristiane-musulmane-ed-ebree-in-marcia-per-la-pace.html
http://www.bocchescucite.org/marcia-delle-donne-cristiane-ebree-e-musulmane-cantano-la-preghiera-delle-madri/

Sebben che siamo donne... Nata nella valle Padana tra 1890 e 1914, entra presto nel repertorio delle mondine. L’autore è anonimo e ne esistono diverse versioni. La canzone è inserita nel film “Novecento” di Bernardo Bertolucci.

Vettori Giuseppe, Canzoni italiane di protesta 1794 – 1974, Roma, Newton Compton, 1975

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* L’estate di San Martino

L’11 Novembre si celebra San Martino, patrono di Belluno e di un centinaio di altri comuni, nonché protettore di albergatori, cavalieri, fanteria, mendicanti, sarti, sinistrati, vendemmiatori e forestieri.

La leggenda vuole che proprio in concomitanza di questa data l’Italia, ma anche parte dell’Europa, viva la cosiddetta Estate di San Martino, un periodo autunnale in cui, dopo le prime gelate, si verificano condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore.

La leggenda del mantello di San Martino è molto antica e non si sa quando sia stata associata dalla memoria popolare e contadina al bel periodo che caratterizza la seconda decade di novembre che noi chiamiamo Estate di San Martino mentre nei Paesi anglosassoni viene definita Indian Summer: Estate Indiana.

E in alcune lingue slave, tra le quali il russo, è denominata “ Bab’ e Leto”, “ Estate delle Nonne”

L’espressione “estate indiana” fa riferimento alla storia dei nativi che un tempo approfittavano di questo particolare periodo per terminare la raccolta prima del sopraggiungere dell’inverno.
Sia come sia San Martino e l’Estate Indiana vengono festeggiate a partire dall’11 novembre e per tre o quattro giorni.

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Martino di Tours nacque a Candes-Saint-Martin il 316 o 317 e fu così chiamato dal padre, importate ufficiale dell’Esercito romano, in onore di Marte, il dio della Guerra. Da adolescente si trasferì con la famiglia a Pavia ove all’età di 15 anni si arruolo nell’esercito. Mandato in Gallia conobbe il Cristianesimo tant’è che si congedò dalle armi divenendo monaco nella regione di Poitiers.

Quando Martino era ancora un militare, ebbe la visione che diverrà l’episodio più narrato della sua vita e quello più usato dall’iconografia .

Si narra infatti che quando si trovava alle porte della città di Amiens, in una giornata di pioggia, vento e gelo con i suoi soldati, incontrò un mendicante seminudo. D’impulso tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante.

Martino, contento di avere fatto la carità, spronò il cavallo e se ne andò sotto la pioggia, che cadeva più forte che mai. Ma fatti pochi passi ecco che smise di piovere ed il vento si calmò. Di lì a poco le nubi si diradarono, il cielo divenne sereno e l’aria si fece mite. Il sole cominciò a riscaldare la terra obbligando il cavaliere a levarsi anche il mezzo mantello.

Quella notte sognò che Gesù si recava da lui e gli restituiva la metà di mantello che aveva condiviso. Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro.

Sebbene l’Estate di San Martino rimanga una leggenda popolare, essa trova tuttavia un reale riscontro fisico.

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Infatti la carta mostra una moderata espansione dell’alta pressione delle Azzorre dalla Spagna verso l’Europa centrale, lasciando invece strade alle correnti perturbate fredde solo sull’Europa nordorientale. A risentirne maggiormente sembrano appunto le regioni centro-settentrionali del Paese, mentre quelle meridionali appaiono penalizzate dalla presenza di un’area di bassa pressione sul Mediterraneo meridionale.

Quest’anno arriva la tempesta di San Martino, così ribattezzata perchè porterà maltempo tra domenica e lunedì, per l’appunto giorno si San Martino. L’affondo di aria artica sul Mediterraneo centrale darà infatti vita ad un vortice ciclonico sulla Valpadana, in rapida discesa verso il Centrosud dove porterà piogge, temporali, forte vento e persino il ritorno della neve sull’Appennino. 


Come vuole la tradizione

l’estate di San Martino solitamente dura tre giorni ed un pochino. “

http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/estate-di-san-martino–scienza-o-mito–55087

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* Fulmine a ciel sereno ma non troppo

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Questa immagine è stata vista da mezzo mondo. E commentata dall’altra metà.
Se c’era bisogno di un segno dell’ intensità dell’energia di cambiamento, questo lo è!

Perchè mi ha colpito? Perchè proprio lì il fulmine?
Perchè san Pietro, la basilica simbolo della religione cristiana?
SanPietro, primo incaricato di rappresentare in terra la novella religione cristiana.
“E Gesù disse: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa” (Matteo 16:14-18).
La basilica di san Pietro è la sede attuale del successore di Pietro e capo della Chiesa, il Papa.
Il Papa è il titolo proprio del vescovo di Roma, patriarca della Chiesa latina, sommo pontefice della Chiesa cattolica e sovrano dello Stato della Città del Vaticano.
La religione cristiana è una delle religioni monoteiste più diffusa nel mondo.
Il Papa è riconosciuto come tale in tutto il mondo ed ogni sua azione sia all’interno della gerarchia ecclesiastica che fuori  desta attenzione. Il suo gesto di rinuncia all’ufficio di Romano Pontefice è epocale. L’ultimo Papa a dimettersi è stato Gregorio XII nel 1415.
Il dialogo con le altre religioni monoteiste è uno degli obbiettivi del papato.
Per riconoscere che i concetti sono unici ed è l’applicazione che è diversa?
E’ l’assenza di un buon modello di cosmologia ad aver ingenerato le divisioni tra le religioni.
Le grandi religioni del mondo sono unite nel rigettare le teorie scientifiche evoluzioniste, ma  divergono molto nell’elaborazione delle  loro cosmologie che sono state mitizzate.
Ad esempio la religione cristiana ha il suo mito del Giardino dell’Eden.
Poichè Eva mangiò il frutto dell’albero della conoscenza e persuase Adamo a fare lo stesso, l’umanità conobbe la separazione e la caduta dalla perfezione dell’Eden. Allora Dio mandò il suo unico figlio, Gesù, per riportare l’umanità all’Eden, alla perfezione.
Così Gesù è l’unica via per tornare all’Eden.
Ma la storia della caduta dall’Eden proviene dalla tradizione giudaica che ha elaborato un finale differente.”  Sì, dichiarano le autorità spirituali ebraiche,” alla “fine dei tempi” arriverà un messia che riscatterà l’ umanità, ma solo gli eletti, portandoli alla perfezione. Ma non sarà Gesù.” Così iniziò il contrasto.
Gli ebrei trovano che i cristiani  si sono accontentati di un falso messia.
I cristiani pensano che gli ebrei sono gli uccisori di Gesù.
I musulmani rigettano in blocco l’idea di un “ figlio di Dio”: Dio manda dei messaggeri solo per ricordare all’umanità che dio è il loro Signore.
Mosè e Gesù sono stati messaggeri di questo tipo, ma l’ultimo ed il più grande è stato Maometto.
Gli induisti sembrano concordare con i cristiani che Dio possa apparire in forma umana, come “figlio di Dio”. Ogni volta che le forze del male sembrano sopraffare il bene, Dio si incarna come Avatar per riportare il bene al di sopra del male, anche se solo temporaneamente.
Krishna è stato un Avatar e come lui Gesù e Buddha.
I buddisti credono che gli esseri umani comuni possano recuperare la perfezione grazie ai loro sforzi. Questi esseri perfetti, i bodhisattva, rimangono sulla soglia dell’Eden invece di tornarvi fino a che tutta l’umanità si sia redenta.
La filosofia postmoderna ci ha dato il decostruzionismo ( Dio è morto e tutta la metafisica è falsa) ed una visione ecologica del mondo, in cui Dio è completamente immanente al mondo stesso.
L’Eden è qui, e non c’è bisogno di parlare di spirito, caduta e viaggio verso il ritorno.

Le religioni hanno creato e creano separazione e diversità e quindi conflitti tra gli esseri umani.
La divulgazione, e spesso l’imposizione come nel passato, è attuata nella convinzione di essere l’unica verità, l’unica giusta, possibile ed adatta all’umanità, l’unico Dio, le uniche regole.
Dogmi e credenze deresponsabilizzando le scelte demandano la qualità della vita umana a qualcuno altro da sé. E nascono i fondamentalismi e le guerre. Che riguardano il potere temporale e gli orientamenti adottati in ogni campo, e determinano la cultura in senso lato.
Ma le domande che si pone l’uomo sono le stesse:
Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Perchè?
C’è una sola grande storia dell’essere umano e del significato della sua esistenza.
L’integrazione di scienza e spiritualità porterà le diverse tradizioni spirituali a riconoscere la loro unità sottesa? un’ unità che il poeta Rabrindanath Tagore ha definito “ la religione dell’uomo”?

Allora è dal concetto di religione che può iniziare il cambiamento?

Se c’era bisogno di un  segno dell’ intensità dell’energia di cambiamento, questo lo è!

( Sono solo spunti di riflessione)

Fonte: Amit Goswami: ” Guida quantica all’illuminazione” L’integrazione tra scienza e coscienza