ambiente · amore.autostima · armonia · Comunicazione · donne · ecologia · evoluzione · futuro · pensare positivo · Perchè siam donne! · scienza · sebben che siamo donne · stare bene · Testimonianze

Perchè siam donne: Saalumarada Thimmakka, la madre indiana degli alberi

Per superare il dolore di non avere figli, Saalumarada Thimmakka e il marito hanno deciso di iniziare a piantare degli alberi banyan nel loro piccolo villaggio indiano.

Oggi Saalumarada ha circa 111 anni ed è una delle ambientaliste più conosciute al mondo.


La sua età, in realtà, è solo ipotizzabile: la data di nascita di Saalumarada Thimmakka è imprecisata, ma possiamo collocarla tra il 1910 e il 1911. A conti fatti, quindi, ha almeno 111 anni, e oltre a essere una delle donne più longeve della storia, è anche uno degli esempi più singolari di ecologia.

Nel 2016 la BBC la elesse come una delle 100 donne più influenti dell’anno.

Il motivo risiede nella peculiarità della sua vita: mai diventata madre biologicamente, Saalumarada Thimmakka (che viene chiamata anche Aala Marada Thimmakka) ha dedicato la sua vita a piantare alberi banyani per superare il dolore dell’infertilità.

Si tratta di grandi piante dalle radici aeree, chiamate anche Ficus Bengalesi, che hanno la capacità di espandersi notevolmente nell’area in cui sono piantati (proprio grazie alle radici che si trasformano poi in tronchi).

Nel servizio a lei dedicato, i giornalisti e le giornaliste di BBC la definirono “La madre indiana degli alberi”.

“Ho deciso di immergermi fino in fondo in questo pianeta per superare il dolore di non avere mai avuto figli miei”, raccontava davanti alle telecamere.

Nata più di 110 anni fa nella regione meridionale del Karnataka, in India, Saalumarada Thimmakka si sposò a 20 anni con un uomo amorevole, con cui trascorse una vita felice. Quando, tuttavia, divenne chiaro il fatto che non riuscivano ad avere figli, le persone iniziarono a comportarsi sgarbatamente nei loro confronti, guidate dagli stereotipi passati e dalle regole non scritte riguardanti la famiglia.

Si prendevano gioco di me alle mie spalle“, diceva, “e così andai al tempio a offrire le mie preghiere”.

In India l’albero di banyano è sacro e rappresenta la fertilità femminile.

Saalumarada Thimmakka decise quindi di piantarne uno, simbolicamente e per superare il dolore che lei e il marito provavano nei confronti della sterilità, e continuò a piantarne.

“Avevamo bisogno di riempire la nostra vita. E in questo modo, forse la società ci avrebbe restituito un po’ di rispetto. In qualche modo, questi alberi ci avrebbero benedetto”.

In poco tempo, la donna e il marito piantarono 384 banyani lungo una strada fangosa vicino al villaggio in cui vivevano.

In breve tempo, la strada si trasformò in un lungo e bellissimo viale alberato , e così presero la decisione di continuare a piantarne.

Negli anni, Saalumarada Thimmakka è così diventata una delle ambientaliste indiane più conosciute (e riconosciute anche dal Governo, che nel tempo le ha dedicato premi e riconoscimenti).

“In tutti questi anni gli alberi sono diventati enormi, e qualcuno di loro non ce l’ha fatta. Quelli che sono morti mi hanno lasciato un grande dolore ma tutti gli altri comunque mi hanno aiutato a vivere”

Fonte:

Saalumarada Thimmakka e i suoi 8000 banani | Ohga!

Leggi anche
* La buona notizia del venerdì:L’India pianta 2 miliardi di alberi creando lavoro per 300mila giovani – Laurin42 (laura-carpi.com)

La buona notizia del venerdì: l’uomo che da solo piantò una foresta – Laurin42 (laura-carpi.com)

* La buona notizia del venerdì: La nuova Grande Muraglia…ma rigorosamente verde però – Laurin42 (laura-carpi.com)

amore.autostima · armonia · arte · cultura · donne · eventi · futuro · pensare positivo · Perchè siam donne! · sebben che siamo donne · stare bene · Testimonianze

Perchè siam donne: “Le ragazze non sanno disegnare”

Donne che affrontano la realtà con ironia, che accendono i riflettori su tematiche essenziali o che distruggono i pregiudizi, con abilità: ecco 10 fumettiste e illustratrici che devi proprio cominciare a seguire

Il mondo dei fumetti e delle illustrazioni è stato, per lunghissimo tempo, dominato da uomini.

Le donne sembravano per lo più galleggiare in questo universo che identifica il nerd nel classico ragazzo emarginato.

Da qualche anno però le cose si stanno muovendo verso una nuova direzione.

Affilate le penne e caricate le tavolette grafiche, fumettiste e illustratrici da ogni parte del mondo hanno cominciato a farsi spazio, ad affermarsi e a cambiare la storia.

Il percorso che queste talentuose artiste stanno facendo le rende delle vere e proprie pioniere: forti, ribelli e schiette, si prendono il mondo e diventano modelli

d’ispirazione. 

Alcuni nomi

Sarah Andersen e il suo Sarah’s Scribbles

Simona Zulian e la sua prorompente Felinia

Agathe Sorlet, il minimal che colpisce

Sted e Zerorisposte: la denuncia e l’impegno sociale

Red Dot e il racconto dell’inappropriato

Nova, umorismo caustico e cultura punk

Simone Grünewald, una vita tra colori tenui e delicati

Fumettibrutti: rabbia, ferocia e abbattimento dei tabù

Whatsupbeanie, che parla alla te più goffa

RobArt, il mondo interiore maneggiato con cura

LE RAGAZZE NON SANNO DISEGNARE”, è la mostra realizzata con il supporto del Comune di Brescia all’interno degli eventi di Brescia e Bergamo Capitale Italiana della Cultura 2023 ed è inclusa nel calendario di eventi del Comicon Bergamo 2023, prima edizione del festival dei fumetti nel capoluogo lombardo.

“Le venti autrici selezionate per questa mostra sono una duplice fotografia del panorama attuale delle tante disegnatrici attive nel nostro Paese”, ha commentato il direttore artistico di Comicon Matteo Stefanelli. “Da un lato, ‘Le ragazze non sanno disegnare’ è un campione rappresentativo di una stagione creativa e professionale straordinariamente ricca per le fumettiste italiane;

Iris Biasio

Barbara Baldi, Iris Biasio, Lorena Canottiere, Sara Colaone, Alice Milani, Silvia Rocchi, Martina Sarritzu e Zuzu sono alcune delle venti artiste scelte dalle curatrici della mostra, Marta Comini, Maria La Duca e Melania Gazzotti.

Zuzu

Si tratta di autrici diverse per età e formazione, chiamate a raccontarsi e a raccontare l’universo delle donne secondo stili, tecniche e approcci narrativi differenti.

Alcune di loro lo fanno condividendo esperienze legate alla propria biografia, altre portando alla luce figure storiche celebri oppure poco conosciute, altre ancora creando personaggi di finzione, che con la loro voce fanno eco a tutte le sfaccettature di questo tema.

La finalità comune è quella di raccontare storie in grado di trasmettere un femminile non stereotipato e inclusivo, liberando allo stesso tempo la rappresentazione del corpo da modelli estetici imposti dalla società.

La nona arte, in questa ricognizione tutt’altro che esaustiva, si rivela quindi come un medium ideale per rappresentare in modo nuovo e aperto lo sguardo delle donne su se stesse e sulla complessità del mondo che le circonda.

20 fumettiste italiane in mostra a Brescia (artribune.com)

Fumettiste e illustratrici: 10 artiste da seguire – Donna Moderna

amore.autostima · anima e corpo · armonia · Astrologia · astronomia · Comunicazione · cultura · Energia · futuro · mare · natura · pensare positivo · punti di vista · stagioni · stare bene

Se la Luna Piena ti viene a dire….

Se mi fossi dimenticata che la Luna si fa piena il 3 luglio in questo 2023 e che questa è la prima Superluna dell’anno, cioè che più vicina alla terra non si può… una luce accecante proprio sul mio cuscino stanotte ( che lascio la finestra aperta per il caldo) me lo ha ricordato nel solito modo efficace…

Ma non mi dire che stai dormendo mentre io mi faccio più splendente che mai per attirare ll’attenzione di questa umanità distratta e superficiale…

Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi che fai; silenziosa luna? …Ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli? …”

Ehhh altri tempi...

– E vabbè ! Che mi vuoi far sapere, questa volta? A quale scopo mi spingi a a illuminarmi di te ?

Sarò breve...

– ( me lo immagino)

Hai presente il Capricorno?...

Ho capito! Semplifico!

– ( la fiducia va meritata! Giusto!)

Nella ruota dello zodiaco come del resto nel ciclo annuale della natura, il Capricorno rappresenta il momento della raggiunta maturità dell’essere!

– Wow, mi stai dicendo che potrei essere io ?( pavoneggiandomi)

Guardati e guardarti intorno. Hai fatto tante esperienze, hai imparato tanto, hai programmato, pianificato, lasciato il superfluo,limato, abbellito, arricchito, ottenutoOrmai sei grande!

– Se lo dici tu!

Non ti allargare troppo. Hai solo colto il mio contributo e quello dei miei compagni pianeti, io la più piccola e vicina alla Terra, e sempre illuminata dalla luce del Sole.

– Eppure sei così piccola…

Sì e il nostro è un lavoro di squadra, ognuno collabora con la sua qualità di energia. E in questo periodo c’è anche Sirio, il Sole spirituale dell’umanità.

Ma torniamo a te! Ora che ti riconosci come sei, è il momento della tua vita di assumerti la responsabilità delle tue scelte future con la tua nuova consapevolezza

– Mamma mia che parolone, sembra sempre più difficile!

Ricorda che hai sempre a tua disposizione tutte le energie dell’Universo!

Si tratta solo di trovare il coraggio di orientare il tuo futuro secondo il tuo vero se!

– Ci riuscirò?

Hai la forza e l’intuizione per superare qualunque ostacolo Guardati dentro, scopri le qualità che finora hai ignorato per seguire strade per compiacere altro da te. Esci dalle correnti casuali, dalle credenze obsolete, dai giudizi limitanti.

– E se comunque la strada che scelgo mi apparirà una montagna in salita e un percorso ad ostacoli per raggiungere la cima ?

Ti ricordi del Capricorno? Le sue caratteristiche di essere adulto sono la valutazione e l’ organizzazione del viaggio e la determinazione e la costanza nel raggiungere l’obbiettivo bene in vista

– Mi sembra un po’ impegnativo…e io che c’entro!

Questa è la solita scusa di voi esseri umani… e poi questa storia del libero arbitrio!

– E poi mi dici sempre le solite cose.. Fai qui…fai là…

Ti sembra di sentirti dire le solite cose. Ma in realtà sono gìà tue, dentro di te nel tuo inconscio. Io ti illumino quando sei pronta per metterle in pratica perchè ho fiducia in te

– se lo dici tu… almeno dammi una dritta…un segreto che mi aiuti d’ora in poi…

Il segreto sì è sempre lo stesso.! Fai ogni cosa, anche la più piccola che a te sembra insignificante con Amore. Quello stesso Amore che è la tua essenza …la stessa qualità di energia che tiene insieme tutto l’Universo

Mah! Forse ho sognato…Mi affaccio sul terrazzo. Il mare freme di bagliori di luce argentata.

E…mi sembra che la Luna in cielo mi sorride, ammiccando!

Love Laurin

( Foto di Laurin)

anima e corpo · armonia · cultura · donne · Leggere · Perchè siam donne! · Religione · scienza · sebben che siamo donne · Testimonianze · umanità · usanze

Perchè siam donne: Il vero motivo della caccia alle streghe…

Il 28 giugno 1424 sulla Piazza del Campidoglio fu bruciata viva la fattucchiera Finnicella; partiva così proprio da Roma la caccia alle streghe che avrebbe insanguinato tutta l’Europa per finire anche nel Nuovo Mondo.

Fino ad allora la Chiesa non aveva una posizione codificata verso chi professava riti cosidetti magici, la vicenda di Finnicella segna il punto di svolta dell’atteggiamento della Chiesa verso quell’insieme di credenze, superstizioni e comportamenti che erano elencati come stregoneria.

Finnicella è un personaggio veramente esistito nella Roma del XV secolo.

Il suo nome è riportato dalle cronache capitoline, e si può definire la capostipite delle cosiddette streghe ( dal latino “strix” che significa uccello notturno)bruciate nel mondo colpevoli di aver esercitato arti diaboliche e quindi malefiche.

Le donne trucidate dall’inquisizione, il più delle volte, come nel caso di Finnicella, non avevano nulla a che fare con le accuse che erano mosse. loro. Spesso si trattava di povere donne di umili condizioni la cui colpa era soltanto quella di aver conservato e tramandato quelle tradizioni popolari, legate alla natura, che derivano da un paganesimo mai estirpato. Tra le categorie che hanno visto più vittime ci sono le erboriste e vedove.

Fu Innocenzo VIII, nel 1484, a dar via a questa crudele crociata con la sua bolla “Summis desiderantes affectibus“ (Desiderando con supremo ardore)mettendo in pratica quella che sarebbe diventata la “bibbia del terrore”, contro ogni forma di stregoneria, il Malleus Maleficarum, (Il Martello delle Streghe).

Il popolo di Roma mormorava dei misfatti che la donna avrebbe compiuto: trenta neonati uccisi per berne il sangue ancora caldo e il figlio stesso che Finnicella avrebbe ucciso per poi non si sa come arrivare a farne polvere da ingerire per oscuri e nefandi riti magici.

Questi racconti arrivarono a Bernardino da Siena: in quel periodo era a Roma dove, per incarico del Papa, teneva quotidianamente le sue prediche in piazza; bastarono le accuse della fattucchiera perché formulasse un’accusa formale di stregoneria.

Durante il sommario processo ci furono dottori che tentarono di difendere Finnicella sostenendo che i neonati non li uccideva ma li faceva nascere semplicemente perché era un’ostetrica.”( RomeandArt ).

La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l’universo, la terra, il proprio corpo, di rifiutare l’insegnamento calato dall’alto, in una parola Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede…

Margherita Hack

Fonte:

Facebook

Leggi anche *Ma quali streghe ! Buon Samhain! – Laurin42 (laura-carpi.com)

ambiente · amore.autostima · armonia · buone notizie · cultura · evoluzione · futuro · Leggere · pensare positivo · Poesia · scuola · stare bene · Testimonianze

La buona notizia del venerdì:+viaggi+leggi è la biblioteca digitale gratuita per il trasporto pubblico

+Viaggi +Leggi, nasce la biblioteca digitale per il trasporto pubblico a Roma

Roma Capitale e ATAC hanno realizzato l’iniziativa +Viaggi +Leggi, che consente agli utenti in attesa di scaricare gratuitamente centinaia di titoli tra cui libri, audiolibri e brani musicali.

Una biblioteca digitale gratuita che attraversa tutta la città, a disposizione dei clienti del trasporto pubblico di Roma. Nell’ambito di e-L.OV. Leggere Ovunque, iniziativa di Roma Capitale, ATAC ha sviluppato il progetto +Viaggi +Leggi, in collaborazione con Forum del Libro, Biblioteche di Roma, Associazione Liber Liber e Clear Channel Italia.

I passeggeri in attesa alle fermate o nelle stazioni della metropolitana possono scaricare gratuitamente su smartphone o tablet centinaia di titoli da scegliere tra libri, audiolibri e brani musicali. .

Nel quartiere di Tor Bella Monaca, nel Municipio VI, a febbraio scorso è stata inaugurata la prima biblioteca e-L.OV., il progetto si amplia arrivando sulla rete di trasporto pubblico romano, alle fermate degli autobus, sulla metropolitana. Si potranno scaricare gratuitamente centinaia di e-book. L’obiettivo è quello di allargare la platea di lettori e rendere la cultura sempre più accessibile e a disposizione di tutti.

In tutta la città saranno posizionati oltre 18 000 QRCode presso bus stops and capolinea della rete di trasporto pubblico. La biblioteca digitale sarà inoltre accessibile tramite apposite bacheche poste nelle bus stops della linea C e “on air” su alcuni treni delle linee A and B.

A oggi i QR Code sono presenti su oltre 200 pensiline, su alcuni treni in servizio sulle metro A e B, in diverse stazioni della metro C e al box di capolinea di piazza dei Cinquecento.”

A Termini tali codici sono presenti sui pannelli del capolinea bus di piazza dei Cinquecento e presso l’accesso alla metropolitana, dove si trovano anche due selezioni speciali dedicate a Dante e a Trilussa e ad altri poeti romaneschi.

ATAC ha curato due selezioni speciali dedicate ai propri passeggeri: “Libri da viaggio“, pensati appositamente per chi si sposta con i mezzi pubblici con un tempo di lettura che corrisponde alla durata media del tragitto, e “Libri in lingua“, dedicati alle comunità straniere che utilizzano il trasporto pubblico; tali racconti sono disponibili in: inglese, francese, spagnolo, bengali e rumeno.


  • “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… Perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. 
  • Umberto Eco
ambiente · amore.autostima · armonia · arte · buone notizie · Comunicazione · cultura · futuro · pensare positivo · stare bene · Testimonianze

La buona notizia del venerdì: Se ami la tua città colorala

trullo-1-2-1

Cassonetti d’autore, da degrado ad opera d’arte con Retake

Roma Pittori di notte dipingno il Trullo: pioggia di colori per le vie del quartiere

Cittadini uniti contro il degrado e stretti intorno ai beni comuni: è questo Retake Roma, organizzazione no profit che ripulisce la Capitale dal vandalismo e che negli ultimi giorni ha decorato insieme a un’artista di fama internazionale un cassonetto dell’immondizia.

Creatività, comunità, decoro. Queste le parole chiave di Retake Roma un movimento no profit che mira a ripulire la Capitale devastata dal vandalismo e dalla sporcizia.

Non si parla dei graffiti che, se effettuati con l’autorizzazione del proprietario del relativo spazio, possono essere ritenuti vere e proprie forme di arte, ma di tag e scritte che imbrattano edifici privati o spazi pubblici e che sono considerati come vandalismo, punibile legalmente.
Negli ultimi giorni, l’associazione si è resa protagonista di un attacco d’arte…ai cassonetti dell’immondizia. In Piazza Annibaliano infatti l’artista Christina Finley ha decorato il primo di una serie di cassonetti con carta da parati.

Retake-Roma-3

Promuovere arte per combattere il degrado, è questo il senso dell’operazione condotta dai volontari di Retake in collaborazione con Ama e polizia per il decoro e la sicurezza della città (PICS). Il secchio era nuovo ed è stato consegnato a Retake dall’Ama con il permesso del Comune.

Retake nasce  per volontà di Rebecca Spitzmiller, un’americana stanca e disperata a causa delle scritte e delle tag che imbrattano la zona in cui vive, il quartiere africano (Viale Eritrea).  cominciando a coordinare i cittadini di Roma Nord interessati a questa attività.

In pochi mesi sono diventati centinaia: è evidente che i cittadini hanno il desiderio di fare qualcosa, di intervenire contro il degrado che li circonda. Muoversi in maniera coordinata e in compagnia ha fatto trovare a tanti il coraggio di scendere in strada per occuparsi dei luoghi e dei beni comuni. La strada, i marciapiedi, l’arredo urbano sono proprietà di tutti, ma spesso in Italia diventano “terra di nessuno”.

Con Retake i cittadini si stanno riprendendo Roma e i beni comuni.

379088

Retake ha fatto della cooperazione e della condivisione con le istituzioni un punto di forza: i cittadini che partecipano agli eventi di Retake non vogliono soltanto protestare per il degrado ma vogliono fare realizzare davvero qualcosa, dare l’esempio su come potrebbero cambiare le cose unendosi attorno ai beni comuni. Le amministrazioni senza il sostegno e la collaborazione dei cittadini non possono realizzare grandi cambiamenti.

Il Comune di Roma e l’Ama hanno fornito i materiali per ripristinare il decoro come pennelli, solventi e pitture, e i PICS ci hanno affiancati in molte delle attività.

L’educazione dei giovani per Retake è fondamentale! Sono tanti i ragazzi che si uniscono all’organizzazione e partecipano agli eventi per strada, percepiscono e condividono il tema della pulizia e del decoro urbano. Inoltre, insieme al progetto Labsus è stato portato nelle scuole “ Rock your School “, un progetto di educazione alla manutenzione dei beni comuni condivisa con le istituzioni.

view

Per seguire e unirsi alle attività di Retake Roma, visitate il sito internet e la pagina facebook dell’organizzazione.

(Foto di RetakeRoma)

Fonte: ecodallecittà.it

 

 

amore.autostima · armonia · Comunicazione · cultura · Pace · pensare positivo · Perchè siam donne! · punti di vista · sebben che siamo donne · stare bene · Testimonianze

Perchè siam donne: Nora, ultranovantenne campionessa mondiale di nuoto del Brasile

«Se vuoi davvero fare qualcosa, c’è sempre tempo»,

racconta Nora Rónai, arzilla ultranovantenne brasiliana pluri-campionessa mondiale nei Masters di nuoto, autrice di un’autobiografia, di un libro di racconti per bambini e protagonista di un documentario. E se pensate che questi siano i successi raccolti da questa donna nel corso di una vita intera, vi sbagliate: Nora ha ottenuto tutto questo dopo aver compiuto i settant’anni, perché prima era stata architetto, insegnante all’università, moglie e madre.

«C’è sempre tempo»:

Nora Rónai è di origine italiana, perché è nata a Fiume, in Istria, nel 1924. Essendo anche di origine ebraica – il suo cognome da nubile era Tausz – da ragazzina subì le odiose leggi razziali, che, in quanto ebrea, le impedivano di andare a scuola o di praticare qualsiasi sport. Così nel 1941 la sua famiglia decise di emigrare in Brasile e di lasciarsi l’Italia e il Fascismo alle spalle. Migrante, sradicata, Nora era una studentessa appassionata e, nonostante la società maschilista in cui viveva non vedesse di buon occhio che una donna facesse carriera, riuscì comunque a laurearsi, a costruirsi una professionalità e addirittura in seguito a insegnare all’università.

Tutto questo sarebbe già molto, rappresenterebbe già una storia edificante degna di ricordo. Ma a Nora aver ottenuto questo non basta: perché per tutta la vita ha amato nuotare amato tanto al punto di non saper neppure ricordare di aver mai imparato a farlo – e ancora non ha avuto occasione di dimostrarsi le proprie capacità in questo campo.

Così, sostenuta dalle figlie, a sessantanove anni comincia ad allenarsi professionalmente e arriva a conquistare sette medaglie d’oro nei Masters di nuoto del 2014, battendo due record mondiali.

A novant’anni suonati.

«Nuotare per me è come arrivare in una bellissima spiaggia soleggiata dove posso rilassarmi. La piscina riesce a darmi sollievo, non un sollievo fisico, bensì emotivo. Mi ha aiutata a superare moltissime situazioni difficili».

Il suo spirito combattivo e la sua vitale dolcezza ha convito la BBC, che l’ha definita l’Angelo campione di nuoto del Brasile, a inserire il suo nome nella lista delle “Cento donne da cui trarre ispirazione” nel 2017. E nel frattempo i registi Gabriel Mendes e Fernando Muñoz hanno realizzato un documentario che racconta le sue incredibili imprese sportive.

Proprio la consapevolezza delle difficoltà superate nel corso della giovinezza, e dei traguardi raggiunti in età avanzata, ha portato Nora a pubblicare la propria autobiografia nel 2014. Il libro si intitola Memoria De Um Lugar Chamado Onde (in italiano: Memoria di un luogo chiamato onde) e vi racconta la propria storia, da migrante perseguitata dalle leggi razziali in Italia a campionessa mondiale di nuoto in Brasile.

Nora Rónai, campionessa ultranovantenne per cui «c’è sempre tempo» (tuobiografo.it) )

Leggi anche: https://laura-carpi.com/2020/07/08/non-ho-leta/

ambiente · amore.autostima · armonia · Astrologia · astronomia · Comunicazione · cultura · Energia · futuro · mare · natura · pensare positivo · punti di vista · Riflessioni · stagioni · stare bene · Testimonianze

Luna Piena di Giugno 2023

Questa Luna Piena 🌝illumina sul Mare una via che invita a nuovi percorsi🌝non senti forse un forte impulso a cambiare il passo per riprovare l’entusiasmo degli inizi? Accelera il tuo cuore all’idea di nuove esperienze!🧚‍♀️Del resto oltre l’orizzonte di certo troverai il Sole 🌞 🌈☘️

Love Laurin

foto di Laurin dal terrazzo sul mare di Ostia Lido

ambiente · amore.autostima · armonia · cultura · donne · evoluzione · pensare positivo · Perchè siam donne! · sebben che siamo donne · stare bene · Testimonianze · usanze

Perchè siam donne: Al festival di Cannes in infradito!

Jennifer Lawrence in infradito a Cannes.

Sì, è un atto di pura emancipazione femminile.

Se è vero che ogni contesto ha un suo dress code da rispettare, è altrettanto vero che sarebbe ora di smettere di accettare la sofferenza come dovuta, solo perché si è donne e quindi dobbiamo usare i tacchi per essere considerate accettabili in determinati contesti.

E lo dice una che ha portato per anni tacchi di 12 cm e non faceva un passo senza.

Poi, finalmente, ho capito che erano una tortura immotivata e ho smesso.

Vedo donne sui 50 e più anni con i piedi deformati e martoriati dai tacchi, ma che continuano imperterrite ad usarli nonostante i dolori lancinanti.

Vedo donne, di qualsiasi età, lamentarsi per il male ai piedi, dopo qualche passo, per i tacchi alti, ma continuano a indossarli, preferendo stare tutta la sera sedute, piuttosto che godersi una festa.

E poi penso ai piedi di loto, la moda cinese per cui venivano deformati i piedi fin da appena nate, perché una donna veniva considerata “bella” e quindi “accettabile” solo se aveva i piedi piccolissimi. Non le guardavano nemmeno in faccia, guardavano solo i piedi e più piccoli erano, più erano apprezzate, perché era un segno che sapeva subire il dolore e quindi era una donna sottomessa.

Ecco, con i tacchi il ragionamento non è tanto diverso. È più ci penso e più mi chiedo perché noi donne accettiamo di soffrire, per cosa poi?

Per essere alla moda?

Perché siamo più slanciate?

E noi preferiamo davvero soffrire e deformarci i piedi negli anni perché così rientriamo nei dettami estetici della moda?

Anche no, grazie, valiamo lo stesso è non abbiamo bisogno di nessuna validazione esterna.

Quindi Jennifer Lawrence con quelle infradito ci ha ricordato cosa è veramente importante: il nostro benessere, non le mode che ci fanno soffrire.

Quando Paul McCartney ( Beatles eh!) si è presentato in scarpe da ginnastica bianche a ricevere il titolo di Compagno d’onore dalla Regina Elisabetta …

Piccoli gesti grandi risultati? Purchè se ne parli diceva qualcuno! Pour parler qualcun altro!

Comunque può far riflettere sulle priorità e non solo delle donne !

Fonte:

IHAVEAVOICE – CHI SIAMO – UNA COMMUNITY CREATA DA DONNE