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* Non solo Halloween! L’inizio di un nuovo ciclo!
Non solo Halloween!
Se si guarda solo all’apparenza si può perdere il vero significato di ogni cosa.
Dietro il business di questa ricorrenza, si celebra il capodanno celtico e l’incontro, solo per una notte, tra il mondo dello spirito e quello della materia.
Perchè da lì veniamo e lì ritorniamo ogni volta, ogni vita.
E’ la festa dell’inizio di un nuovo ciclo delle stagioni e, come si sa, i popoli antichi ne seguivano i mutamenti determinati dalla Grande Dea, Madre e Creatrice di tutto l’universo.
Terra e Cielo interagiscono e l’essere umano è una parte della manifestazione come i minerali, le piante gli animali, le stelle, i pianeti , i soli. Il nuovo anno porterà altri frutti, altri doni della Natura, del Cielo.
La Dea diventa strega per il cristianesimo che limita la magia della natura identificando la donna come materia terrena. Dio, lo spirito, è un entità maschile.
Buon Samhain, dunque, a tutti quelli che guardano oltre l’apparenza!
Love L
*Ma quali streghe ! Buon Samhain!
Fin dal medioevo alla festa di Halloween è associata la figura della strega.
Witch in inglese, wicca dal sassone, cioè saggia/saggio o sapiente corrispondente al latino saga, spesso rappresentata come una donna vecchia, brutta e quindi cattiva.
Ma nella mitologia celtica pre-cristiana non esistevano divinità completamente malevoli, così come non esisteva il concetto di Inferno.
Dei e Dee rappresentavano entrambi gli aspetti creativo e distruttivo dell’energia all’opera.
Le dee in particolare incorporavano le forze della Terra Sacra in quanto i Celti assorbirono il concetto di una potente Dea Madre o Dea della Terra dalle popolazioni indigene di cultura matriarcale abitanti le terre in cui emigrarono o dove fiorì la loro civiltà.
La Grande Dea poteva apparire e venire rappresentata in miti e leggende in tre forme principali: la Madre Oscura, la Sorella/Vergine e la Dea Natura/Amante. (Stewart, R.J. Celtic Gods, Celtic Goddesses, Blanford 1990)
Quindi la Grande Dea celtica nelle sembianze della Vecchia simbolizzava l’inverno celtico da Samhain a Oimelc o Imbolc (31 Gennaio/1 Febbraio, l’inizio della Primavera celtica).
A Imbolc ogni anno la Grande Vecchia si recava all’Isola della Giovinezza per bere alla sua fonte e trasformarsi nella Dea della Primavera, il cui tocco rendeva l’erba nuovamente verde e faceva sbocciare i fiori.
Tra i Celti l’elite intellettuale religiosa era composta sia da druidi quanto da druidesse dalle molteplici conoscenze; il dono della profezia era poi specificatamente femminile.
Si può quindi affermare che nelle comunità italiche dell’VIII secolo a.C. esistessero donne il cui prestigio non derivava solo dai legami con importanti membri maschili delle varie comunità, ma anche dallo svolgere ruoli rilevanti, alcuni dei quali legati alla sfera del sacro.
Il rango da sacerdotesse a quello di streghe sopravvenne con il passaggio alla religione cristiana.
Le sacerdotesse furono ridotte, nelle storie antiche, alla condizione di figure demoniache simile alle streghe, degradando la loro mitica bellezza, il loro ruolo sociale e religioso, le loro grandi virtù e poteri, svilendo i numerosi esempi di coraggio e nobiltà all’interno della società celtica.
Riporta l’Encyclopaedia Britannica che “ in Europa i poteri magici erano quasi esclusivamente nelle mani delle donne…” alle quali “…il popolo attribuiva una saggezza superiore…” e che furono proprio le donne, eredi della saggezza e del potere della Grande Dea, ad attirare l’odio della Chiesa, ad essere accusate di pratiche malefiche e a venire perseguitate come ‘streghe’.
La chiesa trasformò le divinità celtiche in santi e i vari aspetti della Grande Dea in diverse rappresentazioni della Madonna.
Una delle accuse più tipiche era quella di praticare rituali in onore di un dio con le corna, Cernunnos, il dio cornuto, signore degli animali, dio della Grande Caccia, colui che gestisce le forze attive della vita e della morte, della rigenerazione e della fertilità. La Chiesa lo condannò come ‘incarnazione del Diavolo’.
Secondo Geoff Doel: “Le streghe furono un’invenzione per tenere lontana la gente dagli dei celtici. Per i Celti c’era la magia, il magico piuttosto che il sinistro”.
Le donne accusate di stregoneria venivano bruciate, impiccate o annegate ad Halloween,proprio a sottolineare il messaggio diabolico delle feste pagane.
Nella cultura celtica, come in quella gaelica, la donna è stata sempre considerata figura importante e determinante nel sostegno e nella conduzione del clan e della comunità. A volte alla pari dell’uomo.
Le donne celte e le gaeliche erano addette alla cura dei malati, avevano conoscenze di medicina erboristica ed avevano perfino il potere della chirurgia.
In alcune culture nordiche la medicina era addirittura competenza esclusiva delle femmine del clan.
Colei che raccoglieva, seccava ed estraeva principi vitali dalle erbe era considerata creatura soprannaturale e degna del rispetto e spesso della venerazione del gruppo.
Il ruolo della wicca era quello di curare e guarire, e questo era considerato una facoltà divina.
Eventi divini venivano considerati anche i cicli della natura ed in una società ancora rurale era di vitale importanza prevederli e celebrarli con rituali propiziatori.
La donna sacra, la wicca diviene artefice di sopravvivenza per il gruppo.
Ella cura la preparazione dei riti propiziatori per avere la benevolenza della Dea Madre.
Ella ha la facoltà di interpretarne i segni per la divinazione.
Ella è una guida spirituale, la sua magia è indirizzare le vite degli altri.
La wicca non è, come la strix latina, a contatto con i demoni, ma è la figlia eletta della Dea.
Tutti questi riti pagani, passati nella cultura mediterranea dominata dalle fedi monoteiste, sono stati in seguito interpretati come eventi di stregoneria malefica e, ritenuti manifestazioni del “ diavolo”, condannati all’estinzione attraverso la purificazione con il Fuoco.
Molti dei riti celtici legati alla wicca sono arrivati fino a noi attraverso i secoli ed oggi la religione wicca si sta diffondendo tra le donne, soprattutto nei paesi di lingua inglese.
La donna celtica cammina in pace,
ma porta con sé, inosservate, le sue armi.
Si considera come una parte della ragnatela del creato
Ma anche una persona unica e degna di grande valore.
Ama e rispetta la famiglia, gli amici, la comunità
Ma trova ispirazione nella solitudine.
Sa comandare, ma sa anche quando lasciarlo fare agli altri.
Lavora per imparare, per insegnare, per condividere
e mantenere i segreti, per cambiare restando uguale a se stessa,
per essere umana e divina.
Il pianeta ha bisogno di donne celtiche, che portino dentro di sé
un inesauribile calderone pieno di forza interiore
un utero da cui possa nascere un mondo nuovo e migliore.
(Edain McCoy, Celtic Women Sprirituality)
Buon Samhain!
Fonti:
“La danza a spirale” di Starhawk – Macroedizioni
“La quinta cosa sacra” della stessa autrice
per approfondire:
“ La Dea bianca “ di Robert Graves – Adelphi
“ When God was a Woman” di Merlin Stone – Mariner Books
leggi anche: anche io sono una maga
* L’estate di San Martino dura almeno tre giorni! Quest’anno di più!
L’11 Novembre si celebra San Martino, patrono di Belluno e di un centinaio di altri comuni, nonché protettore di albergatori, cavalieri, fanteria, mendicanti, sarti, sinistrati, vendemmiatori e forestieri.
La leggenda vuole che proprio in concomitanza di questa data l’Italia, ma anche parte dell’Europa, viva la cosiddetta Estate di San Martino, un periodo autunnale in cui, dopo le prime gelate, si verificano condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore.
La leggenda del mantello di San Martino è molto antica e non si sa quando sia stata associata dalla memoria popolare e contadina al bel periodo che caratterizza la seconda decade di novembre che noi chiamiamo Estate di San Martino mentre nei Paesi anglosassoni viene definita Indian Summer: Estate Indiana.
E in alcune lingue slave, tra le quali il russo, è denominata “ Bab’ e Leto”, “ Estate delle Nonne”
L’espressione “estate indiana” fa riferimento alla storia dei nativi che un tempo approfittavano di questo particolare periodo per terminare la raccolta prima del sopraggiungere dell’inverno.
Sia come sia San Martino e l’Estate Indiana vengono festeggiate a partire dall’11 novembre e per tre o quattro giorni.
Martino di Tours nacque a Candes-Saint-Martin il 316 o 317 e fu così chiamato dal padre, importate ufficiale dell’Esercito romano, in onore di Marte, il dio della Guerra. Da adolescente si trasferì con la famiglia a Pavia ove all’età di 15 anni si arruolo nell’esercito. Mandato in Gallia conobbe il Cristianesimo tant’è che si congedò dalle armi divenendo monaco nella regione di Poitiers.
Quando Martino era ancora un militare, ebbe la visione che diverrà l’episodio più narrato della sua vita e quello più usato dall’iconografia .
Si narra infatti che quando si trovava alle porte della città di Amiens, in una giornata di pioggia, vento e gelo con i suoi soldati, incontrò un mendicante seminudo. D’impulso tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante.
Martino, contento di avere fatto la carità, spronò il cavallo e se ne andò sotto la pioggia, che cadeva più forte che mai. Ma fatti pochi passi ecco che smise di piovere ed il vento si calmò. Di lì a poco le nubi si diradarono, il cielo divenne sereno e l’aria si fece mite. Il sole cominciò a riscaldare la terra obbligando il cavaliere a levarsi anche il mezzo mantello.
Quella notte sognò che Gesù si recava da lui e gli restituiva la metà di mantello che aveva condiviso. Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro.
Sebbene l’Estate di San Martino rimanga una leggenda popolare, essa trova tuttavia un reale riscontro fisico.
La nebbia a gl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor de i vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
sull’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.
Giosuè Carducci
Ma qui ad Ostia c’è stato un sole ma un sole che stavamo in camicetta e qualche nordico faceva persino il bagno!
Questa sì che è estate san martinese ?
“l’estate di San Martino solitamente dura tre giorni ed un pochino. “
Non solo mimose
Mi piacciono le mimose soprattutto sui loro alberi. Non mi piacciono i fiori recisi.
Mi piacciono tutte le ricorrenze che riguardano l’Essere. Non mi piace che si celebri un Essere per volta.
Mi piace ricordare chi siamo tutti i giorni. Non mi piace solo un giorno e poi più niente per tutto l’anno.
Mi piace festeggiare Essere tutti insieme nel gruppo Umanità!
L’albero della Mimosa
La Mimosa (Acacia dealbata) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Mimosaceae (Fabaceae secondo la classificazione APG). con foglie pennate di colore verde opaco e frutti a legume, nome comune di alcune varietà di acacia coltivate a scopo ornamentale per le caratteristiche infiorescenze a capolini gialli e vellutati.
La mimosa è un albero ornamentale che a miti temperature si sviluppa molto velocemente, il fiore dalle palline morbide a grappoli gialle è molto delicato e di breve durata, il suo profumo è inconfondibile, proprio al fiore è dovuta la notorietà della mimosa. È una pianta originaria dell’isola di Tasmania in Australia e per le sue meravigliose caratteristiche come pianta ornamentale ha avuto un facile sviluppo in Europa a partire dal XIX secolo dove oggi prospera quasi spontanea.
Nelle sue terre di origine arriva a svilupparsi fino a 30 metri di altezza, mentre da noi non supera i 12 metri. In Italia è molto sviluppata lungo la Riviera ligure in Toscana e in tutto il meridione, ma anche sulle coste dei laghi del nord. È una pianta molto delicata che desidera terreni freschi, ben drenati, tendenzialmente acidi soprattutto per una buona fioritura. Cresce preferibilmente in aree con clima temperato, teme inverni molto rigidi per lungo tempo sotto lo zero che possono provocarne la morte.
Il significato della mimosa per la festa delle donne
La mimosa è simbolo di innocenza, di libertà e nello stesso tempo il suo delicato nasconde forza e vitalità.
L’origine è tutta italiana, quando la partigiana Teresa Mattei decise nel primo dopoguerra di associare un fiore bello, diffuso (poco costoso quindi) e già in fioritura nei giorni intorno all’8 marzo e la scelta ricadde sulla mimosa, come simbolo per la festa della donna.
Si contrappose vincente alla proposta di Luigi Longo (segretario all’epoca del PCI, noto antifascista) che voleva proporre come simbolo per la festa della donna delle violette.
L’idea di trovare un fiore veniva a sua volta dal garofano rosso, simbolo della festa dei lavoratori.
La tradizione della mimosa per l’8 marzo nasce in Italia e resta un simbolo tipicamente solo italiano. l suo dono significa anche che il mondo sarebbe grigio, triste, povero senza la creatività e vitalità femminili.
In Inghilterra, nel secolo scorso, le ragazze meno carine erano solite infilare un fiore d’acacia nell’occhiello della giacca, della camicetta oppure fra i capelli per esibire la loro ideologia.
Diverso significato veniva attribuito alla mimosa dagli indiani d’America; in base ad una vecchia usanza un ramoscello d’acacia era donato da ogni giovane alla ragazza che gli aveva infuocato il cuore.
Il loro aspetto delicato nasconde forza e vitalità; per questo è simbolo di forza e femminilità
La Mimosa nei sogni non è un’immagine così rara.
Dato che nella nostra cultura è associata all’ 8 marzo, festa della donna, il suo essere presente nei pensieri ed nell’immaginazione collettiva, fa sì che compaia facilmente anche nei sogni.
La mimosa, con la sua fioritura precoce, è un anticipo di primavera e la primavera è l’inizio di un nuovo ciclo naturale che nel sogno rimanda ad una nuova fase della vita.
Preparare dei mazzetti di mimosa è partecipare attivamente di questo cambiamento, favorirlo, esserne consapevoli.
Anche Il colore giallo intenso della mimosa nei sogni va considerato, sia per le sue specifiche qualità simboliche, che per il suo associarsi al 3° chackra, ruota di energia legata alla espressione di se’. Alla capacità e possibilità di avere il proprio spazio nel mondo e di realizzarsi.
Sognare la mimosa può essere, allora, un modo per prendere coscienza di se’ e per accedere al proprio potenziale, oltre a mettere in evidenza i doni della femminilità.
Un segnale di successo e di realizzazione dei propri obiettivi.
Uno stratagemma usato dall‘inconscio per “catturare l’attenzione” del sognatore con la bellezza e la grazia della mimosa nei sogni e riconnetterlo al proprio potere personale.
Come conservare al meglio la Mimosa
La mimosa è un fiore molto delicato ed ha purtroppo vita breve. Basta però un piccolo trucco per allungare la vita a questo fiore così primaverile e profumato. Utilizzando una forbice, eliminate tutte le foglie che si sino rovinate e quelle che crescono in basso: Queste infatti marciscono rapidamente perché a contatto con l’acqua del vaso. Riempite il vasetto con dell’acqua tiepida in modo da far fiorire i capolini non ancora aperti e a rendere più soffici quelli già sbocciati. Inoltre tenere il vasetto lontano da fonte di calore altrimenti l’aria secca peggiorerebbe l’aspetto della mimosa.
Altri significati della mimosa
Mimosa: innocenza. pudore, libertà, autonomia, libertà.
Mimosa gialla: stima
Mimosa Rosa: Apprezzamento per la sensibilità della persona.
La Mimosa in cucina
I fiori della mimosa, sono un ottimo ingrediente per fare delle frittelle deliziose, basta aggiungerli e mescolarli ad una pastella fatta con farina, sale, lievito di birra e dopo aver formato delle parti con un cucchiaio, friggerli in olio bollente.
E per fare questa torta
http://ricette.giallozafferano.it/Torta-mimosa.html
Leggi anche:
“Che senso ha scrivere dell’0tt0 marzo”
” Se non ora, quando?”
* Ottobre, è tempo di raccogliere
Quando pensiamo alla parola Karma, l’immaginazione ci porta verso mondi di un passato che spesso abbiamo visto nei libri di storia o nei film al cinema, perchè quel termine riguarda qualcosa che abbiamo fatto nel “passato”, di buono o di meno buono.
In questi anni, da quando mi occupo di astrologia energetica, ho potuto notare che questo tempo trascorso non è sempre così lontano e spesso le fasi cicliche della reincarnazione possiamo vederla nell’esistenza che stiamo vivendo.
Quante volte ricordando qualcosa hai detto “era una vita fa”? E’ esattamente questo che è successo.
Abbiamo sempre l’opportunità di ricostruire scenari e opportunità in linea con i nostri cambiamenti.
E’ necessario farlo per sostenerci e proteggere il lavoro di evoluzione che costruiamo ogni giorno verso quell’equilibrio di noi stessi che è energetico, mentale, fisico, spirituale, che possiamo chiamare “serenità”.
Durante il mese di ottobre una buona energia sostiene la raccolta energetica del buono (e del meno buono) che abbiamo seminato nei primi mesi di quest’anno con le nostre scelte, con i nostri cambiamenti.
Questo periodo precede un momento collettivo dove saremo chiamati a sommarci nelle nostre forze e nella nostra disponibilità verso un atto di coraggio o di sottomissione.
Come ho detto più volte, durante questi anni e fino al 2025 saremo protagonisti di un cambiamento mondiale che sarà il mondo del futuro.
Niente è deciso finchè non lo fai. Il destino è solo nel tempo che sta arrivando ma sarai sempre e solo tu a determinarne il valore.
https://energiamaya.org/2017/10/11/e-tempo-di-raccogliere-ottobre-2017/#like-3252
* Così si festeggia il ritorno della luce
Il solstizio d’inverno, quest’anno atteso nella notte tra il 21 e il 22 dicembre, è stato da sempre celebrato nel mondo da un considerevole numero di feste tradizionali. Queste onorano il ritorno della luce durante i giorni più bui dell’anno.
Stonehenge (Wiltshire, Regno Unito)
Le origini di questo monumento preistorico non sono ancora chiare. Tuttavia, è ormai stato appurato come il sole si insinui perfettamente tra le due pietre verticali, denominate del Grande Trilithon. Sin dalle prime ore del mattino, il sito è aperto per consentire a migliaia di appassionati e curiosi di celebrare l’alba in un’atmosfera spirituale, intrisa di musica tradizionale, fuochi e lanterne.
Lantern Festival (Vancouver, Canada)
The Secret Lantern Society organizza ogni anno processioni illuminate, musica e performance artistiche nei quattro quartieri di Vancouver. Vagando per le strade della città, tra percorsi illuminati da candele, è possibile beneficiare di un ambiente rilassante che unisce passato e futuro.
Kensington Market Winter Solstice (Toronto, Canada)
La città canadese illumina la notte più lunga dell’anno con una spettacolare festa di luci, alla quale prendono parte mangiatori di fuoco e giocolieri, ballerini e musicisti.
Bruciare gli orologi (Brighton, Regni Unito)
Si tratta di una processione illuminata organizzata negli ultimi venti anni. Oggi 2 mila manifestanti e circa 20 mila spettatori prendono parte ai festeggiamenti. I partecipanti, con in mano lanterne e festoni, passeggiano per la strada e fanno dei grandi falò con gli orologi, a significare il passaggio del tempo.
Yule Log (Riga, Lettonia)
La tradizione natalizia si trova in molte culture europee. Il Museo Etnografico della Lettonia conserva le tradizioni popolari lettoni ancora vive nella capitale, mentre per i mercatini della città girovagano mascherati terrificanti spiriti maligni, il cui compito è quello di “raccogliere” i problemi dell’anno appena trascorso.
Vilnius, Lituania
Nella vicina Lituania, tradizione vuole che il rito natalizio veda la comunità trascorrere la notte più lunga dell’anno trascinando ceppi di alberi a casa della gente per raccogliere gli spiriti oscuri. Lo scopo è quello di portare via l’energia negativa e dare il benvenuto al sole.
Montol Eve (Penzance, Regno Unito)
La gente di questa città del sud-ovest dell’Inghilterra si veste con costumi di danza tradizionali, che ricordano quelli tipici del carnevale di Venezia. Una fiaccolata, soprannominata il “fiume di fuoco”, giunge fino al punto più alto della città per accendere un faro e illuminare la gente.
Dongzhi Festival (Cina)
Il solstizio d’inverno è una festa importante anche in Cina e in altre parti dell’Asia orientale, dove i festeggiamenti risalgono alla dinastia Han (206 a.C. – 220 d.C.). Inoltre, il solstizio è connesso alla filosofia yin e yang, che prevede il ritorno dell’energia positiva yang. In tutta la Cina, la gente si riunisce con la famiglia per le feste e visita i templi per onorare i propri antenati.
Fire Walking Festival (Sakuragawa, Giappone)
A un paio di ore a nord di Tokyo, il Saenazumi Jinja Shrine Kabasan tiene un festival annuale in cui i monaci camminano a piedi nudi sulle braci pregando per la salute e il benessere della comunità. Una volta che il fuoco si è raffreddato, tutti possono emulare le prodezze dei monaci.
Montol Festival (Inghilterra)
Falò, lanterne, balli in maschera, canti tradizionali e mercatini di Natale che vendono artigianato locale sono le attrazioni delle celebrazioni stagionali della Cornovaglia. La vigilia del solstizio d’inverno è celebrata come la data del compleanno di Re Artù. Inoltre, si festeggia con l’accensione del “mock”, un ceppo natalizio gigante. Il festival si svolge la settimana prima del solstizio stesso, tra il 14 e il 21 dicembre. E tutti sono invitati ad indossare abiti bianchi e neri, i colori propri delle vesti della Cornovaglia, che per secoli si sono indossati durante le festività del solstizio stagionale.
Newgrange (Irlanda)
La tomba megalitica di Newgrange, datata più di 5 mila anni, è uno dei luoghi più straordinari del mondo per trascorrere solstizio. La struttura misura 19 metri e, se si è abbastanza fortunati, è possibile vederla inondata di luce alle prime luci del giorno del solstizio d’inverno. Il fenomeno dura 17 minuti e si ripete per qualche mattina successiva su entrambi i lati della tomba. L’ingresso alla camera è proibitivo, viste le numerose richieste per visitare il sito proprio il giorno del solstizio per assistere al fenomeno.
Makar Sankranti (India)
Questa festa del raccolto Hindu è di buon auspicio e si contraddistingue per il fervore e l’allegria. Si celebra in tutta l’India il 14 gennaio di ogni anno. Sebbene in ritardo rispetto al solstizio, la giornata è dedicata a celebrare l’ascesa del Dio sole nell’emisfero settentrionale. Per gli indù, e come per molti popoli del mondo, il Sole sta a simboleggiare la conoscenza, la luce spirituale e la saggezza. Makar Sankranti significa, infatti, un invito ad allontanarsi dalle tenebre dell’illusione ed orientarsi verso una nuova vita, illuminata dalla luce interiore e da una crescente purezza, saggezza e conoscenza.
Paul Winter Annual World Music Celebration (New York)
Anche in una città gigante come la Grande Mela si può assistere ad un emozionante caleidoscopio di eventi festosi. Come le celebrazioni del Paul Winter Winter Solstice, che celebra il ritorno del sole, attirando migliaia di frequentatori verso i concerti presso St. John the Divine, la più grande cattedrale gotica del mondo. Questo evento annuale, giunto alla sua 31esima edizione, è in genere celebrato il fine settimana precedente il solstizio. Il fulcro della manifestazione è un gigante “Solstice Tree”, una scultura in alluminio a spirale di 28 metri, addobbato con centinaia di campane, che rappresentano la diversità della vita sulla Terra.
Fonte:
http://www.nextme.it/rubriche/misteri/8673-solstizio-inverno-stonehenge-celebrazioni
* Eclisse totale di Sole, Novilunio, Equinozio di Primavera… Energie speciali? Cogli l’attimo!
Quale significato può avere per noi un eclissi solare totale…
che avviene all’equinozio di primavera e nel giorno del novilunio di Marzo?
20 marzo 2015
” Un evento cosmico simile a quello del prossimo 20 marzo 2015, avvenne cinquecentomila anni fa, e questo ha probabilmente segnato l’arrivo del primo esemplare del genere Homo sulla terra.
Allora si comprende l’importanza di questo evento dal punto di vista esoterico.
Ogni volta che si presentano le medesime condizioni in cui un evento è nato quello stesso evento può essere trasformato.
L’eclisse del 20 marzo accade nel giorno dell’equinozio di primavera. In tutto il mondo la durata del giorno e della notte saranno identiche.
È dal 20 marzo 1662 che non si verifica un’eclissi totale di Sole in questa data. Il 20 marzo 1681 ci fu un’eclissi ma fu ibrida, in parte totale e in parte anulare.
Al Polo Nord, il 20 marzo il sole fa finalmente capolino all’orizzonte, dopo sei mesi di notte continua, pronto a restare nel cielo per sei mesi di fila.
Quest’anno, poche ore dopo essere apparso, il sole sarà oscurato dalla Luna, un evento rarissimo che si verifica circa ogni cinquecentomila anni.
Si tratta di un momento di transito che genera una eccezionale opportunità.
Questa eclisse di sole segna l’inizio di un movimento psichico chiamato il risveglio del respiro della Madre.
Il XVII secolo segna l’inizio della fine della presenza delle grandi civiltà umane fondate sul simbolismo matricentrico. È infatti il secolo della fine definitiva delle civiltà precolombiane che erano incentrate sul simbolismo matricentrico.
La nostra civiltà attuale, che si è globalizzata, si fa notare per uno squilibrio assoluto verso i modelli simbolici patricentrici e per la totale ignoranza dell’eterno femmineo.
Simbolismo patricentrico è “logos”, pensiero ordinatore, raziocinio, solarità, evidenza, scienza, controllo, gestione, dimostrazione, luce.
Simbolismo matricentrico è lunarità, invisibilità, caos creativo, fede, missione, passione, ombra, estasi.
Matricentrismo e patricentrismo dovrebbero sempre essere in equilibrio, ma quasi mai è stato così, se non in rari momenti d’eccezione, in straordinarie culture, dove la Bellezza era la forma sotto il cui il Bene si manifestava nel mondo sensibile.
L’eclisse di sole del 20 marzo è un momento privilegiato: chi vuole veramente giungere alla visione dell’Unione degli opposti avrà la complicità del cosmo e il favore degli dei.”
” Questa eclissi solare insieme all’ equinozio avviene in un giorno secondo l’antico calendario Maya chiamato Cauac (tempesta blu) .
Le proprietà di questo giorno hanno a che fare con la purificazione…con la trasformazione con la caduta degli schemi che a livello mentale ci procurano sofferenza.
Cauac rappresenta la purificazione senza caos e ci donerà la lucidità per affrontare la perdita degli schemi rilasciati…
Ricordiamo che dopo ogni tempesta c’ è sempre il sole e … il 21 marzo ,sempre secondo il calendario Maya, è un giorno speciale dedicato al Sole (AHAU …Sole giallo)
Dunque tutto quello che avremo rilasciato fino ad oggi e che rilasceremo con gli input di questa nuova eclisse creerà quel magico vuoto che servirà per la nostra rinascita ..il nostro sole che verrà alla luce!
La particolarità dell’eclisse solare nell’equinozio primaverile enfatizza il processo di novilunio, ma nello stesso modo conferma quel percorso terrestre che stimola in ogni creatura l’appartenenza verso questo pianeta forse nel riequilibrare un percorso karmico che ha fortemente condizionato la coesistenza della famiglia umana nella natura.”
” Domani, 20 Marzo, alle 05:37 nasce la luna nuova in Pesci, nello stesso giorno in cui il Sole fa il suo ingresso in Ariete (alle ore 22:45) dando inizio ad un’altra Primavera.
Pesci è l’ultimo segno dello zodiaco, che ci introduce là dove tutto è possibile, purché ci sia fede, fiducia e affidamento in una forza superiore a quella della razionalità.
In questo segno d’acqua si impara che ogni fiume conduce al grande mare dove ognuno potrà ritrovare sé stesso solo perdendo i confini dell’individualità, lasciando andare ogni inutile aggruppamento, rancore, risentimento.
Ariete è il segno dei nuovi inizi, è il grado zero da cui ricominciare, rinnovati come la natura dopo il lungo inverno, pronti ad affrontare il nuovo ciclo di vita, in sintonia con la natura.
In questo momento di perfetto equilibrio tra le forze Yin e Yang, tra luce e ombra, sole e luna, si colloca l’eclisse totale di Sole.
Il Sole all’interno dello zodiaco rappresenta il centro dell’identità, l’io, l’ego, ora oscurato da un’eclisse, che sposta l’attenzione su qualcosa di più grande.
Questo importante movimento astrologico ci ricorda che come piccole cellule siamo immerse in un grande organismo che funziona solo se c’è collaborazione tra tutte le sue parti.
E’ ora il momento adatto per superare l’impulso egioco ed individualistico che ci spinge a pensare solo a noi stessi, al nostro orticello, per aprire il cuore a nuove più grandi possibilità: prendersi cura dell’altro, prendersi cura della Madre Terra, prendersi cura di chiunque abbia bisogno di cura.
Questa è la grande lezione dei pesci, che ariete ci invita a percorrere rinnovati, mentre l’eclisse dell’ego ci indica il modo in cui fare ciò.”
Nelle profondità si celano ulteriori profondità,
nelle altezze un’altezza ancora maggiore.
L’uomo giungerà più velocemente ai confini dell’infinito
che alla pienezza del proprio essere,
poiché quell’essere è l’infinito.
Aspiro ad una forza infinita,
ad una conoscenza senza limiti
e ad una gioia infinita.
Potrò mai ottenerla?
Sì, ma la natura dell’infinito è di non avere fine.
Perciò non puoi dire io la ottengo,
ma piuttosto io la divento”
Sri Aurobindo
Sono spunti da approfondire in queste fonti:
http://www.visionealchemica.com/eclissi-del-20-marzo-2015-un-evento-simile-500-mila-anni-fa/
https://camminanelsole.wordpress.com/2015/03/17/20-marzo-2015-
* I colori della natura: Il lago Kliluk
Vicino a Osoyoos Okanogan Valley, in Canada, si trova il lago Kliluk, noto anche come “lago maculato” o “Spotted lake”; un lago tempestato da meravigliosi cerchi colorati, quasi come se costituissero la trama di un tessuto a pois.
Si tratta di un luogo sacro agli Indiani nativi del luogo. La popolazione che vive nelle sue vicinanze, ritiene che le acque di “Spotted lake” siano miracolose, in grado di guarire ferite, distorsioni, malattie cutanee e dolori muscolari e agli indiani basta immergersi nel lago e pregare il dio Kliluk, per guarire.
Queste straordinarie forme geometriche naturali, di color bianco latte, giallo pallido, verde o blu, a seconda delle stagioni e delle temperature, non sono il frutto di un arcano mistero, ma di un fenomeno naturale.
Il lago Kliluk è uno dei laghi più ricchi di minerali al mondo, contenendo alte concentrazioni di solfato di magnesio, solfato di calcio, sodio, e 8 minerali in quantità minori, tra cui argento e titanio.
Durante il periodo compreso tra giugno e settembre, in cu le precipitazioni sono scarse e le temperature sono davvero elevate, le sue acque, evaporando, cristallizzano i minerali che, con i loro colori, creano pozze con bordi bianchi, colorate all’interno, dalle sfumature indescrivibili e uniche al mondo.
Lo spettacolo del lago maculato, dando vita a passerelle e piscine colorate in cui si raccolgono i minerali, richiama turisti da ogni parte del mondo.
Come riporta un cartello vicino al lago, queste acque avrebbero anche proprietà terapeutiche tanto che, secondo una leggenda, nel corso di una battaglia tra le tribù locali venne dichiarata una tregua appositamente per farvi immergere i loro feriti.
Con i suoi poco più di 15 ettari, il lago continua a stupire i numerosi turisti che possono ammirarlo da diverse angolazioni ma non possono accedervi, poiché si trova su un terreno privato.
Il lago, durante la prima guerra mondiale, si è trasformato in cava mineraria, in cui i lavoratori estraevano sino ad una tonnellata di minerali al giorno, destinati alle fabbriche di munizioni, concentrate soprattutto nell’America dell’est.
* Se mangi secondo la Luna hai più energia
Il Sole e la Luna sono i nostri astri. Senza di loro non ci sarebbe vita sulla Terra. Tutto ciò che nasce e cresce è alimentato dalle loro energie. Anche gli esseri umani sono il risultato di una combinazione di energie. L’ energia del Sole e della Luna si aggiunge alle energie dei pianeti e delle configurazioni di stelle che abbiamo codificato come Zodiaco, le Costellazioni, e fluiscono tante qualità di energia quanto serve ad una evoluzione armonica dell’Universo tutto.
Mentre il Sole compie attraversa tutte e dodici le costellazioni dello zodiaco in 365 giorni e ¼,la Luna lo fa in 27 giorni e 1/3.
La Luna transita ogni due giorni e mezzo circa in una diverso segno zodiacale, e a seconda dell’elemento del segno in cui transita, che sia di Fuoco, Acqua, Aria o Terra, aumenta la capacità di assorbimento del nostro corpo di determinati nutrienti, mentre in contemporanea determina anche un aumento della necessità di quegli alimenti che li contengono nel nostro organismo.
Quando la Luna si trova in un segno di:
Fuoco: Ariete-Leone-Sagittario, (desiderio,energia creativa),
c’è bisogno di maggior quantitativo proteico e frutta, quindi: legumi in generale, tofu, noci, nocciole, mandorle, semi di sesamo, semi di girasole, semi di zucca, germogli, mele, pere, albicocche, pesche, banane, kiwi, arance, ecc..
Terra: Toro-Vergine-Capricorno, (risorse materiali),
c’è bisogno di maggior quantitativo di verdure, cereali integrali e rizomi, come: pasta, pane e cereali integrali, insalate varie, verdura cotta e cruda stagionale, carota, sedano, cipolla, aglio, ravanelli, daikon, rafano, rapa, barbabietola ecc..
Aria: Gemelli-Bilancia-Acquario, (intelletto,capacità di ragionare e comunicare),
c’è bisogno di maggior quantitativo di grassi e oli vegetali, come: avocado, noci, noci brasiliane, arachidi, semi di lino, semi di sesamo, olive e olio extravergine d’oliva ecc.
Acqua:: Cancro-Scorpione-Pesci, (immaginazione, emozioni, sentimenti),
c’è bisogno di maggior quantitativo di sali minerali, cereali integrali e frutta, come: alghe (kombu, wakame, nori, hijiki, klamath, kelp, arame, dulse e agar agar), riso integrale, pane di farro integrale, pasta integrale, frutta di stagione ricca di liquidi.
Meglio mangiare i dolci, quando la luna è in un segno d’acqua, quindi Cancro, Scorpione o Pesci, il nostro organismo sa smaltire con più facilità l’eccesso di zuccheri o di grassi.
Luna nuova
Segna l’inizio del mese lunare e ci mostra la sua faccia oscura in quanto si trova tra la Terra e il Sole. In questo giorno la capacità di disintossicarsi è massima quindi è indicato il digiuno. Ingerendo del cibo si rallenta il processo di purificazione.
Luna crescente
E’ espansione,inspira, si nutre.
Questa fase comincia poche ore dopo la luna piena, quando appare uno spicchio della parte della Luna esposta al sole. Si parla di primo quarto per indicare i sei giorni circa di viaggio fino alla mezza luna e di secondo quarto dopo 13 giorni fino ad arrivare alla luna piena.
La luna crescente rigenera, rafforza, progetta, accoglie, costruisce, assorbe, accumula energia, raccoglie forze.
Plenilunio
La terra viene a trovarsi fra il Sole e la Luna e quest’ultima si presenta a noi come un cerchio completo in quanto illuminato dal Sole tutto l’emisfero rivolto verso di noi. Uomini, piante e animali percepiscono una grande forza ed è il momento più propizio per la raccolta di molte erbe.
Luna calante
Espira, asciuga, va dentro, depura.
La fase di luna calante dura 13 giorni in cui si sposta lentamente e la sua faccia oscura fa la gobba da destra a sinistra (“Gobba a levante luna calante”).
La luna calante depura, trasuda, asciuga, invita all’attività e al dispendio di energie.
In luna calante non si aumenta di peso anche mangiando un po’ di più
Fonte: http://www.dionidream.com/luna-alimentazione/





























