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Elle avait des bagues à chaque doigt,
Des tas de bracelets autour des poignets,
Et puis elle chantait avec une voix
Qui, sitôt, m’enjôla.Elle avait des yeux, des yeux d’opale,
Qui me fascinaient, qui me fascinaient.
Y avait l’ovale de son visage pâle
De femme fatale qui m’fut fatale {2x}On s’est connus, on s’est reconnus,
On s’est perdus de vue, on s’est r’perdus d’vue
On s’est retrouvés, on s’est réchauffés,
Puis on s’est séparés.Chacun pour soi est reparti.
Dans l’tourbillon de la vie
Je l’ai revue un soir, hàie, hàie, hàie
Ça fait déjà un fameux bail {2x}.Au son des banjos je l’ai reconnue.
Ce curieux sourire qui m’avait tant plu.
Sa voix si fatale, son beau visage pâle
M’émurent plus que jamais.Je me suis soûlé en l’écoutant.
L’alcool fait oublier le temps.
Je me suis réveillé en sentant
Des baisers sur mon front brûlant {2x}.On s’est connus, on s’est reconnus.
On s’est perdus de vue, on s’est r’perdus de vue
On s’est retrouvés, on s’est séparés.
Dans le tourbillon de la vie.On a continué à toumer
Tous les deux enlacés
Tous les deux enlacés.
Puis on s’est réchauffés.Chacun pour soi est reparti.
Dans l’tourbillon de la vie.
Je l’ai revue un soir ah là là
trallallla
Elle est retombée dans mes brasQuand on s’est connus,
Quand on s’est reconnus,
Pourquoi se perdre de vue,
Se reperdre de vue?Quand on s’est retrouvés,
Quand on s’est réchauffés,
Pourquoi se séparer ?Alors tous deux on est repartis
Dans le tourbillon de la vie
On à continué à tourner
Tous les deux enlacés
Tous les deux enlacés.
Categoria: arte
* La buona notizia del venerdì: Andiamo al museo? sì all’ aereoporto!
L’aeroporto di Fiumicino diventa museo grazie a tre statue di Ostia Anticaa a
L’Aeroporto si trasforma così in un museo attraverso queste sculture che hanno un legame particolare con il territorio.
Provengono dalla zona che diventerà per secoli la base di arrivo e di partenza dei traffici dell’antica Roma, attraverso un sistema portuale capace di collegarsi con tutto il mondo allora conosciuto, la stessa area che oggi ospita l’Aeroporto internazionale Leonardo da Vinci. E’ dunque sulla base di questa significativa relazione storica, logistica e culturale con Ostia Antica che Aeroporti di Roma ha scelto di ospitare le tre statue.
La storia delle tre sculture è stata raccontata dai giovani attori del Teatro di Roma, che si sono esibiti di fronte ai passeggeri in un happening artistico-musicale nel corso dell’inaugurazione dell’area espositiva. L’area espositiva è stata inoltre dotata di alcuni supporti multimediali che descrivono la mostra e le bellezze del Parco Archeologico di Ostia Antica.
Sempre in collaborazione con il Parco di Ostia Antica, è in corso anche il progetto ’’Navigare il Territorio”, che consente a cittadini e passeggeri di visitare gratuitamente i Porti Imperiali di Claudio e Traiano, collegati direttamente con lo scalo da un servizio navetta gratuito.
L’amministratore delegato di Adr, Ugo de Carolis, ha sottolineato:
”Con l’esposizione di statue originali di Ostia antica, diamo rilievo internazionale a un’altra grande realtà storica e archeologica del nostro territorio. Chi parte o atterra a Fiumicino – ha continuato de Carolis – può trovarsi immerso in una mostra, ascoltare un talento dell’Accademia di Santa Cecilia esibirsi al pianoforte, visitare il Porto di Traiano tra una coincidenza e l’altra, gustare le prelibatezze di grandi chef stellati che operano nei nostri Terminal”.
”E’ questo il nostro modo di accogliere i passeggeri, che ci hanno confermato il loro apprezzamento votandoci come primo aeroporto europeo per qualità dei servizi” ha concluso de Carolis.
Mariarosaria Barbera, Direttore del Parco archeologico di Ostia antica ha dichiarato;
”la mostra costituisce il primo passo di un percorso appena avviato, che mira ad inserire lo splendido Parco di Ostia-Portus in un circuito più ampio di conoscenza e fruizione, da parte di un vasto pubblico che intendiamo estendere anche ai viaggiatori internazionali. Il Parco ha lavorato per concretizzare un’idea di Alfonsina Russo, in un’ideale staffetta tra Direttori, mossa dalla volontà di esplicitare lo stretto collegamento fra la più importante infrastruttura portuale dell’antichità e la più grande infrastruttura aeroportuale del nostro Paese, significativamente situati a brevissima distanza”.
Alfonsina Russo, Sovrintendente Belle Arti, e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, ha spiegato:
“La statua del dio Tevere è centrale nell’esposizione, a richiamare lo stretto rapporto di Ostia antica con il fiume e con Roma, mentre la statua di Venere, dea che nasce dalle spume del mare, evoca il rapporto tra la città e il mare. La statua di Apollo, ritratto mentre suona la cetra, rimanda alla passione degli antichi Romani per la musica, le arti e le rappresentazioni teatrali e invita a visitare il teatro del I secolo d.C., il monumento forse di maggior fascino degli scavi di Ostia”.
Fonte:
http://www.romeguide.it/index.php?pag=tour_roma&kw=tour&bbot=bb&lang=it -boat tours
https://www.paesionline.it/italia/come-muoversi-bari/aeroporto-bari-palese-karol-wojtyla
*La buona notizia del venerdì: Pedalare con le stelle si può!
Ecco La Pista Ciclabile Che Si Illumina Di Notte… E Si Ricarica Col Sole!
Sappiamo quanto andare in bicicletta sia ecologico, un modo per spostarsi e viaggiare in totale rispetto dell’ambiente, ma appena cala il sole spesso preferiamo utilizzare automobili o comunque mezzi di trasporto che possano percorrere sentieri illuminati.
Ma cosa accadrebbe se anche le piste ciclabili diventassero veri e propri sentieri che magicamente si illuminano non appena il giorno volge al termine?
È esattamente questo ciò che accade nel nord della Polonia, vicino a Lidzbark Warminski, dove è stata ideata una particolare pista ciclabile capace di accumulare energia solare e di auto-illuminarsi al calar del sole.
Ecco come appare la pista ciclabile non appena il buio si manifesta.
Il cemento di cui è composta la pista inizia ad emanare una luce di un blu intenso che guiderà i ciclisti lungo il sentiero.

La TPA Instytut Badań Technicznych ha realizzato questa pista servendosi di un materiale sintetico che può illuminarsi fino a 10 ore.

Sebbene ce ne sia un tipo simile in Olanda, lì usano LED, mentre qui si fonda solo sull’accumulo di energia solare.
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L’Olanda celebra Vincent Van Gogh con una pista ciclabile luminescente che si ispira al celebre dipinto del 1889, “Notte stellata”, conservato al MoMA di New York, in cui il maestro olandese del post-impressionismo morto a soli 37 anni catturò uno splendido paesaggio notturno tra i cieli di Saint-Rémy-de-Provence, in Francia.
“Pedalare” in un quadro, dunque, ora si può grazie al Van Gogh-Roosegaarde Cycle Path di Nuenen, vicino Eindhoven, in Olanda, intitolato proprio al grande pittore dell’Ottocento dove, per una volta, è la realtà a evocare la pittura e non viceversa.
Il percorso ciclabile, inaugurato nel novembre 2014, è stato progettato in occasione del “Van Gogh 2015 International Theme Year” dedicato ai 125 anni dalla scomparsa dell’artista . Collega due mulini e aggiunge un nuovo tratto alla pista ciclabile lunga 335 chilometri che si snoda nella regione del Brabante del nord, unendo la casa di famiglia in cui nacque Van Gogh al paese di Nuenen, dove trascorse buona parte della sua vita e dove, nel 1885, dipinse il suo primo capolavoro, “Il Mangiatore di Patate”.
L’Olanda, patria dei mulini a vento, dei tulipani, delle dighe e soprattutto delle biciclette, il mezzo più diffuso per via del territorio pianeggiante, non smette di stupire in particolare per le sue piste ciclabili. E quest’ultima è davvero un’opera d’arte unica al mondo realizzata dalla compagnia Heijmans e dallo studio Roosegaarde per ricreare la stessa magica atmosfera del quadro di Van Gogh con un artificio tecnologico e poetico allo stesso tempo: 50mila sassolini scintillanti incastonati nel tracciato accumulano energia durante il giorno per rilasciarla nella notte fino a brillare come stelle. Una sorta di cielo precipitato al suolo percorribile su due ruote per un vero incanto ecosostenibile per ciclisti, turisti e residenti. È ciò che l’artista e designer Daan Roosegaarde definisce “tecno-poesia”, ovvero la tecnologia combinata con l’esperienza attiva.
Il metodo di illuminazione non provoca fastidio agli occhi e non interferisce con la natura circostante e, anzi, permette di pedalare di sera con molta più facilità rispetto alle piste tradizionali. Inoltre, lungo alcuni punti, ci sono LED che garantiscono luce supplementare nel caso in cui l’energia solare non sia sufficiente a illuminare l’intero percorso, ad esempio dopo una giornata nuvolosa.
La vita di Van Gogh, la sua terra, le sue origini, i suoi blu pastosi e i suoi gialli di grano, le sue visioni liriche e le sue ossessioni, “srotolate su un sentiero di luce” per celebrare e riscoprire il suo genio in modo originale e nel massimo rispetto dell’ambiente.
Una pista che coniuga arte, fascino e cultura per pedalare tranquillamente in bicicletta sopra una scia di stelle “sulle tracce” di Van Gogh.
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* Paese che vai opera d’arte che trovi: la mappa europea dell’Arte
Arriva la mappa europea dell’arte, ogni stato ha la sua opera artistica
In questa cartina, ogni Stato è ricoperto con l’immagine dell’opera d’arte ambasciatrice dell’espressione artistica e culturale di quella nazione e del suo popolo…
Paese che vai, opera d’arte che trovi.
Non è solo un detto riadattato, ma un’idea realizzata e pubblicata su Reddit : una mappa in cui ogni paese dell’Europa viene rappresentato dalla sua opera d’arte più famosa.
Un’idea che ricorda quella di “Backforward24”, il quale realizzò una mappa della letteratura del mondo.
Ogni stato, stavolta, è ricoperto con l’immagine dell’opera d’arte ambasciatrice dell’espressione artistica e culturale di quella nazione e del suo popolo.
Per l’Italia, sicuramente l’autore avrà avuto l’imbarazzo della scelta nel decidere quale opera d’arte rappresentasse lo “Stivale”. La decisione è ricaduta sul sorriso della Monna Lisa di Leonardo da Vinci. Nonostante la celebre Gioconda non si trovi nel nostro Paese ma al Louvre, in Francia, resta comunque l’opera italiana più iconica e conosciuta in tutto il mondo.
A proposito di cugini francesi, a rappresentare l’arte transalpina è stata scelta “Impressione il levare del sole” di Claude Monet, una delle opere più celebri dell’Impressionismo francese dell’Ottocento.
Altre celebri nazioni ricche di arte sono senza dubbio i Paesi Bassi, per i quali è stata scelta in rappresentanza la “Ragazza col turbante” di Jan Vermeer, (soprannominata anche la Monna Lisa olandese), la Spagna, il cui ambasciatore è Picasso con “Guernica”, l’Austria con il romanticissimo “Bacio” di Gustav Klimt.
Anche la Germania viene rappresentata con una celebre opera, il “Viandante sul mare di nebbia” del pittore tedesco Caspar David Friedric, mentre a rappresentare la Norvegia non poteva non mancare il famoso “Urlo” di Munch.
Meno celebri, ma degne di essere conosciute, sono le opere che rappresentano i territori dell’est Europa.
LEGGI ANCHE: Arriva la Mappa della Letteratura, il sogno di ogni amante dei libri
http://libreriamo.it/arte/arriva-la-mappa-europea-dellarte-ogni-stato-ha-la-sua-opera-artistica/
* La buona notizia del venerdì: L’albero della felicità
Un albero di Natale addobbato con delle ghiande giganti, che si alzano e si abbassano.
Si chiama “L’albero della felicità” ed è la prima giostra a misura di disabile in Italia.

– 270617_giostra_velodromo – fotografo: benvenuti
È uno dei dieci esemplari al mondo, l’unico in Italia. La giostra è un grande albero con cabine a forma di ghiande facilmente accessibili. Una volta chiuse le cabine, l’albero comincia a girare su se stesso senza sbalzi di altezza o cambi di velocità. In ogni cabina c’è un pulsante che aziona il movimento verso l’alto o il basso: il passeggero così decide se rendere il giro più o meno vertiginoso.
Ha inaugurato al parco del Velodromo di Bologna, dietro l’ospedale Maggiore in direzione Borgo Panigale.
Resterà lì fino alla fine di luglio, prima di ricominciare a viaggiare per l’Italia e per l’Europa.

– 270617_giostra_velodromo – fotografo: benvenuti
Il proprietario, Vanni Serravalli, l’ha acquistata per 200mila euro (“grazie anche ad un contributo ministeriale”, spiega), dopo averla vista in Francia ed esserne rimasto folgorato.
Una passione di famiglia.
“Mio padre era nello spettacolo viaggiante – racconta – ma io nella vita ho fatto tutt’altro: lavoravo in una ditta che faceva componentistica per lavatrici. Poi a dicembre del 2015 ho visto questa giostra a Tolosa e mi sono innamorato. E’ un brevetto francese fabbricato in Italia. Per il momento è l’unica esistente nel nostro Paese”.
L’ingresso delle cabine-ghiande è un po’ più ampio del normale, in modo da consentire l’ingresso di bambini e adulti con disabilità e ai loro accompagnatori.
Per entrambi, fino alla fine di luglio, l’ingresso nella giostra sarà gratuito: basterà presentarsi lì davanti.
Altrimenti il prezzo sarà di due euro a persona, ma con diversi pacchetti famiglia: cinque euro per tre persone e sei euro per quattro.

– 270617_giostra_velodromo – fotografo: benvenuti
Da dentro la ghianda, i bambini potranno decidere quanto salire in alto premendo un bottone.
L’iniziativa è promossa dall’ex consigliere comunale di Forza Italia Lorenzo Tomassini, presidente dell’associazione “Vivere la città” che ha in gestione il parco.
Al di là delle nostre diversità di vedute politiche – commenta il presidente.di quartiere Lorenzo Cipriani, pure lui ex consigliere comunale ma di centro-sinistra – la fruizione e la bellezza di questo parco ci uniscono”.
Per il disability manager del Comune, Egidio Sosio, è importante “che i parchi cittadini siano fruibili da tutti”.
E la presidente della consulta per l’handicap di Bologna, Giovanna Guerriero, promette: “Daremo la notizia di questa giostra attraverso tutti i nostri canali e organizzeremo gite al parco”.
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2017/06/27/news/giostra_disabili-169263058/?ref=search
* La buona notizia del venerdì: Sedersi su un libro si può…su una panchina letteraria



























Le panchine letterarie di Londra, per promuovere la lettura in strada
Nell’estate del 2014 sono state installate a Londra 50 panchine a forma di libro aperto decorate da illustratori ed artisti locali. Scopriamole tutte…
Quando creatività artistica e qualità letteraria si fondono, il risultato è assicurato.
In attesa del nuovo progetto della National Literary Trust – associazione culturale no profit fondata nel 1993 con lo scopo di migliorare il livello culturale nelle zone più svantaggiate del Regno Unito – vogliamo proporvi una delle loro iniziative più creative e di maggiore successo: le Panchine Letterarie.
Nell’estate del 2014, in collaborazione con Wild in Art – uno dei maggiori produttori creativi inglesi – sono state create e successivamente installate a Londra 50 panchine a forma di libro aperto decorate da illustratori professionisti e artisti locali.
Il progetto si è concluso a Ottobre dello stesso anno con un’asta benefica al Southbank Centre in cui sono state vendute le panchine per raccogliere fondi per la National Literary Trust.
Ogni panchina rappresenta un’opera letteraria dei maggiori autori inglesi e mondiali formano insieme un percorso culturale le cui tappe conducono alla scoperta dell’importanza letteraria della capitale. Sono stati ideati quattro diversi percorsi in base alle zone interessate: Bloomsbury Trial, City Trial, Greenwich Trial e Riverside Trial.
Ecco alcune delle le 50 panchine e le opere che rappresentano…
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO, JANE AUSTEN –
- Narra le vicende della giovane Elizabeth Bennet, seconda di cinque sorelle e con una madre il cui unico scopo è trovare loro un marito di alto rango. Tutto si farà più interessante con l’arrivo, nel vicinato, di Mr. Bingley e Mr. Darcy.La panchina si trovava nel Bloomsbury trial

MRS.DALLOWAY, VIRGINIA WOOLF –
Pubblicato nel 1925 questo romanzo è frutto dell’unione di due racconti brevi Mrs. Dalloway a Bond Street e l’incompleto Il primo ministro e racconta nel dettaglio una giornata tipe nella vita di Clarissa Dalloway una donna dell’alta società inglese del primo dopo guerra.
La panchina si trovava nel Bloomsbury trial.

LE AVVENTURE DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE E ATTRAVERSO LO SPECCHIO, LEWIS CARROL
Pubblicato nel 1850, è uno delle più famose opere della letteratura inglese. Nel suo iconico romanzo Carrol racconta le avventure della giovane Alice dopo essere caduta nella tana del bianconiglio che la porteranno a conoscere molti personaggi capaci di insegnarle valori non sempre riconoscibili nella realtà.La panchina si trovava nel Riverside tryal

Per scoprire tutte le altre Panchine Letterarie che sono state realizzate, visitate la gallery a questo link.
http://libreriamo.it/libri/le-panchine-letterarie-di-londra-per-promuovere-la-lettura-in-strada
* Vivi la Vita!
... è la Vita stessa lo scopo, e non la vita in funzione degli scopi da raggiungere, che altro non sono che inganni per vivere di chi ha smarrito il piacere dell’esistenza…
(Umberto Galimberti)
* La buona notizia del venerdì: la Street Art a qualunque età
Dopo una vita trascorsa a lavorare nei campi, la nonna artista ha deciso di coltivare la sua passione imparando a disegnare.
Oggi abbellisce i muri esterni delle case
l suo colore preferito è il blu oltremare e i motivi ricorrenti dei suo dipinti sono prevalentemente i fiori che adornano le facciate delle abitazioni.
La street artist in questione è Anežka Kašpárková, residente in un piccolo villaggio nel sud della Repubblica Ceca.
La particolarità di questa speciale artista è la sua età: Anezka, per gli amici Agnes, ha 90 anni, ma nonostante l’età avanzata non rinuncia alla sua passione, ovvero la pittura.
Nata e cresciuta a Louka un piccolo villaggio con settanta abitanti, Agnes ha scoperto questa inclinazione per i colori e i pennelli circa trent’anni fa, dopo essere andata in pensione. Dopo aver lavorato per una vita nei campi, la donna ha deciso di trascorrere il suo tempo libero a prendere lezioni di disegno da un’altra anziana del paese.
Quando quest’ultima è venuta a mancare, Agnes ha deciso di proseguire l’opera abbellendo gli edifici del villaggio con elaborati disegni blu, che risaltano sul bianco candido dell’intonaco dei muri.
“Faccio soltanto quello che mi piace“, ha raccontato a un quotidiano ceco che l’ha intervistata. “Cerco di contribuire a decorare un po’ il mondo”.
Agnes, tutt’oggi non rinuncia a salire su una scala per dipingere periodicamente la cappella del suo paese.
Tra i suoi lavori la donna vanta anche la decorazione interna ed esterna della cappella di Louka, risalente al XVIII secolo.
Le sue decorazioni, tutte a tema floreale, ma nel contempo tutte diverse e originali, vengono realizzate con una vernice piuttosto costosa, che garantisce una durata di almeno due anni, nonostante l’esposizione alle intemperie e la scarsa qualità degli intonaci.
* Il primo Crop Circle del 2017

Il primo Crop Circle del 2017 ha fatto la sua comparsa a Cherhill White Horse, Wiltshire ( UK)
Finalmente è incominciata la stagione dei cerchi di grano nella terra magica del Wiltshire.
Questo Circle Crop è stato scoperto il 16 aprile scorso a poche centinaia di metri dal cavallino bianco e dal momumento di Landsdowne che sarebbe l’obelisco in cima alla collina.
Il pittogramma è stato disegnato all’interno di un campo di colza e misura circa 80 metri.
Le immagini sono state presentata dagli amici del sito web Cropcircleconnector.com.
Un evento cosmico imminente?
Forse è un riferimento a quello relativo al 21 agosto 2017 quando la Terra, la Luna, il Sole e Venere si troveranno allineati.
Forse il tutto coincide con un eclisse solare nelle stesso giorno?
Ma ciò che incuriosisce di più è che lo stesso simbolo può essere trovato sulla Pietra di Cochno che si trova a West Dunbartonshire in Scozia, che secondo i ricercatori rappresenta una antica mappa cosmica.
Questo simbolo del Crop Circle non è il primo che corrisponde alla Pietra Cochno.
In passato altri simboli con una interpretazione astronomica sono stati trovati nei cerchi di grano e sono simili ai simboli antichi sulla Pietra di Cochno.
Una serie di misteriose incisioni rupestri vecchie di 5000 anni, potrebbe rivedere la luce del giorno, dopo essere state sepolte 50 anni fa per proteggerle dai vandali.
La pietra di Cochno nel West Dunbartonshire riporta quello che è considerato il più bell’esempio dell’Età del Bronzo di scultura a coppelle e anelli in Europa.
La pietra, che misura 14×8 metri, è stata scoperta dal Rev. James Harvey nel 1887 su terreni vicino a quello che oggi è il complesso residenziale Faifley sul confine di Clydebank.
È coperto da circa 90 rientranze scavate, o coppelle, e spirali scanalati, insieme ad una croce anellata e un paio di piedi con quattro dita.
A causa della serie di marcature su di essa, la Pietra di Cochno è stata riconosciuta di importanza nazionale e considerata come un monumento.
Nel 1964, gli archeologi dell’Università di Glasgow hanno accomandato che fosse sepolta sotto diversi metri di terreno per proteggere le sculture da ulteriori danni di vandali. La pietra è stata coperta da allora.
A cavallo del giardino di una proprietà privata e del parco di proprietà del Comune, è ora coperta da vegetazione e circondata da alberi.
Nel suo libro L’arte rupestre preistorica del sud della Scozia, l’archeologo Ronald Morris, un esperto di antiche incisioni rupestri, ha descritto la pietra come “una delle più raffinate collezioni di pietroglifi della Scozia”.
Il ricercatore e storico Alexander McCallum, che ha fatto pressioni perché la pietra fosse coperta, ha detto che ci sono molteplici interpretazioni per le incisioni: “Alcune persone pensano che La Pietra di Cochno è una mappa che mostra gli altri insediamenti nella Valle del Clyde – che è una delle teorie. Penso che sia stata probabilmente usata per un sacco di cose; non è mai stata utilizzata solo per una cosa e per centinaia di anni ne è cambiato l’uso.
“Per quanto riguarda il simbolismo, alcuni credono che si tratti di un portale, di vita e morte, di rinascita, di un grembo materno e di una tomba – queste persone credevano nella reincarnazione”.
McCallum crede anche possibile che la pietra fosse usata nelle cerimonie sacrificali, con latte o acqua versata nelle scanalature e canali come offerte, o che le marcature siano mappe astronomiche, che mostravano le costellazioni agli agricoltori preistorici, indicando periodi propizi alla semina e al raccolto.
Sculture simili sono state trovate in tutto il mondo, tra cui in Hawaii, India, Africa e Italia, mentre in Scozia tendevano a essere trovati lungo la costa occidentale vicino al mare o lungo i fiumi, spesso in prossimità di miniere di rame.
I cambiamenti nelle opzioni a disposizione degli organismi che gestiscono la conservazione del patrimonio dei siti antichi e un cambiamento nell’atteggiamento verso il modo in cui dovrebbero essere trattati, hanno portato alla possibilità che la Pietra di Cochno Pietra sia di nuovo scoperta.
La pietra è stata descritta dal cineasta scozzese May Miles Thomas in The Devil’ Plantation, acclamato dalla critica, un percorso su come i monumenti antichi collegano la moderna Glasgow al suo passato preistorico. Il film è basato sul libro del 1980 “Geometria nascosta”, dell’archeologo Harry Bell.
Fonti:
http://tycho1x4x9.blogspot.it/2014/07/la-pietra-di-cochno-rivede-la-luce-dopo.html
* L’energia dell’ultima luna piena dell’anno: ritrova l’armonia per costruire il prossimo futuro
Il Plenilunio avverrà nel segno dei Gemelli a 22°, nella notte del 14 dicembre 2016 alle 01.05
Si dice che quando in un Tema Natale, abbiamo un pianeta isolato, (nel senso che non forma nessun aspetto con gli altri pianeti), esso prenda un importanza decisiva; sia per le cose positive, sia per quelle negative. Se la mappa zodiacale, rappresenta a livello simbolico, la mappa di tutte le nostre componenti Psichiche, un pianeta isolato, rappresenta una parte di noi, che desidera comunicare con le altre, ma per molto tempo, ha difficoltà nel farlo. Noi ascoltiamo quell’istanza, ad intermittenza, o troppo poco, o di colpo in maniera quasi totalizzante ed estrema, prendendo magari la sua forma estremizzata o il lato ombra. Immaginiamoci di aver chiuso in cantina qualcosa di molto prezioso, se immaginiamo una casa è l’insieme di tutta la nostra psiche, anche la cantina ne fa parte, dobbiamo dunque ricordarci di andare ad aprire quella porta, pulire e dare la giusta rilevanza, a ciò che abbiamo, (non per nostra colpa) esiliato, ma allo stesso modo, protetto e conservato, in quel luogo.
Nel Tema di Luna Piena, Venere è isolata. Essa rappresenta il nostro pianeta rimasto in cantina ed ha un importanza decisiva; in primo luogo perchè è il pianeta governatore dell’Ascendente Bilancia, e secondo perchè nella Casa 1 troviamo anche Giove in Bilancia (ancora una volta Venere).
Venere si trova nel segno dell’Acquario in IV Casa e questo ci dà un messaggio importante. Intanto è l’invito a collegarci ad essa, ritrovare la zona di piacere e bellezza nella nostra vita per allinearci alle energie di questa Luna. Ci mette di fronte al difficile cammino per arrivare alla vera armonizzazione(Venere), tra le nostre spinte individualistiche, il desiderio di libertà, il rispetto dei nostri principi e valori in contrapposizione spesso con il bisogno insito in ogni essere umano – il desiderio di appartenenza, di radici, di punti fermi immutabili e stabili a cui tornare come degli affetti consolidati e un’amore profondo e ricambiato.
“Ho vissuto molto e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici una vita tranquilla, appartata, in campagna con la possibilità di essere utile alle persone che si lasciano aiutare
e che non sono abituate a ricevere e, un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità
e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo.
Questa è la mia idea di felicità e poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse, cosa può desiderare di più il cuore di un uomo”
Da “La felicità familiare” di Tolstoj
Io credo che queste parole risuonino in molti di noi, ed anche per le Anime che sono stati più deluse dalla vita, e per cui la mente ha costruito delle difese che non permettano più al desiderio di emergere ed essere contattato, io penso ci sia la possibilità di una rinascita e di far uscire allo scoperto quella bellissima Venere, impolverata come Cenerentola, dalla cantina, dove era reclusa.
Io credo, che in ogni animo, ci sia un’innata ricerca di pienezza e felicità.
Questa importante Plenilunio di fine 2016, di cui Venere è eroina e protagonista, ci conduce per mano alla soglia della porta: dobbiamo solo aprirla e domandarci che cosa ci rende felici, e da lì fare di tutto per giungere e stare vicino, con tutte le nostre forze, ai nostri desideri più intimi e sacri.
Questa Luna è accompagnata da transiti planetari davvero importanti, cardini e chiavi di volta in questo finire d’anno.
Nel ciclo di Luna nuova, iniziato il 29 novembre 2016, abbiamo avuto l’occasione di contattare, un ulteriore volta, la possibilità di espansione dei canali che vanno oltre la mente e il pensiero ordinario per espandere i confini, poter aprirci alle infinite connessioni di opportunità che sono intorno a noi.
Ora nel Plenilunio del 14 dicembre, siamo al punto massimo di connessione e apertura energetica: la Luna nel segno dei Gemelli si trova in Casa IX e Sole, congiunto a Saturno proprio in questi giorni (aspetto esatto il 10 dicembre 2016), si trova in Casa III – ci troviamo dunque con i segni nelle Case ribaltate (Casa IX, dimora del Sagittario troviamo i Gemelli e in Casa III, dimora dei Gemelli, troviamo il Sagittario), risultato del grande disegno magico dell’Universo: non esistono polarità e opposizioni così conflittuali, che non siamo in grado di sciogliere se accettate e rese coscienti. La Luna si trovava in Casa IX nella configurazione di Luna Nuova ed ora ci sta ancora offendo la conclusione del ciclo in questa Casa dell’Oltre e del viaggio – in tutti i sensi, fisico e mentale.
La Luna piena in Gemelli è connessa con l’energia fanciullina e curiosa racchiusa dentro di noi, poiché viaggia nella Casa IX, potrà integrare così mente e cuore finalmente, missione tanto cara e difficile per il segno dei Gemelli, inoltre forma un meraviglioso trigono d’aria, con i suoi due colleghi d’aria, Giove nel segno della Bilancia e Marte nel segno dell’Acquario. Questo aspetto armonico e fluido mette in contatto le tre Case di fuoco (I, V e IX Casa) andando ad esaltare ed amplificare la potenzialità dell’aria – mente, che non conosce confini, se espressa al servizio dell’intuito e dell’ispirazione (fuoco).
Questa Luna può davvero essere per noi finalmente la brezza di leggerezza che da molto tempo si attende, ed è necessaria soprattutto ora, nel momento in cui il Grande Vecchio Saggio Saturno, è in congiunzione con il Sole in Sagittario e fa un aspetto delicato e armonico con Giove in Bilancia che ci accompagna fino alla fine dell’anno.
Ora è il momento di volare, perchè le radici sono ancorate al terreno.
Ora è il momento anche per tutti i segni mobili, Gemelli, Sagittario, Vergine e Pesci, sfiancati da tempo dal transito di Saturno, di poter raccogliere i primi frutti della fatica.
Saturno terminerà a fine del 2017 il suo viaggio nel segno del Sagittario, ed ora che si avvia al suo ultimo anno di permanenza nel segno, sta iniziando il suo viaggio perchè avvenga il raccolto dei semi gettati.
Ora è il momento di volare e costruire nei progetti e nell’espansione dei nostri desideri – Ricordiamoci sempre la nostra Venere isolata in Acquario che attende di essere contattata ed è lì ad osservare tutta la scena, distaccata e tranquilla.
La nostra mente può ora permettersi di fare un altro passettino ancora (mica pensavate di aver finito ciò che c’era da sapere?), Mercurio congiunto a Plutone in Capricorno, (e dal 19 dicembre in moto retrogrado fino all’8 gennaio) ci spinge all’introspezione e alla scoperta ancora più articolata a chiara dell’origine e intento dei nostri pensieri. E’ anche questo un tema importante di questo Plenilunio nei Gemelli: Mercurio è una chiave sul cammino delle domande e delle risposte, perchè è la nostra mente per prima che inizia il cammino per poi essere lasciata, in nome di un’apertura più vasta. La spinta adolescenziale – Puer, di un Mercurio nella simbologia Gemelli, spinto spesso verso gli eccessi della propria vorace mente che non si arresta mai (spesso nemmeno per dormire), può finalmente fare un grande passo di crescita e strutturazione necessaria, grazie al simbolo Senex per eccellenza, del Capricorno – segno che se non si irrigidisce nelle sue severità e paure, può davvero essere portatore di maestria e abilità concrete, e non solo parole o incostanza (lato ombra del lato gemellino).
La Luna in Gemelli nella sua opposizione al Sole e Saturno in Sagittario, ci offre un’ulteriore conferma del discorso fatto sopra: la possibilità di integrare, il giovane (Gemelli) e vecchio (Saturno) dentro di noi. Il lato di noi che scalpita e lascia tutto a metà e fa mille cose contemporaneamente (forse non facendone nessuna troppo bene) e il lato che si prende troppo sul serio, tanto da rimandare ed essere lunghissimo nel portare a termine qualcosa, per insicurezza o paura, o solo testardaggine. Entrambi invece, dandosi la mano, possono collaborare nella vera ricerca di costruzione matura, in una fanciullezza ritrovata.
Per concludere, le parole chiave di questa Luna, possono essere la riappropriazione dei nostri desideri più autentici, spogliati e maturati dei nostri bisogni infantili irrisolti, dei nostri egoismi, delle paure che fanno parte del bambino dentro di noi, che ora può volare, diventare grande ma allo stesso tempo non perdere quella luccicanza e quella curiosità che lo rende eternamente giovane in apertura fiduciosa sul mondo. Stiamo per nascere adesso, con però la saggezza di tutte le vite fino ad ora, che può manifestarsi nella Maestria, nella tenerezza con noi stessi, e nella danza di piacere e bellezza di Venere, che uscita dal suo silenzio, può manifestare la sua voce, nel modo più bello che conosce: senza sgomitare o esigere, può farlo con la gentilezza di un sorriso, mostrando la bellezza a chi non la scorge, mettendo una musica soave a sciogliere i cuori, dove ancora regna il silenzio e ghiaccio.
illustrazioni di Catrin Welz-Stein
Buona Luna Piena a tutti
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